La faccia nascosta della Luna

Ottobre 1957, con il lancio dello Sputnik, iniziò ufficialmente l’era dell’esplorazione dello spazio.Sono trascorsi cinquanta anni tondi tondi e da allora tutti i pianeti del sistema solare sono stati esplorati in maniera più o meno dettagliata; il solo che manca all’appello è Plutone

 
(scoperto nel 1930, nel 2006 è stato declassato al rango di pianeta nano) ma nel 2015 il piccolo pianeta perderà il suo primato poiché, se tutto andrà per il verso giusto, dalle sue parti arriverà la sonda New Horizons con la chiara intenzione di far luce sul maggior numero possibile dei misteri che lo circondano.Inoltre grazie alle missioni Pioneer, Voyager, Galileo, Cassini-Huygens anche molti dei satelliti dei pianeti gioviani sono stati raggiunti, fotografati e hanno svelato una buona parte dei loro segreti.
A prima vista si ha quindi l’impressione che l’intero sistema solare sia ormai ben conosciuto. Questa sensazione è ben giustificata ma è comunque curioso notare che esiste un mondo molto vicino a noi la cui superficie è per metà quasi sconosciuta e ben poco studiata: stiamo parlando della Luna e della sua faccia nascosta …
LE DUE FACCE DELLA LUNA
La Luna è l’unico satellite naturale della Terra; ne dista mediamente 384.400 chilometri (un’inezia, astronomicamente parlando) e, data la sua vicinanza, è sicuramente il corpo celeste più osservato, studiato e fotografato. La Luna è anche l’unico corpo, oltre al pianeta natio, sul quale l’uomo ha posato i propri piedi; i non più giovanissimi ricorderanno sicuramente le sei missioni Apollo che dal 1969 al 1972 hanno portato la bellezza di dodici uomini sul suolo lunare.
L’aspetto della Luna cambia di giorno in giorno; quando si trova fra la Terra e il Sole essa è invisibile poiché il Sole illumina la faccia che si trova di fronte ad esso (Luna Nuova). Dopo un paio di giorni la Luna fa la sua prima comparsa nel cielo della sera sotto forma di una sottile falce e dopo circa sette giorni a partire dalla Luna Nuova il nostro satellite mostra esattamente meta della sua superficie (Primo Quarto). Passano altri sette giorni e la Luna si trova esattamente dall’altra parte del Sole rispetto alla Terra; diventa così visibile l’intera superficie (Luna Piena). Dopo un’altra settimana torna ad essere visibile solo metà della superficie (Ultimo Quarto) dopo di che si ripresenta la situazione di Luna Nuova e il ciclo ricomincia. Questo è il ben noto fenomeno delle fasi lunari: la percentuale di superficie lunare illuminata dipende dalla posizione che la Luna occupa rispetto al Sole (che è la sorgente di luce) e alla Terra (che è il luogo dove siamo posizionati noi osservatori).
La Luna compie un giro intorno alla Terra in poco più di ventisette giorni (mese siderale) ma l’intervallo di tempo che intercorre fra due fasi lunari identiche (per esempio due primi quarti) è un po’ più lungo, pari a poco più di ventinove giorni (mese sinodico) come si può facilmente verificare sommando i periodi di sette giorni che separano le quattro fasi più importanti del ciclo lunare. Ciò accade perché durante i ventisette giorni necessari alla Luna per compiere un giro completo intorno alla Terra anche il nostro pianeta si è spostato lungo la sua orbita intorno al Sole; di conseguenza, per ritrovarsi nella posizione richiesta per dar luogo alla fase in questione, la Luna ha bisogno di ulteriori due giorni.
Anche un occhio non troppo attento avrà notato che, a prescindere dalla fase in cui si trova (falce, mezza o piena), la Luna rivolge alla Terra sempre la stessa faccia. Ciò accade perché la Luna ruota su se stessa nello stesso intervallo di tempo in cui compie un giro intorno alla Terra; in altre parole il periodo di rotazione della Luna su se stessa è uguale al suo periodo di rivoluzione intorno alla Terra.
In passato la Luna ruotava su se stessa molto più velocemente di quanto non faccia oggi; la sua rotazione è stata gradualmente frenata dalle forze di marea esercitate dalla Terra. La Luna a sua volta sta ricambiando la cortesia; le forze di marea esercitate dal nostro satellite sui rigonfiamenti dei mari e degli oceani stanno lentamente rallentando la rotazione terrestre. La durata del giorno terrestre è passata dalle dieci ore di quattro miliardi di anni fa alle ventiquattro attuali; in un lontanissimo futuro il periodo di rotazione terrestre diventerà uguale al periodo di rivoluzione lunare e anche la Terra rivolgerà alla Luna sempre la stessa faccia.
La faccia che la Luna rivolge alla Terra (faccia visibile) è quella che ha accompagnato l’uomo durante tutti i millenni della sua storia e tutti i milioni di anni della sua preistoria. Quando abbiamo detto che la Luna è l’oggetto astronomico più osservato, studiato, e fotografato ci riferivamo alla sua faccia visibile; per ovvi motivi di sicurezza anche tutte le missioni Apollo sono allunate sulla faccia visibile e i quasi quattrocento chilogrammi di rocce lunari complessivamente trasportati a Terra sono materiali appartenenti alla faccia visibile. Al contrario la faccia nascosta della Luna ha cominciato a svelare i suoi segreti soltanto nel 1959.
In quell’anno la faccia nascosta della Luna venne sorvolata per la prima volta dalla sonda sovietica Luna 3 che inviò a Terra alcune fotografie purtroppo di scarsa qualità. Ciò non sminuì la portata dell’impresa che, per quei tempi, rimaneva comunque grandissima.
Per avere immagini di buona qualità occorre aspettare il programma americano Lunar Orbiter (1966-1967) mentre la prima cartografia completa arriva solamente nel 1994 grazie alla piccola sonda statunitense Clementine. La Clementine riprese più di due milioni di immagini digitali che, opportunamente elaborate, permisero di ottenere un’intera mappa fotografica dei due emisferi lunari.
Se vogliamo capire come si sono formate le principali strutture della superficie lunare è necessario apprendere come nacque il nostro satellite; secondo la teoria più diffusa, la Luna si formò in maniera completamente diversa dagli altri pianeti.
Durante le prime fasi di vita del sistema solare, più di quattro miliardi di anni fa, la giovanissima Terra subì una tremenda collisione con un corpo celeste che poteva essere grande quanto Marte. Il corpo responsabile dell’impatto si frantumò completamente e parte dei detriti si dispose in orbita attorno alla Terra; la Luna si originò a partire dall’aggregazione di quei detriti. I materiali più pesanti precipitarono verso il centro mentre quelli più leggeri rimasero in superficie dove formarono una crosta dello spessore medio di circa sessanta chilometri che con il passare del tempo si raffreddò.
Quest’epoca coincide con il grande bombardamento iniziale, un periodo durato alcune centinaia di milioni di anni in cui tutti i pianeti e satelliti del sistema solare subirono un intenso bombardamento da parte di un’infinità di corpi più o meno grandi i quali altro non erano che i rimasugli della formazione dei pianeti. I crateri che si formarono in questo modo sono ancora ben visibili sulle superfici di Mercurio, Marte e di quasi tutte le lune di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Anche la superficie terrestre fu martoriata dal grande bombardamento iniziale ma l’azione degli agenti atmosferici ne ha cancellato completamente gli effetti (cioè i crateri). Ovviamente la Luna non fu risparmiata; la stragrande maggioranza dei crateri lunari si formarono in questo periodo.
Alcune centinaia di milioni di anni dopo la fine del grande bombardamento iniziale il calore generato dal decadimento radioattivo di uranio, torio e piombo fuse di nuovo il materiale presente sotto la crosta. La lava così prodotta fuoriuscì attraverso le fratture generate dalle collisioni e inondò i più grandi bacini da impatto; si formarono in questo modo i cosiddetti mari, cioè quelle zone di colore scuro ben visibili ad occhio nudo sulla Luna. I mari costituiscono una delle caratteristiche più importanti della faccia lunare rivolta verso la Terra. Ricordiamo a mo’ di esempio il Mare della Serenità, il Mare delle Piogge, il Mare delle Crisi e l’ormai famosissimo Mare della Tranquillità dove alle ore 4.57 (ora italiana) del 20 luglio 1969 avvenne il primo sbarco umano sulla Luna.
La colorazione dei mari dipende dal colore molto scuro tipico dei magmi mentre la colorazione chiara delle zone circostanti (altopiani) rispecchia il colore più chiaro dei materiali superficiali lunari.
Il contrasto fra mari ed altopiani dà alla faccia visibile della Luna quell’aspetto così familiare che siamo abituati a vedere ogni volta che osserviamo la nostra compagna di viaggio nello spazio e che ha solleticato la fantasia di uomini e donne da epoche immemorabili.LA FACCIA NASCOSTA
L’aspetto della faccia nascosta della Luna è completamente diverso da quello della faccia visibile.
Sulla faccia nascosta sono praticamente assenti i mari mentre predominano gli altopiani fortemente craterizzati. Le uniche strutture che assomigliano ai mari presenti sulla faccia visibile sono il Mare Moscoviense e il cratere Tsiolkovski, due piccole macchie scure che si stagliano nettamente sullo sfondo della ben più chiara superficie della faccia nascosta.
L’assenza dei mari viene spiegata con il maggior spessore della crosta; sulla faccia visibile lo spessore medio della crosta è di circa 55 chilometri mentre sulla faccia nascosta lo spessore medio è di 67 chilometri. Di conseguenza il magma proveniente dall’interno incontra molte più difficoltà per raggiungere la superficie.
La penuria di mari (e quindi di grandi colate laviche) sulla faccia nascosta della Luna è di grande aiuto per comprendere meglio la struttura interna dei grandi bacini da impatto; infatti sulla faccia visibile i grandi bacini sono stati inondati dal magma che ne ha cancellato per sempre l’interno. Al contrario, sulla faccia nascosta i crateri sono intatti e mostrano tutti i particolari della loro conformazione interna.

La struttura più importante ed imponente presente sulla faccia oscura della Luna è il Grande Bacino dell’Emisfero Nascosto (Big Backside Basin) conosciuto anche con il nome più recente di Bacino Polo Sud Aitken (SPA, dall’inglese South Pole Aitken). Il bacino SPA è una gigantesca depressione di forma circolare che si estende dal Polo Sud fino a lambire il cratere Aitken posizionato sull’equatore; esso è il più grande bacino da impatto di tutto il sistema solare. Il materiale che si sollevò a causa della gigantesca collisione che creò il bacino SPA si sparse per tutta la Luna e contribuì a formare gli altopiani che ricoprono il resto della faccia nascosta.
Un’altra impressionante struttura che si trova proprio sul confine della faccia nascosta della Luna è il Bacino Orientale, un bacino da impatto con quattro anelli concentrici di montagne che lo rendono simile ad un bersaglio o ad un occhio di bue. A volte è possibile osservare le zone più esterne del Bacino Orientale a causa della librazione; la librazione è una piccola oscillazione della Luna che, periodicamente, rende visibili alcune piccole porzioni della faccia nascosta. Le dimensioni del Bacino Orientale sono tali da renderlo chiaramente visibile ad occhio nudo (se si trovasse nel posto giusto); viene quindi da chiedersi come sarebbe stata diversa la storia e l’evoluzione dell’uomo se il Bacino Orientale anziché trovarsi sulla faccia nascosta della Luna si fosse formato sulla faccia visibile. Un gigantesco occhio perennemente puntato in direzione della Terra; roba da fare impallidire tutti gli dei di tutte le antiche mitologie e religioni.
Utilizzando i dati Lunar Reconnaissance Orbiter
ecco come si vedrebbero le librazioni lunari
guardando dalla faccia nascosta del nostro satellite.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non siamo mai andati sulla Luna, non esiste alcun tipo di protezione che possa salvare la vita degli astronauti al di là delle fasce di Van Allen. È stata solo una perfetta e clamorosa sceneggiata televisiva.

Anonimo ha detto...

L'uomo non è mai stato sulla luna:è stata solo una grossa sceneggiata di chiaro stampo yankee.
E' provato da innumerevoli testimonianze e prove:a partire da quanto detto dal collaboratore di Stanley Kubrick che dichiara di come il famoso regista si occupò di creare le scenografie e le giuste inquadrature del..."teatro di posa"dove gli astronauti facevano finta di camminare sulla luna...anche la scienza dice che tutto ciò è impossibile(le già citate radizioni mortali che si trovano oltre le fasce di VanAllen.
Ma basta solo avere un poco di brillantezza mentale per capire che nel 1969 era impossibile:gli usa(e getta..) venivano da tantissimi insuccessi e incidenti gravissimi fatti semplicemente provando i lanci dei razzi e dopo pochi mesi mettevano piede sulla luna????Ma andiamo?é stato tutto un esperimento ,complice anche la tv che ha fatto credere reale una immensa bufala....

Anonimo ha detto...

per i 2 anonimi precedenti.
siete voi che avete scritto una colossale bufala!!! voi due sulla Luna non ci siete stati sicuramente, ma altri si'!!!

Anonimo ha detto...

20:11 credimi,ormai tutte le prove concordano nel dimostrare che l'uomo non ha mai messo piede sulla Luna. Anche molti scienziati hanno recentemente ammesso che non esistono tute protettive che possono proteggere dalle mortali radiazioni cosmiche presenti oltre la fascia di Van Allen,per non parlare dei clamorosi falsi fotografici sull'allunaggio della NASA ormai completamente smascherati con prove inoppugnabili e che ormai tutti quanti,anche i bambini conoscono. Forse sono i vecchi e quelli di quella generazione di quegli anni che ingannati dall'incredibile e fantastica messinscena televisiva mondiale organizzata vogliono continuare a crederci e non osano neanche immaginare di essere stati ingannati,anche perchè accettano tutto quello che la tv e i media gli hanno detto e fatto vedere senza invece accertarsi in modo empirico e comprovata con fatti certi se la cosa poteva essere realmente avvenuta. E la tecnologia fotografica e digitale che abbiamo adesso hanno dimostrato senza ombra di dubbio che quelle immagini televisive e quelle fotografie sono un falso clamoroso.

Unknown ha detto...

per come la vedo io,nulla e'impossibile..per quanto riguardano i video sono certamente dei falsi..cio nonostante per svariati motivi peso ci sia molto di piu',tra video foto e dichiarazioni personali da persone private, appassionati astronomi individuali,osservatori astronomici sempre privati e non militari centinaia e centinaia di persone in tutto il mondo dichiarano con tanto di dettagli tutti le stesse cose senza nessuna contraddizionee cioe che non solo siamo stati e andiamo ancora sulla luna ma siamo pure su marte a partire dal giugno 1976 e possediamo pure qualche nave spaziale..se fosse vero tutto questo credete veramente che ce lo vengano dire pubblicamente..come fanno tutti questi ricercatori indipendenti sparsi in tutto il globo a non contraddirsi? io non posso dirmi certo di tutto cio'ma fa comunque pensare.. troppi i link che dovrei trascrivere poiche la mia curiosita e ricerca risale da molti anni fa'ma seguendo tag come energia punto zero--foreste su marte foto--dichiarazioni di un militare su marte--dovrete per contro prova cercare in lingua inglese e troverete altre dichiarazioni molto simili scartate tutte le false notizie che vanno in breve contraddizione en non forniscano dettagli che sono molto importanti per collegare prove da fonti diverse .. per chi e'semplicemente affascinato bona ricerca e come ritengo giusto giudicate voi.

Anonimo ha detto...

Con le fasce di Van allen, come la mettiamo con gli astronauti della ISS ? stanno nello spazio per molto tempo!
e ragionate bene: se gli americani non fossero andati sulla luna, state pur certi che l'Unione Sovietica, al tempo della guerrs fredda. avrebbe rivelato tutto quanto al mondo! L'occasione sarebbe stata troppo buona per sputtamare gli USA in ogni modo! Ma questo non e' avvenuto!

Anonimo ha detto...

Ma tieni presente però che Usa e Urss(adesso Russia)sono segretamente alleati in questa farsa che stanno inscenando agli occhi del mondo intero. E come farsa non mi riferisco solo all'allunaggio di esseri umani,ma ancor di più al fatto che si fingono nemici ma poi sono concordi in segreto nell'attuare i progetti del NWO. Quindi l'uno deve supportare le bugie e le falsità dell'altro perchè come dice il proverbio "cane non mangia cane".

Anonimo ha detto...

Ah scusa dimenticavo,per rispondere alla tua domanda iniziale: le missioni della stazione spaziale internazionale avvengono entro, o prima delle fasce di Van Allen verso la Terra e non oltre tali fasce.

 


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