In Grecia tre cittadini su cinque vivono in condizioni di povertà. Rapporto shock del Parlamento

Ecco quello che accadrebbe anche in Italia con l'arrivo della Troika come auspicano Scalfari e gli altri collaborazionisti Nonostante il terrorismo continuo dell'informazione che vi parla di ripresa, di surplus e di luce in fondo al tunnel, i dati sulla situazione reale della Grecia vengono in superficie. Basta solo saperli cogliere e diffondere. Ebbene nel paese esistono 2,5 milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà e altri 3,8 milioni di cittadini a rischio povertà.
Parliamo di 6,3 milioni di persone su un totale di 10 milioni di persone. Più della metà. Le ragioni? “Privazioni materiali e disoccupazione”. A portare a conoscenza dell'opinione pubblica questi dati è un rapporto dal titolo “Politiche sul reddito minimo nell'Unione Europea e in Grecia: uno studio comparativo” stilato da alcuni economisti per conto dell'Ufficio bilancio del Parlamento greco. Gli economisti, riporta Kathimerini, sostengono che a differenza degli altri paesi dell'Unione Europea “che attuano programmi per gestire le diseguaglianze sociali, la Grecia, che ha di fronte grandi fenomeni di estrema povertà e esclusione sociale, sta agendo in modo molto lento”. Gli autori hanno poi aggiunto che c'è una grande richiesta per assistenza sociale, mentre l'offerta da parte dello stato è “frammentata e piena di malfunzioni amministrative”. Secondo Eurostat, riporta il blog Ktg, la Grecia è al primo posto nell'Unione Europea in termini di rischio di povertà e ha anche il tasso di povertà effettiva maggiore (23,1%). Oltre ad essere quarta, dopo Spagna, Romania e Bulgaria, in termini di disuguaglianza sociale. La povertà relativa è definita dalla percentuale di proprietari immobiliari che guadagnano meno del 60% del reddito medio nel 2013: -per una persona si tratta di 432 euro al mese - per un nucleo di quattro persone si tratta di 908 euro al mese. Per un esercito di lavoratori a 300 euro al mese come vi abbiamo riportato qui, è chiaro che l'indice di povertà relativa inizia a riguardare una fetta di popolazione non accettabile per un paese una volta considerato nel primo mondo. Quando Scalfari e gli altri collaborazionisti italiani vi dicono di auspicare un arrivo della troika come unica speranza per il nostro paese, ricordate sempre che lo scenario futuro di quello che accadrebbe già esiste e si chiama Grecia, topo da laboratorio di Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea, un paese in cui tre cittadini su cinque sono stati trasformati in poveri e non possono più vivere in modo dignitoso.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Con alcune differenze...
in italia dirigenti e politici
prendono cifre da capogiro,
piu' fanno cazzate e piu' guadagnano...gentaglia che ha svenduto il paese in cambio dei privilegi a loro mantenuti.
La gente crepa e questi con quelle facce di caxxo in tv,continuano eruditi per questo, a raccontare e promettere senza mantenere.
Sono 5 anni che io resto della mia opinione, loro sono piattole e come tali vanno distrutte.
Ci hanno fatto ammalare...ridono mangiano e fottono...alla faccia.
Confermando i loro piani europei, schizofrenici, miglioreremo le nostre vite in peggio.
In italia non esiste un governo che possa decidere di fatto ecco perché si gioca al rimpiattino.
Oramai decidono i burocrati arroccati come Bce e bruxelles.
Mentre noi dormivamo loro si che hanno lavorato, eccoci il conto
da pagare.

Anonimo ha detto...

Uccidiamoli tutti

Anonimo ha detto...

A chiacchere noi ed i fatti a loro,
bah!

 


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