Le piramidi cinesi e le leggende sugli dei discesi dal cielo. Tracce di antichi astronauti e di civiltà antidiluviane?

Nonostante le resistenze di archeologi e burocrati, i dettagli circa le grandi piramidi in Cina, capaci di rivaleggiare con quelle Egiziane e Centroamericane per antichità, complessità e bellezza, continuano a venir fuori molto lentamente.Il grande passato della Cina,
occultato per lungo tempo, potrebbe svelare nuove importanti verità sul passato dell'umanità?Tra negazioni, ostacoli e reticenze, la verità sull’esistenza delle Grandi Piramidi cinese si è finalmente fatta strada fino a raggiungere il grande pubblico.

Si sospettava dell’esistenza di tali strutture in Cina fin dall’inizio del 20° secolo, ma le tormentate vicissitudini politiche e sociali, cominciate con la rivolta di Wuchang (1911), hanno rappresentato un ostacolo molte volte insormontabile.
«Il passato antico della Cina è negato a noi e alla sua popolazione, ma il suo grande passato viene lentamente svelato, come è successo per l’antico Egitto», scriveva lo storico Henri Cordier nel 1920. «Anche se riconosciuta come una grande civiltà, i suoi antichi tesori sono appena conosciuti. Voci parlano di piramidi in aree desolate del paese».

La prima testimonianza: Fred Meyer Schroeder

La conoscenza delle piramidi cinesi è avvenuta in diverse fasi e in maniera molto graduale. La prima testimonianza risale al 1912. L’agente di viaggio americano Fred Meyer Schroeder, nel corso di uno spostamento nell’entroterra, riportò l’avvistamento di una serie di piramidi nella provincia dello Shaanxi.
«È stato più inquietante di quanto le avessimo trovate nel deserto», scrive nel suo diario. «Queste piramidi sono in qualche modo esposte agli occhi del mondo, ma ancora completamente sconosciute agli occidentali». La guida di Schroeder, un monaco buddista, spiegò che le piramidi si trovavano lì almeno da 5 mila anni.
Schroeder stimò che la piramide principale raggiungeva almeno i 300 metri di altezza, con i lati della base lunghi 500 metri, dimensioni che darebbero una struttura dal volume dieci volte superiore a quello della Grande Piramide in Egitto.

La seconda testimonianza: James Gaussman

La seconda testimonianza fu del pilota dell’US Army Air Force James Gaussman, il quale riportò l’avvistamento di una grande piramide bianca durante un volo tra l’India e la Cina nel 1945, in piena Seconda Guerra Mondiale. Così fece rapporto il militare:
«Volavo attorno ad una montagna, seguita da una valle. Direttamente sotto di noi abbiamo individuato una gigantesca piramide bianca. Sembrava di essere in una fiaba: la piramide era avvolta in un bianco luccicante. Potrebbe essere stata di metallo o di qualche altro tipo di pietra. La cosa curiosa è che alla sua sommità c’era un grande pezzo di materiale prezioso, simile ad una gemma. Sono rimasto profondamente colpito dalle dimensioni colossali della struttura».

La fotografia di Maurice Sheahan

La terza testimonianza, documentata da una fotografia, si deve al colonnello Maurice Sheahan, direttore per l’Estremo Oriente della Trans World Airlines. Nel 1947, durante un volo su una valle nei pressi delle montagne Qin Ling, Sheahan individuò una piramide gigante che riusci prontamente a fotografare.
La scoperta venne riportata sull’edizione del 28 marzo 1947 del New York Times. Nell’articolo si stimava che la piramide raggiungesse i 300 metri di altezza con una base di 500 metri per lato, dimensioni che farebbero impallidire la piramide di Giza.
Due giorni dopo, nell’edizione domenicale, il New York Times pubblicava anche la foto scattata da Sheahan. Nel frattempo, in una lettera inviata all’Associated Press, gli archeologi cinesi negavano che tale piramide esistesse.
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La struttura è stata in seguito identificata come il ben noto tumulo Maoling (vedi immagine su Google Maps), ovvero la tomba dell’imperatore Wu di Han (156-87 a.C.), posizionata nella provincia di Shaanxi, a circa 40 chilometri a ovest della capitale Xi’an.
Una mappa dettagliata dell’US Air Force della zona intorno alla città di Xian, realizzata con l’utilizzo di fotografie satellitari, mostra almeno 16 piramidi.
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Interessante notare che le tre piramidi maggiori ricalcano la posizione delle piramidi di Giza e di Teotihuacàn, configurazione che secondo molti ricercatori richiama la posizione delle tre stelle della Cintura di Orione.
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Ancora molto da scoprire

«La Cina conserva ancora molti misteri, di cui la stessa popolazione locale non è a conoscenza», scriveva il ricercatore tedesco Hartwig Hausdorf nel suo libro del 1994 “Die weisse Pyramide” (La Piramide Bianca). «Ho parlato con gli archeologi cinesi, i quali in un primo momento hanno negato qualsiasi piramide, ma alla fine hanno riconosciuto la loro esistenza».
Tuttavia, l’impressione è che la Cina non rinuncerà a tutti i suoi misteri così facilmente. Probabilmente, molte piramidi sono ancora da scoprire, altre non ancora fatte conoscere alla comunità scientifica e all’opinione pubblica.
Buona parte delle strutture piramidali note rappresentano antichi tumuli funerari realizzati per ospitare i resti di molti dei primi imperatori della Cina. Il più famoso è il Mausoleo del Primo Imperatore cinese Qin Shi Huang, vicino a Xi’an, nella provincia Shaanxi della Cina.
È qui che fu trovato il famoso Esercito di Terracotta, un gruppo stimato tra le 6 mila e le 8 mila statue di guerrieri, vestiti con corazze in pietra e dotati di armi, poste di guardia alla tomba dell’imperatore. Di queste statue sono state riportate alla luce circa 500 guerrieri, 18 carri in legno e 100 cavalli in terracotta.
Le strutture piramidali cinesi presentano cime piatte, quindi molto più simili nella forma alle piramidi messicane di Teotihuacàn, rispetto a quelle di Giza in Egitto.
Resta la domanda: come mai la piramide rimane la forma architettonica più diffusa dell’antichità? Sulla base del fatto che molte civiltà del passato abbiamo preferito la forma piramidale come struttura fondamentale, alcuni ricercatori pensano che in un passato remoto sia esistita una civiltà globale che ha abitato il nostro pianeta, diffondendo la sua cultura in tutti i continenti della Terra.
Dopo essere stata spazzata via da un immenso cataclisma globale, questa antica civiltà avrebbe lasciato le tracce della sua esistenza nei monumenti piramidali sparsi su tutto il pianeta. I pochi superstiti avrebbero poi ricostruito il mondo post-diluviano. Si tratta della Teoria degli Antichi Umani.
Altri, tuttavia, pensano che nel passato dell’umanità ci sia qualcosa di molto più intricato: viaggiatori extraterrestri avrebbero preso contatto con i nostri antenati, alterandone la cultura e l’evoluzione. Data la loro abilità tecnologica, i nostri antenati avrebbero considerato questi viaggiatori alieni come divinità.
La mitologia cinese tramanda di esseri celesti discesi sulla terra in draghi volanti: costoro furono i primi sovrani cinesi che diedero inizio alla civiltà cinese e che sono conosciuti come i Tre Augusti: Fu Xi, Nüwa, Shen Nung.
Fu Xi, secondo la tradizione, visse tra il 2952 e il 2836 a.C. Aveva un ruolo di mediatore tra gli uomini e gli esseri divini. Le leggende vogliono che abbia insegnato la pesca e l’allevamento agli uomini. Inoltre, a lui vengono attribuite l’invenzione del sistema divinatorio Yi Jing, della metallurgia, della scrittura, del calendario e della la musica.
Nüwa era la sorella di Fu Xi e ne divenne anche la sposa. Il suo aspetto è a metà strada tra l’essere umano, di cui appare la testa e l’animale, solitamente il corpo dalle sembianze di serpente o di pesce. È considerata una divinità della creazione: è lei a creare gli uomini, plasmandoli dall’argilla. A lei si deve anche l’introduzione dell’istituzione matrimoniale.
Fu Xi e Nüwa venivano rappresentati sempre allacciati per la coda. Fu Xi tiene in mano una squadra, Nüwa invece un compasso. I due strumenti (ad oggi, ancora adoperati nella simbologia massonica) indicano che i due sovrani inventarono norme, regole, standard.
Inoltre, nelle illustrazioni Fu Xi e Nüwa sono accompagnati da due soli. In alcune tombe degli Ittiti datate intorno ai 4 mila anni fa, si trovano raffigurazioni simili di due gemelli, maschio e femmina, accompagnati da due soli. Questi gemelli sono quelli che nei testi ittiti si identificano come dio del Sole e del Cielo e dea del Sole e della Terra. Dunque, come spesso avviene quando si tratta di questi argomenti, le suggestioni sono molte, le coincidenze incredibili e le domande moltiplicate. L’antica Cina ci consegna un ulteriore tassello del misterioso mosaico del passato del nostro pianeta. Le piramidi cinesi potrebbe aiutarci a comprendere cosa è realmente accaduto?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Descrizioni di esseri venuti dal cielo e presenti in tutte le antiche culture e civilta' del passto e in tutti i coninenti ...e non e' certo una coincidenza. La teoria degli antichi astronauti alieni diventa sempre piu' credibile!

Anonimo ha detto...

Sta scritto pure nell'antico testamento che gli Elohim crearono l'uomo a loro immagine e somiglianza e non si tratta di un plurale majestatis.
E' fin troppo evidente che qualche cosa non quadra del resto la teoria dell' anello mancante lo comprova: siamo stati creati modificando il DNA di qualche scimmia, ci crediamo al centro di tutto ma forse non è così qualcuno ci spia da tempo immemorabile prova ne sono gli avvistamenti di oggetti non identificati i cd "clipei" fin dall'antichità.
Saluti, Filippo

Anonimo ha detto...

Ve lo dico, è il minimo; siamo una razza in via di sperimentazione, come i dinosauri prima di noi, e chissà quale altra razza ancora prima..ci osservano e ci studiano come formiche, e loro sono quello che noi chiamiamo Dio, questa è la verità

Anonimo ha detto...

Ho paura che siamo considerati come formiche all'interno di un esperimento di forze sovrumane esterne al nostro pianeta,per loro non è minimamente un problema torturarci e farci soffrire,d'altronde guardate la ferocia inumana che i leader mondiali(e non mi riferisco solo ai politici,ma anche ai dirigenti delle varie multinazionali,militari,ecc.)hanno verso i loro sudditi(e la parola sudditi non è usata a sproposito,perchè per loro questi noi siamo). Ed anche questa io ho paura che sia la verità.

Anonimo ha detto...

"Siamo una razza in via di sperimentazione" è una affermazione interessante... senza contare gli scheletri di giganti a cui la scienza non ha ancora fornito risposte adeguate.
Cosa dire poi delle piramidi su Marte? Della complessità degli edifici egizi, dei templi ad Angkhor, delle città sotterranee in Cappadocia.
Là fuori possono esserci le forme di vita più incredibili magari basate sul silicio o su altri elementi chimici oppure forme di energia a noi sconosciute.
Potrebbero anche esistere delle civiltà "gandhiane", popoli evoluti ma pacifici in fondo non tutti i contatti con gli e.t. sono stati pessimi basti pensare al caso amicizia.
In ogni caso qualunque cosa succederà cari fratelli terrestri abbiamo poco da recriminare basta vedere come ci comportiamo noi uomini con i nostri stessi simili siamo l'unica specie che si fà la guerra l'uno con l'altro o come trattiamo gli animali, li alleviamo per cibarcene li usiamo per lavorare o peggio ancora li torturiamo al solo scopo del divertimento (corride, palii, lotte tra galli, tiri al piccione...).
Non parliamo poi dei governanti che trattano i loro simili come carne da cannone, altrimenti non si spiegherebbero esperimenti disumani come le scie chimiche, cibi cancerogeni, antenne, esperimenti nucleari, batteriologici...
Il quadro che si delinea è ben poco allettante ciondimeno siamo qui, e se ci siamo uno scopo dovrà pur esserci, prima o poi finirà il tempo dei malfattori.

Anonimo ha detto...

E' possibile che in tempi remoti , astronauti alieni poi divinizzati, abbiamo accellerato l'evoluzione dei primi ominidi che gia' esistevano e in un certo senso creati. Ma, c'e' da considerare che poi, probabilmente, sono venuti altri esseri alieni provenienti da altri pianeti nel corso dei secoli e anche tuttora da '60 anni a questa parte8vedi la questione degli UFO). E certo che questi non sono quelli che influirono sui primi ominidi, non sono gli Elochim. Ma, forse e' per questo che tali ET rimangono elusivi e non fanno contatti alla luce de sole. La situazione che avevano creato gli Elochim o i primi alieni risulta anomala e questi Et venuti di recente non si muovono e il contatto non viene fatto palesemente!

 


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