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CONTATTI TRA LA CIVILTA' MAYA E GLI EXTRATERRESTRI?

nuovo documentario sulla civiltà Maya fornirà la prova del contatto extraterrestre con l’antica cultura maya, secondo quanto ha dichiarato un funzionario del governo messicano e produttore del film. In “Revelations of the Mayans 2012 and Beyond”, attualmente in produzione, si affermerà che i Maya hanno avuto contatti con gli extraterrestri


Il Messico rilascerà codici, manufatti e documenti significativi che evidenziano il contatto tra i Maya e gli extraterrestri,
e tutte queste informazioni saranno confermate dagli archeologi”, ha detto Julia-Levy, figlio dell’attore Raul Julia. In un comunicato al TheWrap, Luis Augusto Garcia Rosado, Ministro del turismo dello lo stato messicano di Campeche, ha detto che sono emerse nuove prove “del contatto tra i Maya e gli extraterrestri, supportato dalle traduzioni di alcuni codici, che il governo ha mantenuto al sicuro nei propri sotterranei per diverso tempo.”

Nella conversazione telefonica, ha anche parlato di “un’area di atterraggio nella giungla antica di 3000 anni.”

Raul Julia (foto accanto) sostiene che c’è la prova che i Maya avevano intenzione di guidare il pianeta per migliaia di anni, ma furono costretti a fuggire dopo un’invasione degli “uomini dalle intenzioni oscure”, lasciandosi così dietro le evidenze che erano una razza avanzata.
“Il governo messicano non sta facendo queste dichiarazioni per conto proprio – tutto ciò che diciamo, lo diciamo senza riserve”, ha detto.
Il film sarà diretto da Juan Carlos Rulfo, che ha vinto l’Humanitas Prize per “Whose to remain” nel 2009 e il Premio della Giuria al Sundance Gran Internazionale per il Documentario “In the Pit” nel 2006. Juan Diego Rodriguez Gonzalez fungerà da produttore esecutivo del Guatemala, e Eduardo Vertiz come produttore esecutivo messicano.
E ci si aspetta che le persone prendano sul serio questo documentario, perché i messaggi sono cruciali per la sopravvivenza umana, afferma con insistenza Julia-Levy.
Quando Julia-Levy, con il produttore Ed Elbert e il co-produttore Sheila McCarthy hanno annunciato al TheWrap nel mese di agosto la loro collaborazione per il loro documentario messicano, sono stati cauti nel parlare di contatti alieni, e Julia-Levy ammette che gli era stato ordinato di non dire nulla.
Link: Mayan Secrets to Be Revealed by Mexican Government in 2012 Doc

In questo link all’articolo sopra, alla domanda sul “contatto alieno” Rosado ha detto che il suo paese stava semplicemente offrendo accesso per la realizzazione del documentario “a zone precedentemente inesplorate di un sito Maya di Calakmul” (immagine). Ora, anche il governo guatemalteco ha aderito al progetto, acconsentendo anche l’accesso agli artefatti e alle profezie di recente scoperta.



Benchè il governo guatemalteco non offre informazioni sugli alieni, si è unito al Messico per sostenere il progetto. “Il Guatemala, come il Messico, è sede dell’avanzata e antica civiltà dei Maya… ha anche mantenuto alcune scoperte archeologiche classificate e ritiene che è ora di portare queste informazioni nel nuovo documentario”, questo è quanto ha detto il ministro del turismo del Guatemala, Guillermo Novielli Quezada, in un comunicato.
Ha detto che il paese sta lavorando con i registi per “il bene dell’umanità“.
Raul Julia, sostiene che il fine di cooperare è venuto direttamente dal presidente del paese, Alvaro Colom Caballero.
Il Guatemala è sito archeologico di un grande numero di insediamenti Maya pre-colombiani concentrati nel Bacino di Mirador, che include la grande città altamente organizzata di El Mirador.

In un aspetto curioso del nuovo annuncio il ministro del Guatemala Quezada è stato citato come un riferimento a “Mirador, la piramide più grande del mondo”.



Mirador, non è il nome di una piramide. E’ il nome della città intera, che comprende diverse piramidi, la più grande delle quali è La Danta – e ci si aspetta che il ministro del Guatemala dovrebbe saperlo.

“Revelations of the Mayans 2012 and Beyond” inizia le riprese il 15 novembre ed è prevista l’uscita in sala alla fine del 2012, prima della fine del calendario Maya (21 dicembre 2012).
Mentre scenari apocalittici si focalizzano sul calendario che termina il 21 dicembre 2012, molti studiosi sottolineano che semplicemente in quella data si azzera un ciclo di 5126 anni.

Cina: il tifone Nesat si sta abbattendo su Hong kong


In queste ore la Cina è tenuta sotto scacco dal tifone Nesat, e a quanto pare Hong Kong è una città letteralmente paralizzata. Tutto è stato chiuso, dalle scuole alle aziende.
Il terribile tifone, dopo essere passato nelle Filippine, nei giorni scorsi,  causando morti e feriti, ora si dirige in Cina. Nesat ha raggiunto Hong Kong a una velocità di 350 km/h.
L’allarme dell’arrivo del tifone è stato dato la scorsa notte e, infatti, già da stamattina a Hong Kong si è cominciato a sentire un vento forte unito a pioggia.
Fino ad ora non ci sono stati morti ma solo qualche ferito, colpito dai rami degli alberi divelti dalla forza dell’uragano. L’allerta, a Hong Kong, durerà fino a domani in quanto si prevede che il tifone inizierà a dirigersi verso la parte meridionale della Cina.
I danni maggiori di Nesat, comunque sia, si sono registrati nelle Filippine ove tantissime persone sono state colpite dalla sua veemenza.
Non è la prima volta che tifoni con forza analoga a quella di Nesat colpiscono, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, Hong Kong, le Filippine e le zone costiere della Cina meridionale.

Ultimamente troppe esercitazioni,per eventuali catastrofi?





Dal 3 al 10 ottobre 2011 la Svizzera svolge un'esercitazione simulata (SimEX) a Kriens LU. In questo modo tiene conto delle direttive dell'UN INSARAG (United Nations International Search and Rescue Advisory Group), secondo cui le squadre di soccorso che operano a livello internazionale devono effettuare regolarmente esercitazioni per essere in grado di far fronte alle esigenze in caso di interventi dovuti a terremoti e altre catastrofi ingenti.






L'esercitazione internazionale in caso di catastrofe è organizzata dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) in stretta collaborazione con il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Prevede una combinazione di esercizi di stato maggiore virtuali ed elementi operativi.
L'esercitazione si basa sulla simulazione di un forte sisma nell'area di Basilea con migliaia di morti e feriti e ingenti danni agli immobili e all'industria. Undici squadre provenienti da dieci Paesi e la direzione dell'esercizio composta da specialisti internazionali svolgono esercitazioni sui metodi di ricerca e salvataggio e su come contattare la popolazione locale e le autorità cantonali e nazionali. Si esaminano anche i processi di gestione dal momento dell'allarme alla smobilitazione, necessari in caso di intervento internazionale su vasta scala. 


Gli americani vogliono creare una No-Fly-Zone sulla luna!

Sembra uno scherzo, ma non è così.
Gli americani stavolta hanno deciso di imporre una no-fly-zone sulla Luna e più specificamente nei pressi dei luoghi di sbarco dell’Apollo ed altre zone, tra cui il lato oscuro della Luna.

Le motivazioni sembrano essere quelle di preservare e proteggere questi siti storici, ma forse anche nascondere qualcosa.
Secondo la rivista Science i siti delle missioni Apollo 11 e 17 sono off-limits con una percorso base di 75 per 225 metri da ogni luogo di allunaggio. Peccato (per loro) che dal 1967 è in vigore l'Outer Space Treaty, un trattato che disciplina le attività degli Stati nell'esplorazione e nell'uso dello spazio esterno, compresi la luna e altri corpi celesti, adottato all’unanimità da tutto il Mondo. Ciò significa che NESSUNO può avanzare pretese o imporre una qualsiasi azione unilaterale su un corpo celeste e questo è scritto a chiare lettere sull’articolo 2 che così recita:

Articolo II Lo spazio extra-atmosferico, compresi la luna e altri corpi celesti, non è soggetto a pretese di appropriazione nazionale di sovranità, per mezzo di uso o di occupazione, o da qualsiasi altro mezzo.

L'effetto pratico del Trattato, che è quello di impedire ogni diritto di proprietà privata allo stesso modo in cui il diritto del mare impedisce a chiunque l'appropriazione del mare. Ma l’America, anche se non giuridicamente vincolante, “consiglia e raccomanda” alle altre potenze spaziali di tenersi alla larga: l’X-37B è sempre in agguato.
Una delle restrizioni più assurde riguarda l’eventuale studio degli scarti di cibo e feci degli astronauti, che potrebbe “rivelare” come si comportano i batteri dopo più di 40 anni di esposizione alle radiazioni solari. Stronzate sembra la parola più appropriata.
Un’altra restrizione sembra proibire lo studio di oggetti metallici lasciati sul suolo lunare per studiarne il degrado. E questa ci può stare. Ma la Luna è di tutti e questo è tutto!
Un altro dei motivi che ha spinto la Nasa a comportarsi in questo modo potrebbe essere rappresentato dal  Google Lunar X PRIZE, un progetto per inviare un robot mobile sulla superficie selenita in grado di inviare immagini.
O forse per nascondere la più grande bugia di sempre: che in verità sulla Luna non abbiamo messo mai piede.

Cometa Elenin,il 16 Ottobre sara' molto vicina alla terra!


E’ sempre più vicina alla terra la cometa Elenin che il prossimo 16 ottobre si troverà nel punto orbitale più vicino alla Terra. Su internet già si susseguono i messaggi d’allarme di chi sospetta una collisione con il nostro pianeta; secondo alcuni la Russia avrebbe anche già messo a punto un piano di evacuazione.


La storia

La cometa Elenin, conosciuta anche con il nome in codice C/2010 X1, prende il nome del suo scopritore, l’osservatore russo Leonid Elenin che la avvistò per la prima volta il 10 dicembre 2010. Al tempo della scoperta, la cometa si trovava a circa 647 milioni di chilometri dalla Terra.
Nell’arco dei seguenti 4 mesi e mezzo la cometa si è avvicinata molto al punto più vicino al Sole, distandosi di soli 274 milioni di chilometri secondo i calcoli effettuati il 4 maggio 2011. Il corpo celeste ha da subito attratto la curiosità di molti esperti perché la cometa rientra nel gruppo degli oggetti del sistema solare chiamati NEOs, Near-Earth Objects, cioè tutti quegli asteroidi la cui orbita può intersecare quella del nostro pianeta. Elenin raggiungerà il punto più vicino – si fa per dire – al globo terrestre il prossimo 16 ottobre, quanto si troverà a soli 35 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta.

Lo spettacolo

“Le comete, che arrivano dai confini esterni del Sistema Solare, quando arrivano in queste regioni cosi vicine al Sole, creano questi grandi archi e mettono su un grande spettacolo – spiega Don Yeomans, capo del programma NEO della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory – Ma non Elenin, perchè al momento ci sembra un po pallida.” Secondo lo scienziato lo spettacolo che sarà offerto dalla cometà sarà molto diverso da quello offerto da un’altra nota cometa, Hale-Bopp, che nel 1997 illuminò il cielo rendendosi facilmente visibile a occhio nudo. La cometa ugualmente dovrebbe arrivare alla massima luminosità poco prima del suo incontro con la Terra e forse, condizioni meteo permettendo, in alcune zone della terra potrebbe essere corta nel cielo: “Questa cometa potrebbe non dare un grande spettacolo e tanto meno causerà dei danni qui sulla Terra, tuttavia un motivo per cui stupirsi di questo evento c’è” dice ancora Yeomans – Questa intrepida piccola viaggiatrice proviene da molto fuori dalla regione planetaria del nostro sistema solare, e dopo una breve visita da noi, si comincerà a dirigere nuovamente verso le zone più esterne e non tornerà da noi se non tra migliaia di anni. E questo per me è piuttosto affascinante” conclude lo scienziato.

L’apocalisse

Per molti la notizia del passaggio di Elenin è stato vissuta come una sorta di compiuto anticipo della profezia Maya che ha previsto la fine del mondo per il 2012. E subito su internet si sono diffuse minacciose teorie sulla cometa. Secondo alcuni il suo arrivo era stato previsto sin dal 1700 quando un matematico svizzero, tale Leonhard Euler, in un disegno che raffigurava i pianeti avrebbe identificato un allineamento della cometa con il Sole, la Terra e Mercurio nel giorno del 26 settembre 2011. C’è poi chi dice che la cometa in realtà non sia una cometa, ma un pianeta, Nibiru, che ovviamente è un pianeta distruttore, come lo avevano identificato gli antichi Sumeri. A rispondere alle catastrofiche previsioni di alcuni, l’esperto della NASA, Yeomans, che ha liquidato ogni teoria con una battuta: “E’ talmente piccola, questa cometa, che la mia automobile esercita una influenza maggiore sulle maree dell’oceano”.

Inversione dei poli terrestri, facciamo luce sul fenomeno!


Avvicinandoci alla fatidica data del 21 dicembre 2012 in molti pensano che in questa data i due poli terrestri si invertiranno e addirittura la terra inizierà a girare dalla parte opposta.
Tante sono le ipotesi ma di sicuro, in tutto questo discorso, un fondo di certezza c'è, ovvero che i poli terrestri talvolta si invertono (ma badate bene, la terra non va sottosopra, cambia solo il campo magnetico, ovvero la polarità nord diventa sud e viceversa).
La nostra terra ha un campo magnetico che viene generato dal movimento dei metalli liquidi che sono presenti vicino al nucleo
, questi si comportano come una propria e vera dinamo permettendo a questo campo, chiamato magnetosfera di accerchiare e proteggere la terra dalle tempeste di plasma emesse dal sole che potrebbero spazzarci via e rendere il nostro pianeta un inferno o addirittura isolarci, anche se in minima parte, dagli oggetti provenienti da profondo cielo quali meteoriti e comete.




E' stato scientificamente provato, attraverso lo studio di rocce, vecchi sedimenti e vulcani, che il campo magnetico terrestre si è invertito ben 20 volte nel corso della storia del nostro pianeta.
Ciò è avvenuto con una frequenza ciclica di circa 300 mila anni e l'ultima inversione si sarebbe verificata circa 780 mila anni fa, quindi è terribilmente in ritardo!

Logicamente l'inversione non avviene di colpo, ci sono piccoli indizi che ci fanno capire quando essa è in atto e possiamo dire che il fenomeno sta già avvenendo.
La terra ha una frequenza interna, chiamata frequenza di Shumann, paragonabile al battito del cuore del nostro pianeta.
Questo battito può accelerare o diminuire e dipende dalla rotazione del pianeta.

Gli scienziati si sono accorti che tale frequenza sta aumentando e ciò significa che il pianeta sta rallentando il suo moto.
Rallentando il suo moto interromperebbe quel campo magnetico che crea la magnetosfera e che ci protegge.
In essa hanno già infatti rilevato alcuni squarci e le aurore (particelle solari che entrano nella nostra atmosfera) sono aumentate negli ultimi anni e visibili in parti del mondo dove prima non si vedevano.
Se il campo si indebolisce viene spezzato e suddiviso noi in due ma in tanti poli sparsi per tutto il pianeta, fino a ricongiungersi poi e formare i due poli principali ma invertiti.



Tutto logicamente viene tenuto nascosto dalla scienza ma pensate che è una cosa che ci tocca molto da vicino, il polo nord si sta spostando molto più velocemente rispetto che agli anni passati, si sposta infatti di 50 km all'anno e nel 2040 arriverà in Siberia. 
Pensate che ogni 2 anni gli aeroporti, aggiornano i loro sistemi GPS per seguire lo spostamento del campo magnetico.

Non si sa di preciso cosa succederà al nostro pianeta con l'inversione dei campi magnetici, sicuramente si verificheranno eventi atmosferici quali uragani, tempeste, terremoti, ecc…
Si pensa che le grandi glaciazioni ed inondazioni del pianeta (tra cui anche il diluvio universale di cui parla la Bibbia) siano dovute proprio da queste inversioni.
Probabilmente anche le cinque grandi estinzioni di massa…
Non si sa se l'uomo possa sopravvivere a questo cambiamento ma è bello pensare che, anche dopo questi stravolgenti eventi, la vita, in un qualche modo, sulla terra si è sempre riproposta.

Fonte
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Giovedi 29 Settembre,conferenza stampa della Nasa sugli asteroidi!

Giovedì 29 settembre alle 19:00 italiane la NASA terrà una conferenza stampa per informare il pubblico su nuove scoperte relative ad asteroidi di tipo NEO – Near Earth Object, che cioè potrebbero potenzialmente costituire un pericolo per la Terra, se da “vicini” diventassero “impattanti”.


L’attenzione del pubblico sull’argomento si sta facendo via via più alta man mano che si avvicina l’ormai famigerato dicembre 2012, quando secondo alcuni catastrofisti uno di questi asteroidi potrebbe effettivamente colpire la Terra.

Più realisticamente, la NASA potrebbe annunciare che esaminando i dati della ormai terminata missione WISE
sono stati scoperti alcune migliaia di nuovi asteroidi nel sistema solare, tra cui inevitabilmente ci sarà anche qualche NEO.

Uno di essi, per esempio, è già “atteso” per il mese prossimo: 2005 YU55, un asteroide largo 400 metri, passerà a “distanza interessante” dalla Terra; una distanza cioè astronomicamente piccola, considerando che in astronomia le distanze si misurano in termini di milioni o miliardi di chilometri, mentre questo asteroide passerà a circa 330'000 chilometri dalla Terra; ma una distanza ragguardevole, se si considera che i satelliti geostazionari, i più lontani ad orbitare intorno alla Terra, orbitano a 36'000 km di quota.
L’asteroide non desta quindi nessuna preoccupazione, e anzi costituirà un’occasione interessante per testare la capacità di nuovi strumenti radar di rilevare la forma di oggetti lontani come appunto gli asteroidi.

Il percorso di 2005 YU55


Che un giorno un asteroide di grosse dimensioni possa colpire la Terra devastandola è un’ipotesi che, seppur remota, non è affatto trascurata dagli scienziati, motivo per cui oltre a esistere un programma di monitoraggio di quelli noti e di ricerca di quelli ancora sconosciuti, sono anche allo studio metodi per deviare dalla sua traiettoria un asteroide che si dovesse rivelare effettivamente pericoloso.

I siti che trattano l’argomento NEO in modo scientifico (piuttosto che catastrofistico) sono parecchi:
Asteroid And Comet Impact Hazards (Ames Research Center)
NEODys Near-Earth Objects (Italy)
Planetary Data System Small Bodies Node (University Of Maryland)
IAU Minor Planet Center (Smithsonian Astrophyical Observatory)
European Asteroid Reseach Node
Solar System Dynamics Group (Jet Propulsion Lab)
Small Asteroids Encounters List (Sormano Astronomical Observatory)
The Near-Earth Objects Page (The Planetary Society)
Near-Earth Objects (United Kingdom)
Earth Impact Effects Program (University of Arizona)

Da notare che, nonostante la "trepida attesa" per 2005 YU55, quasi nessuno ha notato che proprio ieri 27 settembre è appena passato 2011 SE58, anche più vicino di quanto passerà 2005 YU55.

Lista dei prossimi "incontri":
http://www.brera.mi.astro.it/sormano/teca.html

Ricordiamo che la Luna è lontana circa 380'000 km, la quota geostazionaria 36'000 km.
Fonte: NASA

 


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