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Gravi inondazioni in Cambogia provocano 58 vittime

24 settembre 2011 - CAMBOGIA - Gravi inondazioni in Cambogia hanno provocato almeno 58 vittime, tra cui 31 bambini, un funzionario della protezione civile lo ha riferito Venerdì. 



Le forti piogge che imperversano dal mese di agosto hanno ingrossato il fiume Mekong che ha inondato migliaia di ettari di terreno di risaie, Keo Vy del Comitato Nazionale per la Gestione dei Disastri ha detto alla AFP. "Le inondazioni di quest'anno ha provocato danni più gravi rispetto agli anni precedenti" aggiungendo che almeno 5 633 famiglie sono state evacuate dalle loro case. Circa 200 turisti, anche stranieri, sono stati trasportati dalla Cambogia al famoso complesso di templi di Angkor Giovedi,dopo che la strada di collegamento era stata sommersa dalle acque. Nella vicina Thailandia, quasi due mesi di gravi inondazioni, conta un bilancio di 140 vittime.


Hawaii: un nuove fronte lavico minaccia i Royal Gardens




Un nuovo flusso di lava sta avanzando lungo il pendio orientale del cratere Pu’u Oo del vulcano Kilauea e questo potrebbe costituire una minaccia per la suddivisione Royal Gardens se dovesse continua, secondo l'Osservatorio del vulcano hawaiano.
La lava ha iniziato a traboccare dal bordo occidentale del cratere Pu’u Oo martedì alimentando un nuovo flusso di lava in movimento discendente sul lato ovest del cratere.
Due laghi di lava sono attivi presso ​​Pu’u Oo, uno a ovest e l'altro sul lato est del cratere.
La nuova fessura, alimentata da una colata lavica, sta avanzando rapidamente discendendo verso est.
I Royal Gardens sono stati invasi dalla lava più volte. Una manciata di persone vive ancora lì, anche se gran parte della zona è abbandonata.
Il fondo del cratere Pu’u Oo  è crollato ai primi di agosto per circa 245 metri. La lava è esplosa dal lato ovest del cratere ed è avanzata per diversi giorni prima di fermarsi. La lava è poi riapparsa nel cratere il 21 agosto formando due laghi nuovi che hanno riempito il cratere da allora. Lava anche è drenata dal Puu Oo anche il 5 marzo durante l'eruzione dalla fessura Kamoamoa.
Ricordiamo che il vulcano Kilauea è in eruzione dal 3 gennaio 1983.






Avvistata una palla di fuoco nel cielo in Oregon!

23 Settembre 2011-Una palla di fuoco (forse una meteora) ha solcato i cieli dell'Oregon lo scorso Mercoledi,secondo le testimonianze il misterioso oggetto celeste e' stato visibile poco dopo il tramonto ed e' apparso di un colore verde-blu con una piccola coda-scia.Sembrava dirigersi verso il sud Oregon da Portland,l'oggetto si muoveva molto velocemente.
Un testimone:"da tutto quello che ho sentito,non si dovrebbe trattare di un satellite,visto la breve durata dell'avvistamento, il movimento veloce ed il cambio di colore dell'oggetto.Un esperto dell'universita' di Portland dice:"secondo gli astronomi queste palle di fuoco provocano delle illusioni ottiche facendo credere che l'oggetto sia molto vicino".
Comunque ancora non e' noto cosa potesse essere quell'oggetto volante ma di sicuro ha lasciato il suo segno negli occhi di coloro che lo hanno osservato.

DOVE SI TROVA IL SATELLITE UARS? SEGUI LA TRAIETTORIA STIMATA REALTIME

TORONTO / Col passare dei minuti, sembra ormai confermato che
Uars è precipitato. Lo indica la stessa Nasa con messaggi su Twitter: GUARDA LA MAPPA
Il satellite è andato a fuoco, bruciando all’impatto con l’atmosfera. Clamorosamente il satellite è caduto su un’area inizialmente esclusa.
Frammenti sarebbero caduti sulla cittadina di Okotoks (video), a sud di Calgary, nell’ovest del Canada. Si attendono ulteriori informazioni dalle autorità locali. Si cerca di capire dove sia finito il blocco più grosso da 158 kg e se abbia causato danni. Va comunque detto che al momento non c’è ancora la certezza totale che il satellite non sia più in volo.
La caduta era prevista dalla Nasa fra la 05:45 e le 06:45 italiane. Ma gli scienziati dell’agenzia spaziale statunitense non sono ancora in grado di confermare con esattezza il punto e l’ora esatta della caduta.
Ma dalle 7.30 del mattino ora italiana cresce la probabilità che si sia effettivamente schiantato. Se fosse il Canada, non sarebbe la prima volta. Qui si schiantò Cosmos 954, per cui fu grande la paura vista la contaminazione nucleare.

Leggi tutto: http://www.cronacalive.it/uars-e-esploso-lo-dice-la-nasa-frammenti-in-canada.html#ixzz1Yr1IT3RW




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il sole sempre piu' attivo flare solare di classe X 1.4


22 Settembre 2011 - MAJOR X-FLARE: Il satellite Soho in orbita attorno alla terra ha rilevato un brillamento solare,flare,di lunga durata di classe  X1.4  proveniente da una delle macchie solari dal nuovo ramo orientale del sole.  L'esplosione, che ha raggiunto un picco alle 1100 UT ed  ha prodotto un significativo CME (espulsione di massa coronale). Tuttavia, la nube di plasma non si sta muovendo nella nostra direzione. - Space Weather

NASA: il satellite UARS potrebbe schiantarsi sull'Italia!



‎"ROMA - Potrebbero finire sull'Italia alcuni componenti del vecchio satellite della Nasa (l'Uars, Upper Atmosphere Research Satellite) che dovrebbe rientrare nell'atmosfera terrestre nei prossimi giorni, probabilmente venerdì. Fonti qualificate sostengono che questo è uno degli scenari che si stanno delineando nelle simulazioni effettuate dalle agenzie spaziali. Per analizzare questi scenari e mettere a punto gli eventuali interventi che potrebbero coinvolgere il sistema di Protezione civile, il capo del Dipartimento, Franco Gabrielli, ha convocato per domani mattina una riunione del comitato operativo d'intesa con l'Asi, l'Agenzia spaziale italiana.

Al momento, precisano le fonti, non ci sono dati certi ma le simulazioni della Nasa darebbero come possibile e probabile che, al momento del rientro, quando il satellite brucerà nell'atmosfera, 26 suoi componenti raggiungano il suolo in un raggio di 800 chilometri. Tra le traiettorie possibili di caduta, secondo quanto previsto dalle simulazioni, viene indicata anche l'Italia. Nella mappa messa a punto dalla Nasa si vede che il satellite passa abitualmente su Emilia Romagna, Toscana e Liguria. Ma le fonti sottolineano anche che si tratta di simulazioni al computer che dovranno essere confermate, o smentite, dall'analisi dei dati che arriveranno nelle prossime ore.

Secondo gli scienziati è probabile che all'origine del rientro dell'Uars ci sia un impatto, alcuni anni fa, con i frammenti di un altro satellite. La Nasa ha comunque assicurato che il rischio che possano 
esserci danni per le persone è pari a 1 su 3.200. "Da quando è cominciata l'era spaziale alla fine degli anni '50 non si è mai registrato alcun problema a causa del rientro di satelliti o navicelle. Nessuno è mai stato colpito", hanno sottolineato fonti dell'ente spaziale americano. 

In ogni caso, il Joint Space Operations Center del Comando Strategico della Vandenberg Air Force Base, in California, che da sempre segue i rientri di tutti gli oggetti mandati nello spazio e dei loro frammenti, non perderà di vista il vecchio Uars, grande quanto un autobus che per oltre 20 anni è rimasto in orbita raccogliendo informazioni preziose sulla fascia di ozono che protegge la Terra. Il Centro sarà in grado di fornire prima informazioni ogni 24 ore, quindi ogni 12 ore, poi ogni due ore prima del rientro di Uars."
Repubblica.it

"HAARP” e terremoti: anche i mass media ne parlano…



Sulla relazione tra scoppio di ordigni nucleari e terremoti vedasi l’articolo Il terremoto in Giappone è stato provocato da un test nucleare? pubblicato sul sito italiaparallela.it; pur non condividendo le conclusioni dell’articolo e attribuendo ad HAARP la causa del recente disastro, è interessante notare come già 50 anni fa siano stati creati alcuni sismi artificiali con delle espolosioni nucleari.
Dal quotidiano Il Messaggero di Roma 25 giugno 2002, che riporta una notizia dell’agenzia ANSA. Il grassetto è stato aggiunto dal curatore del blog per evidenziare alcuni passaggi salienti.

UNA SUPER ARMA DALLO STUDIO SUGLI UFO

Lo studio degli Ufo (oggetti volanti non identificati) ha permesso agli Stati Uniti di sviluppare una ‘superarma’ che, come componente principale dello ‘scudo spaziale’, secondo un esperto russo,consentirà di annientare tutti gli attacchi missilistici e mettere in ginocchio qualsiasi paese, scatenando violenti cambiamenti geofisici.

Stando a quanto dichiarato al quotidiano ‘Komsomolskaya Pravda’ di oggi dal colonnello Aleksandr Plaksin, che ha diretto il centro speciale del ministero della difesa russo dedicato allo studio degli Ufo, disciolto nel 1991, lo studio degli Ufo ha consentito al Pentagono di creare «la stazione radioelettronica HAARP entrata in funzione in Alaska nel 1997» le cui 180 antenne sono in grado di sviluppare una potenza pari a 3,5 milioni di watt e di concentrare una potente emissione a onde corte sulla ionosfera. Questa specie di «forno a microonde globale», secondo Plaksin, sarà in grado di «bruciare» qualsiasi missile lanciato contro gli Stati Uniti.

In un’intervista rilasciata al giornale, il colonnello afferma che l’HAARP è allo stesso tempo una «potentissima arma geofisica», in grado di «alterare le condizioni metereologiche e provocare conseguenze imprevedibili come il cambiamento dei poli magnetici del pianeta», scatenando eruzioni vulcaniche e inondazioni planetarie. «Con l’aiuto dell’HAARP gli Stati Uniti saranno in grado di mettere in ginocchio qualsiasi paese» afferma Plaksin.
Il centro del ministero della difesa russo per lo studio del fenomeno Ufo venne creato nel 1979 e chiuso nel 1991 per ragioni economiche.
Articolo di Mirko Molteni tratto da “La Padania” 15 e 16 giugno 2003. Il grassetto è stato aggiunto dal curatore del blog per evidenziare alcuni passaggi salienti.
Russi e cinesi denunciano: esperimenti per condizionare il tempo.
Il progetto H.A.A.R.P.
«La tecnologia è come un paio di scarpe magiche ai piedi di una bambola meccanica dell’umanità. Dopo che la molla è stata caricata dagli interessi commerciali, la gente può solamente danzare, volteggiando vorticosamente al ritmo che le scarpe stesse hanno stabilito». Queste efficaci parole sono tratte dal libro: «Guerra senza limiti», scritto da due colonnelli dell’aeronautica Cinese, Qiao Liang e Wang Xiansui. Nel testo i due militari cinesi esaminano l’impatto delle nuove tecnologie sul pensiero strategico, sul terrorismo e su tutto ciò che concerne la guerra in questo XXI secolo. Essi accennano due volte alla possibilità che un Paese possa scatenare artificialmente le forze della Natura, usandole come «armi non tradizionali» per mettere in ginocchio il nemico. Per esempio sconvolgendo il clima e il regime delle piogge. Tutto ciò sembra fantascienza, ma Qiao e Wang hanno forse ragione nell’includere la «guerra ecologica» tra le 24 forme di conflitto da essi elencate.
Minacce invisibili
Ebbene il 15 gennaio 2003, il sito della «Pravda» ha ospitato un inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza». In pratica, una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana. Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne sono forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. Anche in Germania, le inondazioni dello scorso anno sono sembrate a qualcuno troppo disastrose.Così due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato l’allarme quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari».
La parola agli americani
Il sito ufficiale www.haarp.alaska.edu ci presenta un’innocente stazione scientifica dove gli scienziati sondano via radio quelle regioni dell’alta atmosfera preannuncianti lo spazio esterno, cioè la ionosfera e la magnetosfera. I titoli dei paragrafi esplicativi del sito sono peraltro scritti a mo’ di domande («Cos’è HAARP?», «Perché è coinvolto il Dipartimento della Difesa?», ecc.) Nel paragrafo titolato «HAARP è unico?», ci si affretta a precisare che anche altre nazioni studiano la ionosfera, come la stessa Russia o i Paesi europei (più il Giappone) del consorzio EISCAT, anche se le loro apparecchiature, site a Tromsoe in Norvegia, sono dei radar «incoerenti». Ma veniamo ai dettagli. Presso Gakona, circa 200 km a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la «banda bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la «banda alta» da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt (la potenza di 100 automobili), assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore notturne. E’ per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre.
Guerre di radioonde
Secondo lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle antenne HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi dell’atmosfera sopra un Paese distante migliaia di chilometri. Ed interferire quindi con i fenomeni meteorologici. Certamente si tratta di mere ipotesi. Comunque, un uso militare dell’HAARP è ammesso dalla Federazione Scienziati Americani. Un uso, tuttavia, non distruttivo, ma solo di ricognizione. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe «vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi. Al di là di ciò, la «guerra ecologica» appare terribilmente possibile da oltre vent’anni. Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare Sovietica ventilava il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò così con gli USA perché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali. A livello ONU, ciò fu ribadito con la convenzione ENMOD (Environmental Medifications), entrata in vigore il 5 ottobre 1978. Ma pochi anni dopo, negli Stati Uniti, lo scienziato considerato il padre dell’HAARP ideava un sistema volto apertamente a controllare i fenomeni meteo. L’11 agosto 1897 il dott. Bernard Eastlund brevettava con numero di «patente» 4,686,605 il suo «Metodo e apparato per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, della ionosfera o della magnetosfera».
Il fantasma di Tesla
Si dice che Eastlund, fisico del MIT si sia ispirato ai lavori del grande genio Nikola Tesla (1856-1943), lo scienziato jugoslavo emigrato in America nel 1884. A Tesla dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata trifase (mentre Edison era rimasto arroccato sulla corrente continua). Inoltre aveva tentato di sviluppare un sistema di trasmissione dell’energia via etere, il che avrebbe reso inutili i cavi, nonché un apparecchio per ottenere elettricità gratuita per tutti ricavandola dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre. Quando Tesla morì, l’8 gennaio 1943, gli agenti dell’FBI diedero la caccia a tutti i suoi progetti, su cui si favoleggiò a lungo. D’altra parte lo stesso Tesla aveva parlato persino di raggi della morte, efficaci fino a 320 km di distanza.
Non sappiamo esattamente quanto vi sia di Tesla nei progetti del dott. Eastlund e nell’HAARP. Fatto sta che negli anni Novanta Eastlund fondò una sua compagnia, la Eastlund Scientific Enterprise, che fra le attività menzionate sul suo sito web comprende tanto la partecipazione al programma HAARP, quanto l’esplicita ricerca nel campo delle modificazioni meteorologiche. Che dire? Ritornando al libro di Qiao Liang e Wang Xiansui, c’è da rabbrividire alle loro frasi: «Utilizzando metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose, la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le caratteristiche della luce solare, si danneggia l’ambiente fisico della terra o si crea un’ecologia locale alternativa. Forse, presto, un effetto El Nino creato dall’uomo diverrà una superarma nelle mani di alcune nazioni e/o organizzazioni non-statali».

Fonte

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