Chavez: vittima di un complotto statunitense?

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, è morto. Questo è quanto annunciato dal vicepresidente Nicolas Maduro che, già nel pomeriggio di oggi aveva puntato il dito contro gli Stati Uniti, vedendo nel tumore del bolivariano un'arma contro il Venezuela. Secondo Maduro, infatti, Chavez sarebbe stato vittima di un complotto.

A sorreggere la tesi, vi sarebbero i numerosi casi di cancro che hanno colpito i diversi presidenti dell'America Latina, un allarme che era già stato lanciato nel 2011 dallo stesso Chavez. In quell'occasione, il capo di stato venezuelano aveva infatti dichiarato: “E' possibile che gli Stati Uniti abbiano sviluppato una tecnologia per indurre il cancro”. Pur specificando di come non volesse accusare nessuno, asseriva che esistevano “fatti molto strani e difficili da spiegare.”

La segreta tecnologia, secondo Chavez, era stata “testata” già sul leader paraguayano Fernando Lugo e sulla presidentessa brasiliana Dilma Roussef. Il tumore, stranamente, aveva colpito anche l'ex presidente del Brasile, Lula e l'argentina Cristina Fernandez de Kirchner, la quale però non sviluppò la patologia. A detta del presidente venezuelano, questo scenario era fin troppo particolare, una situazione che sfuggiva alle leggi delle probabilità. Alla lista, inoltre, andrebbe aggiunto anche il presidente colombiano Juan Manuel Santos, affetto da tumore alla prostata e successivamente ad un'operazione lo scorso 4 ottobre, totalmente guarito.

Nel pomeriggio di oggi, il Venezuela aveva espulso già due addetti militari dell'Ambasciata Usa a Caracas. Secondo il governo, avrebbero agito per destabilizzare la nazione.

http://www.articolotre.com/2013/03/chavez-e-morto-il-vicepresidente-punta-il-dito-contro-gli-usa/147457