29 Novembre 2011 - India - Lunedi' scorso un aumento improvviso del livello delle acque del mare ha innescato sulle spiagge del Goa meridionale un moto ondoso tumultuoso che ha inondato intere zone costiere danneggiando dozzina di canoe sulla riva.
L'aumento del livello del mare e le inondazioni improvvise, insieme con raffiche di vento, sulle spiagge di Palolem sono solo un fenomeno locale che secondo le fonti è stato causato da una profonda depressione nel Sud Est del Mare Arabico.
Uno scienziato ha riferito che non si e' trattato di uno tsunami ma di un meteo-tsunami, un fenomeno meno noto che sta diventando piu' frequente negli ultimi anni. "E 'un fenomeno locale innescato da una forte depressione e da condizioni di vento estreme".
Oltre a maremoti generati da frane e terremoti, esistono anche onde simili a tsunami che sono generate da processi atmosferici. Tali onde sono principalmente associate ad onde atmosferiche di gravità (onde generate nella bassa atmosfera da convezione, instabilità dinamiche e fronti), a salti di pressione, a passaggi di fronti, a tifoni e ad altri tipi di perturbazioni atmosferiche che normalmente in oceano aperto generano onde barotropiche e le amplificano vicino alla costa, attraverso specifici meccanismi di risonanza.
Tali fenomeni prendono il nome di meteotsunami e sono molto simili agli tsunami propriamente detti, hanno cioè gli stessi periodi (1 - 10 minuti), le stesse scale spaziali, simili proprietà fisiche e colpiscono la costa nello stesso modo distruttivo.
Queste onde di origine meteorologica hanno nomi locali specifici. Ad esempio alle Isole Baleari il fenomeno prende il nome di rissaga o sexia, in Sicilia marubbio, milghuba a Malta, abiki nella Baia di Nagasaki, Giappone e seebar nel Mar Baltico (Gallazzi, 2009).
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