Grazie alle immagini della sonda Cassini
Sono generati da una differenza di temperatura, i getti che sconvolgono l'atmosfera di Saturno e che finora sono stati un rompicapo per gli astronomi. La scoperta, pubblicata sulla rivista Icarus, si basa su centinaia di immagini inviati a Terra dalla missione Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
I dati sui quali si basa la ricerca sono stati raccolti da cassini nel periodo compreso fra il 2005 e il 2012. I getti erano noti da tempo ai ricercatori perché creano vaste regioni di turbolenza, con venti velocissimi che attraversano l'atmosfera dal pianeta da Est e Ovest. Adesso per spiegare il fenomeno sono in gara due teorie. Una prevede che il motore che dà energia a questo fenomeno si trova nel cuore del pianeta: la condensazione dell'acqua dal calore interno al pianeta porta ad una differenza di temperatura nell'atmosfera, provocando le forti perturbazioni che la sconvolgono. Una seconda teoria prevede che la differenza nella temperatura si debba al Sole, proprio come accade nell'atmosfera terrestre. ''E' in atto una sfida tra le due teorie'', ha detto il responsabile della ricerca, Tony Del Genio, dell'Istituto Goddard della Nasa.
Per Carolyn Porco, che guida l'analisi delle immagini prodotte da Cassini, i nuovi dati costituiscono comunque un passo in avanti nella comprensione della meteorologia di Saturno e, più in generale, sugli altri pianeti gassosi. ''E' gratificante - ha detto la ricercatrice - vedere come finalmente cominciamo a comprendere i processi atmosferici che la Terra ha in comune con altri pianeti o che, al contrario, sono esclusivi del nostri pianeta''.
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