Malato di leucemia, mamma lo cura con la marijuana: “Meglio della chemio”


Dopo un anno di chemioterapia, Sierra Riddle ha deciso di optare per una cura alternativa: oggi cura la leucemia del figlio con la marijuana.
WASHINGTON – Sierra Riddle è una madre americana di un bimbo di tre anni, Landon Riddle,  affetto da leucemia. Un male terribile che lo consuma ogni giorno e per il quale l’unica cura possibile è la chemioterapia.  Il piccolo però mal sopporta le terapie e tutti i terribili effetti collaterali che queste causano. Così la sua mamma, dopo un anno di chemio ha deciso di interrompere i trattamenti, e di optare per una cura sperimentale a base di marijuana liquida,

“E’ migliorato” racconta la madre “Il mio bambino sta molto meglio ora che abbiamo cambiato cura”. Per molti mesi il piccolo Landon ha sofferto di forti dolori, ha vomitato per decine di volte giorno ed in un caso è rimasto addirittura venticinque giorni senza mangiare. 

Stremato dalla malattia e dalla chemio, il piccolo peggiorava di giorno in giorno. Così è giunta la decisione di mamma Sierra. La donna, residente nello Utah è stata denunciata, e si è così trasferita in Colorado, stato in cui le cure con la marijuana sono legali. “In poche settimane ho iniziato a vedere dei miglioramenti nella salute di mio figlio” racconta “Nel giro di qualche mese la leucemia di Landon è andata in remissione e lui è tornato a stare meglio”. Non tutto è semplice però per la giovane mamma che anche in Colorado è stata denunciata ai servizi sociali da un medico. Chi ha diagnosticato la grave malattia al bambino non crede infatti negli effetti benefici dovuti alla cannabis terapeutica. Ma sua madre, al contrario, ne è convinta e per questo è decisa a continuare con questa cura: “Mi stanno forzando ad andare contro la mia volontà di genitore e, soprattutto, mi stanno obbligando a far peggiorare la salute di Landon”, ha denunciato la donna.
Fonte: http://www.net1news.org/cronaca/bambini/malato-di-leucemia-mamma-cura-con-marijuana-meglio-della-chemio.html

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho mai capito l'accanimento terapeutico e non lo capirò mai. Perchè denunciare una madre che vuol far star meglio un figlio e a quanto pare ci stà riuscendo?

Anonimo ha detto...

tutto ciò che non è convenzionale è male e deve essere punito. così ragionano le menti bigotte e poco lungimiranti. la cura asettica è per l'asportazione del male ed è anche un atteggiamento mentale predominante. come se le certezze fossero indiscutibili. poveri idioti

Anonimo ha detto...

Credo dovrebbero lasciare alla famiglia ed in primis all'ammalato la libertà di scegliere quale tipo di cura utilizzare, a maggior ragione quando una persona è in fase terminale. La compassione è un dono che in pochi possiedono tra quelli che gravitano tra le solite lobby.
Io l'ho vissuto il dramma di un familiare con la chemio....
Credo sia una crudeltà dare false speranze e vere sofferenze a chi è ormai destinato a morire, e non aggiungo altro....

Anonimo ha detto...

Certo che ogni famiglia è chiamata a sperimentare tutto sui propri figli: dopo la chemio che ci va pesante, va bene anche quella leggera.

 


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