La TV e la stampa strumenti di controllo della dittatura finanziaria


di: Cristina Martín Jiménez *

Abbiamo già raccontato altre volte come la Terza Guerra Mondiale si componga di tre fasi: sottile e discreta quella economica, subdola ed occulta quella psicologica, poi la guerra classica.
Oggi andiamo ad esaminare come viene utilizzata la televisione e la stampa come strumenti di controllo di Bilderberg nella prima di queste fasi.

Nel parlare di guerra, parlo di diversi tipi di violenza, psicologica e fisica. Terrorizzanti, sottili ed unicamente apprezzabili per i sintomi e le tracce che si lasciano nello spirito umano . Sono armi silenziose di distruzione di massa. Di annientamento del libero arbitrio.

I mass media sono oggi le spade e le lance del medioevo in questa guerra per ingrandire l’impero di Bilderberg mediante il controllo del pensiero, che ha come immediata conseguenza, l’azione sociale, l’adesione alla sua ideologia. O la passività, vale a dire il non fare nulla di contrario, il non difendersi in questa guerra contro l’essere umano.

Attraverso i media si mantiene l’attenzione del pubblico adulto distratto, lontano dai veri problemi sociali, accattivando la sua attenzione con argomenti senza una importanza reale (il gossip, la cronaca, costume, moda, ecc.).

Se non siete prevenuti di fronte ai mass media, vi faranno amare l’oppressore ed odiare l’oppresso. 

Malcom X

L’obiettivo nella fase della guerra sottile e discreta è quello di addestrare negativamente tutte e ciascuna delle persone che popolano il pianeta per vivere non come siamo, esseri umani, ma piuttosto come schiavi dell’impero dei padroni del potere. Si parla di pensiero unico ma quello che veramente vogliono è un sentimento unico. I sentimenti umani vengono vilmente attaccati, formati con il fine che tutti dobbiamo reagire in modo uguale davanti agli stimoli che ci propongono i padroni del mondo (processo di omologazione).

Viviamo immersi in una grande finzione, con vari livelli: locale, nazionale e globale, in cui i media di massa per eccellenza e, da metà degli anni novanta, internet, si combinano e si appoggiano mutuamente per creare un mondo di teleirrealtà o di irrealtà, in cui lo spirito delle persone viene sottomesso ad un bombardamento costante per lavare il cervello.

“La verità è una minaccia e la scienza è un pericolo pubblico. Siamo obbligati a tenerla con molta cura incatenata ed imbavagliata”

Aldous Huxley

I padroni del mondo dispongono di enormi laboratori estesi per tutto il mondo con la finalità di studiare ed applicare azioni di manipolazione di controllo sociale ogni volta più sofisticate.Alcuni dei laboratori di manipolazione globale si trovano presso la CIA, nella Fondazione Rockefeller, nell’Isituto Tavistock delle Relazioni Umane, nella Rand Corporation, nella Fundation Carnegie, nel M.I.T. (Istituto tecnologico del Massachusetts), nel Centro di ricerca di Stanford, nell’Istituto Hudson, nella Fondazione Heritage e nel Centro di Studi Internazionali e Strategici di Georgetown, dove si formano i dipendenti del Dipartimento di Stato.

Quando un leader vuole convincere il popolo circa la necessità di iniziare un determinato progetto (per esempio una guerra), lo fa mediante la ripetizione infinita di un assioma, che sia o no certo. Questo perchè di questi tempi in cui la società si muove ad un ritmo vertiginoso non c’è bisogno di dimostrarlo, non c’è il tempo. Per quello la pubblicità, la stampa e la televisione sono grandi alleati.

Un esempio di questo utilizzo è quello che portò a compimento George W.Bush per attaccare l’Iraq. L’intervista che di seguito lascio e che si può vedere sul giornale La Vanguardia del giorno 28 di Ottobre, realizzata da un guardiano del carcere nordamericano circa la sua intenzione di voto poco prima delle elezioni legislative che vinsero i democratici, è un esempio di quello.
Sperimentando con le loro cavie umane, presto gli scienziati scoprirono che le persone che hanno perso le loro radici, i pilastri su cui sono cresciuti, i loro sostegni sono i più adatti per la manipolazione. L’obiettivo dei padroni del mondo si concentrerebbe allora nel distruggere queste basi, che vale a dire, il nucleo familiare, i principi religiosi, quelli sessuali e tutti quelli che hanno acquisito dalla fanciullezza. Bisognava trovargli delle sostituzioni a questi principi e in questo campo è importante sottolineare che l’apparato di Hollywood ha funzionato come una arma affilata ed invisibile per disarticolare i valori umani a beneficio dei valori del mercato. Le serie giovanili made in USA sono state esportate in tutti gli angoli del pianeta.

Tuttavia non soltanto dobbiamo andare alle serie americane che poi sono importate per il resto dei paesi. Nella stessa Spagna abbiamo alcuni esempi, forse l’ultimo una mini serie di Telecinco (Mediaset con azionisti collegati all’impero dei Bilderberg).

Questo è come realmente i padroni del mondo, grazie ai loro laboratori ed ai loro accademici e ricercatori, sono arrivati a conoscere la condizione umana e sanno quali fili siano quelli che devono toccare e maneggiare per portarci sul loro terreno. Da uno schermo di televisione (o come in questo caso da una serie televisiva), le opinioni create si estendono alla strada e le persone che le commentano e ripetono non sono coscienti di come stiano manipolando la loro voce, i loro pensieri, ma credono di trovarsi ad esercitare realmente la loro libertà. Non avvertono che le tematiche trascendenti sono altre o che la verità si trova in un dato o in un punto di vista che gli si occulta, per quello credono di star pensando da soli con se stessi mentre invece in realtà le loro opinioni vengono impresse dal vertice del potere.

Per ottenere che la visione personale circa una determinata vicenda sia realmente indipendente e libera, sarebbe necessario disporre di tutte le informazioni veritiere sulla stessa vicenda, ma il potere non lo permette perchè vuole disporre di schiavi mentali, zombie, morti viventi e non persone libere che mettano in dubbio la versione ufficiale.
* Cristina Martín Jiménez

Giornalista di inchiesta e scrittrice.

Primo autore a livello mondiale che ha avuto il coraggio di publicare una opera íntegrale sul Club Bilderberg nel libro: ‘El Club Bilderberg. Los amos del mundo’ (abril de 2005).
Ha pubblicato la sua quarta opera: ‘Perdidos ¿Quién maneja los hilos del poder? Los planes secretos del Club Bilderberg’ (octubre 2013).


Traduzione e sintesi : Luciano Lago di:controinformazione.info – viawhitewolfrevolution.blogspot.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

In Italia poi er mejo, dove ci sono: il vaticano, il cicap, il partito democratico...
La libertà di stampa è al 73esimo posto, tra la Moldavia e il Nicaragua!

 


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