MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Fissione nucleare avvenuta in uno dei reattori della centrale di Fukushima


Tokyo- La centrale di Fukushima ancora al centro dell'attenzione. Il reattore numero 2 registra presenza di xenon, un gas generato di solito dalla fissione nucleare. Così la Tepco, società che gestisce l'impianto, ha preso come misura preventiva l'iniezione di acido borico.


La Nisa, Agenzia per la sicurezza atomica, dal canto suo ha iniziato delle procedure di controllo, ma i risultati non sembrano allarmanti. La presenza del gas, fuso parzialmente dopo il fermo del sistema di raffreddamento per lo tsunami di marzo, non implica necessariamente condizioni di criticità. I neutroni potrebbero essere stati generati non dalla fissione ma dall'attività di "emettitori" di neutroni o da reazioni di natura secondaria.

Non si esclude un processo fissile nel reattore n 2, ma nella eventualità di un suo verificarsi sarebbe un fenomeno molto limitato "mancando riscontri sul grande rilascio d'energia".

"Non neghiamo alcuna ipotesi, compresa quella di criticità localizzate all'interno del reattore" ha affermato Yoshinori Moriyama portavoce della Nisa, in conferenza stampa, aggiungendo "L'importante é continuare a monitorare eventuali segnali di reazione fissile e mantenere una capacità di controllo".
Aquesto scopo sono state avviate nel reattore n 2 delle inizieni di acido borico per neutralizzare i neuroni e evitare l'innalzamento delle temperature.

http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=73878&titolo=Fukushima%20tracce%20di%20possibile%20fissione%20nucleare

Christchurch: gli scienziati prevedono un nuovo forte terremoto entro 12 mesi


Colpita in febbraio da un devastante terremoto, la città di Christchurch,in Nuova Zelanda, potrebbe presto essere colpita di nuovo da un violento sisma. La probabilità che la regione di Canterbury, che è la capitale, venga scossa da un terremoto di magnitudo 6-6,4 nei prossimi dodici mesi è infatti stimata intorno al15%.


In una dichiarazione rilasciata Venerdì 4 novembre, l'istituto di geofisica GNS Science Nuova Zelanda ha annunciato di aver rivisto al rialzo il rischio di un forte terremoto per la regione di Canterbury entro dodici mesi. Stimato al 10% nel mese di settembre, questa minaccia è infatti aumentata del 15% a seguito del completamento dei nuovi modelli matematici.
Christchurch, la seconda città della Nuova Zelanda e il capoluogo di regione situato sulla costa orientale di Isola del Sud, è stata colpita da un violento terremoto di magnitudo 6,3 il 22 febbraio. Il terremoto provoco' 181 vittime e devasto' gran parte della città.Il Danno è stato stimato in circa 20 miliardi di dollari neozelandesi (11,5 miliardi di euro). Sei mesi fa, la città era già stata scossa da un'altro terremoto di magnitudo 7, che per fortuna non provoco' vittime ma solo ingenti danni.
La faglia che ha scatenato questi terremoti era praticamente sconosciuta agli scienziati.  Secondo GNS Science, sarebbe rimasta latente per 16.000 anni prima di riattivarsi nel settembre 2010.

Maltempo in Liguria,inondazioni e vittime a Genova

4 novembre 2011 - Genova - Italia - Un violento nubifragio si e' abbattuto da questa mattina sulla citta' di Genova che ha provocato intense inondazioni in tutta la citta' ,le strade sono state invase da colate di acqua e fango che in alcune zone' hanno costretto degli automobilisti a rifugiarsi sui tetti delle auto,ci sarebbero almeno 6 vittime la situazione e' veramente grave, le autorita' stanno esortando la popolazione a non circolare con gli autoveicoli ed a non stare nei piani bassi delle abitazioni.La Protezione Civile consiglia coloro che sono in viaggio verso la Liguria di desistere, la perturbazione atlantica dovrebbe interessare nelle prossime ore Piemonte, Emilia Romagna e Toscana dove e' stata emessa l'allerta meteo, attivati tutti i piani di emergenza.



Un terremoto di 4,1 Richter colpisce a largo della costa calabra


4 Nov. 2011 -  Un terremoto di magnitudo 4,1 della scala Richter e' stato registrato alle ore 11:22 UTC dall'Istituto Sismologico Europeo a largo della costa calabrese ad una profondita' di 331 Km le coordinate ipocentrali sono 39,90 N; 14,81 E esattamente a 87 Km a sud di Salerno 

EMSC

Scoperto un iceberg grande quanto New York!


Dei voli scientifici della Nasa hanno avvistato un'enorme crepa che, se continua ad ingigantirsi, potrebbe dare origine ad un iceberg di dimensioni colossali

Una missione scientifica della durata di sei anni. Ecco cosa è Operation Ice Bridge. Lanciata dalla Nasa, ha lo scopo di studiare per mezzo di voli aerei appositi lo stato dell'Artide e dell'Antartide. In particolare, le scoperte più interessanti si stanno osservando negli immensi spazi del polo sud. Ed è proprio qui che i voli di Operation Ice Bridge hanno fatto una scoperta paurosa.


Una foto scattata da uno dei voli ha mostrato uno scenario inquietante. La zona è quella del ghiacciaio Pine Island Ice Shelf. E' una zona di particolare interesse, questa, per gli studiosi, perché molto grande e allo stesso tempo instabile ed è quindi fonte naturale di molti degli iceberg che si staccano dai ghiacciai del polo sud. Dalla foto in questione si vede in modo distinto una fenditura, uno squarcio. Questa fenditura scorre per molti chilometri e sta ovviamente preoccupando gli studiosi.
Se questa fenditura, come si teme, dovesse procedere e arrivare a spaccare in due il ghiaccio, ne potrebbe emergere un iceberg di dimensioni gigantesche. L'iceberg, è stato calcolato, potrebbe avere le dimensioni dell'intera città di New York. Un tale colosso a spasso per i mari ovviamente creerebbe enormi problemi. Spesso infatti sono stati avvistati iceberg che erano arrivati fino alle coste del Brasile. Preoccupati? Be' non dovremmo esserlo in realtà. Nel 1956 infatti fu osservato un iceberg circa duemila volte più grande.

Inondazioni flash colpiscono la costa meridionale dell'Oman


4 novembre 2011 - Una depressione tropicale"Keila"ha colpito le coste meridionali dell'Oman scatenando dei forti temporali che hanno colto di sorpresa le popolazioni locali, in poco tempo il livello degli"uadi"(letti di torrenti secchi che attraversano il deserto), hanno rotto gli argini ed inondato interi centri abitati almeno 6 le vittime accertate,la furia delle acque ha spazzato via auto e tutto quello che ha incontrato lungo il suo percorso.






Brillamento solare di classe X sul versante orientale del sole!




4 Novembre 2011 - La Nasa attraverso i satellite Soho ha rilevato un flare (brillamento solare) di classe X sul lembo orientale del sole che ha prodotto un ennesima espulsione di massa coronale(CME),la regione turbolenta interessata e' la AR1339 che secondo le stime degli esperti sara' esposta di fronte alla terra tra 4-5 giorni.



Secondo le stime del NOOA abbiamo una percentuale del 50-60 % per i prossimi giorni che un brillamento solare possa colpire in modo diretto il nostro pianeta.

Space Weather

un flare solare o più esattamente brillamento stellare (in breve brillamento) o anche eruzione solare, eruzione stellare, è una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella, con un'energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. I brillamenti delle stelle creano delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare molto energetico; in particolare la radiazione emessa da questi fenomeni nel Sole può rappresentare un pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre, e che interferisce con le comunicazioni radio sulla Terra. I brillamenti sono spesso associati alle macchie solari e sono probabilmente causati dal rilascio di energia in occasione del fenomeno di riconnessione delle linee di campo magnetico.
Questi fenomeni furono osservati per la prima volta nel 1859 dall'astronomo britannico Richard Christopher Carrington, e recentemente sono anche stati osservati su varie altre stelle. La frequenza dei brillamenti varia: da molti al giorno quando il Sole è particolarmente "attivo", a circa uno alla settimana quando invece è "quieto". Essi impiegano molte ore o anche giorni per "caricarsi", ma l'eruzione solare vera e propria impiega pochi minuti per rilasciare la sua energia. Le onde d'urto risultanti viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l'alto attraverso la cromosfera e la corona, a velocità dell'ordine di 5.000.000 di chilometri all'ora (ovvero 1.389 km/s, contro i 300.000 chilometri al secondo della velocità della luce).

Wikipedia

 


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