Romania, l'economia al collasso: "Si stava meglio sotto Ceausescu"

In Romania ci sono i salari più bassi dell'Unione Europea. . Numeri che permettono di comprendere, almeno in parte, come sia possibile che il 60% della popolazione assicura che "da un punto di vista economico, si viveva meglio sotto
il comunismo"; il sondaggio era stato condotto dall’Istituto per la ricerca dei crimini del comunismo (IICCMER) lo scorso anno.


I dati della Romania sono paragonabili soltanto a quelli della Bulgaria. Più del 60% della forza lavoro a Bucarest è occupata in professioni che non richiedono alcuna qualifica specifica. I lavoratori qualificati in Romania sono infatti solo il 23.1% della forza lavoro, contro una media europea del 39.1%.Guidano la classifica la Germania e la Francia, rispettivamente con il 44% e il 43% di lavoratori qualificati.

Inoltre nel mercato del lavoro romeno il "nero" la fa da padrone. L'economia sommersa è molto diffusa e secondo alcune stime potrebbe ammontare addirittura alla metà del Pil. Victor Ponta, il primo ministro, ha promesso che proporrà al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di alzare il salario minimo a 800 lei (181 euro). Le finanze pubbliche del paese sono al collasso, e il Fondo Monetario Interazionale si sta apprestando a un nuovo prestito. Non è bastato l'accordo del 2009 da 20 miliardi di euro, dopo il quale il governo era stato obbligato a ridurre i salari minimi del settore pubblico del 25% e ad aumentare l’IVA dal 19 al 24%. Fonte: Atlas



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