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Forte terremoto di magnitudo 6.0 scuote Le Filippine

30 Nov 2011 - FILIPPINE - Un terremoto di magnitudo 6.0 richter ha colpito al largo della costa ovest delle Filippine lungo la trincea Manila.
La trincea Manila, è una delle principali linee di faglia che si estende per( 900 km) lungo il fondo dell'oceano. Si trova sotto il Mar Cinese Meridionale e corre lungo il lato ovest della principale isola delle Filippine di Luzon. L'ultimo grande terremoto nelle Filippine, si è verificato nel 1990. Il sisma di magnitudo 7,7 con quasi 2.000 vittime.Essa è caratterizzata da frequenti terremoti e movimenti della piastra che hanno dato luogo a vulcani sul lato ovest dell'isola filippina di Luzon,tra cui il Monte Pinatubo,che subi' una violenta eruzione pliniana in 1991 VEI 6, la seconda più grande eruzione vulcanica registrata nel 20 ° secolo.  

The Extinction Protocol

Risveglio sismico e vulcanico nella regione del Pan-America

Il risveglio sismico e vulcanico della regione Pan-Americana è ormai ben avviato. La placca caraibica comprende un'area di circa 3,2 milioni km quadrati ed è in fase maggiore di stress . Una serie di sciami sismici stanno interessando l'area tra cui il terremoto di 5,1 richter che ha colpito al largo della costa di San Juan,a Porto Rico.


La placca caraibica è una delle 12 grandi zolle in cui è divisa la litosfera. Confina a nord con la placca nordamericana, a sud-est con la placca sudamericana, a sud con la placca di Nazca e a ovest con la placca di Cocos.
Il margine settentrionale della placca passa attraverso Belize, Guatemala e Honduras e prosegue a sud della costa meridionale di Cuba, a nord di Hispaniola, di Porto Rico e delle Isole Vergini. Una parte della fossa di Porto Rico, che con l'abisso Milwaukee rappresenta la zona più profonda dell'oceano Atlantico, si trova lungo questa linea di subduzione.L'intera regione sta diventando sempre più turbolenta, le forze geologiche stanno
incrementando le pressioni sul piatto della regione e il fondo marino è violentemente agitato lungo la trincea di Puerto Rico. La trincea ha una storia inquietante in grado di produrre potenti terremoti di intensita' pari ad 8,1 di magnitudo che colpirono la regione, sia nel 1787 che nel 1946. Alla luce del crescente rischio di terremoti nella zona , l'UNESCO ha condotto lo scorso 23 marzo 2011 un esercitazione per un eventuale terremoto e tsunami nei caraibi. Come conseguenza della crescente tensione sismica nella regione occidentale , stiamo già assistendo al risveglio vulcanico e sismico di gran parte del Pan-America.


Il 20 novembre, il vulcano Popocatepetl in Messico ha scatenato una nube di cenere alta 5 km. Il 22 novembre e' toccato al vulcano Fuego in Guatemala, che ha eruttato una nuvola scura  di cenere di 2 km . Il 25 novembre scorso, lo stato di allerta del vulcano Gelaras in Colombia è stato sollevato ad arancione. Il 26 novembre scorso, la densa cintura superiore vulcanica di El Salvador è stata scossa da uno sciame di oltre 700 scosse in 24 ore. Ora il vulcano Tungurahua in Ecuador è l'ultimo segno rivelatore che la bomba ad orologeria dei Caraibi e della regione Pan-Americana ha iniziato il suo conto alla rovescia.
The Exinction Protocol


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Il triangolo delle Bermuda mito o realta'?

Il triangolo delle Bermuda conosciuto anche come Triangolo del Diavolo è una zona delimitata all' interno di una linea immaginaria tra le Isole Bermuda, tra Florida e Puerto Rico. I fatti avvenuti in questo tratto di mare iniziano da molto lontano, addirittura ne scrive Cristoforo Colombo nel suo diario di bordo, narra di strani fenomeni che spaventarono il suo equipaggio, come palle infuocate che cadevano in mare, anomali comportamenti delle bussole e luci in lontananza nel mare della notte. Un numero considerevole di tragedie si sono consumate in quest' infelice zona e il suo mistero resiste tutt' oggi.
Il 5 Dicembre 1945 alle 13:55, a Fort Lauderdale, in Florida in una limpidissima giornata 5 cacciaborbandieri Avenger partirono per un' esercitazione. Tutti gli apparecchi vennero accuratamente controllati, ma alle 14:15 gli aerei scomparirono dai radar a est della Florida. Dopo mezz' ora la torre di controllo udì una chiamata di un pilota che diceva: "Emergenza! Sono fuori rotta, ci siamo persi!" "Dirigetevi verso ovest!" disse la torre di controllo, "Non sappiamo dov'è l' ovest, il cielo e il mare sono strani!". A quel punto la torre di controllo invia un idrovolante il Martin Mariner con 13 uomini a bordo in soccorso degli Avenger. Il Martin Mariner, gli Avenger e i loro equipaggi non fecero mai più ritorno. Scomparirono nel nulla come altri aerei e navi nella zona divenuta nota come Triangolo delle Bermude. Ma il vero mistero è: perchè persero così completamente l' orientamento? Le autorità diedero una spiegazione scettica, cioè che l' incidente era stato provocato dall' inesperienza dei piloti che erano ancora in addestramento e al caposquadriglia che essendo stato trasferito da poco non aveva ancora familiarità con la zona. Mentre il Martin Mariner era precipitato per via di un' esplosione a bordo 23 minuti dopo la partenza dalla base. In due decenni molti casi furono spiegati in modo simile: la scomparsa di un C-54 nel 1947 con 6 persone a bordo, di un Tudor a 4 motori nel 1948, di un DC3 con 40 persone sempre nel 1948...e ancora navi e aerei. In quasi 20 anni quella zona inghiottì nettamente più di 200 persone. La 1° persona a capire che tutto ciò era un vero mistero fu il giornalista Vincent Gaddis, infatti fu lui a coniare il nome con cui oggi quel tratto d' Oceano e conosciuto: "Il Triangolo delle Bermude". E sempre Gaddis in un suo libro fece una lunga lista di navi scomparse a partire dal 1840 con "La Rosalie" el 1956 con la "Connemara IV". Gaddis fornì anche alcune teorie sui fenomeni di quella zona: Lui parla di vuoti-spazio temporali che attraggono navi e aerei in una buca quadrimensionale che si trova nelle profondità dell' Ocenao di quella zona, teoria avvalata anche da un diretto interessato: Gerald Hawkes che ebbe un' esperienza nell'Aprile del 1952. Narra che a bordo del suo aereo all' improvviso vide il cielo oscurarsi i comandi elettrici della bussola impazzire e l' aereo inizio a precipitate per circa sessanta metri in picchiata, quando vide il mare dinanzi ai suoi occhi rimase ancora più impressionato, un grosso buco nero simile a un pozzo si apriva nell'Oceano girando vertiginosamente, poi all' improvviso il velivo riuscì a cabrare, l' aereo riprese quota e il cielo ritornò limpido.
Nel triangolo delle Bermuda molti sono sopravvissuti a esperienze strane e talvolta terrificanti. Raccontano che la radio smise di funzionare, che la bussola impazzì, che l' energia elettrica venne a mancare...alcuni hanno visto nebbia o nubi gialle e verdi; il mare, inoltre, si agitava all' improvviso indipendentemente dalle condizioni del tempo. Alcuni hanno anche avanzato la teoria degli Ufo, che abbiano una base marina in quel punto. Un ricercatore, Ivan Sanderson formulò forse l' ipotesi puù interessante, disse che nel mondo esistevano 12 zone simili al Triangolo delle Bermuda, sparse in tutto il globo, le chiamò "Vortici malvagi". Una di queste zone, nota come "Mare del Diavolo" si trova al largo delle coste giapponesi; nel 1955, dopo che numerose imbarcazioni erano scomparse nel giro di pochi anni, le autorità giapponesi la dichiararono zona pericolosa. Secondo Sanderson le perturbazioni e le anomalie in quelle zone sono collegate a forti attività della crosta terrestre, in particolare a una forte concentrazione di attività magnetica nel nucleo metallico della terra, in poche parole come se in alcuni punti ci fosse una gravità maggiore, come una calamita gigante che attrae mezzi di metallo e che fa impazzire bussole e causare guasti elettrici. Gli scienziati non sanno perchè la Terra abbia un campo magnetico ma è stata avanzate l ' ipotesi che sia dovuto ai movimenti interni del nucleo di ferro fuso. Ma chiediamoci quali effetti procurerebbe un terremoto di origine magnetica?

1-Farebbe ruotare le bussole all' impazzata.
2-Sul mare produrrebbe una violenta turbolenza perchè influirebbe sull' acqua in modo irregolare, per cui sembrerebbe che l' acqua arrivi da tutte le direzioni.
3-I dispositivi elettrici andrebbero fuori uso. Insomma tutte anomali riscontrate nella zona maledetta. Ma se vi fossero anomalie del genere con le apparecchiature che disponiamo i satelliti osserverebbero tali fenomeni come un sismografo registra un terremoto. Quindi perchè la tecnologia non fa nulla per evitare altre tragedie? Purtroppo il mistero rimarrà tale, finchè non si saranno studiati tutti i "fenomeni" ad esso connessi.

Vento solare impatta con la terra e produce splendide aurore boreali ai poli



29 Nov. 2011 - IMPATTO CME: Come previsto dagli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard, una espulsione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre circa alle 2145 UT del 28 Novembre. L'impatto è stato più debole del previsto, ma ha comunque prodotto aurore luminose intorno al Circolo Polare Artico:In Finlandia e Lapponia sono state osservate bellissime aurore boreali.Attualmente il campo megnetico terrestre sta ancora riverberando dall'impatto della CME.

Improvvise onde di Tsunami si abbattono sulle coste dell'India!

29 Novembre 2011 - India - Lunedi' scorso un aumento improvviso del livello delle acque del mare ha innescato sulle spiagge del Goa meridionale un moto ondoso tumultuoso che ha inondato intere zone costiere danneggiando dozzina di canoe sulla riva.


L'aumento del livello del mare e le inondazioni improvvise, insieme con raffiche di vento, sulle spiagge di Palolem sono solo un fenomeno locale che secondo le fonti è stato causato da una profonda depressione nel Sud Est del Mare Arabico.

Uno scienziato ha riferito che non si e' trattato di uno tsunami ma di un meteo-tsunami, un fenomeno meno noto che sta diventando piu' frequente negli ultimi anni. "E 'un fenomeno locale innescato da una forte depressione e da condizioni di vento estreme".


Oltre a maremoti generati da frane e terremoti, esistono anche onde simili a tsunami che sono generate da processi atmosferici. Tali onde sono principalmente associate ad onde atmosferiche di gravità (onde generate nella bassa atmosfera da convezione, instabilità dinamiche e fronti), a salti di pressione, a passaggi di fronti, a tifoni e ad altri tipi di perturbazioni atmosferiche che normalmente in oceano aperto generano onde barotropiche e le amplificano vicino alla costa, attraverso specifici meccanismi di risonanza.
Tali fenomeni prendono il nome di meteotsunami e sono molto simili agli tsunami propriamente detti, hanno cioè gli stessi periodi (1 - 10 minuti), le stesse scale spaziali, simili proprietà fisiche e colpiscono la costa nello stesso modo distruttivo.
Queste onde di origine meteorologica hanno nomi locali specifici. Ad esempio alle Isole Baleari il fenomeno prende il nome di rissaga o sexia, in Sicilia marubbio, milghuba a Malta, abiki nella Baia di Nagasaki, Giappone e seebar nel Mar Baltico (Gallazzi, 2009).

 


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