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Preparatevi, tra un anno Google rischia di sparire!

di Paolo Bottazzini
La decisione della Federal Trade Commission (l’antitrust americana) di procedere contro il gigante della ricerca online avvierebbe la battaglia legale di più ampia portata dopo la controversia con Microsoft. L’azione legale potrebbe portare all’estinzione di Google. Almeno nella forma in cui lo conosciamo oggi.
La strategia di competizione contro Facebook sta portando Google a un conflitto molto pericoloso con l’autorità di controllo sull’antitrust americana, la Federal Trade Commission. Il New York Times sostiene che la decisione dell’FTC di procedere contro il gigante della ricerca on-line avvierebbe la «battaglia legale di più ampia portata» contro una società della Silicon Valley dai tempi della controversia con Microsoft nel 1998. Secondo alcuni osservatori, come Dan Lyons, gli esiti del contenzioso potrebbero colpire il modello di business di Google e condurre in breve tempo «alla sua estinzione», almeno nella forma in cui lo conosciamo oggi.
Negli scorsi anni Google ha tentato di stringere accordi con Facebook e Twitter per poter utilizzare nei listati di risposte i dati inseriti dagli utenti sui social media. Facebook si è sempre sottratto alla sottoscrizione di un patto, mentre quello con Twitter si è interrotto la scorsa estate. La recinzione eretta dai gestori dei social network attorno ai contenuti e alle relazioni tra gli utenti comporta la scomparsa di una porzione significativa delle informazioni presenti su Internet, che potrebbero migliorare la capacità di indicizzazione e di proposta del motore di ricerca. Il co-fondatore di Google, Sergey Brin, ha rilasciato un paio di settimane fa un’intervista al quotidiano inglese The Guardian, in cui accusava Facebook e Twitter di uccidere lo spirito della Rete «limitando la libertà» di pubblicazione e di rintracciabilità dei contenuti on-line.
A partire dal gennaio 2012, Google ha reagito alle interdizioni degli altri attori di Internet introducendo un nuovo insieme di criteri per calcolare l’ordinamento dei risultati nel listato di risposte: i profili personali degli utenti del suo social network, Google+, e le pagine che sono linkate da questi profili vengono posizionati più in alto nella classifica. La comunità degli analisti e i gestori delle altre piattaforme ha reagito in modo molto critico a questa innovazione. Ma è proprio su questo punto che ora si focalizza lo scenario di accusa dell’FTC. In America Google copre il 67% del mercato delle ricerche web, mentre il suo competitor più prossimo, Bing, raggiunge appena il 15 per cento. Il rapporto in Europa è ancora più a vantaggio di Mountain View, il cui motore eroga oltre l’80% delle ricerche complessive. L’accusa è che Google abusi della sua posizione dominante per favorire i propri prodotti rispetto agli altri.
Tutti i commentatori osservano quanto sia difficile sostenere il ruolo dell’accusa in un processo di antitrust, soprattutto in un ambito così complesso e in rapida evoluzione come quello della ricerca on-line. Ma la serietà della situazione sembra derivare dalla decisione dell’FTC di affidare la gestione del procedimento contro Google a Beth Wilkinson, che ha seguito una quarantina di pratiche simili senza perderne nessuna. Dopo l’assegnazione del caso a un patrocinatore, la FTC non è giunta fino al contenzioso giudiziario solo un paio di volte nella sua storia: si ritiene quindi che anche in questo caso l’organo di controllo si stia preparando alla guerra. D’altra parte è almeno dall’estate scorsa che Google è entrato nel mirino delle commissioni federali di controllo.
Solo due settimane fa la Federal Communication Commission ha chiuso un contenzioso patteggiando una multa di 25 mila dollari con la società di Mountain View, per aver ostacolato le indagini sul caso. L’inchiesta riguardava il metodo attraverso il quale Google ha raccolto tra il 2008 e il 2010 una serie di dati sui privati cittadini direttamente dalle loro case, registrando le caratteristiche delle loro reti wi-fi con il passaggio dell’automobile di Street Viewer. Il report finale della FCC dichiara che Google non è perseguibile perché non esiste alcun precedente legale che si possa invocare per deliberare sull’argomento.
Anche la Commissione Europea sta analizzando da un paio di anni la posizione dominante di mercato di Google. Secondo gli osservatori americani, «la situazione potrebbe anche essere peggiore» dal momento che gli organi regolatori dell’antitrust a livello comunitario possono intervenire con ordinanze restrittive senza passare attraverso un procedimento giudiziario. Anche in Europa il tema della discussione è l’abuso della posizione dominante di mercato.
Dopo il contenzioso con l’FTC nel 1998, la Microsoft non è più stata in grado di sostenere la leadership digitale che aveva detenuto fino a quel momento: la concentrazione sulla battaglia legale ha distratto la società dall’evoluzione del mercato, e nel 2004 aveva già perso il trend della ricerca conquistato da Google, quello della musica e dei dispositivi di comunicazione raccolto dalla Apple, quello dei social network presidiato da Facebook. Per Google si immagina uno scenario che potrebbe essere altrettanto compromettente, ma con effetti anche più catastrofici.
Google+ si trova al centro di una ristrutturazione dell’intero assetto di ricerca, che ha trasformato la personalizzazione dei listati di risposta nello standard stesso del servizio. La rivoluzione è stata resa necessaria dall’andamento dei dati finanziari sull’acquisto della pubblicità nei vari formati di AdWords, che costituisce oltre il 90% del fatturato di Google. Il valore del pay-per-clic (i soldi che gli inserzionisti sono disposti a sborsare per ogni clic che ottengono sui loro annunci) è sceso del 12% rispetto a un anno fa, e del 6% rispetto all’ultimo quarto del 2011. Al contrario, il valore unitario delle inserzioni su Facebook è cresciuto dell’8% tra il terzo e il quarto trimestre del 2011, e del 23% in un anno.
Il motivo per cui il social network sembra esercitare un maggiore fascino sugli investitori è determinato dal fatto che Facebook sa esattamente chi siamo tramite la conoscenza delle relazioni personali tra gli utenti, e la ricognizione degli argomenti cui gli utenti dedicano il loro tempo e per i quali dichiarano il loro interesse tramite i Like. La riformulazione della ricerca in chiave personalizzata, e i vantaggi nell’uso di Google+, sono la strategia per restituire almeno una parte del fascino perduto da Mountain View agli occhi degli inserzionisti: con questi strumenti Google dichiara di conoscere gli interessi delle persone a un livello di dettaglio individuale, e di raccogliere anche le informazioni sulle costrizioni che governano a livello di cerchie sociali i trend di attenzione. Il report del primo quarto del 2012 ha offerto un dato ambiguo al riguardo: il valore del pay-per-clic è sceso, ma la quantità di annunci acquistati sulla rete di Google è cresciuta del 39% rispetto a un anno fa, e del 7% rispetto all’ultimo quarto del 2011 – forse anche grazie alla diminuzione del costo.
Nonostante i guadagni record del primo quarto 2012, se Google venisse colpito sull’ampiezza della Rete di offerta pubblicitaria, o nell’affidabilità della sua conoscenza degli interessi personali di ciascun utente, crollerebbero i fondamenti della sua forza finanziaria. Sia lo spessore del suo primato nel mercato della ricerca, sia la profilazione degli individui che si mostra in Google+, sono decisivi per la possibilità di Google di conservare il proprio ruolo nella competizione di Internet e nell’erogazione del servizio di ricerca come oggi lo conosciamo. La minaccia dell’azione legale della FTC e dei provvedimenti restrittivi della Commissione Europea riguardano entrambi questi fattori. Questa volta Google sembra correre rischi reali.
*Socialgraph


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Russi ed americani effettueranno esercitazioni militati congiunte,cosa sta per accadere?

2 maggio 2012 - Nel mese di Maggio per la prima volta nella storia, le forze militari russe effettueranno esercitazioni militari congiunte all’esercito americano sul suolo degli Stati Uniti e più precisamente nello stato del Colorado. Si svolgeranno operazioni di tattica aerea, compresa la ricognizione e raid in campi terroristi virtuali. Lo scenario proposto dagli americani prevede anche un attacco russo all’aeroporto di Denver, per poter organizzare al meglio un piano di evacuazione sotto minaccia imminente. Molti sono convinti che le basi principali della CIA e dell’NSA siano poste proprio nei sotterranei dell’aeroporto, inoltre si tratta del più grande scalo degli Stati Uniti e dispone della pista più lunga del paese. In superficie il Denver International Airport sembra un qualsiasi moderno aeroporto, ma sia al’interno che all’esterno presenta richiami e simboli piuttosto allarmanti. C’è chi addirittura ha dichiarato che sia stato progettato e costruito dagli Illuminati come sede per il genocidio globale che farà scattare il Nuovo Ordine Mondiale. Una normale ricerca su Internet può rivelare a chiunque i numerosi richiami agli Illuminati e il Nuovo Ordine Mondiale. Secondo i teorici della cospirazione, Denver aveva già un moderno aeroporto, lo Stapleton International. Ma nonostante le proteste, il Denver International è stato inaugurato nel 1995. La sua costruzione è iniziata con cinque misteriosi edifici completati e successivamente sepolti intatti. Si dice esistano fino a otto livelli di strutture sotterranee, e chiunque si rechi in quei luoghi rifiuta di rispondere alle domande su quello che fanno. L’intero aeroporto è circondato da un recinto di filo spinato inclinato verso l’interno, come una gigantesca prigione, per poter tenere la gente all’interno e non fuori come in altri aeroporti. Se viste dall’alto, le piste sembrano essere disposte a forma di svastica nazista. All’interno, l’aeroporto risulta ancora più strano. Si possono ammirare due grandi murales. Il primo ritrae un soldato nazista con le sembianze della morte con dei bambini intorno a lui. Il secondo mostra le popolazioni del Terzo Mondo che muoiono, alcune specie protette dall’élite e il simbolo Maya che richiama la fine del mondo nel 2012. In altre sale, si possono notare parole strane in lingue sconosciute scritte sul pavimento (come GAII DZIT DIT e altre). Inoltre è presente un monumento di granito che molti hanno indicato rappresenti una capsula del tempo. E ‘decorato con il simbolo dei Massoni e la scritta “New World Airport Commission”. E infine, la regina d’Inghilterra, presunto Illuminata, avrebbe segretamente acquistato la proprietà circostante l’aeroporto.
Fonte: kestorya
Fonte:http://teapartyorg.ning.com/forum/topics/media-buzz-as-us-confirms-russian-troops-to-train-on-american
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La Super-eruzione di Yellowstone: meno super ma più vicina

Secondo i recenti studi, il supervulcano di Yellowstone sarebbe un po' meno super ma più attivo di quanto si pensasse in precedenza. I ricercatori della Washington State University e del Centro di Ricerca dell’Università Scottish Environmental hanno scoperto che la più grande eruzione dello Yellowstone, che ha creato 2 milioni di anni fa il deposito di Huckleberry Ridge, è avvenuta in realtà in due diversi momenti di almeno 6.000 anni di distanza.



I loro risultati dipingono una nuova immagine di un vulcano più attivo di quanto si pensasse e può aiutare a ricalibrare la probabilità di un altra grande eruzione nel futuro. Prima che i ricercatori dividessero l’eruzione in due, era considerata la quarta più grande nota alla scienza.
"Il comportamento precedente del vulcano di Yellowstone è la migliore guida di ciò che farà in futuro", dice Ben Ellis, co-autore e ricercatore post-dottorato presso la Scuola Washington State University dell'ambiente."Questa ricerca suggerisce che le esplosioni dello Yellowstone sono più frequenti di quanto si pensasse"





Le nuove età di ogni eruzione del Ridge Huckleberry riducono il volume del primo evento a 2.200 chilometri cubici di magma, circa il 12 per cento in meno di quanto si pensasse. Una seconda eruzione di 290 chilometri cubi si è svolta più di 6.000 anni dopo.
Questa prima eruzione merita ancora di essere chiamato "super", in quanto è una delle più grandi conosciute che si sono verificate sulla Terra oscurando i cieli con la cenere dalla California meridionale fino al fiume Mississippi. In confronto, l’eruzione del 1980 del Mount St. Helens ha prodotto 1 chilometro cubo di cenere. L'esplosione più grande dell'Oregon del Monte Mazama 6.850 anni fa ha prodotto 116 chilometri cubici di cenere.

Che sia super o meno, un’eventuale eruzione dello Yellowstone nella nostra epoca, sarebbe davvero un disastro naturale senza precedenti. Solo un meteorite potrebbe far peggio…


Fonte: thedayafter.it

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Colombia: il Nevado de Ruiz scatena una nube di vapore fino a 2000 mt

2 maggio 2012 - Colombia - Secondo l'ultimo bollettino emesso da Ingeominas, il Nevado de Ruiz ha espulso una densa colonna di vapore bianco che ha raggiunto i 2000 metri d'altezza.
Nel lungo pennacchio vulcanico è presente un'alta concentrazione di zolfo rilevata anche a livello olfattivo anche dalla popolazione. Dopo il rilascio della nube dal cratere del vulcano l'attività simica è diminuita.
Un mese dopo aver dichiarato lo stato di allerta arancione, sul vulcano Nevado del Ruiz la situazione rimane stabile e l'Osservatorio Vulcanologico e Sismologico di Manizales, sta mantenendo un costante monitoraggio del vulcano.

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La California scossa da un preoccupante sciame sismico!

2 maggio 2012 - LOS ANGELES, California - Uno sciame continuo di piccoli terremoti sta scuotendo case e nervi a Inland Empire. Durante il fine settimana, una serie di nuove scosse vicino a Devore, Idyllwild e Indio. Il sisma avvenuto a Devore Sabato mattina e' stato di magnitudo 3.8. La maggior parte degli ultimi terremoti sono avvenuti nei pressi della faglia di San Andreas, la minacciosa crepa della crosta terrestre famosa per aver scatenato violenti terremoti nel passato. Lo sciame sismico attuale potrebbe rappresentare un inizio di movimento di una delle aree piu' pericolose al mondo. il professore Gareth Funning noto esperto di terremoti ha comparato il numero di terremoti del mese di aprile 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.e secondo le sue statistiche "Ci sono stati 200 eventi in più rispetto all'altro anno". L'ultima grande rottura della faglia di San Andreas avvenne circa 330 anni fa - nei pressi di Fort Tejon, a nord di Los Angeles. I sismologi dicono che "c'e' una possibilità su due che nei prossimi 30 anni questo terremoto avvenga",il famoso Big One,. Ma la pressione esercitata sulla faglia di San Andreas non provochera',come alcuni dicono,lo sprofondamento della California nell'Oceano,anzi il contrario.

Trema il Messico scosso da due forti terremoti nelle ultime 24 ore!

Un terremoto ha scosso il Messico con epicentro a 130 miglia di distanza da Città del Messico nella giornata di ieri. I funzionari non hanno rilevato alcun danno. Tutte le persone hanno ripreso normalmente le proprie attività come se nulla fosse accaduto. La US Geological Survey ha riferito che il sisma che ha colpito lo stato centrale di Michoacan ha avuto una magnitudo di 5,7 ed è stato registrato ad una profondità di 48 miglia.

L'epicentro è stato 128 km a sud ovest della capitale messicana. Fausto Vallejo, governatore di Michoacan, ha scritto sul suo account Twitter che non ci sono notizie di danni in nessuna zona del Paese. La stessa cosa ha fatto il sindaco di Città del Messico Marcelo Ebrard sempre su Twitter confermando l'assenza di danni.

Proprio mentre la situazione tornava alla normalità un secondo terremoto di magnitudo 6,3 ha colpito a sud-ovest del Messico vicino al confine guatemalteco sempre nella giornata di ieri. il Servizio Geologico degli Stati Uniti ha dichiarato: il sisma ha colpito a 82 km sud-ovest di Suchiate, Chiapas, con una profondità di 43 km. Il Messico ha sentito diversi terremoti forti nelle ultime settimane, come una scossa magnitudo 7,4 a fine marzo, senza gravi danni.
fonte: Usgs

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Esperti prevedono uno tsunami distruttivo nei Caraibi!

Uno dei maggiori esperti delle Nazioni Unite per l''Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) hanno dichiarato che 40 milioni di persone devono prepararsi a un potente tsunami distruttivo nei Caraibi nei prossimi due anni, richiamando così all''attenzione delle autorità locali per uno stato d''allerta preventivo.
Watson-Wright, assistente segretario generale e direttore esecutivo dell''UNESCO - Commissione oceanografica intergovernativa, ha concordato con altri esperti la possibilità di un forte tsunami.

I Caraibi potrebbero essere colpiti da un''onda gigantesca provocata da terremoti causati anche dall''attività vulcanica. Watson-Wright ha dichiarato: il pericolo è in agguato sotto le limpide acque caraibiche,e la presenza di numerosi turisti, circa 22 milioni di persone visitano le Isole ogni anno, vanno ad aggiungersi ai 40 milioni di persone che vivono nella regione.

Dal 1498 ci sono stati almeno 94 gli tsunami con run-up riportati nella regione dei Caraibi, provocando 4.652 morti Watson-Wright ha detto che la maggior parte di questi tsunami sono stati associati a terremoti sottomarini.

Il Mar dei Caraibi ha tutte le potenziali fonti di produzione-tsunami, come terremoti, frane sottomarine sub-aereo o sottomarino e l''attività vulcanica. Gli scienziati e funzionari di gestione delle catastrofi hanno detto che i modelli prevedono uno tsunami che spazzerebbe via vaste aree in diverse nazioni insulari, dove vivono la maggior parte delle persone nelle grandi città costiere.

Il Sound science-based ha simulato un''inondazione da tsunami che coinvolgerebbe Puerto Rico, varie località nelle Antille francesi e il Venezuela.

Fonte: meteoportaleitalia

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