Vigano': questa guerra è una trappola per consentire all’élite globalista di portare a compimento il suo piano criminale

10/03/2022 - Dichiarazione di Mons. Carlo Maria Viganò, Arcivescovo,

Ex Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
sulla Crisi Russo-Ucraina

Nulla è perduto con la pace. Tutto può esserlo con la guerra. Ritornino gli uomini a comprendersi. Riprendano a trattare. Trattando con buona volontà e con rispetto dei reciproci diritti si accorgeranno che ai sinceri e fattivi negoziati non è mai precluso un onorevole successo. E si sentiranno grandi – della vera grandezza – se imponendo silenzio alle voci della passione, sia collettiva che privata, e lasciando alla ragione il suo impero, avranno risparmiato il sangue dei fratelli e alla patria rovine.

Così Pio XII si rivolgeva, il 24 Agosto 1939, ai governanti e ai popoli nell’imminenza della guerra. Non erano parole di vuoto pacifismo, né di complice silenzio sulle molteplici violazioni della giustizia che da più parti andavano compiendosi. In quel Radiomessaggio, che ancora qualcuno ricorda aver ascoltato, l’appello del Romano Pontefice invocava il «rispetto dei reciproci diritti», quale premessa per una fruttuosa trattativa di pace.

La narrazione mediatica

Se guardiamo a quanto accade in Ucraina, senza lasciarci trarre in errore dalle macroscopiche falsificazioni dei media mainstream, ci rendiamo conto che il «rispetto dei reciproci diritti» è stato completamente ignorato; si ha anzi l’impressione che l’Amministrazione Biden, la NATO e l’Unione Europea vogliano deliberatamente mantenere una situazione di palese squilibrio, proprio per rendere impossibile ogni tentativo di composizione pacifica della crisi ucraina, provocando la Federazione Russa per scatenare un conflitto. Qui sta la gravità del problema. Questa la trappola tesa tanto alla Russia quanto all’Ucraina, usando entrambe per consentire all’élite globalista di portare a compimento il suo piano criminale.

Non ci si stupisca se il pluralismo e la libertà di parola, tanto decantati nei Paesi che si dichiarano democratici, vengano quotidianamente sconfessati dalla censura e dall’intolleranza nei confronti delle opinioni non allineate alla narrazione ufficiale: manipolazioni di questo genere sono diventate la norma, durante la cosiddetta pandemia, ai danni di medici, scienziati e giornalisti dissenzienti, che sono stati screditati e ostracizzati per il solo fatto di aver osato mettere in dubbio l’efficacia dei sieri sperimentali. A distanza di due anni, la verità sugli effetti avversi e sulla sciagurata gestione dell’emergenza sanitaria dà loro ragione, ma viene ignorata ostinatamente perché non corrisponde a ciò che il sistema ha voluto e vuole ancora oggi.

Se i media mondiali hanno potuto finora mentire spudoratamente su una questione di stretta pertinenza scientifica, divulgando menzogne e nascondendo la realtà, dovremmo chiederci per quale motivo, nella situazione presente, dovrebbero improvvisamente ritrovare quell’onestà intellettuale e quel rispetto del codice deontologico ampiamente rinnegati con la Covid.

Ma se questa colossale frode è stata assecondata e divulgata dai media, va riconosciuto che le istituzioni sanitarie nazionali e internazionali, i governi, i magistrati, le forze dell’ordine e la stessa Gerarchia cattolica si sono resi responsabili – ciascuno nel proprio ambito con azioni di sostegno o con l’omissione di interventi di contrasto – del disastro che ha colpito miliardi di persone nella loro salute, nei loro beni, nell’esercizio dei loro diritti e addirittura nella loro stessa vita. Anche in questo caso, risulta difficile immaginare che chi si è macchiato di tali crimini per una pandemia voluta e amplificata dolosamente possa oggi avere un sussulto di dignità e mostrare sollecitudine verso i propri cittadini e la propria Patria quando una guerra minaccia la loro sicurezza e la loro economia.

Queste, ovviamente, possono essere le prudenti riflessioni di chi vuole mantenersi neutrale e guarda con distacco e quasi disinteresse a quanto gli accade intorno. Ma se solo si approfondisce la conoscenza dei fatti e ci si documenta con fonti autorevoli e oggettive, si scopre che dubbi e perplessità diventano presto inquietanti certezze.

Anche a voler solo limitare la propria indagine all’aspetto economico, si comprende che l’informazione, la politica e le stesse istituzioni pubbliche dipendono da un ristretto numero di gruppi finanziari facenti capo ad un’oligarchia che, significativamente, è unita non solo dal denaro e dal potere, ma dall’appartenenza ideologica che ne orienta l’azione e le interferenze nella politica delle Nazioni e del mondo intero. Questa oligarchia mostra i propri tentacoli nell’ONU, nella NATO, nel World Economic Forum, nell’Unione Europea e in istituzioni “filantropiche” quali la Open Society di George Soros e la Bill & Melinda Gates Foundation.

Tutti questi soggetti sono privati e non rispondono a nessuno se non a se stessi, e al tempo stesso hanno il potere di influenzare i governi nazionali, anche tramite i propri esponenti fatti eleggere o nominare in posti chiave. Lo ammettono loro stessi, ricevuti con tutti gli onori dai Capi di governo e dai leader mondiali, ad iniziare dal Presidente del Consiglio Mario Draghi (qui) e da questi ossequiati e temuti come i veri padroni delle sorti del mondo. Così, chi detiene il potere in nome del popolo sovrano, si trova a calpestarne la volontà e limitarne i diritti, per obbedire come un cortigiano a personaggi che nessuno ha eletto, e che pure dettano l’agenda politica ed economica alle Nazioni.

Veniamo dunque alla crisi ucraina, che ci viene presentata come conseguenza dell’arroganza espansionista di Vladimir Putin nei confronti di uno Stato indipendente e democratico sul quale egli rivendicherebbe assurdi diritti. Il “guerrafondaio Putin” starebbe massacrando la popolazione inerme, insorta coraggiosamente per difendere il patrio suolo, i sacri confini della Nazione e le libertà conculcate dei cittadini. L’Unione Europea e gli Stati Uniti, “difensori della democrazia”, non potrebbero dunque non intervenire, tramite la NATO, per ripristinare l’autonomia dell’Ucraina, scacciare “l’invasore” e garantire la pace. Dinanzi alla “prepotenza del tiranno”, i popoli dovrebbero fare fronte comune, comminando sanzioni alla Federazione Russa e inviando soldati, armamenti e aiuti economici al “povero” presidente Zelenskyj, “eroe nazionale” e “difensore” del suo popolo. A comprova della “violenza” di Putin, i media diffondono le immagini di bombardamenti, rastrellamenti, distruzioni attribuendone alla Russia la responsabilità. Anzi: proprio a garantire una “pace duratura”, l’Unione Europea e la NATO accolgono a braccia aperte l’Ucraina tra i loro membri. E per impedire la “propaganda sovietica”, l’Europa oscura Russia Today e Sputnik, assicurando che l’informazione sia “libera e indipendente”.

Questa è la narrazione ufficiale, alla quale si conformano tutti; essendo in guerra, il dissenso diventa immediatamente diserzione, e chi dissente è colpevole di tradimento e meritevole di sanzioni più o meno gravi, ad iniziare dalla pubblica esecrazione e dall’ostracismo, ben sperimentate con la Covid nei riguardi dei “no-vax”. Ma la verità, se la si vuole conoscere, permette di vedere le cose in modo diverso e di giudicare i fatti per quello che sono e non per come ci vengono presentati. Si tratta di un vero e proprio svelamento, come indica l’etimologia della parola greca ἀλήθεια. O forse, con uno sguardo escatologico, di una rivelazione, una ἀποκάλυψις.

L’espansione della NATO

Anzitutto occorre ricordare i fatti, che non mentono e non sono suscettibili di alterazione. E i fatti, per quanto fastidiosi da ricordare a chi cerca di censurarli, ci dicono che sin dalla caduta del Muro di Berlino gli Stati Uniti hanno esteso la propria sfera di influenza politica e militare a quasi tutti gli Stati satelliti dell’ex-Unione Sovietica: anche recentemente, annettendo nella NATO Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria (1999), Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria e Romania (2004), Albania e Croazia (2009), Montenegro (2017), Macedonia del Nord (2020). L’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord si appresta ad allargarsi a Ucraina, Georgia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia. In pratica, la Federazione Russa si trova sotto la minaccia militare – armi e basi missilistiche – a pochi chilometri dal proprio confine, mentre non dispone di alcuna base militare altrettanto vicina agli Stati Uniti.

Prendere in considerazione l’allargamento della NATO all’Ucraina, senza suscitare le legittime proteste della Russia, è a dir poco sconcertante, specialmente in considerazione del fatto che la NATO si era impegnata con il Cremlino, nel 1991, a non espandersi ulteriormente. Non solo: alla fine 2021, Der Spiegel ha pubblicato le bozze di un trattato con gli Stati Uniti e un accordo con la NATO sulle garanzie di sicurezza (quiqui e qui); Mosca chiedeva ai suoi partner occidentali garanzie legali che scongiurassero un’ulteriore espansione verso est della NATO, unendo al blocco l’Ucraina e stabilendo basi militari nei Paesi post-sovietici. Le proposte contenevano anche una clausola sul non dispiegamento di armi d’attacco della NATO vicino ai confini della Russia e sul ritiro delle forze dell’alleanza nell’Europa orientale alle posizioni del 1997.

Come si vede, la NATO è venuta meno ai suoi impegni o ha quantomeno forzato la situazione in un momento delicatissimo per gli equilibri geopolitici. Dovremmo chiederci per quale motivo gli Stati Uniti – o meglio: il deep state americano, che ha ripreso il potere dopo i brogli elettorali che hanno portato Joe Biden alla Casa Bianca – vogliano creare tensioni con la Russia e coinvolgere nel conflitto i propri partner europei, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare.

Come ha osservato lucidamente il generale Marco Bertolini, ex comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze: «Gli Stati Uniti non si sono limitati a vincere la Guerra Fredda ma l’hanno anche voluta umiliare [la Russia] prendendole tutto quello che in un certo senso rientrava nella sua area di influenza. [Putin] ha sopportato con i Paesi Baltici, la Polonia, la Romania e la Bulgaria: di fronte all’Ucraina che gli avrebbe tolto ogni possibilità di accedere al Mar Nero, ha reagito» (qui). E aggiunge: «C’è un problema di tenuta del regime, si è creata una situazione con un primo ministro abbastanza improbabile [Zelenskyj], uno che viene dal mondo dello spettacolo». Il generale non manca di ricordare, nel caso di un attacco degli Stati Uniti alla Russia, che «i Global Hawk che volano sull’Ucraina partono da Sigonella, l’Italia è una base militare americana in larga parte. Il rischio c’è, è presente e reale» (qui).

Interessi derivanti dal blocco delle forniture di gas russo

Dovremmo parimenti domandarci se, dietro la destabilizzazione dei delicati equilibri tra Unione Europea e Russia, non vi siano anche interessi economici, derivanti dalla necessità dei Paesi UE di approvvigionarsi di gas liquido americano (per il quale occorrono peraltro i rigassificatori di cui molti Stati sono privi e che comunque dovremmo pagare molto più caro) al posto di quello russo (più ecologico).

Anche la decisione dell’ENI di sospendere gli investimenti nel gasdotto Blue Stream di Gazprom (dalla Russia alla Turchia) comporta la privazione di un’ulteriore fonte di approvvigionamento, dal momento che esso alimenta la Trans Atlantic Pipeline (dalla Turchia all’Italia).

Non suona quindi casuale se, nell’agosto 2021, Zelenskyj ha dichiarato di considerare il gasdotto Nord Stream 2 tra Russia e Germania come «un’arma pericolosa, non solo per l’Ucraina ma per l’intera Europa» (qui): aggirando l’Ucraina, priva Kiev di circa un miliardo di euro all’anno di introiti da tariffe di transito. «Consideriamo questo progetto esclusivamente attraverso il prisma della sicurezza e lo consideriamo una pericolosa arma geopolitica del Cremlino», ha detto il Presidente ucraino, concordando con l’amministrazione Biden. Il Sottosegretario di Stato, Victoria Nuland, ha affermato: «Se la Russia invaderà l’Ucraina, il Nord Stream 2 non andrà avanti». E così è stato, non senza gravi danni economici per gli investimenti tedeschi.

I laboratori virologici del Pentagono in Ucraina

Sempre a proposito di interessi americani in Ucraina, vanno menzionati i laboratori virologici dislocati nel Paese, sotto il controllo del Pentagono e dove sembra siano esclusivamente impiegati specialisti statunitensi con immunità diplomatica alle dirette dipendenze del Ministero della Difesa americano.

Andrebbe ricordata anche la denuncia fatta da Putin relativa alla raccolta dei dati genomici della popolazione, utilizzabile per le armi batteriologiche a selezione genetica (quiqui e qui). Le informazioni sull’attività dei laboratori in Ucraina sono ovviamente difficilmente confermabili, ma è comprensibile che la Federazione Russa abbia ritenuto, non senza motivo, che potessero costituire un’ulteriore minaccia batteriologica alla sicurezza della popolazione. L’Ambasciata statunitense ha provveduto a rimuovere dal proprio sito tutti i file relativi al Biological Threat Reduction Program (qui).

Scrive Maurizio Blondet: «All’Event 201, che simulò l’esplosione pandemica un anno prima che avvenisse, partecipava (coi soliti Bill e Melinda) l’apparentemente inoffensiva John Hopkins University con un suo benedicente Center for Health Security. La umanitaria istituzione ha avuto per lungo tempo un nome meno innocente: si chiamava Center for Civilian Biodefence Strategies e non s’occupava della sanità degli Americani, ma del suo contrario; la risposta ad attacchi bellici di bio-terrorismo. Era praticamente un’organizzazione civile-militare, che quando fa il suo primo convegno nel febbraio 1999 a Crystal City di Arlington, dove sorge il Pentagono, riunisce per una esercitazione-simulazione 950 medici, militari, funzionari federali e quadri della sanità. Scopo della simulazione, contrastare un fantomatico attacco di vaiolo “militarizzato”. È solo la prima delle esercitazioni che sboccheranno in Event 201 e nella Impostura Pandemica» (qui).

Emergono anche esperimenti sui militari ucraini (qui) e interventi dell’Ambasciata americana presso il Procuratore ucraino Lutsenko nel 2016 perché non indagasse su «un giro miliardario di fondi tra G. Soros e B. Obama» (qui).

Una minaccia indiretta per le mire espansioniste cinesi su Taiwan

L’attuale crisi ucraina comporta conseguenze secondarie, ma non per questo meno gravi, sugli equilibri geopolitici tra Cina e Taiwan. La Russia e l’Ucraina sono gli unici produttori di palladio e neon, indispensabili per la produzione di microchip.

«La possibile ritorsione di Mosca ha attirato maggiore attenzione negli ultimi giorni dopo che il gruppo di ricerche di mercato Techcet, ha pubblicato un rapporto che evidenzia la dipendenza di molti produttori di semiconduttori da materiali di origine russa e ucraina come neon, palladio e altri. Secondo le stime di Techcet, oltre il 90% delle forniture statunitensi di neon per semiconduttori proviene dall’Ucraina, mentre il 35% del palladio statunitense proviene dalla Russia. […] Secondo la US International Trade Commission, i prezzi del neon sono aumentati del 600% prima dell’annessione della penisola di Crimea […] da parte della Russia nel 2014, poiché le aziende di chip facevano affidamento su alcune società ucraine» (qui).

«Se è vero che un’invasione cinese di Formosa metterebbe a rischio la filiera tecnologica globale, è vero anche che un’improvvisa carenza di materie prime dalla Russia potrebbe fermare la produzione, di modo da far perdere all’isola lo “scudo del microchip” e indurre Pechino a tentare l’annessione di Taipei».

Il conflitto di interessi dei Biden in Ucraina

Un altro tema che si tende a non analizzare approfonditamente è quello relativo alla Burisma, un’azienda produttrice di petrolio e gas, operante sul mercato ucraino dal 2002. Ricordiamo che «durante la presidenza americana di Barack Obama (dal 2009 al 2017) il braccio destro con una “delega” sulla politica internazionale era proprio Joe Biden ed è da allora che data la “protezione” offerta dal leader democratico USA ai nazionalisti ucraini, una linea che ha creato il dissidio insanabile tra Kiev e Mosca. […] È stato Joe Biden in quegli anni a portare avanti la politica di avvicinamento dell’Ucraina alla Nato. Voleva togliere potere politico ed economico alla Russia. […] Negli ultimi anni inoltre il nome di Joe Biden è stato associato anche a uno scandalo sull’Ucraina che aveva fatto vacillare anche la sua candidatura. […] Siamo ad aprile 2014 quando la Burisma Holdings, la maggiore compagnia energetica dell’Ucraina (attiva sia su gas che petrolio), assume per una consulenza proprio Hunter Biden, […] con uno stipendio di 50mila dollari al mese. Tutto trasparente, se non fosse che durante quei mesi Joe Biden ha proseguito la politica americana volta a far riprendere il possesso da parte dell’Ucraina di quelle zone del Donbass ora divenute Repubbliche riconosciute dalla Russia. La zona di Donetsk è ritenuta ricca di giacimenti di gas non ancora esplorati finiti nel mirino della Burisma Holdings. Una politica internazionale intrecciata a quella economica che ha fatto storcere il naso anche ai media americani in quegli anni» (qui).

I Democratici sostennero che Trump aveva creato uno scandalo mediatico per nuocere alla campagna elettorale di Biden, ma le sue accuse si sono poi rivelate vere. Lo stesso Joe Biden, durante un incontro al Council for Foreign Relations dei Rockefeller, ha ammesso di essere intervenuto sull’allora Presidente Petro Poroshenko e sul Primo Ministro Arsenij Yatseniuk per impedire indagini sul figlio Hunter da parte del Procuratore Generale Viktor Shokin. Biden aveva minacciato «di trattenere una garanzia di prestito di un miliardo di dollari negli Stati Uniti durante un viaggio di dicembre 2015 a Kiev», riferisce il New York Post (qui). «Se il magistrato non verrà licenziato, non avrete i soldi» (qui e qui). E il Procuratore fu effettivamente licenziato, salvando Hunter da un ulteriore scandalo, dopo quelli che lo avevano coinvolto.

L’interferenza di Biden nella politica di Kiev, in cambio di favori alla Burisma e agli oligarchi corrotti, conferma tutto l’interesse dell’attuale Presidente degli Stati Uniti di proteggere la propria famiglia e la propria immagine, alimentando il disordine in Ucraina e addirittura una guerra. Come può governare con onestà e senza essere soggetto al ricatto una persona che si avvale del proprio ruolo per curare i propri affari e insabbiare i reati dei suoi famigliari?

La questione nucleare ucraina

Infine, c’è la questione delle armi nucleari ucraine. Il 19 febbraio 2022, in una conferenza a Monaco, Zelenskyj ha annunciato la sua intenzione di porre fine al Memorandum di Budapest (1994), che proibisce all’Ucraina lo sviluppo, la proliferazione e l’uso di armi atomiche. Tra le altre clausole del Memorandum, vi è anche quella che obbliga la Russia, gli Stati Uniti e il Regno Unito ad astenersi dall’utilizzare la pressione economica sull’Ucraina per influenzare la sua politica: le pressioni del FMI e degli USA per la concessione di aiuti economici in cambio di riforme coerenti con il Great Reset rappresentano un’ulteriore violazione dell’accordo.

L’Ambasciatore ucraino a Berlino, Andriy Melnyk, ha sostenuto alla radio Deutschlandfunk nel 2021 che l’Ucraina aveva bisogno di riacquistare lo status nucleare, se il paese non fosse riuscito ad entrare nella NATO. Le centrali nucleari dell’Ucraina sono gestite, ricostruite e mantenute dall’impresa statale NAEK Energoatom, che ha chiuso completamente il suo rapporto con le compagnie russe tra il 2018 e il 2021; i suoi principali partner sono aziende riconducibili al governo degli Stati Uniti. Si comprende facilmente come la Federazione Russa consideri una minaccia la possibilità che l’Ucraina si doti di armi nucleari e pretenda l’adesione di Kiev al patto di non proliferazione.

La rivoluzione colorata in Ucraina e l’indipendenza di Crimea, Donetsk e Lugansk

Un altro fatto. Nel 2013, dopo che il governo del Presidente Viktor Janukovyč aveva deciso di sospendere l’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea e di stringere più strette relazioni economiche con la Russia, iniziarono una serie di manifestazioni di protesta note come Euromaidan, che durarono diversi mesi e che culminarono nella rivoluzione che rovesciò Janukovyč e portò all’insediamento di un nuovo governo. Un’operazione sponsorizzata da George Soros, come ha candidamente dichiarato egli stesso alla CNN: «Ho una fondazione in Ucraina da prima che diventasse indipendente dalla Russia; questa fondazione è sempre stata in attività e ha giocato un ruolo determinante negli eventi di oggi» (quiqui e qui). Questo cambio di governo provocò la reazione dei sostenitori di Janukovyč e di una parte della popolazione ucraina contraria alla svolta filo-occidentale, che non era stata voluta dalla popolazione ma ottenuta con una rivoluzione colorata, di cui si erano avute le prove generali negli anni precedenti in Georgia, in Moldavia e in Bielorussia.

In seguito agli scontri del 2 Maggio 2014, in cui erano intervenute anche frange paramilitari nazionaliste (tra cui quelle del Pravyj Sektor), si ebbe anche la strage di Odessa. Di questi eventi terribili parlò, con scandalo, anche la stampa occidentale; Amnesty International (qui) e l’ONU denunciarono questi crimini documentandone l’efferatezza. Ma nessun tribunale internazionale avviò alcun procedimento contro i responsabili, come invece si vorrebbe fare oggi contro i presunti crimini dell’esercito russo.

Tra i tanti accordi non rispettati è da segnalare anche il Protocollo di Minsk, firmato il 5 settembre 2014 dal Gruppo di Contatto Trilaterale sull’Ucraina, composto dai rappresentanti di Ucraina, Russia, Repubblica Popolare di Donetsk e Repubblica Popolare di Lugansk. Tra i punti dell’accordo vi era anche la rimozione dei gruppi illegali armati, delle attrezzature militari, così come dei combattenti e mercenari dal territorio dell’Ucraina sotto la supervisione dell’OSCE e disarmo di tutti i gruppi illegali. Contrariamente a quanto pattuito, i gruppi paramilitari neonazisti non sono solo riconosciuti ufficialmente dal governo, ma ai loro membri vengono addirittura affidati incarichi ufficiali.

Sempre nel 2014 la Crimea, il Donetsk e il Lugansk dichiararono la propria indipendenza dall’Ucraina – in nome dell’autodeterminazione dei popoli riconosciuta dalla comunità internazionale – e si dichiararono annessi alla Federazione Russa. Il governo ucraino si rifiuta tuttora di riconoscere l’indipendenza di queste regioni, sancita con referendum popolare, e lascia libere le milizie neonaziste e le stesse forze militari regolari di infierire sulla popolazione, dal momento che considera queste entità come organizzazioni terroristiche. È pur vero che i due referendum del 2 novembre rappresentano una forzatura del Protocollo di Minsk, che prevedeva solo una decentralizzazione del potere e una forma di statuto speciale per le regioni del Donetsk e del Lugansk.

Come ha recentemente evidenziato il prof. Franco Cardini, «il 15 febbraio 2022 la Russia ha consegnato agli USA un progetto di trattato per cessare questa situazione e difendere le popolazioni russofone. Carta straccia. Questa guerra è iniziata nel 2014» (qui e qui). E fu una guerra nelle intenzioni di chi volle combattere la minoranza russa del Donbass: «Noi avremo un lavoro, le pensioni e loro no. Avremo i bonus per i bambini, e loro no. I nostri figli avranno scuole ed asili, i loro figli staranno negli scantinati. Così vinceremo questa guerra», disse il Presidente Petro Poroshenko nel 2015 (qui). Non sfuggirà l’assonanza con le discriminazioni nei confronti dei cosiddetti “no-vax”, privati del lavoro, della retribuzione, della scuola. Otto anni di bombardamenti in Donetsk e Lugansk, con centinaia di migliaia di vittime, 150 bambini morti, gravissimi casi di torture, stupri, sequestri e discriminazioni (qui).

Il 18 febbraio 2022 i Presidenti di Donetsk, Denis Pušilin, e Lugansk, Leonid Pasechnik, ordinavano l’evacuazione della popolazione civile verso la Federazione Russa a causa degli scontri in corso tra la Milizia Popolare del Donbass e le Forze Armate Ucraine. Il 21 febbraio la Duma di Stato (Camera bassa del Parlamento russo) ha ratificato all’unanimità i trattati di amicizia, cooperazione e assistenza reciproca introdotti dal Presidente Putin con le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Contestualmente, il Presidente russo ordinava l’invio di truppe della Federazione Russa per riportare la pace nella regione del Donbass.

Ci si può chiedere per quale motivo, in una situazione di palese violazione dei diritti umani da parte di forze militari e apparati paramilitari neonazisti (che inalberano bandiere con la svastica e mostrano l’effigie di Aldolf Hitler) nei confronti della popolazione di lingua russa di repubbliche indipendenti, la comunità internazionale debba considerare condannabile l’intervento della Federazione Russa, ed anzi far ricadere su Putin la colpa delle violenze. Dov’è il tanto decantato diritto all’autodeterminazione dei popoli, che era valso il 24 agosto del 1991 per la proclamazione dell’indipendenza dell’Ucraina, riconosciuta dalla comunità internazionale? E per quale motivo ci si scandalizza oggi di un intervento russo in Ucraina, quando la NATO ne ha condotti in Jugoslavia (1991), in Kosovo (1999), in Afganistan (2001), in Iraq (2003), in Libia e in Siria (2011), senza che nessuno abbia sollevato alcuna obiezione? Senza dimenticare che negli ultimi dieci anni Israele ha più volte colpito obiettivi militari in Siria, Iran e Libano per scongiurare la creazione di un fronte armato ostile sul suo confine settentrionale e nessuna Nazione ha proposto di comminare sanzioni a Tel Aviv.

Suscita sgomento vedere con quale ipocrisia l’Unione Europea e gli Stati Uniti – Bruxelles e Washington – diano il proprio incondizionato appoggio al Presidente Zelenskyj, il cui governo da ormai otto anni continua impunemente a perseguitare gli Ucraini di lingua russa (qui), per i quali è addirittura vietato parlare nel loro idioma, in una nazione che conta numerose etnie, di cui quella russa rappresenta il 17,2%. Ed è scandaloso che si taccia sull’uso dei civili come scudi umani da parte dell’esercito ucraino, che colloca le postazioni antiaeree all’interno dei centri abitati, degli ospedali, delle scuole e degli asili proprio perché dalla loro distruzione si possano causare morti tra la popolazione.

I media mainstream si guardano bene dal mostrare le immagini dei soldati russi che aiutano i civili a raggiungere postazioni sicure (qui e qui) o che organizzano corridoi umanitari, sui quali sparano le milizie ucraine (qui e qui). Così come vengono taciuti i regolamenti di conti, gli eccidi, le violenze e i furti da parte di frange della popolazione civile, alla quale Zelenskyj ha fornito armi: i video che si possono vedere in rete danno un’idea del clima di guerra civile alimentato ad arte dal Governo ucraino. A ciò si aggiungano i galeotti fatti liberare per essere arruolati nell’Esercito e i volontari della legione straniera: una massa di esaltati senza regole e senza formazione che contribuirà a peggiorare la situazione rendendola ingestibile.

Il presidente Volodymyr Oleksandrovyč Zelenskyj

Come è stato fatto rilevare da più parti, la candidatura e l’elezione del Presidente ucraino Zelenskyj risponde a quel cliché recente, inaugurato negli ultimi anni, di attore comico o personaggio dello spettacolo prestato alla politica. Non si creda che l’essere sprovvisto di un idoneo cursus honorum sia ritenuto d’ostacolo all’ascesa ai vertici delle istituzioni, al contrario: quanto più una persona è apparentemente estranea al mondo dei partiti, tanto più c’è da presumere che il suo successo venga determinato da chi detiene il potere. Le performance en travesti di Zelenskyj sono perfettamente coerenti con l’ideologia LGBTQ che viene considerata dai suoi sponsor europei come indispensabile requisito dell’agenda di “riforme” che ogni Paese deve far proprio, assieme alla parità di genere, all’aborto e alla green economy. Non stupisce che Zelenskyj, membro del WEF (qui), abbia potuto beneficiare dell’appoggio di Schwab e dei suoi alleati per arrivare al potere e realizzare il Great Reset anche in Ucraina.

La serie televisiva in 57 puntate che Zelenskyj ha prodotto e di cui è stato protagonista, dimostra una pianificazione mediatica della sua candidatura a Presidente dell’Ucraina e della sua campagna elettorale. Nella fiction Il servitore del popolo egli recitava la parte di un professore di liceo che diventa inaspettatamente Presidente della Repubblica e si batteva contro la corruzione della politica. Non è un caso se la serie, assolutamente mediocre, ha comunque vinto il WorldFest Remi Award (USA, 2016), sia arrivata tra i primi quattro finalisti nella categoria dei film comici al Seoul International Drama Awards (Corea del Sud) e sia stata insignita del premio Intermedia Globe Silver nella categoria Serie TV di intrattenimento al World Media Film Festival di Amburgo.

L’eco mediatica ottenuta da Zelenskyj con la serie televisiva gli ha portato oltre 10 milioni di followers su Instagram e ha creato la premessa per la costituzione dell’omonimo partito Servitore del popolo di cui è membro anche Ivan Bakanov, Direttore Generale e azionista (assieme allo stesso Zelenskyj e all’oligarca Kolomoisky) della Kvartal 95 Studio, proprietaria della rete televisiva TV 1+1. L’immagine di Zelenskyj è un prodotto artificiale, una finzione mediatica, un’operazione di manipolazione del consenso che però è riuscita a creare il personaggio politico nell’immaginario collettivo ucraino che nella realtà, e non nella fiction, ha conquistato il potere.

«Proprio a un mese dalle elezioni del 2019 che lo videro vincitore, Zelenskyj avrebbe ceduto la società [Kvartal 95 Studio] a un amico, trovando comunque il modo di far arrivare alla sua famiglia i proventi degli affari ai cui ufficialmente aveva rinunciato. Quell’amico era Serhiy Shefir, che è stato poi nominato Consigliere alla Presidenza. […] La cessione delle quote è avvenuta a beneficio della Maltex Multicapital Corp., società detenuta da Shefir e registrata alle Isole Vergini Britanniche» (qui).

L’attuale Presidente ucraino ha promosso la propria campagna elettorale con uno spot a dir poco inquietante (qui) in cui, imbracciando due mitragliatrici, sparava sui membri del Parlamento, additati come corrotti o asserviti alla Russia. La lotta alla corruzione sbandierata dal Presidente ucraino nei panni di “servitore del popolo” non corrisponde tuttavia al quadro che emerge di lui dai cosiddetti Pandora papers, in cui compaiono 40 milioni di dollari versatigli alla vigilia delle elezioni dal miliardario ebreo Kolomoisky su conti offshore (quiqui e qui). In patria molti lo accusano di aver tolto potere agli oligarchi filo-russi non per darlo al popolo ucraino, ma per rinforzare il proprio gruppo di interesse e contemporaneamente togliendo di mezzo i suoi avversari politici: «Ha liquidato i ministri della vecchia guardia, primo fra tutti il potente Ministro degli Interni Avakov. Ha pensionato di brutto il presidente della Corte Costituzionale che frenava le sue leggi. Ha chiuso sette canali televisivi di opposizione. Ha messo agli arresti, accusandolo di tradimento, Viktor Medvedcuk, filorusso ma soprattutto leader di Piattaforma di opposizione-Per la vita, il secondo partito del Parlamento ucraino dopo il suo Servo del Popolo. Sta processando, sempre per tradimento, l’ex Presidente Poroshenko, che di tutto era sospettabile tranne che di intendersela con i Russi o con i loro amici. Il sindaco di Kiev, il popolare ex campione del mondo di pugilato Vitaly Klitchko, è già finito nel mirino di alcune perquisizioni. Insomma, Zelensky sembra voler fare piazza pulita di chiunque non sia allineato alla sua politica» (qui).

Il 21 aprile 2019 è eletto Presidente dell’Ucraina con il 73,22% dei voti e il 20 maggio presta giuramento; il 22 maggio 2019 nomina Ivan Bakanov, Direttore Generale della Kvartal 95, primo vicecapo dei Servizi di Sicurezza dell’Ucraina e Capo della Direzione principale per la lotta contro la corruzione e il crimine organizzato della Direzione centrale del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. Assieme a Bakanov, è da menzionare Mykhailo Fedorov, Vicepresidente e Ministro della Trasformazione Digitale, membro del World Economic Forum (qui). Lo stesso Zelenskyj ha ammesso di avere come proprio ispiratore il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau (qui e qui).

I rapporti di Zelenskyj con il FMI e il WEF

Come ha dimostrato il tragico precedente della Grecia, le sovranità nazionali e la volontà popolare espressa dai Parlamenti sono de facto cancellate dalle decisioni dell’alta finanza internazionale, la quale interferisce nelle politiche dei governi con ricatti e vere e proprie estorsioni di natura economica. Il caso dell’Ucraina, che è uno dei Paesi più poveri dell’Europa, non fa eccezione.

Poco dopo l’elezione di Zelenskyj, il Fondo Monetario Internazionale minacciò di non concedere il prestito di 5 miliardi se non si fosse adeguato alle sue richieste. Nel corso di una conversazione telefonica con l’Amministratore Delegato del FMI Kristalina Georgieva, il Presidente ucraino venne redarguito per aver sostituito Yakiv Smolii con un uomo di sua fiducia, Kyrylo Shevchenko, meno incline ad assecondare i diktat del Fondo Monetario. Scrive Anders Åslund su Atlantic Council: «I problemi che circondano il governo Zelenskyj stanno crescendo in modo allarmante. Innanzitutto, dal marzo 2020, il Presidente ha condotto un’inversione non solo delle riforme perseguite sotto di lui, ma anche quelle iniziate dal suo predecessore Petro Poroshenko. In secondo luogo, il suo governo non ha presentato proposte plausibili per risolvere le preoccupazioni del FMI sugli impegni inadempiuti dell’Ucraina. In terzo luogo, il Presidente sembra non avere più una maggioranza parlamentare al potere e sembra disinteressato a formare una maggioranza riformista» (qui).

È evidente che gli interventi del FMI sono finalizzati ad ottenere dal governo ucraino l’impegno ad allinearsi alle politiche economiche, fiscali e sociali dettate dall’agenda globalista, ad iniziare dalla “indipendenza” della Banca Centrale Ucraina dal governo: un eufemismo con il quale il FMI chiede al governo di Kiev di rinunciare al legittimo controllo sulla propria Banca Centrale, che costituisce una delle modalità in cui si esercita la sovranità nazionale, assieme all’emissione della moneta e alla gestione del debito pubblico. D’altra parte, solo quattro mesi prima Kristalina Georgieva aveva lanciato il Great Reset assieme a Klaus Schwab, al principe Carlo e al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

Quel che non era stato possibile realizzare con i governi precedenti, è stato portato a compimento sotto la Presidenza di Zelenskyj, entrato nelle grazie del WEF (qui) assieme al nuovo Governatore della BCU Kyrylo Shevchenko. Il quale, per dar prova di sudditanza, meno di un anno dopo ha scritto un articolo per il WEF intitolato Le banche centrali sono la chiave per gli obiettivi climatici dei paesi e l’Ucraina sta mostrando la strada (qui). Ecco quindi realizzata, sotto ricatto, l’Agenda 2030.

Vi sono anche altre compagnie ucraine che hanno legami con il WEF: la State Savings Bank of Ukraine (una delle più grandi istituzioni finanziarie in Ucraina), il DTEK Group (un importante investitore privato nel settore energetico ucraino) e la Ukr Land Farming (leader agricolo nella coltivazione). Banche, energia e cibo sono settori perfettamente in linea con il Great Reset e la Quarta Rivoluzione Industriale teorizzata da Klaus Schwab.

Il 4 febbraio dell’anno scorso, il Presidente ucraino ha fatto chiudere sette emittenti televisive, tra cui ZIKNewsone e 112 Ukraine, colpevoli di non appoggiare il suo governo. Così scrive Anna Del Freo: «Una dura condanna a questo atto liberticida è arrivata, tra gli altri, anche dalla Federazione europea dei giornalisti e dalla Federazione internazionale dei giornalisti, che hanno chiesto l’immediata revoca del veto. Le tre emittenti non potranno più trasmettere per cinque anni: impiegano circa 1500 persone, il cui posto di lavoro è oggi a rischio. Non esiste alcun vero motivo perché le tre reti debbano essere chiuse, salvo l’arbitrio del vertice politico Ucraino, che le accusa di minacciare la sicurezza dell’informazione e di essere sotto “la maligna influenza russa”. Una forte reazione giunge anche dalla NUJU, il sindacato dei giornalisti ucraini, che parla di pesantissimo attacco alla libertà di parola, visto che si vengono a privare centinaia di giornalisti della possibilità di esprimersi e centinaia di migliaia di cittadini del diritto ad essere informati». Come si vede, ciò di cui si accusa Putin è compiuto da Zelenskyj e, più recentemente, dall’Unione Europea con la complicità delle piattaforme social. E prosegue: «“Oscurare le emittenti televisive è una delle forme più estreme di restrizione della libertà di Stampa”, ha detto il segretario generale della EFJ, Ricardo Gutierrez. “Gli Stati hanno l’obbligo di garantire un effettivo pluralismo dell’informazione. È chiaro che il veto presidenziale non è per nulla in linea con gli standard internazionali sulla libertà di espressione”» (qui).

Sarebbe interessante sapere quali siano state le dichiarazioni della Federazione europea dei giornalisti e dalla Federazione internazionale dei giornalisti dopo l’oscuramento di Russia Today e Sputnik in Europa.

I movimenti neonazisti ed estremisti in Ucraina

Un Paese che invoca dalla comunità internazionale aiuti umanitari per difendere la popolazione dall’aggressione russa dovrebbe, nell’immaginario collettivo, distinguersi per rispetto dei principi democratici e per una legislazione che proibisca attività e propaganda a ideologie estremiste.

In Ucraina agiscono indisturbati, e spesso con l’appoggio ufficiale delle istituzioni pubbliche, movimenti di matrice neonazista impegnati in azioni militari e paramilitari. Tra questi vi sono: l’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) di Stepan Bandera, di matrice nazista, antisemita e razzista già attiva in Cecenia e che fa parte del Right Sector, un’associazione di movimenti di estrema destra costituitasi in occasione del colpo di stato dell’Euromaidan del 2013/2014; l’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA); l’UNA/UNSO, ala paramilitare del partito ucraino di estrema destra Ukraine National Assemble; la Fratellanza di Korchinsky, che ha offerto protezione a Kiev ai membri dell’ISIS (qui); Visione Misantropica (MD), una rete neonazista diffusa in 19 Paesi, che incita pubblicamente al terrorismo, all’estremismo e all’odio contro cristiani, musulmani, ebrei, comunisti, omosessuali, americani e persone di colore (qui).

Va ricordato che il governo ha dato appoggio esplicito a queste organizzazioni estremiste sia inviando la guardia presidenziale ai funerali di loro esponenti, sia sostenendo il Battaglione Azov, un’organizzazione paramilitare che è ufficialmente parte dell’Esercito Ucraino con il nuovo nome di Reggimento di Operazioni Speciali Azov e inquadrato nella Guardia Nazionale. Il Reggimento Azov è finanziato dall’oligarca ucraino ebreo Igor Kolomoisky, già governatore di Dnepropetrovsk e ritenuto anche il finanziatore delle milizie nazionalistiche di Pravyj Sektor, considerate le responsabili della strage di Odessa. Parliamo dello stesso Kolomoisky citato nei Pandora Papers come sponsor del Presidente Zelenskyj. Il battaglione ha rapporti con diverse organizzazioni di estrema destra in Europa e negli Stati Uniti.

Amnesty International, dopo un incontro avvenuto l’8 settembre 2014 tra il Segretario Generale Salil Shetty e il Primo Ministro Arsenij Jacenjuk, ha chiesto al Governo ucraino di porre fine agli abusi e ai crimini di guerra commessi dai battaglioni di volontari che operano unitamente alle forze armate di Kiev. Il Governo ucraino ha aperto un’inchiesta ufficiale al riguardo, dichiarando che non risultano indagati ufficiali o soldati del Battaglione Azov.

Nel marzo 2015, il Ministro dell’Interno ucraino Arsen Avakov ha annunciato che il battaglione Azov sarebbe stata una delle prime unità ad essere addestrata dalle truppe dell’Esercito americano, come parte della loro missione di addestramento Operation Fearless Guard. L’addestramento degli Stati Uniti è stato interrotto il 12 giugno 2015, quando la Camera dei Rappresentanti ha approvato un emendamento che vieta tutti gli aiuti (comprese le armi e l’addestramento) al battaglione a causa del suo passato neonazista. L’emendamento è stato poi revocato su pressione della CIA (qui e qui) e i militari di Azov sono stati addestrati negli Stati uniti (qui e qui): «Alleniamo questi ragazzi ormai da otto anni. Sono davvero dei bravi combattenti. Ecco dove il programma dell’Agenzia potrebbe avere un serio impatto».

Nel 2016 un rapporto dell’OSCE ritiene il Battaglione Azov responsabile dell’uccisione in massa di prigionieri, di occultamento di cadaveri nelle fosse comuni e dell’uso sistematico di tecniche di tortura fisica e psicologica. Proprio pochi giorni fa il vicecomandante del Battaglione, Vadim Troyan, è stato nominato Capo della Polizia della regione di Oblast dal Ministro dell’Interno Arsen Avakov.

Questi sono gli “eroi” che combattono assieme all’Esercito Ucraino contro i soldati russi. E questi eroi del Battaglione Azov, invece di proteggere i loro figli, osano fare di loro carne da macello, arruolando bambini e bambine (qui e qui), in violazione del Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (qui), concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati.

Anche a costoro, inevitabilmente, sono destinate le armi letali fornite dall’UE, compresa l’Italia di Draghi, con l’appoggio dei partiti politici “antifascisti”.

La guerra ucraina nei piani del NWO

La censura contro le emittenti russe è chiaramente volta a impedire che la narrazione ufficiale sia smentita dai fatti. Ma mentre i media occidentali mostrano immagini del videogioco War Thunder (qui), fotogrammi di Star Wars (qui), esplosioni in Cina (qui), video di parate militari (qui), riprese dell’Afganistan (qui), della metropolitana di Roma (qui) o immagini di forni crematori mobili (qui) facendoli passare per scene reali e recenti della guerra in Ucraina, la realtà viene ignorata perché si è già deciso di provocare un conflitto come arma di distrazione di massa che legittimi nuove restrizioni delle libertà nelle Nazioni occidentali, secondo i piani del Great Reset del World Economic Forum e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

È evidente che il popolo ucraino, al di là delle questioni che la diplomazia potrà risolvere, è vittima dello stesso colpo di stato globale ad opera di poteri sovranazionali che hanno a cuore non la pace tra le Nazioni, ma l’instaurazione della tirannide del Nuovo Ordine Mondiale. Solo alcuni giorni fa, la parlamentare ucraina Kira Rudik ha dichiarato a Fox News, imbracciando un kalashnikov: «Sappiamo che non combattiamo solo per l’Ucraina, ma anche per il Nuovo Ordine Mondiale».

Le violazioni dei diritti umani in Ucraina e i crimini delle milizie neonaziste più volte denunciati da Putin non hanno potuto trovare una soluzione politica perché sono stati pianificati e fomentati dall’élite globalista, con la collaborazione dell’Unione Europea, della NATO e del deep state americano, in chiave anti-russa e per rendere inevitabile una guerra dalla quale ottenere, principalmente in Europa, l’adozione forzata di razionamenti energetici (qui), limitazioni agli spostamenti, sostituzione della cartamoneta con moneta elettronica (qui e qui) e adozione dell’ID digitale (qui e qui): non stiamo parlando di progetti teorici, ma di decisioni che stanno per essere prese concretamente a livello europeo e nei singoli Stati.

Il rispetto della Legge e delle norme

L’intervento in Ucraina da parte della NATO, degli USA e dell’Unione Europea non pare trovare alcuna legittimazione. L’Ucraina non è membro della NATO, e come tale non dovrebbe beneficiare dell’aiuto di un ente che ha come scopo la difesa degli Stati che vi fanno parte. Lo stesso dicasi dell’Unione Europea, che ha ricevuto solo pochi giorni fa la richiesta di Zelenskyj di entrarne a far parte. Nel frattempo l’Ucraina ha ricevuto dagli Stati Uniti 2,5 miliardi di dollari dal 2014 e altri 400 milioni nel solo 2021 (qui), più altri fondi per un totale di 4,6 miliardi di dollari (qui). Dal canto suo Putin ha concesso 15 miliardi di dollari di prestiti all’Ucraina, per salvarla dalla bancarotta. L’Unione Europea ha invece inviato 17 miliardi finanziamenti, ai quali si aggiungono quelli dei singoli Stati. Di questi aiuti la popolazione ha beneficiato in minima parte.

Inoltre, intervenendo a nome dell’Unione Europea sulla guerra in Ucraina, Ursula von der Leyen viola gli articoli 9, 11 e 12 del Trattato di Lisbona. La competenza dell’Unione in questo settore è quella del Consiglio europeo e dell’Alto Rappresentante, in nessun caso quella del Presidente della Commissione. A che titolo la Presidente von der Leyen agisce come se fosse a capo dell’Unione Europea, usurpando un ruolo che non le compete? Per quale motivo nessuno interviene, specialmente dinanzi al pericolo al quale si espongono i cittadini europei dinanzi ad una possibile ritorsione russa?

Inoltre, in molti casi le Costituzioni degli Stati che oggi inviano aiuti e armi all’Ucraina non prevedono la possibilità di entrare in un conflitto. Ad esempio, l’art. 11 della Costituzione Italiana sancisce: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». L’invio di armamenti e soldati ad una nazione che non fa parte né della NATO né dell’Unione Europea costituisce di fatto una dichiarazione di guerra alla nazione con essa belligerante (la Russia, in questo caso) e richiederebbe quindi la previa deliberazione dello stato di guerra, come previsto dall’art. 78 della Costituzione: «Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari». Non risulta che ad oggi le Camere siano state chiamate ad esprimersi in tal senso, né che il Presidente della Repubblica sia intervenuto per esigere il rispetto del dettato costituzionale. Il Premier Draghi, nominato dalla cabala globalista per la distruzione dell’Italia e il suo definitivo asservimento ai poteri sovranazionali, è uno dei tanti Capi di governo che considera la volontà dei cittadini come un fastidioso intralcio all’esecuzione dell’agenda del WEF. Dopo due anni di violazioni sistematiche dei diritti fondamentali e della Costituzione, risulta difficile credere che vorrà anteporre gli interessi della Nazione a quelli dei suoi mandanti: al contrario, quanto più disastrosi saranno gli effetti delle sanzioni assunte dal suo governo, tanto più costui potrà ritenersi apprezzato da loro. Il colpo di stato perpetrato con l’emergenza psicopandemica prosegue oggi con nuove decisioni sciagurate, ratificate da un Parlamento senza nerbo.

Costituisce peraltro una violazione dell’art. 288 del Codice Penale italiano il consentire che cittadini italiani – e addirittura esponenti della maggioranza di Governo e leader politici – rispondano all’appello dell’Ambasciata Ucraina per l’arruolamento nella legione straniera: «Chiunque nel territorio dello Stato e senza approvazione del governo arruola o arma cittadini, perché militino al servizio o a favore dello straniero, è punito con la reclusione da 4 a 15 anni». Nessun magistrato, almeno per il momento, è intervenuto d’ufficio per punire i responsabili di questo reato.

Un’altra violazione è rappresentata dall’attività di trasferimento dall’Ucraina all’Italia (e presumibilmente anche in altre Nazioni) dei bambini ottenuti da maternità surrogata, commissionati da coppie italiane in violazione della Legge 40/2004, senza alcuna sanzione per i colpevoli e i complici di questo reato.

Va ricordato anche che le esternazioni di membri del Governo o di esponenti della politica nei confronti della Federazione Russa e del suo Presidente, assieme alle sanzioni adottate, ai ripetuti casi di arbitrarie discriminazioni di cittadini, aziende, artisti e squadre sportive per il solo fatto di essere russi non costituiscono solo una provocazione che andrebbe evitata per consentire una serena e pacifica composizione della crisi ucraina, ma mettono in gravissimo pericolo la sicurezza dei cittadini italiani (e di quelli delle altre Nazioni che adottano analoghi comportamenti). Non si comprende il motivo di tanta sconsiderata temerità, se non nell’ottica di una deliberata volontà di scatenare reazioni nella controparte.

Il conflitto russo-ucraino rappresenta una pericolosissima trappola tesa ai danni dell’Ucraina, della Russia e degli Stati europei.

L’Ucraina è ultima vittima di consumati carnefici

La crisi russo-ucraina non è scoppiata improvvisamente un mese fa, ma è stata preparata e alimentata da lungo tempo, certamente ad iniziare dal golpe bianco del 2014 voluto dal deep state americano in chiave anti-russa. Lo dimostra, tra gli altri fatti incontestabili, l’addestramento del Battaglione Azov da parte della CIA, «per uccidere i Russi» (qui), con la forzatura da parte dell’Agenzia della revoca dell’emendamento del Congresso del 2015. Anche gli interventi di Joe e Hunter Biden vanno nella medesima direzione. Vi è quindi l’evidenza di una premeditazione a lungo termine, coerente con la inarrestabile espansione della NATO verso est. La rivoluzione colorata di Euromaidan e l’instaurazione di un governo filo-atlantista composto da homines novi addestrati dall’élite del WEF e di Soros, doveva creare le premesse della subalternità dell’Ucraina al blocco atlantista, sottraendola all’influenza della Federazione Russa. A tale scopo, l’azione eversiva delle ong del filantropo ungherese supportate dalla propaganda mediatica ha taciuto i crimini delle organizzazioni paramilitari neonaziste, finanziate dagli stessi sponsor di Zelenskyj.

Ma se il lavaggio del cervello operato dal mainstream nei Paesi occidentali è riuscito a veicolare una narrazione completamente falsata della realtà, altrettanto non può dirsi in Ucraina, dove la popolazione conosce tanto la corruzione della classe politica al potere quanto la sua lontananza dai veri problemi della Nazione. Noi crediamo che gli “oligarchi” siano solo in Russia, mentre essi sono presenti soprattutto nella galassia degli Stati dell’ex-Unione Sovietica, dove possono accumulare ricchezze e potere semplicemente mettendosi a disposizione di “filantropi” e multinazionali straniere. Poco importa se i loro conti offshore sono la causa principale della povertà dei cittadini, dell’arretratezza del sistema sanitario, dello strapotere della burocrazia, della quasi totale assenza di servizi pubblici, del controllo straniero di aziende strategiche, della perdita progressiva della sovranità e dell’identità nazionale: l’importante è “fare soldi”, essere immortalati con personaggi politici, banchieri, venditori di armi e affamatori del popolo. Per poi venire in Versilia o sulla Costiera Amalfitana ad ostentare yacht e platinum card al cameriere di Odessa o alla donna delle pulizie di Kiev che mandano ai parenti la paga guadagnata in nero. Questi miliardari ucraini in kippah sono coloro che stanno svendendo l’Ucraina all’occidente corrotto e corruttore, barattando il proprio benessere con l’asservimento dei loro connazionali agli usurai che si stanno impadronendo del mondo, ovunque con gli stessi sistemi spietati e immorali. Ieri tagliavano gli stipendi ai lavoratori di Atene e Tessalonica, oggi hanno semplicemente allargato i loro orizzonti all’Europa intera, in cui la popolazione guarda ancora incredula all’instaurarsi di una dittatura prima sanitaria e poi ambientale.

D’altra parte, come avrebbero fatto costoro, senza il pretesto di una guerra, a giustificare il vertiginoso aumento del prezzo del gas e dei carburanti, forzando il processo di una transizione “ecologica” imposta dall’alto per l’impoverimento controllato delle masse? Come avrebbero potuto far digerire ai popoli del mondo occidentale l’instaurazione della tirannide del Nuovo Ordine Mondiale, quando la farsa pandemica stava sfaldandosi portando alla luce il crimine contro l’umanità compiuto da BigPharma?

E mentre l’UE e i Capi di governo danno la colpa alla Russia del disastro incombente, le élites occidentali dimostrano di voler distruggere anche l’agricoltura, per applicare su scala globale gli orrori dell’Holodomor (qui). D’altra parte, in molti stati (compresa l’Italia) si va teorizzando la privatizzazione dei corsi d’acqua – che è un bene pubblico inalienabile – a vantaggio delle multinazionali e con scopi di controllo e limitazione delle attività agricole. Non diversamente si era comportato il governo filoatlantista di Kiev: da otto anni la Crimea era stata privata dell’acqua del Dnepr, per impedire l’irrigazione dei campi e affamare la popolazione. Si comprendono oggi, alla luce delle sanzioni comminate alla Russia e della fortissima riduzione degli approvvigionamenti di grano, gli enormi investimenti di Bill Gates nell’agricoltura (qui), seguendo le stesse spietate logiche di profitto già sperimentate con la campagna vaccinale.

Gli Ucraini, a qualsiasi etnia essi appartengano, sono gli ultimi, inconsapevoli ostaggi dello stesso regime totalitario sovranazionale che ha messo in ginocchio l’economia delle Nazioni con l’impostura della Covid, dopo aver teorizzato pubblicamente la necessità di decimare la popolazione mondiale e di trasformare i superstiti in malati cronici compromettendo irreparabilmente il loro sistema immunitario.

Ci pensino bene, gli Ucraini, ad invocare l’intervento della NATO o della UE, sempre ammesso che siano davvero loro a farlo e non piuttosto i loro corrotti governanti aiutati da mercenari razzisti e da gruppi di neonazisti al soldo dei gerarchi. Perché mentre viene loro promessa la libertà dall’invasore – con il quale condividono la comune eredità culturale e religiosa per esser stati parte della Grande Russia – in realtà si sta cinicamente preparando la loro definitiva cancellazione, il loro asservimento al Grande Reset che tutto prevede fuorché la tutela della loro identità, della loro sovranità, dei loro confini.

Guardino gli Ucraini a quel che è avvenuto ai Paesi dell’Unione Europea: il miraggio di prosperità e sicurezza è demolito dalla contemplazione delle macerie lasciate dall’euro e dalle lobby di Bruxelles. Nazioni invase da immigrati clandestini che alimentano la criminalità e la prostituzione; distrutte nel loro tessuto sociale dalle ideologie politically correct; portate scientemente al fallimento per sconsiderate politiche economiche e fiscali; condotte verso la miseria con la cancellazione delle tutele del lavoro e della previdenza sociale; private di un futuro con la distruzione della famiglia e la corruzione morale e intellettuale delle nuove generazioni.

Quelle che erano state Nazioni prospere e indipendenti, diverse nelle loro specificità etniche, linguistiche, culturali e religiose sono state trasformate in una massa informe di persone senza ideali, senza speranze, senza fede, senza nemmeno la forza di reagire agli abusi e ai crimini di chi li governa. Una massa di clienti delle multinazionali, di schiavi del sistema di controllo capillare imposto con la farsa pandemica, anche dinanzi all’evidenza della frode. Una massa di persone senza identità, marchiate con il QR-code come gli animali di un allevamento intensivo, come i prodotti di un enorme centro commerciale. Se questo è stato il risultato della rinuncia alla propria sovranità per tutti – tutti, nessuno escluso! – gli Stati che si sono affidati alla colossale truffa dell’Unione Europea, perché l’Ucraina dovrebbe fare eccezione?

È questo che volevano, che speravano, che desideravano i vostri padri, quando ricevettero con Vladimiro il Grande il Battesimo sulle rive del Dnepr?

Se vi è un aspetto positivo che ciascuno di noi può riconoscere in questa crisi, è l’aver mostrato l’orrore della tirannide globalista, il suo cinismo spietato, la sua capacità di distruggere e annientare tutto ciò che tocca. Non sono gli Ucraini che dovrebbero entrare nell’Unione Europea o nella NATO, ma gli altri Stati che dovrebbero finalmente avere un sussulto di orgoglio e di coraggio e uscirne, scrollando da sé questo giogo detestabile e ritrovando la propria indipendenza, la propria sovranità, la propria identità, la propria fede. La propria anima.

Che sia chiaro: il Nuovo Ordine non è un destino ineluttabile, e può essere sovvertito e denunciato se solo i popoli si rendono conto di essere stati ingannati e truffati da un’oligarchia di criminali ben identificabili, per i quali un giorno varranno quelle sanzioni e quei blocchi dei fondi che oggi essi applicano impunemente a chiunque non pieghi il ginocchio dinanzi a loro.

Un appello alla Terza Roma

Anche per la Russia questo conflitto è una trappola. Lo è perché esso realizzerebbe il sogno del deep state americano di estrometterla definitivamente dal contesto europeo nei suoi rapporti commerciali e culturali, spingendola tra le braccia della Cina, forse con la speranza che la dittatura di Pechino possa persuadere i Russi ad accettare il sistema di credito sociale e altri aspetti del Great Reset che finora ha saputo evitare almeno in parte.

È una trappola non perché la Russia abbia torto nel voler “denazificare” l’Ucraina dai suoi gruppi estremisti e garantire protezione e tutela agli Ucraini di lingua russa, ma perché sono proprio queste ragioni – teoricamente sostenibili – ad esser state create apposta per provocarla e indurla ad invadere l’Ucraina, in modo da suscitare la reazione della NATO preparata da tempo dal deep state e dall’élite globalista. Il casus belli è stato pianificato deliberatamente dai veri responsabili del conflitto, sapendo che avrebbe ottenuto esattamente quella risposta da parte di Putin. E sta a Putin, indipendentemente dal fatto di avere ragione, non cadere nella trappola e anzi ribaltare il banco, offrendo all’Ucraina delle condizioni di pace onorevoli senza proseguire nel conflitto. Anzi, quanto più Putin ritiene di essere nel giusto, tanto più egli dimostrerà la grandezza della sua Nazione e l’amore per il suo popolo col non cedere alle provocazioni.

Mi sia permesso ripetere le parole del profeta Isaia: Dissolve colligationes impietatis, solve fasciculos deprimentes, dimitte eos qui confracti sunt liberos, et omne onus dirumpe; frange esurienti panem tuum, et egenos vagosque induc in domum tuam; cum videris nudum, operi eum, et carnem tuam ne despexeris. Tunc erumpet quasi mane lumen tuum; et sanitas tua citius orietur, et anteibit faciem tuam justitia tua, et gloria Domini colliget te. Sciogli le catene inique, togli i legami del giogo, rimanda liberi gli oppressi e spezza ogni giogo; dividi il pane con l’affamato, accogli in casa tua i miseri e i senza tetto; se vedi uno nudo, vestilo, e non nasconderti a colui che è carne della tua carne. Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. (Is 58, 6-8).

La crisi mondiale con cui si prepara la dissoluzione della società tradizionale ha coinvolto anche la Chiesa Cattolica, la cui Gerarchia è ostaggio di apostati cortigiani del potere. Vi fu un tempo in cui i Pontefici e i Prelati affrontavano i Re senza rispetti umani, perché sapevano di parlare con la voce di Gesù Cristo, Re dei re. La Roma dei Cesari e dei Papi è deserta e muta, come è muta da secoli la Seconda Roma di Costantinopoli. Forse la Provvidenza ha stabilito che sia Mosca, la Terza Roma, ad assumersi oggi dinanzi al mondo il ruolo di κατέχον (2Tess 2, 6-7), di ostacolo escatologico all’Anticristo. Se gli errori del Comunismo sono stati diffusi dall’Unione Sovietica, giungendo ad imporsi finanche dentro la Chiesa, la Russia e l’Ucraina possono avere oggi un ruolo epocale nella restaurazione della Civiltà Cristiana, contribuendo a portare al mondo un periodo di pace dal quale anche la Chiesa risorgerà purificata e rinnovata nei suoi Ministri.

Gli Stati Uniti d’America e gli Stati europei non devono emarginare la Russia, ma anzi stringere con essa un’alleanza non solo per il ripristino degli scambi commerciali per la prosperità di tutti, ma in vista della ricostruzione di una Civiltà Cristiana, che sola potrà salvare il mondo dal mostro globalista tecnosanitario e transumano.

Considerazioni finali

Suscita grande preoccupazione che i destini dei popoli siano nelle mani di un’élite che non risponde a nessuno delle proprie decisioni, che non riconosce alcuno sopra di sé e che per perseguire i propri interessi non esita a mettere a repentaglio la sicurezza, l’economia e la stessa vita di miliardi di persone, con la complicità dei politici al loro servizio e dei media mainstream. Le falsificazioni dei fatti, le grottesche adulterazioni della realtà e la partigianeria con cui sono diffuse le notizie si affiancano alla censura delle voci dissenzienti e giungono a forme di persecuzione etnica nei confronti dei cittadini russi, discriminati proprio nei Paesi che si dicono democratici e rispettosi dei diritti fondamentali.

Auspico che il mio appello alla costituzione di un’Alleanza Antiglobalista che unisca i popoli nell’opposizione alla tirannide del Nuovo Ordine Mondiale possa essere raccolto da quanti hanno a cuore il bene comune, la pace tra le Nazioni, la concordia tra i popoli, la libertà dei cittadini e il futuro delle nuove generazioni. E prima ancora, che le mie parole – assieme a quelle di tante persone intellettualmente oneste – contribuiscano a portare alla luce le complicità e la corruzione di chi si avvale della menzogna e della frode per giustificare i propri crimini, anche in questi momenti di grande apprensione per la guerra in Ucraina.

«Ci ascoltino i forti, per non diventar deboli nella ingiustizia. Ci ascoltino i potenti, se vogliono che la loro potenza sia non distruzione, ma sostegno per i popoli e tutela a tranquillità nell’ordine e nel lavoro» (Pio XII, Radiomessaggio ai governanti e ai popoli nell’imminente pericolo della guerra, 24 Agosto 1939).

Possa la Santa Quaresima indurre tutti i Cristiani ad invocare alla Maestà divina il perdono per i peccati di quanti calpestano la Sua santa Legge: la penitenza e il digiuno muovano a misericordia il Signore Iddio, mentre ripetiamo le parole del profeta Gioele: Parce, Domine: parce populo tuo; et ne des hæreditatem tuam in opprobrium, ut dominentur eis nationes. Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio, alla derisione delle genti (Gl 2, 17).

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo,

 Ex Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America

6 Marzo 2022

Dominica I in Quadragesima


121 commenti:

Anonimo ha detto...

Ammazza che papello! La sintesi: è sempre e comunque tutta colpa degli USA, sin dai tempi di Adamo ed Eva.

L'élite che oggi domina il mondo, ha un progetto segreto per dominare il mondo.

Anonimo ha detto...

La mia è ironia, ovviamente. Lo dico prima che qualche squilibrato inizi a scrivere "Bravo, quei bastardi del Cicap devono morire.." o cose così.

Anonimo ha detto...

lo scrivo io , ottimo articolo gli infami del cicap devono schiattare subito è la sintesi che tutto il popolo dice , ora troll cicappato mentale torna alla play o nella stanzetta
gli usa sono il male assoluto!

Anonimo ha detto...

Ha ragione su tutto il grande Prelato , la sintesi efficace di tutta la merda che stiamo vivendo per colpa di un comico e di una banda di pervertiti occidentali. ha ragione il tizio , cicap troll sono da debellare e sappiamo che sono circondati. dovrebbero essere appesi dalle truppe di putin magari

Sotuknang ha detto...

Sono sconvolto...per anni ho pensato che le due superpotenze passassero il tempo a metterselo reciprocamente in quel posto. Invece no...sono gli USA e l'occidente il male assoluto. Centro america, sud est asiatico, medio oriente, Africa non hanno mai avuto influenza russa...la Cina che sta invadendo economicamente l'Africa? Ma non è che sono uguali solo che in occidente si vive meglio? Viganò parlasse della pedofilia nella Chiesa...
Perché c'è l'avete col Cicap? Perché svela le bufale?

Anonimo ha detto...

vero tutto vero bisogna denazificare e smilitarizzare i troll di open fanpage butac e il cicap a suon di Z Z Z Z
denazificare con l occidente malato
denazificare il coglione souttknag uno scemo senza senso
idiota ma ce la fai?succhi?

Anonimo ha detto...

Nervosetti oggi eh?

Anonimo ha detto...

La zarina Putin principessa del botulino uccide bambini si lecca le mani sporche di sangue vorrebbe abusare del vostro deretano e voi già lo aspettate a mutande calate.

Anonimo ha detto...

Gli usa sono il male assoluto? Mi sa che quello che non è mai uscito dalla sua stanzetta sei tu.

Sotuknang ha detto...

Hai fatto parecchio catechismo , se scrivi così sei uno dei tanti che...

Anonimo ha detto...

Bulletto da tastiera.

Anonimo ha detto...

Tu mi raccomando vatti a depilare e a farti bella per quando arriva Putin. Lubrificati bene mi raccomando perché si dice che Putin non conosca i preliminari.

Anonimo ha detto...

"È la sintesi che tutto il popolo dice"....ahahahahah ma come cazzo scrivi

Anonimo ha detto...

Hanno il ciclo

Anonimo ha detto...

10.59 un biglietto "sola andata" e hai risolto tutti i problemi.

Anonimo ha detto...

"solo andata"

Anonimo ha detto...

Lavrov ha appena dichiarato: “La Russia non ha attaccato l’Ucraina e non ha intenzione di attaccare alcun Paese europeo."

Parole sue, cercate sta dappertutto, canali mainstream e canali di "controinformazione" come li chiamate voi.

Io non so quanto in alto voi abbiate posto il limite della vostra coscienza, della vostra decenza e della vostra coerenza, ma spero che a un certo punto lo raggiungiate. Sempre nella speranza che abbiate compreso almeno qualche parola di quello che ho scritto.

Anonimo ha detto...

RISPOSTA: NWO, tutto il resto sono chiacchiere di vaccinati sperimentali

Anonimo ha detto...

Che ragionamento del cazzo

Anonimo ha detto...

Cerca su internet "Putin nuovo ordine mondiale"... Troverai dichiarazioni sue di qualche giorno fa.

Farouq ha detto...

I russi hanno raccolto prove sul coinvolgimento dei laboratori americani in Ucraina nella diffusione del virus H5N1

Farouq ha detto...

Uno dei laboratori americani di guerra biologica "Namru-3" è stato spostato dall'Egitto alla Sicilia
Ricerca di cosa? non lo hanno mai dichiarato, in realtà sono depositi di virus, covid19?

Anonimo ha detto...

Ma si perché no

Anonimo ha detto...

Lo so che anche lui e coinvolto. Io sono contro tutti,mica per uno o per l altro. L NWO l hanno deciso tutti insieme nel Club of Rome 1979. Svegliatevi, che siate vaccinati o no! Ci vogliono tutti morti prima del previsto

Anonimo ha detto...

E tu com'è che non lo sai?

Anonimo ha detto...

Farouq ormai è fuori controllo. Non hai capito che tanto ormai non ti caga nessuno perché nessuno crede alle tue minchiate??!!

Anonimo ha detto...

15.47 e sia lodato Gesù Cristo! Finalmente uno che ragiona. Io non sono per niente un complottista ma ti rispetto perché il tuo ragionamento, condivisibile o meno, almeno segue una logica. Qua dentro sono diventati tutti ciechi tifosi. Ripeto e sono serio: rispetto per te.

Anonimo ha detto...

Se chiedi al tuo amore putin magari trova anche il tuo cervello

Anonimo ha detto...

Il compitino che gli ha dato la propaganda a Farouq da svolgere oggi:

ARGOMENTO:

I russi hanno scoperto che... (il resto lo aggiunge Farouq a piacere, anzi a cazzo, come sempre)

Anonimo ha detto...

Qualche giorno fa gli avevano dato da studiare le aragoste degli alberghi polacchi (argomento ostico).
Invece quando gli dicono "oggi tratta un argomento a piacere" lui tira fuori il suo cavallo di battaglia: il great reset.

Farouq ha detto...

Notizia ansa
Caro carburante: Trasportounito, da lunedì stop autotrasporto

Il petrolio che i governi in Europa hanno pagato mesi fa con il prezzo vecchio ora lo rincarano!

È il Great Reset (sterminio)

Anonimo ha detto...

Tanto tu vai in giro col cammello

Anonimo ha detto...

A-rieccolo. Un rublo per ogni volta che scrivi "great reset" e fra qualche anno ti compri il Chelsea

Anonimo ha detto...

Farouq inizia a farmi tenerezza dico sul serio

Farouq ha detto...

Ora che il Great Reset (sterminio) si è innescato i pianificatori non hanno nessun interesse per fermare la guerra, gli ucraini devono assolutamente resistere per distruggere l'economia globale

Anonimo ha detto...

Dlin! Un altro rublo. Farouq non lascia indietro niente. :)

Anonimo ha detto...

Minchia uno stalker

Anonimo ha detto...

Macché stalker me sto a divertì...
Sei gelosa? Tranquilla il tuo Farouq non te lo tocca nessuna.

Anonimo ha detto...

Ma Farouq non si sa difendere da solo?
17.59 sei il suo cagnolino o la sua fidanzata? (che tra l'altro per Farouq è la stessa cosa)

Anonimo ha detto...

Sono anonimo 17:59 mi riferivo a farouq. Ci sta stalkerizzando :)

Anonimo ha detto...

17.59 scusa non avevo capito. Ritiro tutto.

Anonimo ha detto...

Dopo Montagnier il Monsignor Viganò... Ma trovarvi altri guru proprio no? (magari lontani dall'età della demenza senile)

Anonimo ha detto...

1)Lavrov in Turchia ha detto che hanno bombardato l'ospedale di Mariupol perché base battaglione Azov. Dopo 3 ore hanno accusato l'Ucraina di aver distrutto l'ospedale per incolpare i russi. Pur di mentire accettano queste figure.
2) forni crematori portatili x soldati russi. Niente funerali.
3) ragazzi e ragazze poco più che ventenni combattono e dicono di non volere la pace ma la VITTORIA. Sicuri che sia Zelensky ad aizzare il popolo o è semplicemente che la gente, conoscendo i russi, preferisce morire?

Anonimo ha detto...

Ma quando ti rileggi,non ti accorgi che il demente sei tu? Prova solo a farti un esame di coscienza,rileggiti e chiediti perchevti ho scritto cio. Se non lo capisci devi assolutamente fare il check da uno psichiatra,senza scherzi!

Anonimo ha detto...

Ogni guerra lascia sulla terra semi di odio che poi col tempo germogliano.

Io la vedo male per i russi in futuro. Probabilmente vinceranno questa battaglia ma se ne pentiranno.

Anonimo ha detto...

Ma tu hai mai provato a parlare con un ultra ottantenne? Non ce l'hai un nonno, una vecchia zia, non conosci nessun vecchietto? Li ami, li rispetti ma non puoi negare che non hanno più la lucidità. È normale. Quando succede al vecchietto sotto casa non gli dai importanza, ma quando succede a qualche personaggio che prima ragionava e pure benino, ti dispiace molto.
Io come vedi ti parlo, poi se tu vuoi continuare a dare spettacolo della tua rabbia e della tua insofferenza, fai pure, ma ti stai martellando i coglioni da solo.

Anonimo ha detto...

Putin aveva avvertito: il nuovo ordine mondiale portera' alla distruzione della civiltà.

Anonimo ha detto...

Eh si... Ciò che non conosci ti spaventa. I russi non conoscono la civiltà che è arrivata fino al confine di casa loro.. e quindi, spaventati la vogliono distruggere.

Anonimo ha detto...

Appena bombardato asilo a Dnipro. Mah... Come si fa a difendere Putin?

Farouq ha detto...

Chi è che manda i figli all'asilo in tempo di guerra?
-Ospedali trasformati in basi operative degli estremisti
-Ambulanze che trasportano armi
-Giornalisti veri accompagnati dai corpi speciali Nato come finti giornalisti
-Gli estremisti combattono a pagamento e ben drogati, l'esercito ucraino non c'è più

Anonimo ha detto...

Putin ucciderebbe volentieri tutti i bambini ucraini con le sue stesse mani. Tu pure. Ma quanto vi somigliate? Lui però è il padrone e tu solo uno dei suoi pupazzi.

Anonimo ha detto...

Farouq senza prove le tue parole sono solo propaganda

Anonimo ha detto...

Soldato russo che si è arreso confessa:"i nostri ordini erano di sparare ai civili"

Sul web trovate l'intervista completa. Canali "mainstream" e canali di "controinformazione", è uguale.

Vedi come si fa Farouq? Si dà a chi legge la possibilità di verificare quello he uno scrive e sostiene. Sennò diventa la fiera dei cazzari.. E in questa fiera lo stand più grande è sicuramente il tuo.

Anonimo ha detto...

Ma Farouq fammi capire, davvero per te ci sono da una parte i "buoni" e dall'altra i "cattivi"? Non ti riconosco più

Anonimo ha detto...

Sempre meglio che imbottire bambini di C4 e farli saltare in aria. Ma i russi sono delle verginelle? Nei primi giorni di guerra mettevano le divise degli ucraini per ingannarli, fanno corridoi umanitari che portano in Russia o in Bielorussia per prenderli per il culo, appena si aprono i corridoi bombardano...ieri Lavrov ha esordito dicendo che non è un'invasione e non è una guerra...hanno poche idee ma confuse.

Anonimo ha detto...

Niente,non c e niente da fare per fartelo capire,sei peggio dei complottisti per come ragioni e rispondi. Peccato, comunque ti capisco, sarai vaccinato e mutato ok affari tuoi,ma a non capirti te stesso per come ragioni dopo esserti riletto... A me fai pena. In passato avevo un amico che la pensava come te,ora sta in galera perche la pensava come te. Risparmiami i dettagli perche forse,ma spero di no,sono uguali ai tuoi

Farouq ha detto...

I drogati Azov:

https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione_Azov

I difensori della democrazia armati, drogati e ben pagati (dollari) dalla democrazia stessa

Anonimo ha detto...

Discutere con Farouq è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.

Anonimo ha detto...

Wikipedia? E da quand'è che consideri attendibili i canali mainstream? Ma ti sei vaccinato? Sei mutato

Anonimo ha detto...

Eh quindi? La stessa cosa è per i soldati di putin pagati dal dittatore

Anonimo ha detto...

E i soldati russi nel frattempo raccolgono margherite e ne fanno ghirlande, vero Farouq? Sei ridicolo.

Anonimo ha detto...

ahahahahahahag grande questa del piccione la faccio mia ahahahahahahaha.
Ancora con la droga? Purtroppo la usano pure scopare, gli eserciti, alcuni reparti l'hanno speso usata. Alcuni medici, l'hanno detto loro sniffano prima di operare, idem alcuni studenti prima degli esami. Ripeto purtroppo

Anonimo ha detto...

Ma che cosa leggi di così grave da finire in galera? Dico solo che quando si invecchia ci si rincoglionisce. Lo stesso discorso per me vale per Amato, Draghi, Mattarella eccetera... Secondo me superati i 70 anni uno se ne deve andare in pensione. Superati gli 80 anni tutti i suoi discorsi dovrebbero essere valutati attentamente. E comunque gli dovrebbe essere impedito di decidere per le generazioni future. Non so cosa ci vedi di così grave e brutto nelle mie frasi. Mi dispiace per il TUO amico.

Anonimo ha detto...

16000 "volontari" in arrivo dal medio oriente per aiutare i russi in difficoltà... Farouq preparati che fra un pò tocca pure a te ... E lì si ride, ... leone di paglia.

Unknown ha detto...

16000 musulmani con carta bianca su stupri di Cristiani. Ah, non si drogano? Si!!!La droga dell'ISIS. Ma la droga non è vietata da Maometto?

Anonimo ha detto...

Farouq a pulire i cessi

Anonimo ha detto...

Bravo Farouq stai riuscendo nel tuo piccolo a imitare le gesta del tuo idolo Putin: ci stai unendo. Non ho mai rispettato tanto un no-vax occidentale in vita mia. In confronto alla cultura russa e araba che tu rappresenti, le idee e le congetture del no-vax nostrano sono una meravigliosa espressione di libertà e democrazia. Ci unirai perché quando il no vax italiano si troverà a dover difendere le persone che ama da te e da quelli come te, capirà (e sta già capendo) chi sei veramente e cosa vuoi veramente.

Anonimo ha detto...

Respect

Anonimo ha detto...

Salva gente sono il prepper,vi avevo parlato di fare scorte di tutto tralasciando pero di fare anche scorte di mascherine,ma non quelle contro il covid,che non esiste. Ho informazioni che Putin sia orientato ad usare armi chimiche nei prossimi mesi,percio vi consiglio di cercare le mascherine FFP3 che sono ottime contro questa minaccia. Percio non solo iodio,acqua e cibo per minomo 2 settimane,ma anche le FFP3

Anonimo ha detto...

Ragazzi fatevi i conti: inizio 1.guerra mondiale 28.7.1914 sommando fa 68 / inizio 2. guerra mondiale 1.9.1939 sommando fa 68 / inizio guerra ucraina 24.2.2022 sommando fa 68 ...e che significa 68? Apocalisse

Anonimo ha detto...

Quindi stiamo alla terza apocalisse?

Io il 22/2/22 alle 22.22 sai che stavo facendo? Stavo cagando.

Anonimo ha detto...

Si, ma è importante sapere se hai cagato il 24 non il 22...

Anonimo ha detto...

Le citta da dove partivano i nazisti per compiere il genocidio nel Donbass sono tutte completamente distrutte .

Perlomeno le notizie dicono così

Anonimo ha detto...

Ma nel 1943? Non ti capisco

Anonimo ha detto...

Oddio adesso che mi ci fai pensare io mi sa che ho cagato anche il 24... E anche il 23...sarà l'effetto del vaccino :)

Anonimo ha detto...

Ahahahaha adesso posso stare tranquillo

Anonimo ha detto...

14.49 anche se fosse vero (e non lo è) è il tuo ragionamento ad avere una logica nazista.
Dalle campagne di Firenze partiva il mostro per uccidere le coppiette, radiamo al suolo le campagne fiorentine?

Farouq ha detto...

Il pagliaccio presidente ucraino oggi dichiara: "basta guerra non vogliamo più combattere"
Questo dopo appena un giorno dal consiglio (ordine?) del primo ministro israeliano di firmare la resa

Anonimo ha detto...

Enorme Fake. Zelensky non ha mai fatto una dichiarazione del genere.

Anonimo ha detto...

Potete rispondere come volete,tanto abbiamo capito,noi prepper,di che pasta siete fatti. Noi siamo preparatissimi ad ogni evenienza, voi no. Ma non vi auguriamo nulla di brutto,anche se la coincidenza della somma 68 e davvero grande. Ho provato ad aiutarvi nel prepararvi,e non mi aspettavo un grazie oppure una risposta leale. Non fa niente. Buona vita a tutti, e per favore state all erta, c e poco da scherzare fra un po...

Anonimo ha detto...

Farouq. Dove starebbe questa dichiarazione? Ho letto tutto quello che ha dichiarato fino ad oggi Zelensky e non ha mai detto quello che dici tu.

Anonimo ha detto...

Essere pronti ad una catastrofe nucleare ha senso: se sei pronto ti salvi altrimenti no. Ma che senso ha "prepararsi" all'apocalisse? Che cambia se te la aspetti o no? Sarai privilegiato nel giudizio finale perché sapevi? Mah.. Buona vita a te

Sotuknang ha detto...

Chi dice che aggrediamo Farouq lo fa in mala fede:
1) Zelensky ha chiesto l'incontro a Gerusalemme, non parla mai di resa, anzi, incita le mamme russe a ribellarsi perché i figli muoiono a centinaia.
2) Putin ha "licenziato " 8 generali...se le cose vanno secondo i piani perché farlo? Perché sta facendo figure di merda.
3) Giornalisti di tutto il mondo oggi hanno intervistato Zelensky nel bunker a Kiev, solo Farloq dice che mangia aragoste a Varsavia.
4) La Russia sta minacciando Svezia e Norvegia per l'entrata nella Nato? È normale?
5) State rompendo la minchia con la NATO, ma Putin nel mediterraneo in Siria e la sua influenza in Turchia (Nato), in Libano e Libia nessuno la vede? Farloq ti prego rispondi...
6) Se Putin bombarda le armi inviate all'ucraina lo si può fare anche con quei balordi che arrivano dall'Africa.
7) Ragazzi calma con l'apocalisse, e lasciate stare i numeri che la cabala è una cosa seria.
8) Tutto il rispetto e invidia x l'amico che caca (meridionali mettono la c e non la g :) però calmati altrimenti si impenna il costo della carta igienica e dobbiamo pulirci con i fichi d'india. 😁
9) amico prepper parli di fonti che...io di fonti non ne ho ma stammc accort, presto ti chiederò un consiglio sai sono curioso...

Sotuknang ha detto...

Se parliamo di catastrofe nucleare non si può parlare di salvezza o meno ma di quanti giorni uno preparato campa più di me che non lo sono. Che poi, come già detto, meglio morire in un attimo che sopravvivere tra stenti, malattie aspettando il tuo turno. Poi ognuno fa come gli pare

Sotuknang ha detto...

Nelle basi navali in Siria i sommergibili nucleari russi hanno:
1) missili con testate multiple
2) supposte x bronchite

Anonimo ha detto...

Hanno raso al suolo una moschea ucciso musulmani turchi che lì si erano rifugiati ma il cane farouq resta fedele a chi gli lancia l'osso

Anonimo ha detto...

Farouq è una persona del sito terrarealtime.blogspot.com che scrive quello che scrive solo per provocare un aumento del numero di commenti su una determinata pagina del sito per cui lavora. Non crede ad una sola parola di quello che scrive. Sta solo lavorando. Se volete che sparisca sparite voi dal commentare per un bel po'.

Anonimo ha detto...

Farouq è una stimata persona che a differenza di altri dice ciò che pensa senza remore o falsi pudori. Non si attiene al mainstream ufficiale e non segue la corrente come fanno i pecoroni ma è un vero alternativo.

Anonimo ha detto...

Si attiene al mainstream russo.

Anonimo ha detto...

Stimatissima. Calcola che a te che lo difendi ti farebbe volentieri fuori solo perché sei un occidentale.

Farouq ha detto...

-Nessun danno ad una moschea in Ucraina
-Trecento terroristi Azov e qualche ferito dei corpi speciali Nato si sono rifugiati in una chiesa ortodossa
-Il pagliaccio Ucraino è in Polonia da tempo, lo renderanno noto solo se i russi entreranno a Kiev altrimenti vale pagliacciata attuale

Anonimo ha detto...

Il pagliaccio ucraino sta facendo fare al tuo Putin una serie di figure di merda che la metà basta

Anonimo ha detto...

Anonimo 23:27 quindi se dico che tu sei un idiota perché me lo sono inventato ora (come fa farouq) e perché è ciò che penso non facendo parte del mainstream ufficiale è giusto?

Anonimo ha detto...

10.15 ahah perfetto. Esattamente quello che volevo dire io. "dice ciò che pensa" traduzione "scrive la prima cosa che gli passa per la testa"

Anonimo ha detto...

23.27 un altro apostolo di Farouq. Lo sai che lui ti schifa, si?

Farouq ha detto...

Otto missili russi su Yavorivs'kyi nell'ovest dell'Ucraina al confine con la Polonia
Era un campo di addestramento Nato dove adesstratori americani, inglesi e canadesi addestravano i terroristi Azov
La terza guerra mondiale è già cominciata per volere del presidente pagliaccio ucraino e per attuare il Great Reset (sterminio) mondiale

Farouq ha detto...

Tempo una settimana poi tutti giù in cantina ad ingoiare pillole di iodio, parzialmente utili solo per la tiroide e per il resto dei danni da radiazioni completamente inutili

Farouq ha detto...

La base colpita dai russi la chiamavano:
"International Center for Peace-keeping & Security"
Impero della menzogna, è la scritta che manca

Farouq ha detto...

Correzione:
Trecento erano gli ostaggi trattenuti dai terroristi Azov in una chiesa, sono stati liberati in questo momento di russi

Anonimo ha detto...

Farouq è sempre corretto e tranquillo non insulta e non offende nessuno neanche quelli che gliene dicono di tutti i colori. Invece chi gli dà contro di solito insulta,grida,minaccia,offende. Di norma la ragione non è mai dalla parte di chi grida,insulta,minaccia e prevarica il suo interlocutore,ma di chi espone le proprie opinioni in maniera tranquilla e pacata

Anonimo ha detto...

Non hai capito niente. Si limita ai proclami, non risponde neanche a chi cerca di parlargli normalmente. Non risponde a nessuno perché si ritiene superiore a tutti anche a te. Perché non provi a chiedergli:"Farouq io ti difendo ma tu cosa pensi di me?".... Prova...

Anonimo ha detto...

13.45 forse a te piace un musulmano che viene in Italia a deridere e a guardare dall'alto in basso la nostra società e la nostra cultura. Ma non a tutti piace. Per fortuna.

Farouq ha detto...

Giornalisti inglesi di Sky News attaccati dai soldati di un checkpoint ucraino mentre tornavano a Kiev, lo dicono loro stessi nel video ma ovunque si dice che sono stati i russi!

https://youtu.be/bHKuNYpq6o0

Oggi invece, stesse circostanze ucciso un giornalista americano

Anonimo ha detto...

Visto 13.45? Stai vedendo? Un altro proclama (qua sotto).... E via, avanti come un mulo... Prova a chiedergli che ne pensa del paese che lo sta ospitando, degli italiani o anche solo di quelli che lo stimano. Dopo il centesimo insulto inizierebbero a girarti i coglioni pure a te, credimi. Sempre se ti ritiene DEGNO di una sua risposta.
Io sono amico di tanti musulmani che conoscono la parola "rispetto" e che se conoscessero Farouq lo prenderebbero a sberle.
L'arroganza e la saccenza NON SONO VIRTÙ.

Sotuknang ha detto...

Parli sempre del battaglione Azov, del battaglione Wagner non parli? Ti ho posto delle domande ieri perché non rispondi? Di "consiglieri" militari russi in giro per il mondo non c'è ne sono?

Arcano Incantatore ha detto...

Annubi sta arrivando

Anonimo ha detto...

Oddio chi è mo quest'altro?

Sotuknang ha detto...

Meglio non sapere, credimi...
Nick si riferisce ad un film che avrà visto lui e chi l'ha girato. Chissà se ci spiega qualcosa

Anonimo ha detto...

Il pazzo criminale dittatore russo ha chiesto aiuto ai cinesi. L'elefante (Russia) non riesce a schiacciare un topolino (Ucraina). Arruola obbligatoriamente i 18enni poi chiede aiuto a lukascemo poi alla milizia Wagner, poi ai talebani ma niente.....ora pure ai cinesi. Domani chiederà aiuto ai rettiliani, poi a Thanos e sauron. Distruggera l'intera Ucraina ma Putin ormai è un morto che cammina!!

Anonimo ha detto...

Great reset, Annubi, Apocalisse... Ma non è meglio se pensate alla figa?

Anonimo ha detto...

Per loro anche scopare fa parte del complotto dei poteri forti. Pensa che dicevano che se uno non vaccinato avrebbe scopato con una vaccinata, il non vaccinato si sarebbe "infettato" o cazzate simili

Anonimo ha detto...

Ci sono anche donne tra chi legge e commenta 21:50 e non tutte sono lesbiche

Anonimo ha detto...

Intanto il dottor Farouq è un ingegnere andate a vedere il suo profilo mentre la maggior parte di voi che titolo ha?

Anonimo ha detto...

E nessuna di loro si sarà certo offesa... Ma per cosa poi? Per la parola figa?
"Pensate all'amore non pensate alla morte"
Va bene così? Urta meno la tua sensibilità?

Anonimo ha detto...

E Mengele era un medico.

La laurea ce l'ho anche io ma non vedo un nesso automatico (francamente) fra cultura e intelligenza, o fra cultura e bontà. Magari fosse così semplice sai? Prendi un pericoloso criminale, lo imbottisci di nozioni e stai a posto. Ma purtroppo non funziona. L'unica cosa che finalmente mi quadra di Farouq, adesso che so che è un ingegnere, è la sua arroganza. Improvvisamente non ne sono più sorpreso.

Ps mi dici dove trovo Farouq su Facebook? Mi fa strano che lui usi uno strumento che viene dalla "terra del demonio" , come la chiama lui... A te no? A proposito, tu la coerenza dove la metti nella scala dei valori di una persona? Più su o più giù rispetto ad un titolo di studio?

Pps/ anche chi fabbrica mine ordigni è armi chimiche è un ingegnere. Vatte a fidà :)

Anonimo ha detto...

Ted bundy era laureato in psicologia

Anonimo ha detto...

22.47 Un ingegnere? Ecco perché parla sempre del great reset!

Ma tu 22.47 sai cos'è la massoneria?

Anonimo ha detto...

Se cliccate sul nome Farouq esce fuori la scheda del suo profilo da lui stesso compilato. E lui nella casella "settore" ha scritto "ingegneria". Capito di che stiamo parlando? Del nulla.

Sotuknang ha detto...

Pure mia suocera è laureata ma....
Ha scritto figa ? Guarda che sei tu, anonimo 22.41, ad offendere. Chi? Le lesbiche, loro secondo te non sono donne? Non hanno la sensibilità che solo le donne hanno? Guarda che pure loro usano la Fi...farfallina. Da oggi scriviamo farfallina e pisellino così nessuno si offende. Forse le persone intelligenti si. Quante verginelle ops si può dire? Scriviamo non disonorate...

Sotuknang ha detto...

Analisi perfetta. Putin politicamente è morto, anche se dovesse fermare la guerra oggi. Solo i coglioni non se ne accorgono. Anche a Kherson, città russofona, manifestano contro i soldati sovietici. Ti sei dimenticato dei macellai Ceceni.

Sotuknang ha detto...

Perfetto, anche il mio carpentiere è esperto in INGEGNERIA, ha la terza media ed è una persona straordinaria

 


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