Ci aveva già provato Silvio, ma a differenza del governo Berlusconi, che aveva deciso di accanirsi sulle festività laiche (1 maggio, 25 aprile, 2 giugno), il governo Monti è molto più "democratico" e bipartisan: via tutte le festività minori, anche quelle religiose.
E così a breve diremo addio all'Immacolata Concezione dell'8 dicembre e non solo: dopo 1187 anni dalla proclamazione da parte di Papa Gregorio IV del 1 novembre 2012 come festa di Ognissanti, doveva arrivare Mario Monti per chiudere definitivamente anche questa sacra celebrazione.
"Basta feste: c'è bisogno di rilanciare l'economia" commentano oggi fonti vicine al premier sul quotidiano filogovernativo "La Repubblica".
Ma il rischio è l'effetto recessivo, altrochè il rilancio dell'economia: basti pensare agli operatori turistici, che sui ponti festivi riuscivano a barcamenarsi qualcosa oltre ai flussi stagionalizzati di un turismo sempre più esiguo. Non girano i soldi e chiudono le imprese: e andiamo sempre più a fondo.
Non resta che affidarci alla Immacolata Concezione.
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3 commenti:
Figlio di baldracca. Ee ma non andra' lontano
Che ci vada Monti a lavorare invece di dare ordine agli italiani. va a lavurar barbun
Strano atteggiamento per un gesuita.Togliere le feste cattoliche.Allora siamo laici al 100%.Dunque... che la Chiesa paghi per le sue proprietà. Monti, volevo ricordarti che il riposo è indispensabile. Inoltre gente stanca e stressata è più cara per la sanità che hai già tagliato. Inoltre, stare in Parlamento è un pò diverso che stare in linea come un operaio. Inoltre non è un brutto lavoro, essere operaio... è brutto sapere che tutti ti dicono "sei utile, non indispensabile". E' vero! I parlamentari sono utili (se onesti) non indispensabili, ecco perchè li scegliamo. Se invece se ne andassero tutti gli operai... ecco che diventerebbero indispensabili. Ultimo sassolino... perchè se entrambi non siamo indispensabili il nostro stipendio è 1/10 del vostro??
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