E’ sempre più vicina alla terra la cometa Elenin che il prossimo 16 ottobre si troverà nel punto orbitale più vicino alla Terra. Su internet già si susseguono i messaggi d’allarme di chi sospetta una collisione con il nostro pianeta; secondo alcuni la Russia avrebbe anche già messo a punto un piano di evacuazione.
La storia
La cometa Elenin, conosciuta anche con il nome in codice C/2010 X1, prende il nome del suo scopritore, l’osservatore russo Leonid Elenin che la avvistò per la prima volta il 10 dicembre 2010. Al tempo della scoperta, la cometa si trovava a circa 647 milioni di chilometri dalla Terra.
Nell’arco dei seguenti 4 mesi e mezzo la cometa si è avvicinata molto al punto più vicino al Sole, distandosi di soli 274 milioni di chilometri secondo i calcoli effettuati il 4 maggio 2011. Il corpo celeste ha da subito attratto la curiosità di molti esperti perché la cometa rientra nel gruppo degli oggetti del sistema solare chiamati NEOs, Near-Earth Objects, cioè tutti quegli asteroidi la cui orbita può intersecare quella del nostro pianeta. Elenin raggiungerà il punto più vicino – si fa per dire – al globo terrestre il prossimo 16 ottobre, quanto si troverà a soli 35 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta.
Nell’arco dei seguenti 4 mesi e mezzo la cometa si è avvicinata molto al punto più vicino al Sole, distandosi di soli 274 milioni di chilometri secondo i calcoli effettuati il 4 maggio 2011. Il corpo celeste ha da subito attratto la curiosità di molti esperti perché la cometa rientra nel gruppo degli oggetti del sistema solare chiamati NEOs, Near-Earth Objects, cioè tutti quegli asteroidi la cui orbita può intersecare quella del nostro pianeta. Elenin raggiungerà il punto più vicino – si fa per dire – al globo terrestre il prossimo 16 ottobre, quanto si troverà a soli 35 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta.
Lo spettacolo
“Le comete, che arrivano dai confini esterni del Sistema Solare, quando arrivano in queste regioni cosi vicine al Sole, creano questi grandi archi e mettono su un grande spettacolo – spiega Don Yeomans, capo del programma NEO della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory – Ma non Elenin, perchè al momento ci sembra un po pallida.” Secondo lo scienziato lo spettacolo che sarà offerto dalla cometà sarà molto diverso da quello offerto da un’altra nota cometa, Hale-Bopp, che nel 1997 illuminò il cielo rendendosi facilmente visibile a occhio nudo. La cometa ugualmente dovrebbe arrivare alla massima luminosità poco prima del suo incontro con la Terra e forse, condizioni meteo permettendo, in alcune zone della terra potrebbe essere corta nel cielo: “Questa cometa potrebbe non dare un grande spettacolo e tanto meno causerà dei danni qui sulla Terra, tuttavia un motivo per cui stupirsi di questo evento c’è” dice ancora Yeomans – Questa intrepida piccola viaggiatrice proviene da molto fuori dalla regione planetaria del nostro sistema solare, e dopo una breve visita da noi, si comincerà a dirigere nuovamente verso le zone più esterne e non tornerà da noi se non tra migliaia di anni. E questo per me è piuttosto affascinante” conclude lo scienziato.
L’apocalisse
Per molti la notizia del passaggio di Elenin è stato vissuta come una sorta di compiuto anticipo della profezia Maya che ha previsto la fine del mondo per il 2012. E subito su internet si sono diffuse minacciose teorie sulla cometa. Secondo alcuni il suo arrivo era stato previsto sin dal 1700 quando un matematico svizzero, tale Leonhard Euler, in un disegno che raffigurava i pianeti avrebbe identificato un allineamento della cometa con il Sole, la Terra e Mercurio nel giorno del 26 settembre 2011. C’è poi chi dice che la cometa in realtà non sia una cometa, ma un pianeta, Nibiru, che ovviamente è un pianeta distruttore, come lo avevano identificato gli antichi Sumeri. A rispondere alle catastrofiche previsioni di alcuni, l’esperto della NASA, Yeomans, che ha liquidato ogni teoria con una battuta: “E’ talmente piccola, questa cometa, che la mia automobile esercita una influenza maggiore sulle maree dell’oceano”.
Nessun commento:
Posta un commento