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Scoperta una antica citta' Greca sommersa come Atlantide

Un'antica città greca sommersa, risalente all'età epica di Omero, risorge dal fondo dell'Egeo.
Usando attrezzature per il rilievo sottomarino e software per la ricostruzione, gli archeologi e gli esperti informatici si sono uniti per rilevare e ricreare digitalmente un porto dell'Età del Bronzo che fu sonmerso 3000 anni fa, dalla stessa improvvisa risalita delle acque del Mar Mediterraneo che causò la fine di Atlantide.

E' la prima volta che una città sommersa è stata interamente rilevata e riprodotta in 3D in maniera realistica.
L'intera città, che copre venti acri (una decina di etttari) è stata rilevata ad altissima risoluzione, con un margine d'errore inferiore ai tre centimetri.


Il rilievo è stato condotto da un gruppo archeologico dell'Università di Nottingham e sarà presentato in uno speciale documentario della BBC Two documentary, la sera di sabato 8 ottobre.
Non si conosce nulla su questa città, né il nome né la sua importanza o la struttura politica. Si pensa che fosse fiorente nel periodo tra il 2000 e il 1200 a.C., con un forte sviluppo nei due secoli compresi tra il 1700 e il 1500 a.C., e fu forse abbandonata prima del 1100 a.C., perché il libello del mare, salendo repentinamente, ne causò la sommersione.
Si pensa che, all'epoca del massimo sviluppo, la città fosse un satellite commerciale o politico della civiltà minoica cretese (e quindi di Atlantide?), poiché Creta si trova solo 80 miglia a sud.
Potrebbe anche essere stata una delle città importanti del Regno di Laconia (la Sparta dell'era micenea), lo stato che nella leggenda omerica fu retto dal re Menelao, marito di Elena, che scatenò la guerra di Troia.

Certamente il sito fu una città fiorente con circa 2000 abitanti, intorno al 1200 a.C.
Condotto dagli archeologi marini Jon Henderson dell'Università di Nottingham (Underwater Archaeology Research Centre), il rilievo ha localizzato molti edifici, sei strate principali, luoghi religiosi con altari e tombe.
L'intera città giace a quattro metri di profondità sotto le acque dell'Egeo, lungo la fascia costiera del Peloponneso.
Al centro della città c'era una piazza di 40 x 20 metri. Le case avevano sino a dodici stanze. Un edificio più grande conteneva anche magazzini e dispense di cibo.
La città fu sommersa a causa d'una serie di terremoti.
"I rilievi della città sono stati un'operazione veramente unica. Si tratta d'uno dei pochi posti della terra in cui, come archeologo marino, puoi letteralmente nuotare tra le vie di una antica città sommersa e andare a visitare una tomba sott'acqua, " ha detto il Dr. Henderson.
"Le informazioni dettagliate che abbiamo archiviato ci forniscono una visione dettagliata, senza precedentim di che cosa fosse una città micenea dell'Età del Bronzo, " ha aggiunto.
City Beneath the Waves: Pavlopetri, BBC Two, Sunday, 9 October, 8pm

El Hierro e' in corso una eruzione sottomarina!

10 ottobre 2011-Ad El Hierro sarebbe in corso una eruzione sottomarina Quattro navi hanno allertato le autorità marittime dell'esistenza di attività vulcanica, a quattro miglia a sud di La Restinga (El Hierro) e circa 500 metri di profondità.

Come riportato da Reuters, gli ultimi dati raccolti dalle stazioni del Nazional Geological Survey, sull'isola di El Hierro suggeriscono che sia in corso una eruzione sottomarina fino a 2.000 metri di profondità nel mare , secondo fonti del team CSIC dell'isola.
Inoltre, le autorità locali hanno sospeso tutti i traghetti dell'isola.


http://www.canarias7.es/articulo.cfm?id=232777

Cernobjl: l'inferno e' sulla terra guarda il reportage fotografico!

Il disastro di Cernobyl Avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:00 presso la centrale nucleare V.I. Lenin, situata a 3 km da Pripjat' e a 18 km dalla città Černobyl', in Ucraina, 16 km dal confine con la Bielorussia.Ci vollero 3 giorni prima che tutta la citta' di Cernobyl venisse evacuata per l'eccessivo tasso radioattivo molti poco dopo morirono per l'esposizione alle radiazioni.Oggi gli unici abitanti della citta' sono cervi e lupi,una serie di foto dimostrano Cernobyl dopo anni dal disastro nucleare e di cosa sia stato capace di fare l'uomo su questo pianeta.


L'ingresso della citta' di Pripjat


Questo e' l'ingresso della citta' di Pripjat che era a 3 km dall'impianto di cernobjl dove abitavano la maggior parte degli operai che lavoravano nella centrale nucleare.

Il ponte della morte


Dopo l'esplosione del reattore 4 la gente di Pripyat accorreva sul ponte della ferrovia, appena fuori della città per avere una buona visione del reattore e vedere cosa fosse successo.



Le Scuole
















Il luna park di Pripyat








L'ospedale






La piscina





Gli edifici








Ecco i livelli di radioattivita' a 400 metri di distanza dal reattore la radiazione media in una zona non contaminata dovrebbe essere intorno ai 0,010 rt/m2.




Fonte



La classifica dei posti piu' radioattivi del pianeta!


Non solo luoghi ormai considerati apocalittici, ma anche posti apparentemente incontaminati figurano in questa inquietante classifica dei dieci luoghi più radioattivi del pianeta. Tra essi anche il Mar Mediterraneo.
5 ottobre 2011 - Antonella Recchia
Fonte: brainz.org
nuclear fireball 
Nonostante il terremoto del 2011 e le preoccupazioni per Fukushima abbiano riportato la minaccia della radioattività di nuovo nella coscienza pubblica, molte persone non si rendono ancora conto che la contaminazione è un pericolo che riguarda tutto il mondo. I radionuclidi figurano tra le prime sei minacce tossiche, come indicato da un rapporto del 2010 del Blacksmith Institute, una organizzazione non governativa che si occupa di inquinamento. Potreste restare sorpresi dalla posizione di alcuni dei luoghi più radioattivi al mondo – e quindi dal numero delle persone che vivono nel terrore per gli effetti che le radiazioni possono avere su di loro e sui loro figli.


10. Hanford, USA 
hanford site waste 
Il sito di Hanford, a Washington, era parte integrante del progetto di bomba atomica degli USA, avendo prodotto plutonio per la prima bomba nucleare e per la bomba “Fat Man”, usata a Nagasaki. Durante la Guerra Fredda, il sito intensificò la produzione, fornendo plutonio per la maggior parte delle 60.000 armi nucleari americane. Anche se dismesso, contiene ancora due terzi del volume delle scorie altamente radioattive del paese – circa 53 milioni di litri di scorie liquide, 25 milioni di metri cubi di rifiuti solidi e 200 chilometri quadrati di acque contaminate al di sotto dell’area, che lo rendono il sito più contaminato degli Stati Uniti. La devastazione ambientale di quest’area dimostra che la minaccia della radioattività non è semplicemente qualcosa che può arrivare con un attacco missilistico, ma può nascondersi nel cuore del proprio stesso paese.

9. Il Mediterraneo
Sardegna 
Da anni, la ‘Ndrangheta è accusata di aver usato il mare come un luogo comodo per sversare rifiuti pericolosi – scorie radioattive comprese – tariffando il sevizio e intascando i profitti. Legambiente sospetta che circa 40 navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi siano scomparse nelle acque del Mediterraneo dal 1994. Se queste accuse fossero vere, dipingerebbero il quadro preoccupante di un quantitativo sconosciuto di scorie nucleari nel Mediterraneo il cui vero pericolo sarà davvero compreso quando le centinaia di barili si deterioreranno o se in qualche modo dovessero aprirsi. La bellezza del Mar Mediterraneo potrebbe davvero nascondere una catastrofe ambientale in corso.

8. La costa somala 
somalia barrel toxic
L'organizzazione mafiosa italiana appena citata non ha condotto i suoi loschi affari solo nei propri confini. Vi sono anche accuse che le acque e il suolo somalo, non protetti dal governo, siano stati usati per l’affondamento o l’interramento di scorie nucleari e metalli tossici – tra i quali 600 barili di rifiuti tossici e nucleari, e rifiuti ospedalieri radioattivi. Infatti, secondo il Programma Ambiente delle Nazioni Unite, i barili arrugginiti contenenti scorie trascinati sulle coste somale durante lo Tsunami del 2004 sarebbero stati scaricati in mare già negli anni ’90. La Somalia è un'anarchica terra desolata, e gli effetti di queste scorie sulla popolazione impoverita potrebbero essere addirittura peggiori di ciò che questa gente ha già sperimentato.

7. Mayak, Russia 
mayak nuclear
Il complesso industriale di Mayak, nel nord-est della Russia, ha un impianto nucleare da decenni, e nel 1957 è stato teatro di uno dei peggiori incidenti nucleari del mondo. Fino a 100 tonnellate di scorie radioattive furono rilasciate in seguito ad una esplosione che contaminò un’area enorme. L’esplosione è stata tenuta segreta fino agli anni ’80. A partire dagli anni ’50, le scorie della centrale venivano scaricate nell’area circostante e nel Lago Karachay. Ciò ha portato alla contaminazione della riserva d’acqua sulla quale migliaia di persone fanno affidamento ogni giorno. Gli esperti ritengono che Karachay è forse il luogo più radioattivo del mondo, e oltre 400.000 persone sono state esposte alle radiazioni provenienti dall’impianto in seguito a diverse serie di incidenti accaduti – tra i quali incendi e micidiali tempeste di sabbia. La bellezza naturale del Lago Karachay nasconde i suoi inquinanti mortali, e i livelli di radiazione nei punti in cui le scorie radioattive scorrono nelle sue acque sono sufficienti ad uccidere un uomo nell’arco di un’ora.

6. Sellafield, UK 
sellafield
Situata sulla costa occidentale dell’Inghilterra, Sellafield era originariamente una struttura che produceva plutonio per le bombe nucleari, ma in seguito si è indirizzata verso l’ambito commerciale. Sin da quando è diventata operativa, centinaia di incidenti si sono verificati nell’impianto, e circa due terzi degli edifici stessi sono ora classificati come rifiuti nucleari. L’impianto rilascia giornalmente qualcosa come 8 milioni di litri di scorie contaminate nel mare, rendendo il Mare d’Irlanda il mare più radioattivo del mondo. L’Inghilterra è famosa per le sue distese verdi e per i suoi paesaggi ondulati, ma, annidata nel cuore di questa nazione industrializzata c’è una struttura tossica, soggetta ad incidenti, che vomita scorie pericolose negli oceani del mondo.

5. Complesso Chimico Siberiano, Russia 
Siberia
Mayak non è l’unico sito contaminato in Russia; la Siberia ospita un complesso chimico che contiene scorie nucleari accumulatesi per oltre quattro decadi. I rifiuti liquidi sono accantonati in piscine non coperte e container mal tenuti conservano oltre 125.000 tonnellate di rifiuti solidi, mentre lo stoccaggio sotterraneo è potenzialmente a rischio di perdita nelle acque sotterranee. Pioggia e vento hanno diffuso la contaminazione nella natura e nella zona circostante. Vari incidenti minori hanno portato alla perdita di plutonio e ad esplosioni che hanno diffuso radiazioni. Sebbene il paesaggio innevato abbia un aspetto puro ed immacolato, i fatti parlano chiaro sui veri livelli di inquinamento riscontrati nell’area.

4. Il Poligono, Kazakistan 
kazakhstan map
Un tempo, luogo dove l’Unione Sovietica effettuava i suoi test atomici, oggi quest’area fa parte del nuovo Kazakistan. Il sito fu destinato al progetto per la bomba atomica sovietica a causa del suo status di area “disabitata” – a dispetto del fatto che vivessero nell’area 70.000 persone. In questa struttura l’URSS fece detonare la sua prima bomba atomica; il luogo detiene il record di maggior concentrazione di esplosioni nucleari al mondo: 456 test nell’arco di 40 anni dal 1949 al 1989. Mentre gli esperimenti condotti nella struttura – e il loro impatto in termini di esposizione alle radiazioni – furono tenuti segreti dai sovietici fino alla chiusura della struttura nel 1991, gli scienziati calcolano che la salute di 200.000 persone sia stata direttamente danneggiata dalle radiazioni. Il desiderio di distruggere paesi stranieri ha portato allo spettro della contaminazione nucleare che incombe sulla testa di coloro che una volta erano cittadini dell’URSS.

3. Mailuu-Suu, Kirghizistan
mailuu-suu
E’ considerato uno dei dieci siti più inquinati della Terra dal rapporto del Blacksmith Institute del 2006. Le radizioni a Mailuu-Suu non derivano da bombe nucleari o da centrali, ma dall’estrazione dei materiali necessari ai processi che queste comportano. L’area ospitava una struttura di estrazione e lavorazione dell’uranio; oggi restano 36 discariche di scorie di uranio – oltre 1, 96 milioni di metri cubi. La regione è anche a rischio sismico, ed una qualsiasi rottura del contenimento potrebbe scoperchiare il materiale o causare la caduta delle scorie nei fiumi, contaminando l’acqua utilizzata da centinaia di migliaia di persone. Questa gente potrebbe non dover mai vivere il pericolo di un attacco nucleare, ciononostante, hanno buone ragioni di temere una pioggia radioattiva ogni volta che la terra trema.

2. Chernobyl, Ucraina 
chernobyl disaster
Teatro di uno dei più gravi e nefandi incidenti nucleari del mondo, Chernobyl è ancora fortemente contaminata, nonostante il fatto che ora ad un piccolo numero di persone sia consentito stare nell’area per un periodo limitato di tempo. Il famoso incidente provocò l’esposizione alle radiazioni per oltre 6 milioni di persone, mentre le stime riguardo al numero dei morti causati dal disastro di Chernobyl vanno dai 4.000 a addirittura 93.000. L’incidente rilasciò 100 volte più radiazioni delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. La Bielorussia ha assorbito il 70 per cento delle radiazioni, e da allora i suoi abitanti devono confrontarsi con un aumento dell’incidenza dei tumori. Ancora oggi, la parola Chernobyl evoca immagini orribili di sofferenza umana.

1. Fukushima, Giappone 
fukushima reactor
Le tragedie del terremoto e dello tsunami del 2011 hanno distrutto case e vite umane, ma gli effetti della centrale nucleare di Fukushima rappresentano forse il pericolo più duraturo. Il peggior incidente nucleare dopo Chernobyl ha causato la fusione del nocciolo di tre dei sei reattori, perdita di materiale radioattivo nell’area circostante e nel mare, rilevato fino a 200 chilometri dall’impianto. Siccome l’incidente e le sue conseguenze sono ancora in corso, non si conosce ancora la reale portata dell’impatto ambientale. Il mondo sentirà ancora gli effetti di questo disastro nelle generazioni a venire.

Letto su:http://olivieromannucci.blogspot.com/


Le coste della Cornovaglia stanno collassando nel mar Celtico!


L'erosione delle coste in Cornovaglia ha dato origine negli ultimi mesi ad una serie di frane lungo tutta la regione.Tonnellate di rocce che sembrano come sbriciolarsi per poi collassare nel mare inesorabilmente.La scorsa settimana circa 20 tonnellate di roccia sono cadute lungo la spiaggia di Newquay a circa 20 miglia di distanza dall'ultimo drammatico crollo che e' stato immortalato da una telecamera di un'escursionista.http://www.dailymail.co.uk/news/article-2046851/Incredible-video-shows-Cornish-cliff-crash-sea-coastal-erosion.html
GUARDA IL VIDEO:


L'uragano Jova minaccia il Messico!

9 Ottobre 2011 - CITTA 'DEL MESSICO - L'uragano Jova e' diretto verso la costa sud-occidentale del Pacifico del Messico,le previsioni avvertono che probabilmente rafforzerà considerevolmente nei prossimi giorni. Le autorità messicane hanno allertato cinque Stati lungo la costa ovest  per possibili frane dovute a pioggia intensa che cadra' durante il passaggio del nono uragano del pacifico di quest'anno.
Secondo le previsioni del National Hurricane Center di Miami,Jova puo' diventare un grande uragano di categoria 3 Lunedi con forza dei venti fino a 120 miglia all'ora (193 chilometri all'ora), ma potrebbe indebolirsi in maniera significativa prima che approdi sulla terra ferma Martedì. Attualmente la tempesta massiccia e' circa a 385 miglia (615 chilometri) ad ovest-sud-ovest della città messicana di Manzanillo. Diverse tempeste ed uragani hanno colpito la costa del Pacifico del Messico negli ultimi mesi, ma la maggior parte sono rimasti in mare aperto. La Prima tempesta della stagione, Arlene, ha lasciato almeno 16 morti.Le tempeste tropicali e uragani l'anno scorso hanno causato allagamenti e frane in Messico che hanno ucciso 125 persone, lasciato centinaia di migliaia di senza tetto e causato oltre 4 miliardi di dollari i danni.


Fonte

Misteriore emissioni di raggi gamma dalla nebulosa del Granchio stanno sconcertando scienziati di tutto il mondo!

La nebulosa del Granchio è una delle più famose e studiate nel cielo sin da quando 957 anni fa è nata in seguito ad un'esplosione tanto imponente da essere visibile in pieno giorno. Questo evento è stato uno dei più spettacolari mai osservati dagli astronomi dell'epoca che rimasero senza parole. Dopo tanti secoli di studi, quando ci sarà ancora da scoprire? Beh tantissimo... ed i misteri sono appena diventati ancor più fitti perché una collaborazione internazionale di astrofisici ha individuato delle emissioni energetiche dalla nebulosa che non sono spiegabili. Inpulsi di raggi gamma sembrano provenire dalla pulsar centrale e sono nell'ordine di 100 e 400 miliardi di elettronvolt (GeV) molto più della radiazione più alta mai registrata (che si aggirava intorno ai 25 GeV). Per darvi un esempio, un fotone a 400 GeV è è circa 1 trilione di volte più energetico di un fotone della luce normale.


"Questa è la prima volta che rileviamo raggi gamma ad altissima energia da una pulsar, cioè una stella di neutroni delle dimensioni di una città, ma con una massa più grande di quella del Sole, che ruota decine di volte al secondo" ha spiegato Frank Krennrich, professore di fisica e astronomia presso la Iowa State University, autore della ricerca.
Possiamo ringraziare il vettore VERITAS (Very Energetic Radiation Imaging Telescope Array System), con i suoi telescopi Cherenkov da 12 metri, per questa grandissima scoperta. VERITAS, che si trova in Arizona, monitora continuamente l'atmosfera della Terra per la ricerca di segni di raggi gamma. Tuttavia, una scoperta simile, nel caso di un oggetto così ben studiato, sono senza precedenti.

"Abbiamo presentato i risultati ad una conferenza e l'intera comunità è rimasta senza parole" ha spiegato Henric Krawczynski, PhD, professore di fisica all'Università di Washington. Il gruppo WUSTL, guidato da James H. Buckley, professore di fisica anch'esso, e da Krawczynski, è uno dei sei membri fondatori del consorzio VERITAS.

Gli astronomi conoscono la storia della Nebulosa del Granchio e come la sua pulsar agisce... Ma Krennrich ha spiegato che un rilascio così alto di energia non può essere spiegato dalle attuali conoscenze sulle pulsar. Neanche la radiazione di curvatura può essere alla radice di simili emissioni di raggi gamma.



 


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