Atlantide era nell′arcipelago delle Azzorre? Molti indizi potrebbero confermarlo

piramide azzorreScoperta una grande piramide sommersa nelle Azzorre: una svolta nella ricerca di Atlantide?

La ricerca della leggendaria civiltà atlantidea, scomparsa nella notte dei tempi a causa di un cataclisma globale catastrofico, potrebbe essere ad una svolta. L'emittente televisiva pubblica del Portogallo (RTP) ha diffuso la sorprendente notizia della scoperta di una piramide sottomarina nelle acque delle Isole Azzorre. La ricerca di Atlantide è ad una svolta decisiva?
25 settembre 2013 |
 
 
 Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata, denominata comunemente Atlantide, sono circolate fin dall’inizio della storia umana.
I ricercatori che si sono avventurati nella ricerca di indizi sulla sua esistenza hanno avuto sempre opinioni divergenti. Alcuni pensavano che si trovasse al centro dell’Oceano Atlantico, altri in Sud America, altri ancora nell’Oceano Pacifico.
Come ormai è noto, sono stati gli scritti di Platone a suggerire che i costruttori originali delle piramidi sul nostro pianeta fossero gli abitanti di un continente perduto situato ad ovest delloStretto di Gibilterra, ma i ritrovamenti megalitici in zone come Machu Pichu, Cuzco e Tiahuanaco hanno portato a pensare che gli Atlantidei provenissero dal Sud America.
Ma una scoperta davvero importante potrebbe portare ad una svolta decisiva nella ricerca della civiltà perduta. Un servizio trasmesso dalla televisione pubblica portoghese ha rilevato l’esistenza di una struttura piramidale sul fondo delle acque che circondano le Azzorre, nei pressi del vulcano Dom João de Castro Bank, tra le isole di São Miguel e Terceira.
La struttura è stata identificata dal navigatore Diocleciano Silva, sulla base delle letture batimetriche comparse sugli strumenti durante una navigazione ricreativa. L’autore della scoperta è convinto che la struttura piramidale non sia di origine naturale.
Secondo le misurazioni, la piramide è alta circa 60 metri, con una base di 8 mila metri quadrati (più piccola della Piramide di Cheope, pari a 53 mila metri quadrati). La struttura si trova a circa 40 metri sotto la superficie dell’oceano e risulta essere perfettamente allineata con i quattro punti cardinali, come le Piramidi di Giza.
Tanto è bastato da suscitare l’interesse da parte del governo portoghese il quale ha dichiarato che la questione è già in fase di studio con il supporto della Marina Portoghese.
Luiz Fagundes Duarte, segretario Regionale della Pubblica Istruzione, è prudente: tenuto conto della posizione della struttura, potrebbe trattarsi di una formazione di origine naturale.

Altre piramidi nelle Azzorre

Negli ultimi due anni, gli archeologi dell’Associazione Portoghese per la Ricerca Archeologica (APIA) hanno individuato nuove prove sull’Isola di Pico, confermando l’idea che l’occupazione umana delle Azzorre precede di molte migliaia di anni l’arrivo dei primi portoghesi.
Come riporta il Portuguese American Journal, i ritrovamenti si compongono di una grande varietà di strutture rocciose piramidali, alcune pari a 13 metri di altezza.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state realizzate dagli occupanti ancestrali dell’isola, suggerendo che potrebbe trattarsi di antichi luoghi di culto con scopi rituali funebri. Decine di strutture sono state trovate nella zona Madalena dell’Isola di Pico.
Gli archeologi ritengono che le strutture siano state costruite secondo un orientamento astronomico molto preciso, facendo riferimento ai solstizi d’estate, il che suggerisce che sono state realizzate per uno scopo preciso.
Inoltre, i ricercatori ritengono che le strutture piramidali di Madalena, conosciute dalla popolazione locale con il nome di “maroiços”, siano analoghe a quelle rinvenute in Sicilia, Nord Africa e Isole Canarie.

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Azzorre: ciò che resta di Atlantide?

L’arcipelago delle Azzorre è una catena di nove isole vulcaniche divise in tre gruppi principali. Esse si trovano a 1500 chilometri ad ovest di Lisbona. Storicamente, c’è incertezza sulla data della loro scoperta e sul suo autore.
Le nove isole si estendono per più di 600 chilometri nel cuore dell’Oceano Atlantico; la terra più vicina è Madera, a 906 chilometri, mentre il Portogallo si trova a 1400 chilometri, e la Nuova Scozia a 2738 chilometri. Le Azzorre risultano essere le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell’oceano.
La posizione dell’Arcipelago ha alimentato la leggenda che le Azzorre potrebbero essere ciò che rimane del grande continente Atlantideo.
Gli abitanti delle Azzorre raccontano volentieri la leggenda del misterioso continente di Atlantide, sprofondato dopo numerose e violentissime esplosioni, lasciando in eredità le nove isole. Queste leggende sembrano confermare i racconti di Platone contenuti nel Timeo e nelCrizia.
Tuttavia, gli scienziati ritengono che l’arcipelago sia il risultato di reiterate effusioni vulcaniche avvenute nel fondale marino e negano che qui sia mai esistito un continente. Lo stesso nome “Azzorre” sembra essere frutto di un equivoco.
Deriva infatti da “açor”, che in portoghese significa “astore”: gli esploratori riferirono di avere avvistato numerosi stormi di astori intorno ai monti delle isole; in realtà, non si trattava di astori, che qui non ci sono, ma di poiane.
In ogni caso, le Azzorre sono davvero isolate e distanti da tutto, proprio come si immaginava fosse Atlantide. Guardando queste terre incontaminate, ricche di vegetazione e laghi naturali, le leggende che si tramandano sembrano essere realtà.

http://www.stampalibera.com/?a=28020

3 commenti:

Anonimo ha detto...

INFO IMPORTANTE:

L’Amministratore della NASA Charles Bolden dichiara: “Marte era abitato da forme di vita extraterrestri”
by admin
Charles Bolden

L’amministratore della NASA Charles Bolden, intervistato dalla TV inglese ITV, dichiara: “Marte in passato è stato un pianeta, sotto certi aspetti, simile alla Terra. Esso era abitato da forme di vita extraterrestri…ripeto.. un tempo … Adesso può ancora esserci vita”.

Questo è il primo annuncio ufficiale fatto dalla NASA attraverso il suo amministratore, una dichiarazione che ha fatto scalpore in tutti gli ambienti scientifi e di appassionati UFO.

Charles Bolden

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Bolden ha dichiarato che una volta, in passato, su Marte esisteva una forma di vita extraterrestre! Questa è una vittoria enorme per astrobiologi e ufologi di tutto il mondo. Bolden ammette che la NASA sa che Marte una volta era abitato.

Bolden, nell’intervista, ha continuato a dire che Marte potrebbe ancora avere una forma di vita, ma se osservate il video della registrazione, noterete la sua esitazione, durante la dichiarazione. Bolden ha esistato quando ha iniziato ha parlare ” la vita esiste che adesso su pianeta rosso…” . Ha anche socchiuso gli occhi e fatto una smorfia (lato destro) come se gli faceva male a dirlo. Nel profondo del suo inconscio.. stava morendo per dare l’annuncio al mondo intero.. ma poi si è trattenuto.

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Questo è un annuncio di tale importanza storica, che dovrebbe essere posto nei libri di storia di tutto il mondo. La vita extraterrestre su Marte esiste e viene annunciata dalla NASA il 9 Ottobre 2014.

Di Scott Waring

Redazione Segnidalcielo

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Anonimo ha detto...

Alieni: nuove rivelazioni - Tutte le 24 puntate della serie di documentari targata FOCUS in streaming
Alieni: nuove rivelazioni è la serie di documentari sul mondo degli Ufo e del paranormale prodotta dal canale tv ( canale 56 del digitale terrestre ) del mensile scientifico Focus.Anteprima programma: L'8 Aprile 2011, l' FBI presenta il "Vault", una declassificazione che contiene decenni di documenti top secret del governo americano. Questa documentazione potrebbe contenere alcune delle domande che spesso ci poniamo: quali potrebbero essere i piani e le intenzioni degli alieni sulla terra? Verrebbero in pace? Alieni nuove rivelazioni indaga sul contenuto di questa collezione segreta, che raccoglie migliaia di segnalazioni di avvistamenti UFO e di diverse attività aliene. Scopriamo alcune delle verità più inquietanti sugli avvistamenti e i rapimenti alieni.
L'indagine è un opportunità di approfondimento per chi crede negli extraterrestri. Per gli scettici, invece, è giunto il momento di mettere in discussione le proprie convinzioni. ( da Focus tv ).In questa scheda sono presenti tutte le 24 puntate dell'imperdibile serie di documentari, raccolte cronologicamente in video da 18 minuti ( contenenti un episodio singolo ) e da 35 minuti ( contenenti due episodi ). I filmati provengono da Youtube, quindi permettono una pratica, comoda e sicura visione instreaming.
Episodio n° 1

Episodio n° 2
Episodio n° 3
Episodio n° 4
Episodio n° 5
Episodio n° 6
Episodio n° 7
Episodio n° 8
Episodio n° 9
Episodio n° 10
Episodio n° 11
Episodio n° 12
Episodio n° 13
Episodio n° 14
Episodio n° 15 e 16
Episodio n° 17 e 18
Episodio n° 19 e 20
Episodio n° 21 e 22
Episodio n° 23 e 24
© Fonte di riferimento


domani sera martedi' 14, dalle 21,15 alle 23, -Alieni nuove rivelazioni su Focus canale 56.
Da vedere per informarsi!

Anonimo ha detto...

La Via Lattea, patria di circa 3.000 civiltà extraterrestri
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L’Allen Telescope Array del SETI Institute (ATA) è a caccia di quei segnali radio che potrebbero provenire da ipotetiche forme di vita intelligenti presenti nella nostra galassia.

La Via Lattea potrebbe ospitare circa 3.000 civiltà extraterrestri, anche se le grandi distanze che ci separano dai nostri cugini galattici rimangono un ostacolo insormontabile affinche’ si potesse realizzare un possibile contatto .

Come stiamo cercando la vita Aliena?
Il Dr. Ian O'Neill, produttore di un programma scientifico per Discovery News, interviene per discutere alcuni metodi utilizzati dagli scienziati i quali stanno lavorando per individuare segni di vita aliena presente su altri mondi.
I dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler ed altri osservatori che scrutano i pianeti oltre il sistema solare indicano che la Terra è uno dei 40 miliardi di mondi nella galassia potenzialmente abitabili.
Questa teoria e’ stata formulata al Congresso Astronomico Internazionale di Toronto dall’astronomo Michael Garrett, capo della fondazione di ricerca astronomica olandese ASTRON.Questa teoria suona promettente, se non si considera la vastità della Via Lattea, che si estende per più di 100.000 anni luce. La luce viaggia a circa 186.000 miglia al secondo, per cui un segnale dovra’ impiegare più di 4 anni per raggiungere il vicino sistema Alpha Centauri e 100 mila anni per viaggiare da un capo all'altro della galassia.

Fonte di riferimento: discovery.com




 


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