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Wingmaker – Viaggiatori temporali dal nostro futuro



Nel 1972, in una remota zona del New Mexico settentrionale, un gruppo di escursionisti scoprì all’interno di un oscuro canyon un insolito manufatto e dei pittogrammi. Il manufatto venne esaminato da un archeologo dell’Università del New Mexico, il quale fece ricerche nell’area dove era stato ritrovato, ma non trovò segni che mostrassero la presenza stabile di una cultura preistorica nel canyon. Si giunse alla conclusione che una tribù nomade di nativi indiani americani lo avesse occasionalmente utilizzato come accampamento temporaneo e di conseguenza avesse lasciato dietro di sé alcune tracce della loro presenza.
Ad ogni modo, rimanevano due interrogativi molto sconcertanti. Tutti i manufatti, tranne uno, potevano risalire all’ottavo secolo d.C. L’eccezione, conosciuta come la “bussola”, sembrava essere un’insolita forma di tecnologia e fu trovata tra manufatti più comuni come vasellame e semplici attrezzi. La bussola era ricoperta di strani simboli geroglifici, alcuni dei quali furono riscontrati anche sul vasellame.
In secondo luogo, i pittogrammi che erano stati trovati nella zona erano comparsi in modo inspiegabile, ed erano straordinariamente diversi da qualunque altra forma di iscrizioni o arte rupestre nativa trovata nel sudovest, per non dire nell’intero continente.
A causa di queste due anomalie, i manufatti e l’intero progetto diventarono presto di competenza del governo statunitense, o più precisamente della National Security Agency (NSA). Venne deciso che questi manufatti potevano indicare una presenza extraterrestre preistorica sulla Terra, e che la NSA avesse il programma appropriato e tutto il necessario per iniziare una spedizione scientifica su vasta scala onde stabilire la natura e l’importanza del sito.
Nel 1973 quest’ultimo venne completamente esplorato da un dipartimento segreto della NSA, ma l’unico risultato fu qualche ulteriore ritrovamento che comunque non evidenziò tecnologie o prove di una presenza extraterrestre.
Inoltre si trovarono altri simboli pittografici, ma la loro decifrazione risultò un processo difficile e frustrante. Venne richiesto l’aiuto di esperti, ma fu impossibile raggiungere un accordo sul loro significato.
Così com’era diventato un’indagine prioritaria, altrettanto velocemente il progetto finì negli archivi della NSA, col nome in codice di Ancient Arrow.

Ventuno anni più tardi, nel 1994, alcuni smottamenti aprirono una sezione del sito Ancient Arrow. Il canyon si trova nella zona naturalmente oscura di un parco gestito dallo stato del New Mexico. Dopo la sua scoperta nel 1972, venne ufficialmente dichiarato ‘off limits’ per gli escursionisti e i campeggiatori e doveva rimanere nel suo stato naturale. Di tanto in tanto, scienziati finanziati dalla NSA visitavano il posto, sperando di scoprire nuove prove, ma rimanevano regolarmente delusi.
Poco dopo gli smottamenti, una piccola squadra di funzionari della NSA visito il canyon Ancient Arrow per effettuare qualche ricerca. Scoprirono che lo smottamento aveva rivelato l’entrata di una caverna nascosta che conduceva profondamente all’interno delle pareti del canyon.
Sul fonda di questa caverna, la squadra di ricerca trovò un’entrata molto ben occultata che accedeva ad un sistema di camere e di tunnel che erano stati ricavati nella roccia.
C’era un totale di 23 camere, tutte collegate in modo complicato ad un corridoio interno, ed ogni camera custodiva uno specifico dipinto sulle pareti, una serie di pittogrammi e di geroglifici e quelle che sembravano tecnologie aliene inattive.
Non appena scoperto questo accesso alla cavema, venne immediatamente stilato un rapporto col direttore responsabile del progetto Ancient Arrow. Il progetto venne formalmente sottoposto alla giurisdizione della Organizzazione di Intelligence Contatti Avanzati (ACIO) la quale organizzò una squadra di ricerca multidisciplinare onde valutare l’esatta natura del sito e cercare di scoprire ulteriori manufatti o evidenze di una visita extraterrestre.
L’ACIQ è un dipartimento segreto o comunque non riconosciuto della NSA; ha la sua sede in Virginia, ma dispone di personale anche in Belgio, India e Indonesia, ed è praticamente sconosciuto persino tra i direttori anziani all’interno della NSA. Infatti, nell’ambito dell’intera comunità dei servizi, è l’organizzazione a più basso profilo: la sua agenda è ricercare, assimilare e riprodurre qualunque tecnologia o scoperta di origine extraterrestre.
Il personale di cui dispone principalmente annovera scienziati che sono assolutamente anonimi, i quali comunque ricevono un salario annuo di oltre 400.000 dollari in virtù della loro autorizzazione di sicurezza e del quoziente intellettivo. Questa organizzazione segreta non soltanto possiede un enorme potere intellettuale, anche tecnologie molto più avanzate di qualunque struttura di ricerca sull’intero pianeta. Essi sono, in una parola, privilegiati.
Per il team di ricercatori, i manufatti ritrovati nel sito Ancient Arrow erano virtualmente incomprensibili. Vi erano molti misteri. Perché mai una cultura avanzata avrebbe lasciato i propri manufatti in una maniera così precisa e apparentemente ordinata? Qual era il messaggio che cercavano di lasciare? Quali erano le loro tecnologie, e perché le avevano abbandonate lì? I creatori di questo sito si erano mescolati con le tribù native, o rimasero una cultura isolata? Chi erano, e perché si trovavano qui nell’ottavo secolo? Avevano in programma di ritornare? Questi erano soltanto alcuni dei misteri coi quali la squadra di ricerca si doveva confrontare.
Nel corso dei sette mesi di restauro, catalogazione e analisi, il progetto Ancient Arrow fu un autentico enigma.
Venne spesa più energia nella accurata conservazione dei manufatti, piuttosto che nel cercare di risolvere il problema della loro esistenza, quantunque le speculazioni fossero all’ordine del giorno in ogni conversazione.
Gradualmente, il gruppo di ricerca strutturò un’ipotesi: che nell’ottavo secolo una cultura extraterrestre avesse fondato una colonia sulla Terra, e si fosse isolata nel canyon in questione; e che avesse la precisa missione di lasciarsi dietro una enorme “capsula temporale” che avrebbe dovuto essere scoperta nel tardo ventesimo secolo. Mentre per i ricercatori non era chiara l’esatta natura di questa capsula temporale, sembrava probabile che fosse uno scambio culturale di qualche tipo e non avesse intenti invasivi verso la Terra o i suoi abitanti.
Dopo che ne furono completati i restauri, ai ricercatori occorsero due anni per decifrare il parziale significato dei manufatti. Le 23 camere separate sembravano collegarsi insieme per formare qualche specifico messaggio o proposito.
Nella ventitreesima ed ultima camera, recuperarono un piccolo disco ottico che si presumeva contenesse informazioni digitali che potevano essere la chiave per decifrare i manufatti. Gli scienziati lo esaminarono attentamente, senza riuscire a comprendere come accedere al suo contenuto.
Furono chiamati i migliori esperti informatici dell’ACIO per cercare di forzarne l’accesso, ma senza esito: vennero impiegati parecchi mesi a tentare qualunque metodo concepibile per riuscirci, e nessuno funzionò. Per la prima volta in quasi un anno, il progetto Ancient Arrow era su un binario morto, e l’ACIO distolse velocemente i finanziamenti.
Dopo altri due mesi di inutili tentativi, venne stabilito che la tecnologia per accedere al disco semplicemente non era disponibile. Il disco ottico e tutti i manufatti e i ritrovamenti sarebbero stati immagazzinati con cura in un luogo sicuro sino a quando fossero state disponibili le tecnologie atte a sboccarlo e a raccoglierne il contenuto.
Si riteneva che contenesse mappe stellari, indici di traduzione, glossari, e tutte le risposte ai vari misteri dei suoi creatori e, forse ancora piu importante, le loro intenzioni verso la Terra. Visto che il disco era considerato di vitale importanza per comprendere il significato della capsula temporale, l’ACIO non poté far altro che congelare il progetto in attesa delle tecnologie adatte a interpretarlo.
Comunque, c’erano due scienziati della squadra di ricerca i quali ipotizzarono che il disco poteva essere sbloccato comprendendo il significato delle pitture murali in ognuna delle 23 camere. Secondo loro non sarebbe stata una soluzione complessa, tecnologica a sbloccarlo, bensì una soluzione linguistica o di traduzione.
Dopo molte insistenze, l’ ACIO decise di consentire ai due ricercatori di assemblare una replica del contenuto della capsula temporale, consistente di foto e disegni dettagliati di tutti i manufatti di tutte le 23 camere, comprese fotografie ad alta risoluzione dei dipinti murali. Ai due scienziati sarebbe stato permesso di proseguire le ricerche nel loro tempo libero, fatto salvo di mantenere il segreto più assoluto e riportare direttamente al direttore del progetto e al capo divisione dell’ACIO tutte le loro scoperte.
Il disco attico venne messo al sicuro in una camera blindata dell’ACIO. Ufficialmente il progetto fu sospeso a tempo indefinito, e tutto il personale ad esso associato venne trasferito (con promozioni) ad altri progetti. Dell’Ancient Arrow non si sarebbe più parlato sino a quando delle tecnologie o altri sistemi avessero prodotto un modo per sbloccare il disco e accedere al suo contenuto.
Gli scienziati impiegarono quasi cinque mesi, collaborando insieme, a tentare senza successo di decodificare i manufatti Ancient Arrow e determinare qualche sistema per accedere al contenuto del disco ottico. In tale periodo, l’ACIO collaudò nuove tecnologie e sistemi, ma anche questi non ebbero miglior fortuna.
Un giorno di fine estate del 1996, uno degli scienziati (un esperto linguistico) ebbe l’intuizione di ridurre i simboli delle pitture murarie a quanto di più simile fosse stato trovato negli antichi testi sumeri. Anche se era una lingua morta, il sumero era abbastanza comprensibile per questo scienziato il quale fu in grado di decodificare i simboli delle pitture, e mettendo le 23 parole nello stesso ordine delle camere del sito Ancient Arrow, riuscì infine ad accedere al disco ottico.
La connessione tra la lingua sumera e la capsula temporale era il punto di svolta che la squadra ACIO stava aspettando. Una semplice serie di 23 parole ricavò dal disco oltre 8.000 pagine di dati: sfortunatamente, questi ultimi erano incomprensibili in quanto il computer non disponeva di un set di caratteri che emulassero i geroglifici e gli insoliti simboli del linguaggio. Quindi fu necessario sviluppare un indice di traduzione, ma questo lavoro richiese loro altri sei mesi.
Infine, una volta programmato un indice di traduzione nel computer, i dati potevano essere visti a monitor o stampati nella loro forma geroglifica, ma dovevano ancora essere tradotti in inglese. Questo processo era estremamente tedioso e non poteva essere facilitato usando il computer, data la sottigliezza del linguaggio e la sua intricata connessione coi dipinti delle pareti e le rappresentazioni pittografiche disseminate ovunque nel sito Ancient Arrow.
Iniziando a sviluppare parzialmente la traduzione, si scoprì che anche all’interno del disco vi era una segmentazione dei dati in 23 unità. Ognuna di queste sembrava corrispondere ad una specifica camera. Incominciando a tradurre le prime due, risultò che ogni unità conteneva scritti filosofici e scientifici, poesie, musica, nonché un’introduzione alla cultura e alla identità dei suoi creatori.
Questi ultimi facevano riferimento a sé stessi come ai “WingMakers”. Essi rappresentavano una versione dell’umanità a venire che viveva circa 750 anni nel nostro futuro. Affermavano di essere Portatori di Cultura, ovvero coloro che introducono i semi dell’arte, della scienza e della filosofia all’umanità. Si erano lasciati dietro un totale di sette capsule temporali in varie parti del mondo, che sarebbero state scoperte secondo un piano ben orchestrato. Apparentemente il loro intento era di aiutare le successive generazioni umane a sviluppare una cultura globale un sistema unificato di filosofia, scienza ed arte.
All’inizio del 1997, lo scienziato ACIO che aveva originariamente scoperto il codice di accesso per il disco ottico iniziò stranamente a provare simpatia nei confronti della missione dei WingMaker. Si era convinto che l’ACIO non avrebbe mai reso pubblica la scoperta, ed era certo che fosse troppo importante per nasconderla. Inoltre affermava di essere in comunicazione coi WingMaker, i quali stavano osservando i progressi dell’ACIO e al momento appropriato avrebbero reso di pubblico dominio la capsula temporale e quanto in essa contenuto.
Questa affermazione preoccupava l’ACIO e in particolar modo il direttore del progetto Ancient Arrow, il quale infine raccomandò un periodo di licenza per lo scienziato e lo allontanò sommariamente dal progetto. Quest’ultimo temeva che i suoi appunti sarebbero stati alterati o distrutti, così disertò dall’organizzazione – letteralmente il primo che avesse mai fatto una cosa simile.
Poco dopo la sua defezione, egli scomparse. Tuttavia, prima di farlo, diede ad un giornalista che aveva scelto a caso una parte del suo materiale concernente i WingMaker e la loro capsula temporale.
L’autore di questo documento è quel giornalista. Sono in possesso di fotografie, musiche, poesie, disegni, indici di traduzione, copie di documenti segreti e una varietà di testi filosofici tradotti che provengono tutti dal progetto Ancient Arrow. Ho preso ogni precauzione per rimanere anonimo quindi non mi si può rintracciare. Sono della convinzione che questo materiale venga diffuso contro il volere di un’organizzazione segreta che probabilmente ha poteri dei quali persino il nostro governo e all’oscuro.
Prima che lo scienziato ACIO (che d’ora in avanti chiamerò Dr. Anderson) mi contattasse, non avevo alcun interesse in argomenti come viaggi nel tempo, extraterrestri, organizzazioni segrete o cose del genere. Quando inizialmente ascoltai la storia, mi sembrò assurda; però mantenni la mia obiettività giomalistica, incontrai il Dr. Anderson e con riluttanza giunsi alla conclusione che sarebbe stato improbabile che una persona si inventasse questa storia con tali dettagli e prove a supporto e poi desiderasse rimanere anonima.
Il Dr. Anderson aveva portato fascicoli di fotografie e disegni di strane tecnologie con sopra impressi strani simboli, rapporti di ricerca che si riferivano a tavole di traduzione, cifrari, mappe stellari e dozzine di appunti relativi alle discussioni dei capi dipartimento dell’ACIO in merito al progetto Ancient Arrow. Ogni cosa, comprese circa 400 pagine di scritti filosofici, era talmente fondata che mi fu impossibile screditarla o ignorarla.
Per chiarezza verso chi suggerisce che prima di presentare questo materiale avrei dovuto indagare maggiormente onde trovare conferme indipendenti, mi si lasci semplicemente dire che a causa della natura stessa dell’ACIO è impossibile corroborare questa storia. Ad ogni modo, per qualunque ragione, io credo al Dr. Anderson che mi ha fornito questi materiali. Non mi ha chiesto nulla. Non ha voluto denaro o riconoscimenti. La sua unica richiesta nei miei confronti è stata di decidere il miglior modo di renderli pubblici. Mi consiglio di non indagare sull’ACIO in quanto era convinto che la NSA avrebbe adoperato tattiche di disinformazione che mi avrebbero fatto perdere tempo e reso difficile, se non impossibile, la divulgazione di questo materiale.
Non ho contattato nessun altro ufficio governativo perché il Dr. Anderson mi ha avvertito che tale contatto sarebbe stato rintracciato dall’ACIO, che possiede personale di alto livello sia nella NSA che nella CIA e nella migliore delle ipotesi avrebbe innescato tentativi di disinformazione da una o entrambe.
Sono in possesso di certi documenti che non presenterò sul sito web WingMakers ma ho predisposto che, se mai dovesse accadermi qualcosa, essi vengano divulgati presso gli importanti media che conosco. Costituiscono la mia unica difesa nel divulgare questo materiale.
Il mio solo interesse sta nel presentarlo al pubblico, che poi potrà decidere cosa farne: esercitare pressioni sui politici o prendere altre iniziative – ad esso la scelta.
Sono convinta che questa storia sia troppo importante per rimanere confinata nelle mani di un’organizzazione elitaria il cui unico interesse è eseguire retroingegneria sulle tecnologie trovate nel sito Ancient Arrow onde utilizzarle per i suoi scopi, per nobili che possano essere.
Inoltre mi rendo conto che l’Internet Service Provider che sta ospitando questo sito potrebbe finire sotto indagine, ma se nei suoi confronti venisse esercitata qualunque pressione per ritirare il suo servizio, questo potrebbe spingermi a divulgare i documenti di cui parlavo prima.
Voglio essere esplicita: questi documenti forniscono la prova incontrovertibile di questa organizzazione segreta conosciuta come ACIO; vengono citati i suoi direttori e rivelate le loro vere identità.
Ho passato gli ultimi mesi ad arrovellarmi su come presentare questo materiale, e il modo più appropriato è sembrato quello di collocarlo in Internet per consentirne l’accesso ad un pubblico globale. Ho un amico intimo, del quale mi fido, che ha creato questo sito web. A parte lui, nessuno (compreso l’ospite del mio sito web) sa quello che ho fatto qui.
Forse vi domanderete perché ho scelto di riservarmi dalla totale divulgazione presso i media del materiale datomi dal Dr. Anderson. Posso soltanto dirvi che non voglio creare un’atrnosfera da circo intorno a questa scoperta.
Alla fine potrebbe finire ai media ma, per ora, il mio istinto mi suggerisce di mantenere un basso profilo tanto per questo materiale quanto per me stessa. Facendo così, spero di preservare qualche cosa della dignità di questi manufatti, e da lì farla crescere.
Non sono mai stata coinvolta in una storia di tale somma importanza, e sono sicura che se spenderete un po’ di tempo in questo sito, astenendovi anche solo qualche minuto dal vostro scetticismo, vedrete quanto sia importante questa scoperta della capsula temporale. Il miglior modo in cui potete essere d’aiuto è diffondere la notizia di questa scoperta e aprire gli occhi dei vostri rappresentanti politici. Se avete dei siti web, per favore metteteli in link col sito WingMakers.
Il Dr. Anderson mi ha avvertito che l’ACIO possiede una versione avanzata di una tecnologia basata su quella che egli chiamò “osservazione a distanza”. Per quel che ne capisco, l’osservazione a distanza è la capacità di accertare la posizione delle persone tramite una specie di “visione psichica” da parte di qualcuno addestrato in questa tecnologia. So che sembra tirato per i capelli, ma il Dr. Anderson insisteva che loro hanno questa capacità ed è una delle tecnologie più temute dalle persone all’interno dell’ACIO. In effetti, è risaputo che mantiene ligio il personale. Sfortunatamente, questo mi obbliga a stare nascosta e a spostarmi molto nel corso dei mesi a venire, quindi non aspettatevi troppi aggiornarnenti al sito web.
Credetemi, so che tutta questa storia può sembrare impossibile, ma posso solo dirvi che ho esaminato disegni dettagliati e fotografie dei manufatti prelevati presso il sito Ancient Arrow, e secondo me non appartengono nel modo più assoluto a questa tempo o mondo. Non ho mai visto nulla del genere. O i WingMaker esistono, o qualcuno ha passato un sacco di guai per convincermi del contrario, fatto sta che sono una semplice giornalista senza alcun interesse personale riguardo a operazioni segrete del governo, ET, viaggi nel tempo o manufatti alieni.
Non sono qui per convertire nessuno. Non c’è nulla cui convertirsi. Desidero semplicemente divulgare questo materiale e lasciare che ognuno lo assimili corne vuole.
Quando sentirò prudente farlo, aggiungerò altri documenti e manufatti dal sito Ancient Arrow ma, per ora, qui c’è materiale sufficiente per presentare a chiunque la cultura dei WingMaker.
Spero che vi prendiate il tempo di immergervi in questo materiale: se lo fate, potreste sorprendervi del risultato.
Anne (non il mio vero nome)
Scritto il 23 ottobre 1998

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Gli Huntza, la popolazione più longeva al mondo

Di Andrea Conti
Con questo articolo completo la tematica iniziata tramite l’articolo “Digiuno terapeutico, nutrimento per l’anima”
Tempo fa iniziai una ricerca sul popolo più longevo al mondo e scoprii dati molto interessanti.
E’ il popolo degli Huntza: questa popalazione non solo vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..
Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.
La nostra èlite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.
Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.
Digiuno e prodotti vegetali
Gli Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati definiscono “digiuno terapeutico”. L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno.
Coltivano orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni. Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.
Il bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione straordinarie capacità di vigore.
Un Hunza può andare camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi.
Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto che nelle spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.
Il digiuno nel mondo animale
Anche in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza, nei periodi di carenza di prede. In autunno gli stambecchi, camosci e cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a causa dell’ altitudine dove vivono, non permette l’ approvvigionamento di cibo sufficiente. Il bello che i violenti scontri che i cervi hanno tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale. Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si fermano mai e a fine corsa il loro perso ritorna normale. I lupi cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel successivo periodo della posa delle uova. In sostanza il digiuno è una condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti benefici.
Acqua alcalina
L’ultimo elemento fondamentale per la forza, e la longevità di questo popolo fu la composizione dell’ acqua. Dopo diversi studi emerse che l’acqua degli Hunza possedeva elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante ed elevato contenuto di minerali colloidali. Effettivamente come sperimentatore e ricercatore indipendente devo dire che digiunare con acqua alcalina è molto più semplice che digiunare con acqua di rubinetto o imbottigliata. L’acidosi metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e il ph rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già spiegato che l’unico frutto a mantenere il ph umano stabile è la mela rossa; nel digiuno invece ci si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con argilla verde ventilata, o facendo lavaggi interni/esterni con acqua e sale integrale.
Oggi il territorio degli Huntza è stato intaccato dalla società “evoluta” e anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.
Conclusioni
Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente:
“Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”…
“Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”…
“Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”…
“Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc…
“Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” ……….
Esiste veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli stili di vita errati ad accelerare il corso delle lancette?
Hanno senso le ansie di alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad avere figli “in termpo”?
E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …. ?
E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?
Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.
Andrea Conti
Dottore in Fisioterapia
Università degli Studi di Roma

Usa: esperimenti segreti di manipolazione genetica

di Gianni Lannes

L’obiettivo è il controllo del pianeta Terra. Impossibile negare l’evidenza: governi e militari trattano la popolazione peggio di una cavia. La dittatura nazista o staliniana al confronto è uno scherzo.  Ecco altre prove del Pentagono: la diffusione aerea di impianti biologici nel cibo, nell’acqua, nell’aria.  Lo dicono comunque gli stessi criminali in divisa che spadroneggiano in mezzo mondo, Italia in primis: «…are used to treat vast areas...». La brochure a stelle e strisce è inequivocabile:  «The 757th Airlift Squadron of the 910th Airlift Wing conducts the only aerial spray missions in the Air Force. These Reservists use four C-130H aircraft equipped with Modular Aerial Spray Systems (MASS), which are used to treat vast areas. For example, crews were charged with spraying areas devastated by Hurricane Katrina in Mississippi, Louisiana and Texas, to prevent the spread of disease. The 757th Airlift Squadron operates out of the Youngstown Air Reserve Station in Ohio». Si chiede un mio informatore  allarmato:  con cosa e per cosa?  E avvisano chi viene trattato? Va in onda il medesimo copione già sperimentato negli anni ’50 e ’60 mediante gli esperimenti nucleari segreti direttamente sulla popolazione (alla voce Stati Uniti d’America e Gran Bretagna), scoperti da ricercatori indipendenti ed ammessi dai “governi alleati”. Vale a dire: una sperimentazione di massa. Si, perché lo zio Sam ha allargato a dismisura l’orizzonte su scala planetaria. Tanto chi lo controlla? L’Europa è succube o tutt’al più supina al volere criminale della Casa Bianca e al nuovo ordine mondiale degli illuminati (vedi anche i criminali a piede libero Rockfeller e Rotshild). A parte le lobbies, basta dare un’occhiata all’Aspen Institute , o meglio al grado di cooptazione della cosiddetta “classe dirigente” del vecchio continente. Quanto alla portaerei Italia, i boiardi di Stato ci sono tutti: da Berlusconi a Prodi, passando per l’eterodiretto Monti ed il privilegiato Napolitano (inciampato nella trattativa Stato-mafia). Alzi la mano chi è fuori controllo disumano, a parte i miopi e i noti corrotti assoldati un tanto al chilo. Il tema della guerra ambientale in atto non entra nel dibattito generale dettato da chi detiene il potere. Quanto alle voci ammaestrate, basta fare attenzione alle grossolanità - nazionali e internazionali - pronunciate dai giullari ammaestrati - italioti e non - per rendersi conto del livello di disinformazione corrente. Allora: Saviano e Grillo a nanna. La faccenda è seria: è in gioco la vita di questa generazione e di quelle future.


Italia, scie chimiche, anno 2012.
Controllo totale - Il vero scopo delle scie chimiche (chemtrails): il controllo della popolazione mondiale, per mezzo della distribuzione  sul globo di microsensori che funzionano alimentati dai raggi ultravioletti. Ecco perché gli avvelenatori stanno completando la distruzione dell'ozonosfera.  Bisognerebbe acquisire familiarità con il documento “Weather As a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”, un capitolo delle previsioni future. Le persone preoccupate circa le operazioni di aerosol in tutto il mondo nell’atmosfera e definite “scie chimiche”, spesso si riferiscono a questo testo come un’evidenza in grado di dimostrare che le forze armate statunitensi sono coinvolte nelle operazioni di irrorazione per il controllo del tempo. Si tratta di un documento bellico da divulgare nelle scuole  di ogni ordine e grado ed in ogni continente.  Il concetto che le scie chimiche servono a ridurre il riscaldamento globale è la solita storia di copertura. L’aeronautica militare nord-americana ha studiato come diffondere sensori nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo, dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo. Numerosi ricercatori indipendenti hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario ed un tipo di fibra di polietilene e silicio. Solo per offrire un termine di paragone documentato da nord a sud, osservato da una miriade di testimoni oculari: nel giugno 2012 in Puglia nevicava di brutto su distese di ortaggi, uliveti, vigneti e campi di grano. Velivoli senza livrea hanno irrorato il cielo nell’indifferenza generale, grazie alla compiacenza delle sottomesse autorità tricolori; ovviamente in ossequio agli accordi della Nato.

La dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa ed il dottor Michael Castle, chimico e attivista, hanno unito le loro forze per determinare se le nanofibre che fuoriescono dalla pelle dei malati di Morgellons e le nanofibre delle scie chimiche sono correlate. I pazienti affetti da Morgellons presentano nanofibre di colori differenti che fuoriescono da piaghe che non guariscono. Le fibre di ricaduta delle scie chimiche sono simili. Sono su di noi, nella nostra abitazione e si possono vedere con una luce fluorescente nera. La luce ultravioletta le fa brillare.  I filamenti, campioni di tessuto prelevati dalle vittime del Morgellons e campioni delle fibre delle chemtrails, sono stati inviati nei migliori laboratori degli Stati Uniti: AMDL Inc., ACS, Inc., MIT e Lambda Solutions. Il dottor Castle e la dottoressa Staninger hanno chiesto a questi laboratori di identificare le fibre. La dottoressa Staninger ha inoltre determinato che i filamenti del Texas coincidono con quelli analizzati in Italia. Le fibre delle scie chimiche sono una specie di filamenti pre-Morgellons. Le fibre del Morgellons sono più sviluppate, ma sono correlate ad un tipo di nanotecnologia. Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri elementi non identificati come alimentazione. Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. E’ possibile che le fibre delle scie chimiche diventino nanoparticelle? La dottoressa Staninger pensa di sì. Le nanoarticelle possono passare attraverso le barriere del sangue nei polmoni, entrare in circolo e raggiungere il cervello o altri organi del corpo. Jim Giles afferma: “Le nanoparticelle, piccoli grumi che potrebbero essere usati per rendere i circuiti dei computers più veloci e per migliorare l’assorbimento dei farmaci, possono raggiungere il cervello dopo essere state inalate".

La Staninger ritiene che queste nanoparticelle siano in grado di assemblarsi dopo che hanno raggiunto il cervello o altri organi. Ella afferma che noi mangiamo questa nanotecnologia. È nel cibo, nelle piante e negli animali. Ricorda anche che le nanoparticelle replicano il D.N.A. dei germi con cui vengono in contatto. Ciò determina un aumento delle malattie. Un tipo di nanofilo è implicato nella creazione di pseudo-capelli e di pseudo-pelle. Queste proteine, in grado di replicarsi, creano anche forme chimeriche, simili ad insetti o a parassiti. Nascono pure dei bambini con queste nanomacchine nel loro organismo e ciò è la prova che questa tecnologia può oltrepassare le barriere protettive. Il dottor Castle ha stabilito che almeno 20 milioni di Statunitensi hanno questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Il Morgellons si diffonde con una media di mille casi al giorno. La media è destinata a crescere nei prossimi anni. Le persone che non manifestano sintomi del Morgellons possono avere comunque una malattia non conclamata. Si ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle. Se non si manifestano sintomi, vuol dire che il tuo organismo si sta abituando all’aggressione.

Su la testa - Una volta i disinformatori prezzolati o più semplicemente i dementi nullafacenti - senza arte né parte - stravaccati sul web, riuscivano a convincere le masse facendo credere che Haarp fosse una stazione radio per musica leggera, che le scie chimiche un grazioso ornamento al cielo naturale, i cerchi nel grano elaborati da ricci in amore, il signoraggio bancario una fortuna per i popoli. Invece, basta socchiudere gli occhi al cielo. Quella che stiamo vivendo è una guerra climatica, ambientale, finanziaria ed alimentare creata in laboratorio da criminali potenti. O apriamo le menti e facciamo qualche cosa di sensato per arrestare questa barbarie, oppure siamo destinati in questa vita a soccombere. Non è più tempo di ingenuità o chiacchere al vento. Bisogna osare: vale a dire mandare gambe all’aria questo sistema di potere che opprime il genere umano e distrugge la vita di Gaia.

La BCE getta la maschera. Draghi: «Un vero controllo sui bilanci nazionali»

Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, interviene nel dibattito sulla crisi dell'Eurozona, a pochi giorni dagli attacchi dei falchi tedeschi sul tetto allo spread.

Nell'articolo scritto da Draghi e pubblicato sul sito della BCE e del giornale tedesco Die Zeit, il presiedente della BCE sottolinea alcuni punti fondamentali del progetto unitario europeo: 1) La politica monetaria a volte può richiedere misure eccezionali; 2) La Banca centrale europea non è un'istituzione politica, ma è impegnata nelle sue responsabilità come istituzione dell'Unione europea; 3)  Le politiche fiscali dei Paesi dell'area euro rendono necessario «un vero controllo sui bilanci nazionali»,  e «le conseguenze di politiche fiscali sbagliate in un'unione monetaria sono troppo gravi perché queste restino affidate ai singoli Paesi». Ergo, per avere stabilità in Europa, gli Stati nazionali, dopo aver ceduto la sovranità sulla politica monetaria alla BCE, devono cedere completamente la sovranità sulla politica fiscale.

Traduzione e commento dell'articolo di Mario Draghi, presidente della BCE, Banca Centrale Europea, impropriamente ritenuta un'istituzione pubblica dell'Unione Europea.

Il futuro dell'Euro: la stabilità attraverso il cambiamento

In tutta Europa è in corso un dibattito di fondo sul futuro dell'euro. Molti cittadini sono preoccupati per come stanno andando le cose in Europa. Eppure, le soluzioni presentate appaiono loro insoddisfacenti. Questo perché queste soluzioni offrono scelte binarie: o tornare al passato, o si deve passare agli Stati Uniti d'Europa. La mia risposta alla domanda è: per avere un euro stabile, non abbiamo bisogni di scegliere tra gli estremi.

Il motivo di questo dibattito non è l'euro come moneta. Gli obiettivi della moneta unica rimangono rilevanti oggi, come lo erano quando la moneta unica è stata concordata. Per diffondere la stbilità dei prezzi e una crescita sostenibile per tutti i cittadini europei.

Per raccogliere i frutti del grande mercato unico del mendo (la globalizzazione, n.d.t.) e rendere il processo storico di unificazione europea irreversibile. Per migliorare la posizione dell'Europa - non solo economicamente, ma anche politicamente - in un mondo globalizzato.

Il presidente dell'Eurotower, come recita lo statuto della BCE, sottolinea che uno dei ruoli dell'Euro è quello di mantenere la stabilità dei prezzi, cioè tenere a bada l'inflazione. Domanda: in un sistema monetario come quello europeo, nel quale la moneta è "prestata" da un istituto bancario agli stati, a fronte di un interesse, come è possibile tenere i prezzi stabili se la tassazione serve a finanziare il rientro dal debito pubblico?

Un esempio: in Italia, il governo Monti, per aumentare il gettito fiscale al fine di diminuire l'esposizione debitoria dell'Italia nei confronti della BCE, ha aumentato l'IVA al 21 per cento - si pensa già di portarla al 23 per cento -. Ora tutti sanno che l'IVA è un'imposta che grava direttamente sui prezzi al consumo, rodendo il potere d'acquisto dei cittadini. Seconda domanda: come si fa a tenere i prezzi bassi, aumentando le tasse? Ma vediamo il draghetto nazionale come continua:

Il dibattito è in corso, perché l'area dell'euro non si è ancora configurata come una comunità politica. Le valute, in ultima analisi, dipendono dalle istituzione che vi sono dietro. Quando all'inizio fu proposto l'euro, ci fu chi disse che la moneta unica avrebbe dovuto essere preceduta da un lungo precesso di integrazione politica.

Questo perchè la condivisione di una moneta comporterebbe un elevato grado di coordinamento nel processo decisionale. Per i paesi membri si tratterebbe di una "schicksalsgemeinschaft" (parola tedesca che significa "condivisione di destino") e avrebbe bisogno di forti fondamenti democratici comuni.

Ma nel 1990, fu fatta la scelto di non dare tali caratteristiche all'euro. L'euro è stato lanciato come "moneta senza stato" per preservare la sovranità e la diversità dei paesi membri. Questo è avvenuto con il cosiddetto "Maastricht setup", che ha gettato le fondamenta istituzionali dell'euro. Ma, come i recenti avvenimenti hanno dimostrato, il quadro istituzionale ha lasciato la zona euro non sufficientemente attrezzata per garantire sane politiche economiche e gestire efficacemente la crisi.

Per questo motivo, la via da seguire non può essere un ritorno allo status quo ante (un ritorno alla condizione precedente all'introduzione dell'Euro). La sfida di avere una politica monetaria unica, ma con politiche fiscali, economiche e finanziarie scarsamente coordinate, è emersa con la crisi.

Come ha detto Jean Monnet (un politologo francese morto nel 1979, uno dei "padri fondatori" dell'Unione Europea), il coordinamento "è un metodo che promuove la discussione, ma non porta a una decisione". E decisioni forti devono essere prese per gestire la seconda valuta più importante del mondo.

Mario Draghi prende atto che l'euro è una moneta senza stato. Sarebbe onesto, da parte del presidente della BCE, che egli prendesse atto pure del fatto che l'Europa sta diventando uno stato senza politica e senza democrazia. La maggior parte delle cariche di responsabilità nella Commissione Europea e nel Consiglio Europeo, sono ricoperte da tecnocrati non eletti e che in nessuno modo possono essere licenziati dai cittadini europei.

L'Europa somiglia molto di più ad un consorzio di Società-Stati riuniti attorno ad una Banca Centrale, dove i cittadini non sono altro che "spettatori" di scelte e programmi ai quali non hanno minimamente partecipato. Quindi, caro Draghi, dopo aver preso atto che l'euro è nato senza stato, piuttosto che di controllo economico, l'Europa ha bisogno di democrazia e politica.

E poi, questo padre fondatore Jean Monnet (personalmente non l'avevo mai sentito, n.d.r.), ci avrebbe dovuto dire in che modo si prendono queste decisioni, visto che il coordinamento è inutile. Monnet, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, Il 5 agosto 1943 ad Algeri divenne membro del Comitato Nazionale di Liberazione e si espresse con queste parole:

« Non ci sarà mai pace in Europa se gli stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale...[ciò] presuppone che gli stati d'Europa formino una federazione o una entità europea che ne faccia una comune unità economica». Quindi, questo è il piano: ulteriore cessione di sovranità, nel nome della pace e dell'uniformità. Forse Mario Draghi ci può dire chi deve prendere queste decisioni forti. Leggiamo:

Una nuova architettura per l'aera euro è auspicabile per creare prosperità sostenibile per tutti i paesi dell'area euro, e in particolare per la Germania. La radice del successo della Germania è la sua profonda integrazione nelle economie europee e mondiali.

Per continuare a prosperare, la Germania deve rimanere il punto fermo di una valuta forte, al centro di una zona di stabilità monetaria e in una dinamica e competitiva economia dell'area euro. Solo una forte unione economica e monetaria è in grado di fornire questo.

Tuttavia, questa nuova architettura non richiede un'unione politica prima. E' chiaro che l'unione monetaria implica un grado più elevato di decisioni congiunte. Ma l'integrazione economica e integrazione politica sono in grado di svilupparsi in parallelo.

Se necessario, la sovranità in alcuni aspetti di politica economica possono e devono essere messe in comune e la legittimazione democratica approfondita.

L'euro giova sopratutto alla Germania. E questo l'avevamo capito. Poco importa se paesi come l'Italia, benché importante esportatore e dotato di una grandissima tradizione manifatturiera, deve sottomettersi al paese "meglio integrato nelle europee e mondiali, in nome di una unione economica europea, della quale ancora non si capisce l'utilità per i cittadini.

Nonostante non esista un'Europa Politica, la sovranità degli stati aderenti, può e DEVE essere messa in comune per il bene dell'economia, unico obiettivo e parametro di benessere dell'uomo del XXI secolo. Che poi, mettere in comune la sovranità che significa? Nelle mani di quali istituzioni? Nelle mani di quale gruppo o persona? Leggiamo e inquietiamoci:

Fino a che punto questo dovrebbe avvenire? Non abbiamo bisogno di una centralizzazione di tutte le politiche economiche. Al contrario, siamo in grado di rispondere a questa domanda pragmatica: quali sono i requisiti fondamentali per completare l'unione economica e monetaria. Così facendo, troveremo che tutte le misure necessarie sono saldamente alla nostra portata.

Per le politiche di bilancio, abbiamo bisogno di controllo vero rispetto ai bilanci nazionali. Le conseguenze di incaute politiche fiscali, in una unione monetaria, sono troppo gravi per rimanere auto-controllate. Per politiche economiche più ampie, abbiamo bisogno di garantire la competitività. I paesi devono essere in grado di generare una crescita sostenibile e un occupazione elevata senza squilibri eccessivi.

L'area dell'euro non è una nazione-stato nella quale persistenti sovvenzioni regionali godono di sostegno popolare. Pertanto, non possiamo permetterci una situazione in cui alcune regioni abbiano grandi disavanzi rispetto alle altre [...].

Una fondazione politica più solida dovrebbe consentire un accordo su un principio fondamentale: che non è nè sostenibile, nè legittimo per i paesi aderenti, perseguire politiche nazionali che possono causare un danno economico per gli altri. Questo vincolo deve essere il fondamento del modo in cui i paesi progettano i loro modelli economici e sociali.

L'unico modello sostenibile è quello che è coerente con i dettami di una moneta comune. I paesi devono vivere con i propri mezzi. La concorrenza dei mercati e del lavoro deve essere migliorata. Le banche devono essere conformi ai più alti standard normativi e concentrarsi sul servizio dell'economia reale. Questa non è la fine, ma il rinnovamento del modello sociale europeo.

Quindi, la crisi non è la fine, ma l'opportunità per dare un giro di vite a tutta la costruzione antidemocratica europea. Questa è l'idea: più competizione tra i produttori, più competizione tra i lavoratori. Dimenticatevi parole come concordia, solidarietà, uguaglianza. Il Nuovo Consorzio Europeo che sta per nascere fonda la sua essenza sull'economia, cioè sul profitto. Altra parola d'ordine: crescere! Crescere all'infinito, anche se il pianeta è alla frutta, bisogna crescere.

Inoltre, la domanda è sempre la stessa: chi decide se una politica fiscale di un dato paese è dannosa per gli altri? Se quel paese la ritiene giusta per il bene dei propri cittadini? Perchè Mario Draghi si rivolge a me come contribuente, e non come cittadino? Perchè il paternalismo degli eurotecnocrati non mi fa sentire per niente protetto?

Dal punto di vista della BCE, una forte unione economica è un completamento essenziale per la politica monetaria unica. Costruire questo processo richiederà un processi strutturato con la corretta sequenza. Tuttavia, i cittadini possono essere certi che tre elementi rimarranno costanti. La BCE farà ciò che è necessario per assicurare la stabilità dei prezzi. Essa rimarrà indipendente. E agirà sempre entro i limiti del suo mandato.

Mettiamoci l'anima in pace: quello che sembra un tentativo di rassicurazione per i cittadini, è un vero e proprio avvertimento: la BCE c'è e ci sarà e farà quello che è stato il suo compito fin dall'inizio: indebitare gli stati; la BCE assicurerà la stabilità dei prezzi (finora non c'è riuscita, quindi due sono le cose: o sono incompetenti, o dicono le bugie); la BCE è indipendente dal potere politico... e questo dovrebbe essere un bene? Infine, la BCE agirà nei limiti del suo mandato... con un però, però:

Eppure, dovrebbe essere chiaro che la realizzazione del nostro mandato a colte ci impone di andare oltre gli strumenti standard di politica monetaria. [...] Questo può, a volte, richiedere misure eccezionali. Ma questa è la nostra responsabilità, come banca centrale della zone euro nel suo insieme.

Eh già, la missione prima di tutto, il progetto avanti ogni altra cosa.

La BCE non è una istituzione politica. Ma si è impegnata nelle sue responsabilità come istituzione dell'Unione Europea. Come tale, non dobbiamo mai perdere di vista la nostra missione per garantire una moneta forte e stabile. Le banconote che noi diffondiamo recano la bandiera europea e sono un potente simbolo di identità europea [...].

La BCE non è un'istituzione politica. Peccato, però, che le sue scelte sui tassi d'interesse, sulla quantità di moneta circolante e sugli aiuti da dare agli stati e alle banche incidano profondamente sulle politiche di bilancio dei paesi membri e sulle tasche dei cittadini.

Bugia: la BCE, benché sia prevista dai trattati europei, non è stata concepita come ente pubblico, ma come banca d'affari privata. Gli azionisti della BCE sono le Banche Nazionali degli stati membri, a loro volta composte da banche private. Basta vedere gli statuti... è tutto disponibile, ma nessuno va a vedere. SVEGLIA!

Le care banconote colorate che la BCE diffonde in Europa, oltre a recare la bandiera dell'Europa, che come Draghi stesso ha scritto non esiste politicamente, reca anche la firma del presidente della BCE e la sigla della Banca. Questo significa, che legalmente, quella banconota è di proprietà della BCE e non del portatore. Quella banconota è nelle mani del portatore come "titolo di debito". Ciò significa che, prima o poi, in una forma o in un'altra, quella banconota tornerà alla BCE, compresi gli interessi.

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Quel buco nella magnetosfera terrestre e le preoccupazioni dell'Unione Europea

Terremoto M4.1 a Los Angeles: Un mese fa ci fu una scossa di M4.6 nella stessa zona

Una scossa di terremoto M4.1 ha colpito la California alle ore 20:31 UTC (22:31 ITA). L'epicentro è stato localizzato nell'Area di Los Angeles, nella città di Yorba Linda. La profondità è stata stabilita a 8.8Km, per questo il sisma è stato avvertito dalla popolazione, facendo raggiungere un'intensità V sulla scala Mercalli. Al momento non si segnalano danni e/o feriti.
La scossa fino alle 23 ITA non è stata seguita da assestamenti udibili, se vi saranno nelle prossime ore altre scosse di intensità importante verrà fatto un'aggiornamento.
http://sismainrete.blogspot.it/2012/08/terremoto-m41-los-angeles-un-mese-fa-ci.html

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L'esplosione di un meteorite nei cieli del Galles terrorizza numerose persone!

Un meteorite e' esploso nei cieli del Galles del Sud la scorsa notte. Secondo testimoni. intorno alle 11:10,di sera in tutto il Regno Unito sembra che sia stata avvistata una luce brillante solcare i cieli e che sarebbe esplosa vicino Cwmbran. La polizia afferma di aver ricevuto numerose segnalazioni dell'evento,decine di utenti su Twitter e su forum di astronomia hanno riportato di aver avvistato la luce brillante nel cielo per tre a otto secondi. Nathan Jones da St Athan, ha scritto su un sito specializzato di aver avvistato l'oggetto luminoso ma di averlo perso di vista pochi secondi dopo. "Ho visto un oggetto,che non posso specificare,che aveva come una scia di fuoco dietro. Era arancione e bianco e molto luminoso, e sembrava anche molto vicino."Non ho mai visto qualcosa di così straordinario nella mia vita"ha detto.Hannah Sabido un'altra utente della rete ha detto che sembrava una" sfera luminosa bianca con una lunga coda luminosa di colore verde ". Ha detto: "E 'diventato più arancione verso Nord Est, sprigionando scintille arancioni prima di scoppiare.Sembra che l'esplosione della meteora abbia generato un boom sonico con conseguente onda d'urto che ha fatto vibrare numerose abitazioni.Gli esperti sono al lavoro per cercare di localizzare eventuali frammenti del meteorite per analizzarli.

 


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