LA STORIA SEGRETA DELL’AIDS

Nota di IxR: Questo articolo è frutto di attenta ricerca storica, non è intenzione della redazione offendere in qualsivoglia maniera le persone toccate da questa tremenda malattia. L’obiettivo dell’articolo è semplicemente l’invito alla riflessione e dare un input a una ricerca più approfondita da parte del lettore stesso.  Dopo che per anni siamo stati terrorizzati dallo spettro terrificante dell’AIDS, oggi non se ne parla quasi. Forse per questo è venuto il momento di riscrivere la storia di questa misteriosa sindrome, che colpisce

selettivamente omosessuali e drogati. C’è chi sostiene che questa terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di sterminio controllato (1). In vero, assistiamo al propagarsi di nuovi razzismi, culminanti in “programmi di controllo” che celano genocidi e stermini accuratamente programmati in ambienti militari e asettici laboratori, dove si studiano nuovi tipi di morte. In certi ambienti scientifici, si svolgono esperimenti, capaci di suscitare veri e propri flagelli. La nostra, in fondo, è un’Era di pericolosi angeli sterminatori o, se preferite, anticristi. Un documento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, gli Atti del 91° Congresso – Sottocomitato del Dipartimento della Difesa, 1 Luglio 1969, dice testualmente: “Gli studi sulla biologia molecolare progrediscono con straordinaria velocità. (…). Entro cinque o dieci anni sarebbe possibile produrre un nuovo agente biologico che non esiste in natura, e contro cui non è stata acquisita nessuna immunizzazione naturale”. Nel periodo di tempo previsto, “cinque o dieci anni”, scoppia l’epidemia denominata AIDS.
La storia dell’AIDS, dunque, sarebbe molto diversa da come fino ad ora è stata raccontata. La verità sarebbe ben altra e nel mio libro (2) documento cosa si nasconderebbe dietro la cosiddetta “peste del XX secolo”.

Nel 1981, presso il “Centers for Disease Control” di Atlanta, in Georgia, si cominciò a parlare di una nuova malattia molto contagiosa denominata: “Sindrome di immunodeficienza acquisita” provocata, a quanto dicevano e dicono, da un virus. Robert C. Gallo e Luc Montagnier, gli scopritori spiegarono che l’AIDS è: “…una malattia devastante causata da una classe di agenti infettivi – i retrovirus – che erano stati individuati per la prima volta in esseri umani solo qualche anno prima. …fu isolato un nuovo virus – il virus dell’immunodeficienza acquisita dell’uomo (HIV, da human immunodeficiency virus) – e si dimostrò che esso era la causa della malattia…” (3). E solo nel 1984, l’allora Ministro della Sanità statunitense Margaret Heckler ed il virologo Robert Gallo, dell’Istituto Superiore di Sanità, annunciarono al mondo, nel corso di una conferenza stampa, che era stata individuata una nuova malattia virale, trasmessa attraverso il sangue o i rapporti sessuali. Si disse e ancora si dice che esso opera sulla cellula a livello genetico in maniera tale che il DNA delle cellule infettate riceve “comandi” direttamente dall’RNA virale, differentemente di come solitamente avviene nelle cellule, dove i “comandi” sono trasmessi dal DNA, mentre l’RNA si comporta soltanto da messaggero. Questo modus operandi gli deriva da un particolare enzima, la trascrittasi inversa, che costruisce una coppia di DNA a partire dall’RNA virale, che poi va ad integrarsi nel patrimonio genetico (DNA) della cellula ospite. Il “virus dell’immunodeficienza acquisita” infetterebbe i linfociti T (helper), adibiti alla produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario. Diversi scienziati sono convinti che non sia, com’è sancito dall’ortodossia medica, il virus HIV a causare l’AIDS e, tra questi, il famoso scienziato Peter Duesberg (http://www.duesberg.com/), esperto, a livello mondiale, di retrovirus e professore di biologia molecolare alla University of California di Berkeley, scopritore, nel 1970, del primo gene collegato al cancro, che, tra l’altro, afferma: “Il virus di Gallo non è la causa dell’AIDS perché non rispetta i postulati di Koch e Henle di malattia contagiosa e perché non rispetta sei regole cardinali della virologia” (4). In sostanza Koch ha affermato che si può parlare di malattia contagiosa solo quando l’agente infettante, oltre a causare la stessa affezione in tutti quegli individui coi quali viene a contatto, è anche sempre presente in ogni stadio della malattia. Con l’AIDS tutto ciò non avviene, infatti, “ci sono molti casi di persone con tutti i sintomi dell’AIDS ma che non presentano alcuna infezione da Hiv, così come ci sono soggetti che sono stati infettati dall’Hiv da oltre 10 anni e che non mostrano alcun segno di malattia” (5). E’da sottolineare, invece, che il modello dell’HIV (nome attuale del virus di Robert Gallo deciso da un apposito comitato scientifico al posto dei nomi LAV e HTLV-III) sta miseramente fallendo ad ogni test scientifico. La ricerca basata su di esso non è stata in grado di fornire non soltanto una cura efficace o un vaccino, ma neanche una spiegazione teorica per il meccanismo che causa lo stato patologico. Che l’HIV non sia la causa dell’AIDS sono ormai diversi scienziati a crederlo, tra i quali, oltre al prof. Duesberg, i premi Nobel Walter Gilbert e Kary B. Mullis, ecc.. Quest’ultimo è stato insignito del prestigioso riconoscimento per la Chimica nel 1993, per aver scoperto la Polimerase Chain Reaction(PCR), metodo per amplificare il DNA applicato pure nello studio dell’HIV. Neppure Eleni Papadopulos-Eleopulos ci crede. Gli scienziati, sulla causa dell’Immunodeficenza acquisita (AIDS), propendono per spiegazioni diverse, che possono essere suddivise in due correnti: la prima attesta che l’HIV è necessario ma insufficiente, perché asserisce che devono essere presenti altri cofattori per far esplodere la malattia. La seconda corrente, invece, attesta che questo virus sarebbe niente più che il segno di una immunodeficienza già preesistente, provocata da agenti non per forza di cose infettivi, che potrebbero essere anche chimici, comportamentali e/o ambientali. Il prof. Duesberg ha precisato inoltre: “promuovo le mie idee per integrità scientifica, perché quando scopri che una strada non funziona è giusto cercarne altre”, aggiungendo che “chi sostiene che l’Aids è provocato dal virus Hiv spinge migliaia di persone a prendere una medicina dannosa come l’Azt e convince i sieropositivi che la loro vita è di fatto finita, terrorizza il mondo intero riguardo ai rapporti sessuali, e specula sull’esistenza di persone malate”.

Ci stanno ancora altre teorie, molto inquietanti, sull’Aids e chi le diffonde viene tacciato di cospirazionismo, di paranoia e ridicolizzato. Alcune di queste gravi accuse meritano, per lo meno, di essere conosciute dall’opinione pubblica, visto che non trovano spazi sui mass media che diffondono soltanto le teorie “ufficiali”. Ecco di seguito un breve sunto di queste gravissime accuse. Taluni studiosi hanno sostenuto che questa terribile malattia è stata creata in laboratorio come arma di sterminio controllato.  Sorprende, inoltre, sapere che il virus responsabile dell’immunodeficienza acquisita è stato scoperto da Gallo, addirittura, un anno prima che si manifestasse la malattia! “Nessun altro ricercatore, mai, nella storia della medicina, è riuscito a scoprire l’agente patogeno di una epidemia l’anno prima che l’epidemia scoppiasse. Solo Robert C. Gallo c’è riuscito”(6), hanno denunciato i giornalisti Francesco Romano e Elizabeth Vogel. Come si spiega questo anacronismo? La storia “ufficiale” dell’AIDS racconta che il dott. Robert Gallo ipotizzò un virus come causa dell’Immunodeficienza acquisita, a febbraio 1983, tuttavia, Jerome Groopman, sulla rivista “Nature”, già cinque mesi prima, a settembre dell’82, aveva scritto: “Robert Gallo del National Cancer Institute sta studiando i pazienti di AIDS in funzione del virus HTLV perché il virus HTLV ha una simpatia per i T-linfociti, e perché è endemico dei Caraibi” (“Nature”, 9 settembre 1982). La storia della “sindrome di immunodeficienza acquisita” è del resto un vero e proprio maledetto puzzle con risvolti e sorprese, così inquietanti, da sembrare incredibili e guai a chi denuncia il misfatto. Ci ha provato il professor Duesberg pubblicando assieme a Bryan Ellison il libro: “Why We Will Never Win the on AIDS”, ebbene, una Corte Federale Di New York, il 29 dicembre del 1995, ha ordinato che tutte le copie del libro venissero ritirate e distrutte. Una precedente ordinanza dello stesso giudice vietava la distribuzione del libro ovunque in America, anche gratuitamente (7). Come interpretare questa congiura del silenzio? E se davvero Duesberg avesse ragione a sostenere che l’Hiv non è la causa dell’AIDS? Allora sarebbe davvero tremendo per l’ortodossia sull’AIDS, perché: “dal 1987 sta prescrivendo a più di 200.000 sieropositivi, non importa se colpiti o meno dall’AIDS, una micidiale accozzaglia di farmaci venefici, come la pentamidina e i chemioterapici (tipo l’AZT, il ddl e il ddc); …sta infliggendo mortifere prognosi di AIDS a centinaia di migliaia di persone risultate sieropositive al test dell’HIV” (8). Ma se non è l’HIV, cos’è? Il “Sunday Express” (26 ottobre 1986), scrisse che, secondo tre studiosi, “l’AIDS, la patologia mortale apparsa nel 1979 negli USA e che miete vittime in tutti i continenti, è stata ‘inventata’ in laboratorio”. Nel frattempo si levano, da più parti, accuse gravissime mentre le bugie dette sull’AIDS “…ancora oggi si ripetono per coprire lo sterminio dei negri, dei drogati e degli omosessuali…” (9). E’, infatti, ormai evidente che ben lontana “dal minacciare la popolazione eterosessuale in generale, l’AIDS resta confinato, principalmente, ai tossicodipendenti ed agli omosessuali maschi di particolari zone urbane” (10). Cosa si cela dietro l’AIDS? C’è chi ha parlato di sterminio, di congiura contro una parte dell’umanità. La popolazione nera degli Stati Uniti crede che “l’unico dato in comune tra le vittime dell’AIDS… non è né il sesso né la droga, ma sono le manipolazioni dell’uomo bianco. Secondo queste storie ai drogati viene fornita eroina opportunamente tagliata con sostanze che danneggiano il sistema immunitario, mentre gli omosessuali e gli africani vengono infettati mediante vaccinazioni di massa, col pretesto di proteggerli da altre malattie. Oppure accusano il governo di praticare la guerra batteriologica contro i propri cittadini omosessuali mettendo in giro un virus (!) che contagia a preferenza gli omosessuali” (11). Leggiamo ancora, nel dossier inchiesta di Romano e Vogel, che “la rivista gay New York Native, nell’83 pubblicò la lettera di un dipendente del laboratorio di guerra biologica di Fort Detrick il quale assicurava di aver partecipato all’operazione, che era iniziata nel ‘78. La lettera era anonima ma è stata pubblicata anche in Unione Sovietica dalla Literaturnaya Gazeta (il 30.10.85 secondo Covert Action)… Secondo un articolo apparso con rilievo nel Times di Londra l’epidemia di AIDS in Africa ed in Sud America segue la vaccinazione in massa contro il vaiolo, effettuata nei primi anni ‘80. Per estirpare il vaiolo dalla faccia della terra l’OMS avrebbe vaccinato almeno 70 milioni di negri dell’Africa Centrale” (12). La gravissima accusa fu pubblicata prima da un giornale di New Delhi “The Patriot” (ottobre 1985), e poi  ripresa e stigmatizzata dalla sovietica “Literaturnaya Gazeta” il 30 ottobre dello stesso anno. In Brasile, la notizia che il virus dell’AIDS era un prodotto dell’ingegneria genetica, messo appunto come terribile arma biologica, fu pubblicata dal giornale “L’Estado de Sao Paulo”. In Inghilterra, il 26 ottobre 1986, il quotidiano londinese “Sunday Express” ripubblicò la terribile accusa. La “Pravda”, nell’ex Unione Sovietica, il 31 ottobre 1986, corredò una vignetta, che raffigurava un militare che dava un pacchetto di dollari ad un medico che aveva una provetta con dentro il mortale virus con una didascalia che ribadiva l’accusa della creazione del virus nei laboratori del Pentagono. La rivista francese “Eléments” (n. 63, 1988)  rilanciò l’accusa con un articolo titolato “AIDS, il Pentagono sotto accusa”. Tutto ciò sembra essere però passato sotto silenzio.
E se l’AIDS fosse, davvero, una vera e propria strage programmata di omosessuali, drogati, gente di colore e poveri del mondo? Proviamo a prendere sul serio queste gravissime accuse. Non c’è dubbio che un certo razzismo considera i gay e i drogati delle minoranze moleste, di cui se ne potrebbe benissimo fare a meno. Quanto alle sterminate masse di poveri del Terzo Mondo, che non producono e coi loro bisogni pongono problemi alle nazioni più ricche, un loro sterminio si concilierebbe molto bene con il modello di una società basata sul mercato, la produzione e il consumo. Secondo una filosofia alquanto cinica, occorre qualcosa che sostituisca le guerre e le grandi epidemie che in passato avevano la funzione di calmierare e selezionare la popolazione del pianeta. E’atroce pensare che scienziati e studiosi possano mettersi al servizio di un tale disegno, ma d’altra parte non si può negare che in certi santuari della scienza medica si agisca contravvenendo al giuramento di Ippocrate e, invece, si sacrifichino vittime umane per teoremi di morte. Lo ha denunciato il dott. Robert Newman, presidente di un grande ospedale di New York, il “Beth Israel Medical Center”. Parlando dei tossicodipendenti ha dichiarato: “Nessuno lo ha ancora detto apertamente, ma sono sicuro che molti sono d’accordo che dovremmo lasciarli morire tutti” (13). Questa logica di morte è confermata anche dalle parole di Julian Huxley, fondatore della Società Eugenetica Britannica, il quale ha asserito che: “L’intelligenza di un nero è differente da quella di un bianco, come lo è il corpo (…). Del resto è sufficiente vedere il comportamento religioso dei negri per comprendere le differenze: urlano, danzano, si abbandonano alle emozioni più violente (…). Negri e bianchi presentano differenze organiche inarmonizzabili”. E’ in base a queste convinzioni che l’uomo arriva a sterminare i propri simili. Ma poi, dovremmo forse stupirci che si possano organizzare simili crudeli stermini al termine di un secolo segnato dal nazismo e dallo stalinismo? Questo abominio, d’altronde, è stato denunciato, soprattutto nei primi anni ’80, da alcuni studiosi e ricercatori che la pensano proprio cosi e, a supporto delle loro gravissime accuse, indicano alcuni documenti del governo degli Stati Uniti. Tra questi, il Memorandum 200 per la Sicurezza nazionale è uno dei primi e forse il più importante. Fu “redatto nell’aprile del 1974 dall’allora Consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Henry Kissinger. Il documento, a lungo tenuto segreto, fu reso di dominio pubblico nel 1990 grazie alla legge per la libertà d’informazione, e collocato negli Archivi nazionali americani. Si tratta di un documento agghiacciante, che denota il cinismo di un governo quando afferma: “Lo spopolamento, dovrebbe essere la principale priorità della politica estera americana verso i Paesi del Terzo mondo” (14). Un altro documento terribile è il “Global 2000 Report to the President” presentato dal Dipartimento di Stato americano. Il giornalista Rogelio Maduro nel suo libro “The Ozone Scare” scrive: “Questo dossier fu elaborato dal Consiglio della Casa Bianca per l’Ambiente e dal Dipartimento di Stato a partire dai primi giorni della presidenza Carter. Decine di alti funzionari e centinaia di consulenti hanno lavorato a questo rapporto che proponeva di fare del ‘controllo demografico’ la pietra angolare delle politiche di tutti i futuri presidenti americani. Nel rapporto e nei documenti che lo accompagnano, si trovano tutta una serie di profezie terrorizzanti: crisi delle risorse idriche, penuria di energia, carenza di materie prime strategiche. La causa di tutto ciò? La crescita demografica. (…). E’ dunque necessario, concludeva il documento, che il governo faccia convergere politica estera ed interna con l’obiettivo di eliminare questi uomini di troppo. (…). Dal momento in cui questo documento è stato reso di pubblico dominio, sezioni intere del governo americano non lavorano che per mettere in pratica le sue raccomandazioni: il genocidio” (15). Questo programma non è condiviso solo dagli americani. Il celebre documentarista Jacques Cousteau, che fu un accanito propugnatore del programma xenofobo in Francia, scrisse: “Noi vogliamo eliminare le sofferenze, le malattie? L’idea è bella ma non può rivelarsi positiva nel lungo termine. C’è da temere di compromettere così l’avvenire della nostra specie. E’ terribile da dirsi. E’ necessario che la popolazione mondiale si stabilizzi e perciò è necessario eliminare 350 mila uomini al giorno” (16). E Filippo duca di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta II presidente del WWF internazionale, affermò: “Nel caso che io rinasca, mi piacerebbe essere un virus letale così da contribuire a risolvere il problema della sovrappopolazione”. (Deutsche Press Agentur, DPA, 8 agosto 1988). Ecco un altro esempio del disprezzo verso le popolazioni del Terzo mondo. Il patologo dr. Cornelius Rhoades, che qualche anno dopo avrebbe diretto il reparto di patologia del Rockefeller Institute, nel 1932, diede inizio ad una vasta ricerca sul cancro. In definitiva effettuava orribili esperimenti, tra cui  far insorgere deliberatamente delle infezioni sui malati. Trenta portoricani, morirono a causa di questi orribili esperimenti. Rhoades come giustificazione sostenne che: “I portoricani sono la più sporca, la più fannullona, degenerata e ladra razza sulla faccia della terra… e che perciò tutti i medici potevano deliziarsi nell’abuso e nella tortura di questi sciagurati”. Alla luce di considerazioni così sinistre non è più fantascienza credere a quanto sostengono alcuni scienziati, e cioè che “l’AIDS fu in effetti il risultato di un programma di ricerca a lungo termine”. Qualcuno afferma addirittura di averne le prove, come il russo Jakob Segal, docente di biologia all’Università di Humboldt, nella ex Germania orientale. Il professor Segal è certo che l’AIDS è stato messo a punto nel laboratorio di Fort Detrick, nel Maryland, un centro di ricerca su armi chimiche e biologiche. Segal per dimostrare la gravissima accusa pubblicò tutti i dati, che aveva raccolto nel 1986, in un libro dal titolo: “AIDS: una malattia prodotta in America”. In esso lo studioso sostiene che: “il virus della immunodeficienza (Hiv), che molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico ad altri due virus: il Visna, una malattia mortale che colpisce le pecore, il BVL (Bovine Leukemia Virus), ma non l’uomo, e il virus della leucemia delle cellule T: Htlv-1 (Human T Cell Leukemia Virus). Il Laboratorio di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò l’unione dei virus Visna e Htlv-1. Il risultato fu l’Hiv messo a punto tra la fine del 1977 e la primavera del 1978. Il ‘cocktail’ di Fort Detrick venne testato su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si manifestano prima di 6 mesi, i test furono giudicati fallimentari e i carcerati vennero rilasciati”.  “Alcuni di loro erano omosessuali, – continua Segal – e una volta arrivati a New York, ignari delle loro condizioni, cominciarono a trasmettere il contagio a persone del giro dei gay newyorckesi. E qui, nel 1979, si manifestò il primo caso conclamato di AIDS, e la malattia cominciò a diffondersi rapidamente”.  Un altro ricercatore Robert Strecker, confermò le accuse fatte da Segal. Egli affermò: “Quando si studia la natura del virus dell’AIDS si scopre qualcosa di estremamente interessante. I geni del virus dell’AIDS non esistono nei primati o nell’uomo. Se si prende il materiale genetico di primati, scimpanzé, esseri umani e lo si riordina, non si può ottenere l’AIDS”.  Per Segal l’AIDS si sarebbe diffuso a causa di un incidente; per Strecker, invece, sarebbe stato iniettato volutamente ai membri della comunità omosessuale americana durante il programma per la vaccinazione contro l’epatite B. Nel frattempo si continua a morire di AIDS specialmente tra le categorie a rischio (omosessuali e drogati) e nel Terzo mondo. Tra i Paesi dove vi sono più persone colpite dall’AIDS vi è l’India “che conta già quattro milioni di abitanti sieropositivi e rischia di diventare il Paese più colpito dall’epidemia dell’AIDS. Lo ha denunciato a Manila il ministro della sanità indiano, signora Renu Ka Chowdury…”(Rai-Televideo del 26 ottobre 1997). Dopo quanto esposto il fatto che segue fa venire la pelle d’oca. Il 19 gennaio 1989 “‘Nature’ esce con una serie di articoli sconcertanti sull’India. “Saranno sterilizzate tutte le mucche improduttive” scrive ‘Nature’. Poi c’è la notizia che riguarda direttamente la nostra storia: “entro il ‘92, dice ‘Nature’, tutti i bambini indiani saranno vaccinati contro una serie di malattie”. (…). Tutti i bambini indiani dovranno essere immunizzati entro il 1992. “Chiaramente qualcosa non funziona nella redazione di ‘Nature’. In India ci sono più di 200.000.000 di bambini, e il 92 inteso come anno non è una scadenza realistica. (…). Alla fine del 1988 in India si contavano 9 casi di AIDS”(17). Traete da soli le conclusioni.  Sulla base di questi fatti esposti c’è da chiedersi con inquietudine che cosa ci riserva il futuro. Che sia davvero in atto una mortale congiura? Come si è visto non sono in pochi a crederlo. Alcune delle tesi riportate in questo studio ricevono, oggi, numerose conferme, anche molto autorevoli. Un altro fatto, alquanto enigmatico, fa notare “Nexus. New Time” (edizione italiana, anno IV, n. 29, 2000) è quanto scrisse, il 30 aprile scorso, il Washington Post che, tra l’altro: annunciava un’iniziativa della National Security Agency(NSA) volta a collocare lo studio dell’Aids e tutti gli istituti pubblici della sanità, che lo stanno conducendo, sotto il controllo della Central Intelligence Agency (CIA)… Il Presidente Clinton, consigliato dal National Intelligence Council(NIC) di dichiare formalmente l’epidemia globale di AidS una ‘minaccia alla sicurezza nazionale’ degli Stati Uniti, ha trasformato questa politica in legge. L’azione prefigura la probabile persecuzione, se non l’incarcerazione o l’assassinio, degli scienziati ‘dissidenti’ che si occupano dell’AIDS… (Fonte: dr. Leonard Horowitz, Idaho Observer, USA, luglio 2000)”.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

In molti, anche studiosi, affermano che questa malattia non è mai esistita sul serio, infatti, secondo me, tanti non lo sanno neanche che hanno involontariamente contratto qualcosa di molto anomalo, e se lo sono debellati con il loro sistema immunitario che funzionava molto meglio che in altre persone, già di loro, forse, immunodepresse per motivi personali.

Anonimo ha detto...

Non credo che sia stato creato un agente soltanto per omosessuali e drogati, in quanto ha colpito anche persone che non appartenevano a tale categoria, se così vogliamo chiamarla, però, se una persona si sottopone a stress di tipo psicofico tali, come iniettarsi in continuazione sostanze tossiche nel sangue oppure avere rapporti che hanno a che fare con le feci, ed allora può essere molto naturale che un fisico sia già di per sè alquanto debilitato.
Ma non tutti i "drogati" si iniettano e si tirano attraverso il naso sostanze pesantissime e non tutti i gay hanno bisogno per forza, di avere rapporti contro natura, per fare coppia fissa, come non tutti gli uomini hanno vanno con 100 donne o tutte le donne amano stare con uomini tali: questo è Vizio e depravazione non di certo Amore, e non significa che devi restare fedele per tutta la vita ad un solo compagno/a.
L'Estremismo è male, l'Equilibrio appartiene all'Uomo saggio, maschio, femmina e gay.

Anonimo ha detto...

Non dirglielo ai Barilla...

Anonimo ha detto...

Solo? Perchè Bergoglio non ha ribadito ancora una volta che i gay sono "peccaminosi" solo perchè sono nati uomini con un corpo tendente al femminile o viceversa e che in quanto esistenti, ovvero solo perchè respirano, si devono confessare fin da quando se ne accorgono, dai suoi funzionari oltremodo anche loro di certa "tendeza" anche pedofila?

E' il sadismo insito nel rapporto sodomita, a tutte le età, che ci inoridisce, non di certo il gay, e fortunatamente sono casi molto isolati e sporadici i depravati che invece di amare il proprio compagno e la propria compagna, sia del medesimo sesso sia dell'opposto, gli infliggono dolore masochistico ed anche ovviamente malattie di tutti i generi.

Allora il Bergoglio, se voleva fare le cose Giuste, non doveva accusare i gay di essere fuori natura, dato che è il suo medesimo Dio che li ha creati e non satana che non può creare un bel niente, ma doveva chiarire bene, che i SODOMITI sono degli impossessati, ed infatti questo tipo di rapporto è tipico dei rituali assatanati, compresi gli stupri alle donne che sono viste sempre un oggetto e non esseri umani di pari Dignità ed i poveri bambini che non si possono difendere da loro.


Anonimo ha detto...

Quoto pienamente,sono anonimo che aveva fatto la battuta sui Barilla.

Anonimo ha detto...

Eccola quà la sua CHIUSURA ai Gay, non li riconosce come coppia naturale, perchè pensa che una coppia che non può generare figli sia contro il suo Dio, di cui è Portavoce Ufficiale su questa Terra, dato che è soltanto per questo che due persone si Amano anche con il corpo, per cui le coppie "normali" accertate che sono sterili o di età non possono amarsi MAI più, per tutti i restanti dei loro anni.
Gli animali si accoppiano soltanto quando hanno il calore perchè devono figliare, gli esseri umani lo possono fare sempre perchè non sono BESTIE!

Inoltre ciò denota che ancora continuano a ritenere che i gay siano dei sodomiti o peggio ancora dei pedofili, ed invece non è affatto così, vi sono mille modi sani ed equilibrati per amarsi ed i gay lo sanno benissimo.

Il Papa apre a divorziati, gay e donne "sinceramente pentite" di aver abortito


"Bergoglio spiega quindi che "il confessionale non è una sala di tortura ma il luogo della misericordia nel quale il Signore ci stimola a fare il meglio che possiamo. Questa è anche la grandezza della confessione: il fatto di valutare caso per caso, e di poter discernere qual è la cosa migliore da fare per una persona che cerca Dio e la sua grazia".

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1118487/il-papa-apre-a-divorziati-gay-e-donne-sinceramente-pentite-di-aver-abortito.shtml

Anonimo ha detto...

Questa "valutazione" ovverno tale Discernimento spetterebbe di default ad uno psicoterapeuta professionista, che tramite vari dialoghi ed incontri privi di alcun Giudizio, tiri fuori dall'Inconscio della persona quali siano le sue vere preferenze dovuto al suo dosaggio ormonale, che non è di certo un problema medico momentaneo, che va curato con appropriati farmaci, ma proprio la tendenza innata di ognuno di noi, presente fin dalla nascita.

Come fa questa gente ad ergersi tanto in Alto, per Giudicare se una persona fosse omosessuale? E in quali casi per casi, si potrebbe ammettere la sodomia o la pedofilia, praticata sia da alcuni gay sia da alcuni eterosessuali, praticata all'interno delle proprie mura domestiche?

Domanda:
Dove stava con la testa questo Dio mentre creava anche i gay che nascono naturalmente così?

Anonimo ha detto...

La sodomia viene comunque associata impropriamente solo all'atto contro natura, e pare che il dio di Sodoma, avesso preso la decisione di distruggerla definitivamente, non per la sodomia ma per la loro superbia e ricchezza e perchè nel caso specifico avevano disibbidito alla Legge dell'Ospitalità: insomma, se si fossero accontentati solo delle figlie vergini che Lot gli aveva offerto in cambio degli Angeli suoi ospiti, l'Ira di Dio non si sarebbe scatenata...?


Giuseppe Flavio
Lo storico ebreo Giuseppe Flavio (37-100 d.C.)[5][6] ha usato il termine sodomiti per riassumere la narrazione della Genesi: "In questo periodo i sodomiti erano cresciuti in fierezza, a causa delle loro grandi ricchezze: divennero così ingiusti verso gli uomini ed empi nei confronti di Dio, tanto da non ricordare più i vantaggi che avevano ottenuto dal Signore: odiavano gli stranieri. Ora, quando videro i volti straordinariamente belli dei due giovani che presero alloggio presso Lot, essi decisero di godere di questi bei ragazzi con la forza; ma quando Lot li esorta alla sobrietà offrendo al loro posto le proprie figlie, esponendole così alla loro lussuria al posto degli ospiti, questi rifiutarono" (Antiquità giudaiche 1.11.1,3)[7].

http://it.wikipedia.org/wiki/Sodomia

Anonimo ha detto...

Gay o Etero qui a quel posto
tutti la abbiam presa la'...in questo paese di fantocci.

Anonimo ha detto...

Usate il preservativo. Problema risolto. Che centri Dio o il suo creato centra poco. La tecnologia l'abbiamo usiamola per noi. AIDS è una realtà, come lo sono tutte le altre malattie gravi che possono essere anche sussistere in concomitanza.
La differenza di preferenza sessuale lascia il tempo che trova visto che la maggior parte degli infetti è eterosessuale. Se una storia biblica condiziona a tal punto le vostre vite cosa ci fate su internet? La tecnologia è frutto del peccato. No?
E ricordate che chi ha scritto le storie bibliche con buona probabilità aveva rapporti intimi promisqui anche con appartenenti dello stesso sesso solo che al tempo erano molto più liberi e nessuno si metteva a giudicare per i gusti sessuali. Su questo non si può dir nulla. La soria ci insegna che l'omosessualità in qel tempo non esisteva nemmeno come concetto perchè non c'erano le differenze che oggi abbiamo nelle relazioni sociali. Solo in tempi più recenti è stato introdotto il concetto per emarginare o limiatare delle determinate categorie di persone.
Non ci sono riusciti perchè essere omosessuali è naturale come essere etero. Che vi piaccia o meno la natura è piena di casi di omosessualità, me nessuno degli omofobi ci fa caso perchè?

Ma sempre per coerenza... ma i giornali non erano in mano ai potenti del NWO? Come mai un giorno si additano come gli usurpatori della libertà e il giorno dopo sono improvvisamente i paladini del popolo? A seconda della notizia che fà più o meno comodo? O è solo una coincidenza?
AR

 


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