Un futuro basato esclusivamente sulle rinnovabili non è poi così lontano per gli abitanti della Florida. In realtà, sono solo poche ore in auto da Miami, nel sud-ovest dello Stato.
Nasce qui, infatti, la prima comunità ecologica e autosufficiente del Paese. Parliamo di Babcock Ranch, progetto residenziale all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica, inaugurato in questi giorni ma ancora non completamente terminato. Nato da un’idea dello sviluppatore immobiliare ed ex giocatore professionista di football, Syd Kitson, la cittadina ospita un mega impianto fotovoltaico, servizi di trasporto a guida automatica e abitazioni ad alta efficienza.
Nasce qui, infatti, la prima comunità ecologica e autosufficiente del Paese. Parliamo di Babcock Ranch, progetto residenziale all’insegna dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità energetica, inaugurato in questi giorni ma ancora non completamente terminato. Nato da un’idea dello sviluppatore immobiliare ed ex giocatore professionista di football, Syd Kitson, la cittadina ospita un mega impianto fotovoltaico, servizi di trasporto a guida automatica e abitazioni ad alta efficienza.
Le case della comunità (saranno in tutto circa 19.500 appartamenti, in termini geografici la città ha all’incirca le stesse dimensioni di Manhattan) sono circondate dai quasi 30mila ettari di verde della riserva naturale Babcock Ranch Preserve. Per questo motivo il progetto si è dato come obiettivo primario quello di ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente, mantenendo alto il confort abitativo.
Il target finale è garantire una produzione energetica pulita che superi i consumi degli abitanti. Syd Kitsont ha deciso di puntare tutto sull’energia solare e sull’efficienza energetica: una centrale fotovoltaica da 74,5 megawatt di potenza farà la maggior parte del lavoro, ma sarà accompagnata da mini impianti sui tetti degli edifici e una rete di alberi solari a batteria per garantire l’illuminazione pubblica. La solar farm è gestita dalla Florida Power & Light, utility locale che dirotterà a utenze esterne tutto il surplus di produzione fv non impiegato durante il giorno, per “restituirlo” la sera. Gli immobili sono stati progettati per ridurre al minimo il fabbisogno di elettricità e una smart grid (rete elettrica intelligente) ottimizzerà i consumi dei residenti e degli edifici commerciali.
Un’attenzione particolare è stata data alle tecnologie intelligenti: dalla fibra ottica presente in tutte le case, alla telemedicina, passando per l’app firmata Babcock Ranch che permette agli abitanti di effettuare prenotazioni, pagare le bollette e chiamare il servizio di navetta automatico. Per chi volesse spostarsi in maniera ecologica, la città offre 50 miglia di percorsi pedonali e ciclabili, incentivando l’uso di auto elettriche e ibride. Altro punto fondamentale del progetto, il sistema di recupero delle acque bianche reflue provenienti dalle abitazioni, che verranno trattate e destinate all’irrigazione di prati e giardini.
Babcock Ranch ha quasi dieci di studio alle spalle e anche se i lavori sono ancora in divenire, la città ha accolto in questi giorni i suoi primi residenti, Richard e Robin Kinley e i loro figli. Saranno da soli ancora per poco perché come spiega lo stesso Kitson “Avremo circa 200-300 famiglie qui entro la fine dell’anno”. Il costo degli appartamenti? Varia tra i 200mila e gli 800mila dollari.
Fonte Rinnovabili.it
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