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Canarie: paura tra i residenti di El Hierro, l'isola si sta sollevando!

29 Giugno 2012 - ISOLE CANARIE - Dopo giorni di continui terremoti, i residenti delle Isole Canarie ed in particolare gli abitanti di El Hierro vivono nel terrore di una eruzione vulcanica Secondo il National Geographic Institute spagnolo, un intenso sciame sismico sta scuotendo l'isola e sembra gradualmente aumentare di forza dallo scorso 25 giugno. Circa 750 terremoti sono stati registrati alcuni sono stati abbastanza forti da essere avvertiti distintamente dai residenti. L'isola è stata posta in stato di allerta giallo, dal comitato di sicurezza responsabile delle operazioni La più forte scossa finora registrata e' stata di intensita' pari al 4,0 sulla scala Richter avvenuta Mercoledì 27 giugno. Ma la cosa piu' spaventosa per i circa 10.000 abitanti è il fatto che l'isola si stia rigonfiando sollevandosi secondo le misure, di cinque centimetri in quattro giorni. Considerando che l'attività vulcanica del 2011 si sviluppo' in mare, questa volta il magma sembra che stia risalendo proprio sotto l'isola. Gli scienziati stanno cercando di capire in base agli epicentri dei sismi dove questo processo di inflazione magmatica avra' sfogo un eruzione vulcanica a questo punto e' sempre piu' probabile.

Devastanti incendi in Colorado rischiano di cambiare le mappe forestali

WASHINGTON - Un violento incendio investe da circa tre giorni l'area collinosa nei pressi di Colorado Hills, in Colorado, distruggendo centinaia di case. Secondo The Denver Post, uno dei principali quotidiani locali, oltre 32mila persone sono già state evacuate, cacciate dalle altissime fiamme che i vigili del fuoco non sono riusciti per il momento a contenere. La siccità e le elevate temperature, quasi 40 gradi all'ombra in alcune aree da cinque giorni, hanno reso la situazione molto difficile, e migliaia di ettari sono già andati in fumo.

INCENDI ANCHE IN ALTRI STATI, RISCHIANO DI CAMBIARE LE MAPPE FORESTALI USA - Gli incendi che divampano da giorni nelle foreste occidentali del Paese, dal Colorado allo Utah, dal Montana al Nuovo Messico, rischiano di cambiare la mappa delle distese verdi amatissime dagli americani. Oltre ad avere un grave impatto ambientale. Secondo Craig Allen, ecologista presso il Geological Survey di Los Alamos, Nuovo Messico, le piante che ricresceranno saranno radicalmente diverse da quelle distrutte. Diverse specie vegetali rischiano l'estinzione e le foreste divorate dalle fiamme lasceranno il posto a praterie e arbusti. "Dagli anni Novanta in poi si è verificato un aumento sempre crescente degli incendi - ha detto Allen durante una conferenza sull'ambiente ad Aspen - Questo perché col tempo la vegetazione è diventata più alta e fitta, e il clima più secco, e soprattutto più caldo - L'aumento delle temperature sta facendo scomparire le foreste da quelle montagne. Gli alberi fitti cresciuti dal Diciannovesimo Secolo in poi non si rigenereranno, ma lasceranno il posto a nuove specie". L'incendio divampato sabato in Colorado per esempio, che ha visto bruciare 6.200 acri di terreno in alcune delle zone turistiche più popolari dello Stato, tra cui le Montagne Rocciose e il Waldo Canyon 32.000 persone sono state evacuate dalle loro case, tanto che il capo dei pompieri della città di Colorado Springs Rich Brown l'ha definito un incendio di "proporzioni epiche". In Utah è stata evacuata un'intera comunità di circa 1.200 abitanti. E gli esperti lanciano l'allarme turismo, un grandissimo business soprattutto in Colorado e che potrebbe subire perdite ingenti.

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Migliaia di super tornado riscaldano l'atmosfera del Sole

Per quale motivo l'alta atmosfera del Sole è 300 volte più calda della sua superficie? La domanda ricorre, senza risposta, da moltissimi anni, ma solo ora è stata avanzata un'ipotesi supportata da osservazioni dirette: l'atmosfera solare è percorsa da migliaia di super tornado magnetici.

Un team di astrofisici dell'Università di Oslo ha soperto, tramite osservatori terrestri e spaziali, che la porzione di sole che stavano osservando ospitava ben 14 tornado dalle dimensioni ciclopiche: alti più di 2000 km, si estendevano per una superficie grande quanto l'Europa, ed erano attraversati da flussi di particelle lanciate alla velocità di 14.500 km/h.

"Abbiamo osservato un plasma insolitamente caldo sopra alla superficie del Sole, per cui sapevamo che stava succedendo qualcosa, ma non sapevamo esattamente cosa" spiega Sven Wedemeyer-Böhm, astrofisico dell'Università di Oslo e co-autore della ricerca.

Rapportando la porzione di stella osservata all'intera superficie solare, il team di Wedemeyer-Böhm ha calcolato che, in ogni istante, l'atmosfera solare è percorsa da una media di 11.000 super tornado.



L'alta atmosfera solare, o corona, è quel disco di luce visibile durante le eclissi di sole, quando la Luna blocca completamente il nostro astro. Le eclissi sono da secoli un metodo ideale per studiare l'atmosfera solare, e in una delle prime osservazioni moderne del Sole durante uno di questi eventi, condotta nel 1939, gli astronomi furono in grado di calcolare la temperatura della corona solare: quasi 2 milioni di gradi Celsius, contro i 5.500 della superficie.

La corona solare si estende per milioni di chilometri oltre la bassa atmosfera, ed è principalmente composta da gas e vapori provenienti dagli strati inferiori dell'atmosfera solare. La materia presente nella corona si trova a temperature tali da presentarsi sotto forma di plasma, flussi di particelle ionizzate che, curiosamente, generano temperature immensamente più alte rispetto alla bassa atmosfera e alla superficie della stella.

"Ci si aspetterebbe che la temperatura del Sole debba calare man mano che ci si allontana dalla superficie, ma non è questo il caso. Qualcosa trasporta l'energia termica nell'alta atmosfera".

Una delle ipotesi è che esistana una classe di brillamenti solari dalle dimensioni minuscole, invisibili ai nostri attuali strumenti di osservazione, che spostano costantemente enormi quantità di particelle calde nell'atmosfera. 
Un'altra, invece, chiamata "Onde di Alfvén", prevede che alcune onde ad alta energia, che attraverserebbero il sole a 14,5 milioni di km l'ora, trasportino materiale del nucleo fino agli strati più alti della corona solare, innalzandone la temperatura media.

Ma i super tornado osservati da Wedemeyer-Böhm sembrano fornire la maggior parte delle risposte agli interrogativi ancora insoluti. Secondo i ricercatori, i tornado solari avrebbero origine dal movimento delle particelle calde di superficie: salgono nell'alta atmosfera, per poi ricadere verso il basso, alterando le linee magnetiche del sole e formando vortici di enorme potenza.

Ognuno di questi super tornado può durare per circa 13 minuti prima di concludersi, muovendo particelle calde a migliaia di chilometri di distanza e, probabilmente, innescando altri vortici.

"E' risaputo che l'energia ha origine da sotto la superficie del Sole, ma è ancora un mistero come questa enorme quantità di energia possa viaggiare fino all'atmosfera. Crediamo di aver trovato la prova nella forma di strutture magnetiche rotanti - tornado solari - che incanalano l'energia necessaria sotto forma di onde magnetiche che riscaldano il plasma solare. Speriamo che il processo possa essere replicato anche qui sulla Terra, per energizzare il plasma in quei tokamak che sono considerati la speranza futura per l'energgia pulita".

Non è ancora chiaro se i tornado solari seguano il ritmo solare di 11 anni, diminuendo o aumentando di numero e intensità durante le stagioni di maggiore attività solare. E' possibile, quindi, che il grande numero di vortici osservato dai ricercatori sia coincidente con l'aumento dell'attività del Sole.

Sono comunque necessari ulteriori ricerche e osservazioni per poter comprendere meglio questo nuovo e curioso fenomeno, e il suo coinvolgimento nelle temperature estreme della corona solare. "Ci sono implicazioni anche per stelle diverse dal nostro sole. Abbiamo creato modelli per superfici di stelle calde la metà del nostro sole, e anche quelle simulazioni producono tornado magnetici".

Ci Sarebbe Acqua Liquida Su Marte


Un nuovo studio rivela che parte del territorio marziano potrebbe essere stato modificato dall'acqua allo stato liquido in tempi recenti e che potrebbe indicare condizioni più favorevoli per la vita sul pianeta.

.La superficie di Marte mostra un paesaggio variegato e un nuovo studio mostra che vaste aree dell'emisfero nord hanno subito un certo numero di cicli di "gelo-disgelo".

"Questo processo è comune negli ambienti artici terrestri e nel permafrost provoca la formazione di caratteristiche zone lobate sulle piste", afferma Andreas Johnsson dell'Università di Goteborg del Dipartimento di Scienze della Terra. "Studiando come funziona il paesaggio marziano, la nostra interpretazione è che l'acqua liquida sia disponibile nel suolo durante i periodi di disgelo".

Quando avviene lo scioglimento del ghiaccio, in prossimità della superficie i sedimenti sulle piste si saturano con l'acqua da fusione e poi lentamente cominciano a muoversi verso il basso sulla parte superiore del permafrost ancora congelato, per effetto della gravità.

"Potete vedere queste strutture in prossimità di quelli che sono conosciuti come calanchi", afferma Andreas Johnsson.
I ricercatori hanno a lungo sospettato che i calanchi, che sono sia geologicamente che morfologicamente giovani, siano stati in effetti formati da acqua allo stato liquido.
"La nostra domanda e quindi se l'acqua liquida puó ancora esistere in nicchie locali, come nei crateri da impatto, dove sono collocati la maggior parte dei calanchi, e dovremmo vedere più segni del disgelo e gli effetti della fusione dell'acqua ccome lungo le linee di quelli che sono i nostri ambienti artici?".

Nello studio, che si concentra su l'emisfero settentrionale di Marte, i ricercatori hanno potuto vedere le caratteristiche lobate in prossimità delle gole. Le terre morfologicamente simili sono anche presenti nelle zone artiche della Terra e sono conosciute come "lobi da soliflusso".

Confronti con la Terra
Nello studio, i ricercatori hanno confrontato il terreno marziano con il soliflusso nello Svalbard.
"La differenza locale dello scioglimento del ghiaccio, come suggerito dai burroni, i lobi da soliflusso indicano che vi è stato probabilmente uno scongelamento più diffuso del paesaggio marziano", afferma Andreas Johnsson. "Di conseguenza ci deve essere acqua allo stato liquido in grandi aree, il che è interessante per la nostra comprensione del clima del passato."

I risultati mostrano o che i modelli climatici di Marte devono essere messi a punto per includere le condizioni climatiche richieste da queste caratteristiche, o che c'è un altro fattore in gioco.
Poiché la missione Mars Phoenix Lander ha confermato che il terreno contiene sali che possono influenzare il punto di congelamento dell'acqua in modo che possa essere liquido anche a temperature inferiori allo zero e a basse pressione atmosferica, 
"non sappiamo ancora quale di questi scenari è più probabile, ma potrebbe anche essere una combinazione dei due".

Ricerca di vita su Marte
L'acqua liquida transitoria è anche di notevole interesse per la ricerca di ambienti favorevoli alla vita su Marte. La ricerca ha dimostrato che gli organismi possono sopravvivere per lunghi periodi senza acqua in ambienti freddi sulla Terra, ma che ci deve essere l'accesso all'acqua, periodicamente.

"Su Marte, la sua morfologia suggerisce che il ghiaccio si scioglie durante i periodi caldi favorevol e che il terreno viene temporaneamente saturato con l'acqua prima del congelamento, quando arriva poi un nuovo periodo freddo. 
Questo processo stagionale è probabilmente legato a periodi quando l'asse polare di Marte era più inclinato. 
Dato il clima variabile, è possibile che queste condizioni siano ricorrenti. 

Va sottolineato, tuttavia, che questo processo può essere problematico a causa della diversa serie di processi che potrebbero causare l'aspetto simile della morfologia. Tuttavia, sulla base della morfologia comparata, dalle relazioni di morfometria e dalla vicinanza ai calanchi, questo territorio è coerente con soliflusso".

Vale a dire, tradotto in termini più comprensibili ed espliciti, che gli scienziati ci stanno dicendo che, sulla superficie di Marte, per brevi periodi stagionali e in alcuni luoghi, c'è abbondanza di acqua liquida.

Condotto dai ricercatori dell'Università di Gothenburg, in Svezia, in collaborazione con i ricercatori planetari tedeschi presso l'Università di Wilhelm a Muenster e del Germany Aerospace Center (DLR) di Berlino.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Icarus, l'International Journal For the Solar System Studies.

Foto In Alto
La superficie di Marte mostra diversi territori e di cui alcuni nell'emisfero nord potrebbero avere un ciclo di congelamento/scongelamento dell'acqua. (Credit: Image courtesy of University of Gothenburg)

TraduzioneA.Cura.Di Arthur McPaul http://nemsisprojectresearch.blogspot.it/

Scoperta la causa dell'atmosfera irrequieta di Saturno

Grazie alle immagini della sonda Cassini

Sono generati da una differenza di temperatura, i getti che sconvolgono l'atmosfera di Saturno e che finora sono stati un rompicapo per gli astronomi. La scoperta, pubblicata sulla rivista Icarus, si basa su centinaia di immagini inviati a Terra dalla missione Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

I dati sui quali si basa la ricerca sono stati raccolti da cassini nel periodo compreso fra il 2005 e il 2012. I getti erano noti da tempo ai ricercatori perché creano vaste regioni di turbolenza, con venti velocissimi che attraversano l'atmosfera dal pianeta da Est e Ovest. Adesso per spiegare il fenomeno sono in gara due teorie. Una prevede che il motore che dà energia a questo fenomeno si trova nel cuore del pianeta: la condensazione dell'acqua dal calore interno al pianeta porta ad una differenza di temperatura nell'atmosfera, provocando le forti perturbazioni che la sconvolgono. Una seconda teoria prevede che la differenza nella temperatura si debba al Sole, proprio come accade nell'atmosfera terrestre. ''E' in atto una sfida tra le due teorie'', ha detto il responsabile della ricerca, Tony Del Genio, dell'Istituto Goddard della Nasa.

Per Carolyn Porco, che guida l'analisi delle immagini prodotte da Cassini, i nuovi dati costituiscono comunque un passo in avanti nella comprensione della meteorologia di Saturno e, più in generale, sugli altri pianeti gassosi. ''E' gratificante - ha detto la ricercatrice - vedere come finalmente cominciamo a comprendere i processi atmosferici che la Terra ha in comune con altri pianeti o che, al contrario, sono esclusivi del nostri pianeta''.
Tratto dal blog:http://www.cronacheterrestri.com

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Siamo irrimediabilmente fregati

MESSAGGIO TROVATO IN UNA BOTTIGLIA NEL MARE DELLA RETE
Il significato di tutto è geopolitico, come sempre, ma  solo per chi ha occhi per coglierlo.
Produzione,sviluppo,crescita,democrazia,benessere........Sovranita'. 
Ma vi rendete conto OPPURE NO,che è TUTTO FINITO ? E’ tutto superfluo,la verità è che niente può crescere all’infinito…Ci hanno bellamente fregati.Con le votazioni  in Grecia è stata prolungata la sua angoscia per pochi mesi, dopodiché altre votazioni cammuffate,condurranno al governo l’alleanza di sinistra radicale Syriza,deliberando l’abbandono dell’Europa .E’ tutto PIANIFICATO,LORO necessitano di un’ Europa forte e robusta,
i famosi Stati Uniti d’Europa,FUNZIONALI all’arrembaggio di Siria-Iran e alll’EDIFICAZIONE dell’Eurasia...questo è il Significato della recente fusione  Rotshild-Banca Cinese.
Per distruggere la fase fugace e condurci nel NWO,si servono dell’Europa e dell’Euro manovrati in modo da annientare l’economia e farci desiderare Un nuovo Ordine Mondiale.
Non potevano fare di peggio.
Nel 1992 il trattato di Mastricht, riducendo drasticamente agli Stati la possibilita' di creare debito,li castigava a non poter crescere,costringendoli ad innalzare le imposte e ridurre i salari.
L’economia fu cosi' soffocata fino a giungere alla stagnazione. Il danno ESSENZIALE, quello realmente strutturale, fu fatto allora. Nel 2002, l’ introduzione ufficiale dell’euro, questa moneta senza uno Stato, lascio' tutti gli Stati dell' eurozona senza una moneta sovrana e portò alla riduzione del potere di acquisto dei suoi cittadini del 50%.
Le inevitabili, tragiche conseguenze, per le economie e  per i singoli cittadini e le imprese,le abbiamo sotto gli occhi ed ormai le conoscono anche i bambini. Nel 2011 i golpe bianchi distruggevano la democrazia in ’Europa,esautorandola a tempo indeterminato. Intanto, sotto lla minaccia della speculazione, veniva impedito a livello costituzionale la possibilità di far debito, condannando le Nazioni al fallimento  silenzioso.
La Germania, unica ad avvantaggiarsi da questa situazione, continua a negare la possibilita' di untrodurre gli Eurobond, la BCE continua a sostenere il sistema creditizio privato, elargendo 2 trilioni di euro,senza alcun impegno ed al tasso dell’1% alle banche ed i singoli Stati continuano a contorcersi nelgli spasimi dell' agonia, schiacciati nella morsa assassina, credito usuraio di mercato, necessita' correnti.
Secondo alcuni economisti,le banche non riusciranno mai a rendere i prestiti ricevuti, allargando a dismisura quel cratere evocato da Mario Monti che e' destinato fatalmente ad inghiottirci tutti.
Nel frattemo stanno utilizzando la ricchezza privata, alimentando spirali speculative e sostenendo la struttura finanziaria invece che il sistema produttivo e  le imprese.Quando tra breve giungeremo al COLLASSO dell’EURO,non ci sarà più né ricchezza pubblica né privata.
Saremo diretti verso la fascia dell’Africa Sub-Sahariana.
A quel punto,qualunque cosa ci verranno a propinare per uscire da questa tragedia nella quale ci hanno scientemente precipitati, ,l’accoglieremo felicemente, ma solo per la nostra definitiva schiavitu'.
Non poteva finire in miglior modo per loro,Ovvero il peggio per NOI.
In Bocca al lupo.

Rubiamo ai poveri per dare alle banche



Marco Cedolin

La confraternita di usurai prezzolati che dopo il golpe dello scorso novembre usurpa i banchi del governo, continua a maramaldeggiare allegramente sotto la guida di Mario Monti e con il sostegno incondizionato di un parlamento composto da zombies, pronti a ratificare qualsiasi bestialità venga loro ordinata.
Lacrima Fornero ha iniziato ad impegnarsi con cura certosina nella sostituzione della produzione industriale con quella dei disoccupati, il tutto naturalmente al fine di creare la crescita e partendo dal presupposto che "il lavoro non è un diritto", bensì una creatura ectoplasmatica destinata a venire esorcizzata per sempre. Il "buon" Di Pietro e la Lega si scagliano contro le sue parole, ritenendole in contrasto con la costituzione. Ma sono stati (anche) loro a sostituire la costituzione con il Trattato di Lisbona , perchè continuare a fingere che quello che è ormai ridotto a carta straccia esista ancora?
I tagli dei servizi al cittadino e dello stato sociale oggi li chiamano "spending review", probabilmente perché usare il linguaggio del padrone incrementa l'appeal e contribuisce a far si che l'interessato non capisca una mazza di quello che viene ordito alle sue spalle....


Proprio nel nome dello spending review è partita la manovra Bondi che taglierà quel poco che resta del sistema sanitario italiano. Un taglio che dovrebbe far risparmiare allo stato circa 4 miliardi, necessari per pagare le missioni di guerra, ad oggi senza copertura finanziaria, per i primi interventi di ricostruzione in Emilia Romagna e per evitare che l'Iva venga aumentata.
Il fatto che per fare fronte al terremoto in Emilia Romagna fosse già stata inserita un'accisa sulla benzina e che il governo già abbia legiferato per mettersi al riparo da qualsiasi onere concernente la ricostruzione delle abitazioni distrutte nel corso di calamità naturali, viene come sempre bellamente sottaciuto. Tagliamo e tassiamo per non aumentare l'Iva è il mantra più in voga per giustificare tutte le manovre di questi ultimi mesi. A settembre, quando l'Iva salirà al 23%, come già disposto per legge, il gingle cambierà e nel gioco del bastone e della carota verrà inserito un nuovo spauracchio sul quale fare leva, magari la stessa Iva al 25%.

Che si tratti di "prending" review o di prendi e basta, l'unica certezza sembra essere quella concernente la destinazione d'uso dei denari. Missioni di guerra per conto terzi ed acquisti di armamenti a parte, quasi tutto il denaro sottratto alle tasche dei poveracci da Equitalia & company viene e verrà devoluto alle banche, per fare fronte alla bulimica ingordigia che ne rappresenta il tratto saliente.
Nel solo corso del 2012, ben 48 miliardi di euro estorti ai contribuenti italiani andranno infatti a rimpinguare le casse del sistema bancario europeo, ma in qualche caso è possibile anche fare di più. Come sta accadendo in questi giorni con Monte dei Paschi di Siena, che il governo italiano ha premiato con un prestito di 4 miliardi di euro, per il nuovo piano industriale che prevede la chiusura di 400 filiali e l'eliminazione di 4.600 dipendenti.
Il tutto nel nome della crescita prossima ventura, naturalmente.

 


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