Dei voli scientifici della Nasa hanno avvistato un'enorme crepa che, se continua ad ingigantirsi, potrebbe dare origine ad un iceberg di dimensioni colossali
Una missione scientifica della durata di sei anni. Ecco cosa è Operation Ice Bridge. Lanciata dalla Nasa, ha lo scopo di studiare per mezzo di voli aerei appositi lo stato dell'Artide e dell'Antartide. In particolare, le scoperte più interessanti si stanno osservando negli immensi spazi del polo sud. Ed è proprio qui che i voli di Operation Ice Bridge hanno fatto una scoperta paurosa.
Una foto scattata da uno dei voli ha mostrato uno scenario inquietante. La zona è quella del ghiacciaio Pine Island Ice Shelf. E' una zona di particolare interesse, questa, per gli studiosi, perché molto grande e allo stesso tempo instabile ed è quindi fonte naturale di molti degli iceberg che si staccano dai ghiacciai del polo sud. Dalla foto in questione si vede in modo distinto una fenditura, uno squarcio. Questa fenditura scorre per molti chilometri e sta ovviamente preoccupando gli studiosi.
Se questa fenditura, come si teme, dovesse procedere e arrivare a spaccare in due il ghiaccio, ne potrebbe emergere un iceberg di dimensioni gigantesche. L'iceberg, è stato calcolato, potrebbe avere le dimensioni dell'intera città di New York. Un tale colosso a spasso per i mari ovviamente creerebbe enormi problemi. Spesso infatti sono stati avvistati iceberg che erano arrivati fino alle coste del Brasile. Preoccupati? Be' non dovremmo esserlo in realtà. Nel 1956 infatti fu osservato un iceberg circa duemila volte più grande.
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