EURO, SIAMO IN GUERRA


di Gianni Fraschetti - L' erosione di libertà in atto nei paesi occidentali segue il modello della bollitura della rana, ovvero l'acqua viene portata lentamente in temperatura affinchè il povero animaletto si lessi senza averne nemmeno la percezione.
La stessa cosa che stanno facendo a noi, una cottura lenta, per gradi, anche se ora è in atto una accellerazione che la rende evidente anche ai meno dotati intellettualmente tanto è grossolana.

La patetica parvenza di democrazia che ci era stata lasciata dalla fine della guerra viene sempre più rapidamente smantellata e sostuitita solo da retorica fine a se stessa, della quale non per nulla siamo maestri a partire dai nostri leader politici che ne fanno puntuale sfoggio non appena ne hanno occasione. Una retorica bieca e senza vergogna, sfacciata nella sua plateale evidenza e condita ben benino dal solito mantra resistenziale e antifascista che scandisce il passare delle ore di questa sciagurata Repubblica fin dalla sua nascita, come il ridicolo cucù degli orologi a pendolo.

Una retorica vuota, inutile e zuccherina che ci viene propinata senza risparmio alcuno dai pulpiti televisivi dove i santoni di questa nuova liturgia fanno a gara a chi trova il modo migliore per occultarci la verità. E tanto per essere chiaro mi riferisco ai signori Santoro, Travaglio, Telese, Lerner, Floris e Fazio, e chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno, ai quali si aggiunge ogni tanto, sempre più spesso, per rinforzo, lo scrittore più scortato del mondo, quel Roberto Saviano che dopo il primo copia e incolla, avendo esaurito l'ispirazione letteraria e dovendo comunque riciclarsi in qualche modo, adesso ci delizia con le sue visioni del mondo e della vita, come fa Celentano tra una canzone e l'altra per intenderci, con la differenza non di poco conto che almeno Celentano ha prodotto decine di canzoni meravigliose, risarcendoci in parte delle palle che ci strazia nei suoi sermoni, mentre Saviano ha scritto - si fa per dire - un libro solo e pretende di scassarci i coglioni a vita.

E così, inconsapevoli pecore bollite come le rane, ci avviamo lemmi lemmi verso il baratro dal quale non ci sarà ritorno perché ragazzi, non facciamoci illusioni, il debito dell' Italia non potrà mai essere ripagato, così come non potranno mai venire ripagati i debiti di ciascuna delle altre nazioni attualmente nella merda...Cioè tutte.

Creati dal nulla, con denaro fittizio, quel "fiat money" che in mano agli stati sovrani avrebbe potuto garantire una nuova età di prosperità e benessere, questi debiti sono totalmente immaginari, un po' come il valore delle azioni in Borsa. Ma vi pareva normale che Tiscali, ovvero una montagna di carta straccia, senza niente dietro, capitalizzasse in Borsa più della FIAT? Fatto salvo il disprezzo che nutro per tutto il Gruppo Agnelli, i suoi azionisti e il suo management, a me non pareva per niente normale e anche altre cose, parecchie, non mi parevano normali, nemmeno un po'. Come ai bei tempi di Sindona con le Pacchetti e le Smeriglio, un distillato di spazzatura che esisteva solo sulla carta ma che continuava a essere quotato e scambiato.

Quanto vale questo coniglietto?
Mille miliardi!
Allora lo scambiamo con due porcellini d' india da cinquecento milioni l'uno, anzi li fondiamo e creiamo un supergruppo da duemila miliardi, anzi di più perchè la somma incrementa il valore..!

Ecco come funziona più o meno quella casa di malaffare che è la finanza, un grande palcoscenico per illusionisti e anche i debiti sono una illusione, così come è una illusione il risparmio che la gente crede di avere accumulato in anni e anni di duro lavoro ed è anche logico che sia cosi' a pensarci bene, oppure dovremmo supporre che le Banche ci hanno incravattato utilizzando i nostri soldi depositati presso di loro. Il che non è...

La finanza ha progressivamente e inesorabilmente distrutto l'economia reale che era fatta di idee, di lavoro, di sudore e di fatica e la ricchezza era il risultato visibile delle qualità di un uomo. Una volta il denaro era solo una delle componenti che occorrevano per dare vita a un ciclo economico reale e per l'industria rappresentava una materia prima al pari delle altre. Oggi non è più così e basta guardarsi intorno per capirlo. Siamo tutti schiavi del denaro e la vita e la morte degli stessi stati non dipendono nemmeno più da lui ma dal suo frutto velenoso: l'interesse.

Viviamo immersi nei prime rate, nei top rate e negli spread e la verità è che oggi il sistema finanziario mondiale è la piu' grande catena di S. Antonio della storia, con una differenza sostanziale, che se uno di noi prova ad applicare lo Schema Ponzi - tecnicamente si chiama così - alle sue attività economiche, viene messo in galera e si butta la chiave in un tombino. E non è differenza da poco, credetemi.

Lo Schema Ponzi infatti, prima o poi, è destinato fatalmente a infrangersi contro il muro della crescita esponenziale, un po' come se uno volesse giocare al raddoppio sul rosso o nero alla roulette. E' il modo più sicuro per suicidarsi, eppure ci sono cretini che lo fanno. Idem per lo Schema Ponzi, chiunque lo attui è pazzo, oppure intende fregarti fin dall' inizio.

Dunque chi attua lo Schema Ponzi è un mascalzone, un farabutto matricolato esattamente come i nostri amici in grisaglia, i banchieri, che con i derivati fanno anche di peggio e andrebbero messi in galera, senza esitazione alcuna, a regime duro, magari in una di quelle vecchie colonie penali riaperta per l'occasione, tipo La Cayenna, quella di Papillon. Invece nutriamo per loro una forma di riverenza, quasi una venerazione, che non coincide affatto con quella che dovrebbe essere la loro naturale collocazione, con i ceppi ai piedi.

Ma perchè tanta venerazione e chi sono veramente i mercati, viene da chiedersi? Chi si nasconde dietro questo nome che viene evocato con aria quasi mistica dai politici e pronunciato con terrore dai mezzobusti televisivi quando ci annunciano con la voce rotta dall'emozione e lo sguardo allucinato che l'Italia è sotto attacco dai mercati?

Vediamo di capire, dunque. Nel mondo gira cartaccia finanziaria pari a 707 mila miliardi di dollari. E' vera spazzatura schifosa, titoli tossici, derivati e chi più ne ha, ne metta. Il 95% di questo pattume è nelle mani di cinque banche d'affari americane. Ovviamente questo letame esiste solo dentro i computer, ma si fa finta che sia vero. In carne, ossa e grisaglia pure lui e fatalmente produce un impatto sulla realtà proporzionale alla sua mole.

Ed ecco alfine servito il signor mercato. Questa novella riedizione dell'uomo nero, del babau, dello sputafuoco che altri non è che questa congrega di figli di puttana. Un club elitario formato da queste cinque banche d'affari che tengono per le palle il mondo intero e fanno e disfano governi, agitando lo spauracchio dei loro possibile buco da settecentosettemilamilamiliardi di dollari - ho provato a scriverlo diversamente ma fa ridere lo stesso - che non esistono nella realtà, ma fanno una grande paura solo a nominarli perchè per metterli insieme tutti gli abitanti della terra dovrebbero lavorare dieci anni senza spendere un centesimo. Nemmeno per mangiare e bere.

Settecentosettemilamilamiliardi di dollari di derivati...Ovvero una montagna di spazzatura alta come l'Everest, dieci volte il PIL mondiale, e sono nelle mani di un branco di mascalzoni che ci prendono anche benefit e premi miliardari sopra e nella vita e su questa terra non hanno costruito nulla di concreto tranne questa gigantesca illusione con la quale stanno soggiogando l'intero pianeta.

Ecco il mercato, in nome e per conto del quale i nostri governanti ci stanno spennando come polli e si preparano a scannare i nostri figli come agnellini sacrificali, perchè nulla è più potente e raffinato del debito immaginario utilizzato come strumento di coercizione. E' il metodo che usano i magnaccia con le puttane per assicurarsi la loro fedeltà. E funziona.




da:http://informare.over-blog.it/





tratto da: http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2015/02/il-grande-inganno-2-banchieri-o-illusionisti.html

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La Menzogna In Cui Viviamo.
https://www.youtube.com/watch?v=Idy_OQ_XWXk

Alby ha detto...

Un giorno, gli studenti che leggeranno la storia dei nostri tempi, penseranno che eravamo dei begli imbecilli ad accettare tutto questo.

Anonimo ha detto...

Soprattutto quando leggono il tuo italiano

Anonimo ha detto...

Non mi è mai piaciuto Roberto Saviano ed oltretutto mi da anche l'impressione,ripeto l'impressione non dico che lo sia veramente,di un cocainomane camorrista.

Anonimo ha detto...

Albyyyy
i vitelli dei romani eran belli.

Anonimo ha detto...

Ma il video lo avete visto?

Anonimo ha detto...

Io vaddo a squola...
col panniere ella bannananna.

Anonimo ha detto...

L'ittallia non si salva.

 


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