Ruota sul suo asse alla velocità di 600 chilometri al secondo, tanto che rischia di spezzarsi in due: è la stella massiccia più veloce mai individuata.
Pesa almeno otto volte più del Sole e l'ha scoperta un gruppo di astrofisici guidati dall'italiano Matteo Cantiello, che lavora negli Stati Uniti, all'università della California a Santa Barbara. La stella, chiamata VFTS 102, è molto calda e luminosa ed è circa 100.000 volte più brillante del Sole.
Possibile grazie al Very Large Telescope dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) in Cile, la scoperta è annunciata sulla rivista Astrophysical Journal Letters. Dal passato violento, perchè si pensa sia stata espulsa da un sistema di stelle binario dopo che il suo compagno è esploso, la stella si trova nella nebulosa della Tarantola, a circa 160.000 anni luce dalla Terra. Secondo Cantiello la stella potrebbe aver raggiunto una tale rapida rotazione tramite una sorta di 'danza cosmica' con una stella compagna. Quest'ultima ruotava così pericolosamente vicino alla prima, da strappare gas dalla sua superficie grazie alla forza di gravità.
''Questo gas - ha spiegato Cantiello - è caduto sulla stella, incrementando la sua massa e la sua velocita, come una pallina da tennis che aumenta la sua velocita' quando è colpita di striscio''.
La stella è insolita non solo perchè ruota così velocemente ma anche perche' si allontana dalla sua compagna a una velocita' di circa 30 chilometri al secondo. ''Aver fatto parte di un sistema binario potrebbe spiegare questa stranezza spaziale'', ha aggiunto Cantiello. ''Una stella in un sistema binario - ha aggiunto - può essere sparata via dal suo ambiente quando il suo compagno termina la sua vita in una spettacolare esplosione chiamata supernova''. La stella, infatti, si trova vicino ad una pulsar e ai resti di una supernova, che, secondo gli esperti potrebbero essere ciò che resta della sua compagna.
Secondo Cantiello questa stella potrebbe morire producendo spettacolari fuochi d'artificio. Stelle molto queste, molto grandi e superveloci, infatti, si pensa siano all'origine di alcune fra le piu' brillanti esplosioni dell'universo: i lampi di raggi gamma che si possono verificare quando la rotazione veloce di una stella produce potenti getti di luce e materia. - Ansa
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