Missioni militari, il Governo concede la proroga e stanzia altri 450 milioni di euro Nel silenzio generale di (quasi) tutti i media

Missioni militari, il Governo concede la proroga e stanzia altri 450 milioni di euro Nel silenzio generale di (quasi) tutti i media, il Governo Renzi ha prorogato le missioni militari e stanziato altri 450 milioni di euro, come ha riportato Fanpage: una vergogna assoluta buttare dalla finestra mezzo miliardo di euro in un periodo di crisi nera come quello che stiamo vivendo.
E a pagare saranno, ancora una volta, i cittadini, le cui tasse serviranno per far giocare Renzi&Co. alla guerra. Il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta del 23 luglio il decreto legge “Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e stabilizzazione”. Si tratta di un provvedimento, di iniziativa dei ministri degli Esteri, della Difesa e dell’Interno, che serve a finanziare fino al 31 dicembre 2014 le missioni militari italiane all’estero, nonché le iniziative di cooperazione nelle quali sono impegnati i nostri militari. La somma complessivamente stanziata dal Governo ammonta a oltre 446 milioni di euro: una cifra che non mancherà di sollevare polemiche nei passaggi parlamentari, dal momento che non si evidenziano riduzioni rispetto alle spese degli anni precedenti (qui abbiamo analizzato le singole voci di spesa per le missioni militari). Ovviamente le risorse maggiori sono per la missione in Afghanistan, che solo negli ultimi 12 mesi ci è costata quasi 350 milioni di euro, mentre vale la pena di sottolineare come la spesa per le diverse missioni in Palestina non arrivi nemmeno a 2 milioni di euro (tecnicamente abbiamo impegnato circa 2,5 milioni di euro l’anno per la formazione delle forze di polizia palestinesi). Le spese avallate dal Governo sono le seguenti (dati dal sito del Governo): 1. EUROPA Sono autorizzate a decorrere dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014 le seguenti spese: euro 36.002.777 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani (Multinational Specialized Unit, European Union Rule of Law Mission in Kosovo Security Force Training Plan in Kosovo, Joint Enterprise); euro 138.933 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina, denominata EUFOR ALTHEA; euro 2.742.940 per la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell’area balcanica; euro 652.610 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea denominata European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX Kosovo) e di euro 31.830 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Mission in Kosovo (UNMIK); euro 133.921 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite denominata United Nations Peacekeeping Force in Cyprus (UNFICYP); euro 7.732.311 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione nel Mediterraneo denominata Active Endeavour. 2. ASIA Sono autorizzate a decorrere dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014 le seguenti spese: euro 185.082.639 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan, denominate International Security Assistance Force (ISAF) ed EUPOL Afghanistan; 9.124.600 per la proroga dell’impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per esigenze connesse con le missioni in Afghanistan; euro 333.009 per l’impiego di personale appartenente al Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Afghanistan e negli Emirati Arabi Uniti; euro 76.223.973 per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione delle Nazioni Unite in Libano, denominata United Nations Interim Force in Lebanon (UNIFIL), compreso l’impiego di unità navali nella UNIFIL Maritime Task Force, e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze armate libanesi; euro 1.236.817 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione denominata Temporary International Presence in Hebron (TIPH2) e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi; euro 61.100 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah, denominata European Union Border Assistance Mission in Rafah (EUBAM Rafah); euro 64.230 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea in Palestina, denominata European Union Police Mission for the Palestinian Territories (EUPOL COPPS); euro 188.558 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione di vigilanza dell’Unione europea in Georgia, denominata EUMM Georgia. 3. AFRICA Sono autorizzate a decorrere dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014 le seguenti spese: euro 5.182.970 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea in Libia, denominata European Union Border Assistance Mission in Libya (EUBAM Libya), e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di assistenza, supporto e formazione delle forze armate libiche; euro 45.370 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione dell’Unione europea in Libia, denominata European Union Border Assistance Mission in Libya (EUBAM Libya); euro 1.672.971 per la proroga della partecipazione di personale del Corpo della guardia di finanza alla missione in Libia, per garantire la manutenzione ordinaria delle unità navali cedute dal Governo italiano al Governo libico e per lo svolgimento di attività addestrativa del personale della Guardia costiera libica, in esecuzione degli accordi di cooperazione tra il Governo italiano e il Governo libico per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani euro 23.958.858 per la proroga della partecipazione di personale militare all’operazione militare dell’Unione europea denominata Atalanta e all’operazione della NATO denominata Ocean Shield per il contrasto della pirateria; euro 17.836.535 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni dell’Unione europea denominate EUTM Somalia e EUCAP Nestor e alle ulteriori iniziative dell’Unione europea per la Regional maritime capacity building nel Corno d’Africa e nell’Oceano indiano occidentale,nonché per il funzionamento della base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti e per la proroga dell’impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di polizia somale euro 1.408.035 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Mali, denominata United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali (MINUSMA), e alle missioni dell’Unione europea denominate EUCAP Sahel Niger ed EUTM Mali, nonché per la partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea denominata EUCAP Sahel Mali; euro 2.987.065 per la partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea nella Repubblica Centrafricana, denominata EUFOR RCA. - See more at: http://www.infiltrato.it/inchieste/missioni-militari-il-governo-concede-la-proroga-e-stanzia-altri-450-milioni-di-euro#sthash.lph6d5ga.dpuf L'Infiltrato

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come capo del governo abbiamo un venditore di piatti, cosa andiamo trovando. con le suei battute a fregato tutti e quello che ci meritiamo e la fame. non lo dicono in televisine di questi soldi buttati a favire della guerra.

Anonimo ha detto...

L'aspetto positivo e' che si mantengono posti di " lavoro". L' alternativa sarebbe avere piu' forze del disonore per strada. Va bene cosi', che se ne vadano a mangiare e morire fuori dai confini. In italia, meglio che rimangano persone che lavorano.

Anonimo ha detto...

Le guerre dei riccastri...
i poveri cristi che crepano...
Vade retro daemonis inferi

 


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