di Gianni Lannes
«E' possibile che il brillamento di ordigni abbia provocato i terremoti?» mi domanda un caro amico che vive nelle Marche. Purtroppo, si, risponde la scienza sismologica e la letteratura in materia. La cosiddetta attività scientifica in Europa, ed in particolare in Italia, dal 1956 agli anni ’90 ha provocato esplosioni in mare e sulla terraferma utilizzando ordigni convenzionali,
al fine di saggiare e registrare la reazione delle onde sismiche. A maggior ragione, se questo genere di esperimenti, si fanno su faglie sismiche attive.
al fine di saggiare e registrare la reazione delle onde sismiche. A maggior ragione, se questo genere di esperimenti, si fanno su faglie sismiche attive.
Ecco cosa è accaduto tra ieri e oggi ad Ancona. Una serie di terremoti in mare – con ipocentro superficiale da 6 a 10 chilometri - registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Come sempre, in questi casi, salta fuori una singolare coincidenza. Nella medesima area marina il Nucleo Sdai della Marina Militare ha fatto brillare esplosivi di non meglio specificata natura e potenzialità, addirittura per tre giorni consecutivi, dal mattino al tramonto. La prova di questa è pericolosa ed inquinante attività bellica è fornita dall’Ordinanza numero 58/2013 a firma del contrammiraglio Giovanni Pettorino, a capo della direzione marittima di Ancona.
«Ovviamente nell'ordinanza non si fa minimamente cenno alla specie di ordigni che hanno fatto esplodere» mi fa presente Angelo.
In ogni caso la menzionata ordinanza recita:
«Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Ancona…VISTI il messaggio n. 51154/N in data 04.06.2013 del Dipartimento Militare marittimo dell’Adriatico… RENDE NOTO Che dal 10.06.2013 al 13.06.2013 dalle ore 08.00 alle ore 18.00 (ora locale), all’interno della zona di mare avente centro nel punto di coordinate LAT. 43°41’15” N – LONG. 13°30’30”E e raggio di 1(UNO) miglio (come da stralcio di carta nautica allegato), si svolgeranno operazioni di distruzione di materiale esplosivo da parte del personale del Nucleo SDAI di Ancona. ORDINA Articolo 1 Nei giorni e nell’area sopraindicata sono vietate la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di imbarcazioni e natanti in genere, nonché lo svolgimento di qualsiasi altra attività marittima…Ancona, 06.06.2013 F.to IL COMANDANTE C.A. (CP) Giovanni PETTORINO».
riferimenti:
1 commento:
gia' dalla fine degli anni '80, eravamo a conoscenza, tramite un tecnico sismologo della protezione civile che sapeva, che sotto il mare adriatico c'e' una spaccatura che taglia l'Italia centrale in due! i terremoti avvenuti poi, sarebbero dovuti proprio a questa spaccatura che a distanza di anni si sta allargando inesorabilmente. Le esplosioni artificiali non sono credibili!
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