Il titolo è volutamente forte, forse provocatorio, ma è assolutamente aderente alla realtà. Il celebre oncologo Umberto Veronesi (nei cui confronti non nutriamo alcuna stima, in quanto sostenitore del nucleare, degli OGM e degli inceneritori, che secondo lui non fanno male, così come si è più volte eretto a difensore dell’uranio impoverito, ma di cui riconosciamo l’autorevolezza di cui gode sui media) ha detto qualcosa di sacrosanto quando ha affermato quanto segue:
“50 anni fa si ammalava di tumore un italiano su 30, oggi si ammala un italiano su tre. E in futuro se ne ammalerà uno su due”. E’ la spaventosa previsione di una fonte più che autorevole, l’oncologo Umberto Veronesi. “Nel 70% dei casi i pazienti possono salvarsi, ma solo se…” leggi tutto
L’incidenza dei tumori è notevolmente aumentata, ed è tutt’ora in costante incremento. Presto arriveremo al livello che una persona su due si ammalerà di cancro nel corso della sua vita.
Le cause sono da ricercare certamente nell’inquinamento, compreso quello elettromagnetico, in abitudini nocive come il fumo, ma la causa principale è certamente da ricercare nell’alimentazione. Che ha un ruolo fondamentale sia nell’insorgenza che nella PREVENZIONE del cancro.
Ormai è scientificamente dimostrato che le cellule del cancro si sviluppano e proliferano in un ambiente acido. Un’alimentazione alcalinizzante, priva di proteine di origine animale, mantengono il ph dell’organismo alcalino, e in questo le cellule del cancro non si sviluppano, (o almeno, è molto, molto, molto più difficile), non crescono, ed in alcuni casi regrediscono.
Alcuni di questi casi sono stati illustrati in alcuni ottimi servizi de Le Iene, che hanno intervistato il dr. Franco Berrino e la dr.ssa De Petris.
I dati sono sotto gli occhi di tutti. Lo è la realtà dei fatti. Ma poche persone elaborano questi dati e li trasformano in comportamenti e scelte diverse.
Cosa significa? Che la maggioranza delle persone, pur informate che certi alimenti fanno male, continuano ad assumerli senza porsi il problema. Gli effetti della cattiva alimentazione emergono nel lungo periodo, dopo anni di stravizi e vessazioni al proprio organismo, ed è difficile pertanto percepire come rischiose e dannose certe abitudini.
La maggioranza delle persone (anche se rispetto a qualche anno fa, qualcosa si sta muovendo) non decide in base a valutazioni razionali, riflessioni, ragionamenti consapevoli, bensì procede istintivamente, in modo ‘automatico‘, grazie alle abitudini trasmesse sin dall’infanzia, senza porsi nemmeno il problema, e sono la PUBBLICITA’ e le campagne di marketing a condizionare le loro scelte. Il fatto che un prodotto sia pubblicizzato viene percepito come una “rassicurazione”, come se ciò garantisse un certo standard qualitativo. Ma ovviamente non è così.
Se da una parte c’è una minoranza di persone che ha scelto di diventare vegetariana o vegana, o comunque hanno deciso di limitare al minimo i cibi nocivi, dall’altra la grande massa si comporta in modo inconsapevole, basa le proprie scelte su presunzioni o credenze prive di fondamento, o frutto di messaggi pubblicitari fuorvianti.
Come tutti i settori, anche quello alimentare si è industrializzato. Il settore alimentare si è “adeguato” al selvaggio mercato globale, dove l’unica cosa importante è il margine di profitto.
E queste aziende applicano nel settore le medesime logiche degli altri: cercare di vendere più possibile e limitare al minimo i costi. Se aggiungere forti quantità di olio di palma migliora il gusto del prodotto, e di conseguenza le vendite, non hanno remore nel farlo. Stesso discorso per una lunga serie di additivi, insaporitori artificiali, conservanti che permettono di allungare la data di scadenza, coloranti che rendono più appetibile il prodotto. Il fatto che queste sostanze siano legali e consentite, non significa che non facciano male alla salute.
L’ olio di palma, di cui abbiamo parlato a fondo in questi giorni, è ormai presente in una quantità di prodotti impressionante. Spesso si nasconde dietro diciture come “grassi vegetali idrogenati“, e quel “vegetali” induce molte persone a ritenere, erroneamente, che sia qualcosa di naturale, qualcosa di cui non preoccuparsi.
L’olio di palma di palma è presente in quasi tutte le merendine e gli snack, nei biscotti, nelle fette biscottate, nei crackers, nelle patatine fritte e in numerosi altri prodotti. Se una persona non presta attenzione a cosa mangia, rischia di assumere inconsapevolmente FORTI QUANTITA’ di olio di palma, e di numerose altre sostanze nocive.
La celebre e indubbiamente squisita cioccolata spalmabile, contiene zucchero e oli vegetali per il 70% della composizione! Su youtube ci sono alcuni video dove, riscaldandola, viene separato l’olio dagli altri ingredienti che compongono l’amalgama. Guardatelo.
Forse se le persone, arrivate alla sera, vedessero raccolto in un bicchiere la quantità di olio di palma che hanno inconsapevolmente ingurgitato, ci penserebbero. Se capissero che tra merendine, biscotti e altri alimenti ingeriscono o peggio, somministrano ai figli, un bel “mezzo bicchiere” di olio di palma, forse cercherebbero di limitarsi.
CI SONO MOLTISSIME PERSONE CHE MANGIANO QUOTIDIANAMENTE UNA GRANDE QUANTITA’ DI OLIO DI PALMA. Senza saperlo. Senza sapere cosa questo comporta per la salute, oltre che per l’ambiente e gli animali del Borneo.
NonSoloOlioDiPalma: lo stesso discorso vale per l’aspartame, il glutammato monosodico, conservante molto usato, specie nei cibi precotti, e di tutte le sostanze nocive.
Circa il glutammato monosodico:
Molte volte si discute della “lobby del farmaco“, di quelle del tabacco, del gioco d’azzardo, e di molte altre, ma quasi nessuno considera che l’industria alimentare è il più grande business che ci sia. Se fino a qualche decennio fa il settore era composto da una miriade di piccole imprese, oggi il settore è gestito da pochi gruppi, che controllano anche la grande distribuzione e approvigionano il 90% delle famiglie, persino di più nelle aree metropolitane.
L’industria alimentare ormai è una potente lobby, capace di condizionare le scelte dei governi, i risultati delle sperimentazioni (vedi l’aspartame: è cancerogeno, lo dimostrano centinaia di studi effettuati in tutto il mondo, ma secondo le autorità statunitensi e mondiali, non è dimostrato! Fa troppo comodo all’industria alimentare…)
L’industria alimentare investe ingenti somme nella pubblicità, che ormai rappresenta il vero editore delle testate giornalistiche, pertanto sui media difficilmente sentiamo discorsi “scomodi” per l’industria alimentare.
L’industria alimentare, anche mediante “fondazioni” figlie delle varie multinazionali, finanzia associazioni benefiche, iniziative umanitarie, la ricerca sulle malattie. (Le stesse che magari contribuiscono a provocare i loro prodotti…) figuriamoci se queste possono assumere iniziative che danneggiano i loro “datori di lavoro“, alias finanziatori
Le pubblicità condizionano moltissimo, specialmente i bambini, che tipicamente chiedono ai genitori di acquistare i prodotti ed i giocattoli che vedono in tv. I vari personaggi infondono in loro l’idea che la merendina faccia bene, che sia un cibo sano, anzi talvolta questo è il messaggio veicolato dalle pubblicità, che utilizzano immagini patinate di prodotti genuini che niente hanno a che vedere con la realtà. Se poi i genitori somministrano ai bambini questi cibi, li abituano a consumarli, diventerà in loro un’abitudine radicata, e non avranno mai la minima percezione che questa abitudine sia nociva. La fiducia che un bambino ripone nei genitori, è sconfinata.
Per questo motivo i grandi gruppi cercano di fidelizzare i bambini, attirando loro ed i genitori con promozioni speciali, omaggi e quant’altro. Fidelizzare un bambino, nella maggioranza dei casi, significa acquisire un cliente a vita.
Concludendo:
Tutte queste riflessioni per arrivare dove?
Per arrivare a dire che se basate le vostre scelte sull’istinto (condizionato dal marketing), sulla pubblicità, e anche se scegliete cosa mangiare solo in base al gusto, “perché è molto buono” senza considerare “cosa lo rende tale” (l’olio di palma fa la differenza: rende le merendine soffici, burrose e gustose. Fa decisamente la differenza, a livello di gusto. Questo va riconosciuto) vi ritroverete molto probabilmente ad ingerire una quantità di sostanze nocive, in quantità tali che sarà MOLTO PROBABILE sviluppare un cancro.
La realtà è questa. Nuda e cruda. Se una persona ingerisce quotidianamente conservanti, additivi, dolcificanti, coloranti, etc. ma anche considerevoli quantità di grassi animali e altri alimenti nocivi, non potrà sorprendersi quando, dopo decenni di stravizio, gli diagnosticheranno una malattia.
LA VERITA’ è QUESTA…
Questo non significa dover necessariamente diventare vegetariani o vegani, bensi diventare PIU’ CONSAPEVOLI: limitare i prodotti che fanno male, abituarsi a leggere le etichette ed evitare i prodotti pieni di additivi e sigle strane (le etichette sono VOLUTAMENTE poco chiare), cercare di alimentarsi nel miglior modo possibile. Limitare gli “stravizi” a pochi episodi. Educare i propri bambini sin da piccoli ad effettuare scelte consapevoli. Questo non significa necessariamente privarli di una merendina ogni tanto, ma quanto meno spiegare loro che sono cibi che fanno male, da limitare. Proponendo loro un bel frutto, “pieni di vitamine, che ti fanno crescere sano e forte“. I genitori hanno un potere sui figli incredibile… nel bene o nel male.
A.R. per nocensura.com
APPROFONDIMENTI:
I dieci cibi da evitare
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Tumore guarito con l’artimisia: ne parla anche Panorama!
“Il tumore? L’ho sconfitto con l’artimisia!“
Guarire con l’alimentazione… si può!
Alimentazione e salute: le preziose indicazioni del prof. Berrino
Dott. Berrino: ‘Farina 00, Il più grande veleno della storia’
Le big pharma vogliono davvero sconfiggere il cancro?!? Oppure lucrano su questa malattia che ormai riguarda 1 italiano su 3 senza trovare soluzioni definitive?
(vedi il dossier con i misfatti su big pharma di nocensura.com)
Fonte: nocensura
6 commenti:
Commento destinato a sole Persone totalmente Umane.
Con il cambio vibrazionale in corso e per tutti, è molto pericoloso rimanere in vecchie abitudini malsane.
Se prima ci volevano es. 10 anni per sviluppare il malanno in pieno, ora potrebbe bastarne uno soltanto; ma per fortuna questo vale anche per la "guargione" spontanea.
Cari saluti.
RNH
Puoi prendere tutte le precauzione che vuoi, ma (soprattutto) se vivi in una grande metropoli ammalarsi di cancro è quasi inevitabile. Solo chi vive in montagna, e sa quello che mangia, campa cent'anni. Oggi è davvero complicato trovare cibi che non contengano veleni, e quando non è il cibo, è l'aria che si respira, o l'acqua che si beve. Per questo insisto nel dire che la montagna potrebbe essere l'unica salvezza. La domanda è... possiamo tasferisrci tutti in montagna? Certo che no! Per varie “ovvie” ragioni, per cui non ci resta che “sopravivere”.
D'altro canto, si è sempre saputo che i montanari sono più longevi...
chiedo scusa in anticipo ma ...sono circa 15 anni che si parla di "cambio vibrazionale" e se questi sono i risultati,stiamo freschi!!!!e che ci faccio in montagna quando,grazie alle decine di fughe radioattive nel mondo negli ultimi decenni,tutto il globo terrestre è in agonia e noi con esso?magari mi farà bene una bella tisana con lo zenzero!!!!(è incredibile come accanto a notizie di disastri globali immani,si trovino articoli su come stare meglio con le erbe!!!!)povera umanità!!!!!!ciao da Tata 64
Tata 64,
guarda che tra sentirne parlare e praticare c'è un pò di differenza, non credi?
Se senti parlare di qualcuno che vuole andare in giappone per es., tu ci arrivi in giappone soltanto sentendone parlare?
E' una semplice riflessione, stupida se vuoi, ma molto efficace.
Non trovo niente di male nell'informare che una tisana di zenzero dia beneficio, trovo invece inutile lamentarsi se l'umanità intera non va bene e nel contempo non impegnarsi personalmente praticando una vera soluzione, che ne dici?
A Tè una giusta risposta.
Cari saluti.
RNH
Montagna, collina, mare o pianura tutto è collegato... ad andar bene bisognerebbe cambiare pianeta, sulla Terra tutto è inquinato, le scie chimiche poi sono state il colpo di grazia.
Ma poi cosa dire delle radiazioni, dei vaccini, delle truffe perpetrate dalle grandi aziende alimentari?
Bellissimo il video che smaschera la Nutella. Perchè costa così poco? Semplice perchè a fronte di altre creme al cacao vengono utilizzati ingredienti scadenti per trarne un enorme profitto.
Una volta sciolta col calore si nota chiaramente un 70% della crema è costituito dal nocivo olio di palma.
rnh...il reverendo più veloce del west!....poveri noi....
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