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Allarme della Nasa,un vecchio satellite precipitera' sulla terra!

Immaginate di essere la Nasa e di voler rottamare un satellite che orbita a 600 km di altitudine. Come fareste? Semplice, spegnete i motori e aspettate che precipiti sulla Terra. Fin qui tutto bene, ma cosa succede se il dispositivo in questione è grande come uno scuolabus e non avete idea di dove andrà a sfracellarsi? È la procedura standard: la Space Agency statunitense ora si trova a dover gestire la caduta fuori controllo di un bestione di quasi 6 tonnellate. Si chiama Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), e verso la fine di settembre dovrebbe impattare in una località ancora sconosciuta tra il Canada e il Sudamerica.

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Stiamo parlando di un dispositivo lungo 11 metri e largo 4,5 che, a contatto con l' atmosfera terrestre, si incendierà sbriciolandosi in migliaia di frammenti. Di questi, circa 26 raggiungeranno la superficie del pianeta sotto forma di una pioggia di detriti del peso totale di circa 500 kg. Nonostante la missione di rientro fosse stata già programmata da tempo, la Nasa si è resa conto solo recentemente di non essere in grado di predire il luogo esatto in cui impatterà l'ammasso di spazzatura spaziale (il più grande potrebbe pesare fino a 150 kg).
Lo Shuttle va in pensione. Le immagini dei momenti migliori (e peggiori).
Di solito le carcasse dei satelliti vengono fatte precipitare nel bel mezzo dell' Oceano, dove non possono nuocere ad anima viva. In base a questa procedura, infatti, ogni anno la Nasa mette fine senza troppi problemi alla carriera di almeno un dispositivo dalle dimensioni paragonabili a quelle di Uars. Questa volta, però, qualcosa deve essere andato storto con i complessi calcoli di rientro.
L'Italia nello Spazio in 50 scatti. Guarda.
"In gioco ci sono troppi fattori che non riusciamo a valutare", spiega a Space.com il maggiore Michael Duncan, capo del comando Usa per la sicurezza spaziale: "La composizione dell'atmosfera varia di giorno in giorno, e non possiamo fare alcuna previsione sulle dinamiche della fase di rientro. Secondo le migliori stime, possiamo dire che Uars cadrà sulla Terra verso la fine di settembre".
Il grande satellite da 750 milioni di dollari era stato messo in orbita nel 1991 per raccogliere dati sullo stato di salute dello strato di ozono che scherma l'atmosfera terrestre dalle radiazioni solari. Poi, dopo 14 anni di onorato servizio, i tecnici della Nasa hanno inviato a Uars tutte le istruzioni per innescare l'irreversibile fase di rientro. Oggi, a 6 anni di distanza dallo spegnimento dei motori, il satellite è sceso a un orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine (l'incendio e la frammentazione dello scafo dovrebbero avvenire intorno a quota 100 km).
Nonostante il luogo dell'impatto di Uars non possa essere definito che con 10mila km di incertezza, la Nasa assicura che il rischio per le persone è molto basso.
La possibilità che qualcuno venga colpito da un frammento satellitare caduto dallo Spazio è 1 su 3.200 (quella di incidente stradale è di 1 su 10mila), ma fino a oggi non si sono mai verificati incidenti di questo genere, perché di solito i dispositivi spaziali impattano in aree disabitate.
Comunque sia, niente allarmismi. La Nasa fornisce periodicamente gli aggiornamenti sulla fase di rientro del satellite. Inoltre, in tutto il mondo si sono allertate schiere di osservatori spaziali fai da te, che esplorano il cielo in cerca di tracce di Uars. Gli appassionati di skywatching assicurano che la caduta di queste piogge di detriti sono uno spettacolo imperdibile. Non ci resta che attendere la fine di settembre e vedere se il dispositivo cadrà sulla terra ferma. Nel caso qualcuno di voi fosse così fortunato da assistere in prima persona all'impatto, ricordatevi di non toccare il satellite e di avvertire le autorità. Alla Nasa non piace che qualcuno sbirci tra i rottami dei suoi gingilli spaziali.

Sale l'allerta vulcanica anche in Colombia!


Bogota'-Sale l'allerta per i due vulcani colombiani Nevado del Ruiz ed il Cerro Machin dopo che le autorita' hanno registrato un aumento dell'attivita' sismica, nell' ultimo mese di Agosto,infatti centinaia di microterremoti hanno interessato le zone circostanti i due vulcani che sono molto vicini a centri abitati e potrebbero rappresentare un seria minaccia per le popolazioni locali.

Il Nevado del Ruiz, noto anche come Monte Ruiz, è uno stratovulcano andino localizzato nel Dipartimento di Caldas in Colombia. Lo stratovulcano rientra nella cintura di fuoco del Pacifico, una zona della crosta terrestre caratterizzata da instabilità dovuta alla grande quantità di attività tettonica. È il vulcano più settentrionale della cintura vulcanica andina e si trova circa 129 km a ovest di Bogotà, con la città di Armero nella valle sottostante. È anche il secondo vulcano attivo più elevato della Colombia con i suoi 5.389 metri sul livello del mare.
Il vulcano è composto da andesite e dacite. La sua eruzione nel 1985 ha prodotto un enorme lahar (flusso di fango vulcanico), che ha sepolto la città di Armero, causando secondo stime 23.000 morti in quella che divenne nota come la tragedia di Armero. Gli abitanti della città attorno al vulcano si riferivano alla montagna con l'appellativo di "leone addormentato", in riferimento ai quasi 150 anni di inattività prima del lahar che seppellì Armero.
Il Nevado del Ruiz è stato creato dalla subduzione della placca oceanica di Nazca sotto la placca continentale sudamericana. Gli stratovulcani nelle Ande, come il Nevado del Ruiz, di solito presentano eruzioni pliniane che producono flussi piroclastici.

Il Cerro Machin è un stratovulcano situato nel Dipartimento di Tolima , Colombia . Cerro Machin è un tappo vulcanico che è circa la stessa età (1.000.000 + anni) come Ruiz-Tolima Massif e ha l'apparenza di essere parte di quel sistema vulcanico. Le sue sorelle sono Nevado del Tolima , 17000 + piedi, Santa Isabel , 15.000 piedi, Nevado del Ruiz , 17.000 + piedi, e nove altri vulcani minori e un piede 10.000 vulcanica Parete Sud contenenti oltre trenta cupole vulcaniche.La sua ultima eruzione risalirebbe a circa 900 anni fa.


Fonte

Incendi boschivi colpiscono la Spagna!

13 settembre 2011 - SPAGNA - I vigili del fuoco supportati da aerei ed elicotteri hanno combattuto contro fiamme altissime nel sud della Spagna Lunedi, cercando di domare un incendio boschivo che ha costretto ad evacuare 200 persone, hanno detto i funzionari. Favorito da venti caldi, l'incendio si e' diffuso rapidamente nella provincia turistica di Malaga. Le autorità hanno fatto evacuare circa 200 persone provenienti da tre città - Marbella, Mijas, e Ojen.Molti residenti sono stati autorizzati a ritornare nelle loro abitazioni nelle prime ore di Lunedi. Un totale di 21 squadre di vigili del fuoco sono state impegnate con 11 camion e diversi veicoli aerei.


Scoperti altri 50 pianeti extrasolari simili alla terra

L’annuncio delle nuove scoperte è stato fatto oggi da da Michel Mayor dell’Università di Ginevra (Svizzera), coordinatore del gruppo di HARPS. La quantità di oggetti scoperti con questo strumento ha superato le più ottimistiche aspettativa e include una popolazione eccezionalmente ricca di super-Terre e pianeti simili a Nettuno, che ruotano intorno a stelle molto simili al nostro Sole.

I nuovi risultati mostrano che le scoperte si susseguono a ritmo sempre crescente. Negli 8 anni della sua attività, e nel corso di centinaia di notti di osservazione, HARPS ha studiato sistematicamente stelle come il Sole, utilizzando la tecnica della velocità radiale, scoprendo più di 150 nuovi esopianeti. Circa due terzi di tutti i pianeti extraterrestri con massa inferiore a quella di Nettuno (la massa del pianeta più esterno del Sistema Solare è circa 17 volte quella della Terra).

Con le prossime migliorie che verranno apportate sia all’hardware che ai sistemisoftware, HARPS verrà spinto ad un livello di sofisticazione tale che permetterà la ricerca di pianeti rocciosi simili alla Terra che potrebbero supportare la vita. Dieci stelle vicine simili al Sole sono state scelte per queste nuove osservazioni sistematiche. Si tratta di stelle che sono già state osservate da HARPS e perciò si sa che le loro velocità radiali possono essere misurate con molta precisione. Dopo due anni di lavoro, il gruppo di astronomi ha scoperto 5 nuovi pianeti di massa minore a 5 volte quella della Terra. HD 85512 b, uno di questi nuovi pianeti, ha probabilmente una massa pari circa a 3,6 volte quella della Terra e si trova ai confini della zona abitabile.


Rappresentazione artistica del pianeta terrestre HD 85512b, che orbita attorno alla stella di tipo solare HD 85512. ESO/M. Kornmesser
Si tratta del pianeta di massa più piccola tra quelli scoperti con il metodo della velocità radiale, che potrebbe trovarsi all’interno della zona abitabile della propria stella, ed il secondo pianeta di piccola massa scoperto da HARPS all’interno della zona abitabile.

La sempre maggiore precisione delle nuove survey di HARPS permette in teoria di scoprire pianeti di massa inferiore a due volte quella della Terra. HARPS è così sensibile che può rivelare velocità radiali delle stelle di ampiezza molto minore di 4 km/h, la velocità di un pedone!

La scoperta di HD 85512 b è ben lontana dai limiti di HARPS e dimostra la possibilità di individuare altre super-Terre nelle zone abitabili che circondano stelle simili al Sole e questi risultati fanno pensare di essere vicini alla scoperta di altri piccoli pianeti rocciosi e abitabili intorno a stelle simili al nostro Sole.
Sulla base di questa eccezionale esperienza, nuovi strumenti sono in progetto per favorire questa ricerca, tra cui una copia di HARPS che verrà installata al Telescopio Nazionale Galileo (Italia) nelle Isole Canarie, per osservare le stelle del cielo settentrionale, così come un nuovo e più potente cercatore di pianeti, ESPRESSO, che verrà installato al VLT dell’ESO nel 2016. In un futuro più lontano lo strumento CODEX dell’E-ELT (European Extremely Large Telescope) spingerà questa tecnica ad un livello ancora più alto.

Focus.it

FUGA DI MASSA DI SPECIE ANIMALI VERSO IL POLO!

Sembra che la gigantesca catastrofe mondiale, scaturita dal global warming, sia così sgradevole che impedisce alle persone lungimiranti di dover dire, perchè previsto, come in realtà stanno le cose. Sappiamo cosa ci aspetta, sappiamo che ci avviamo ai 3° di aumento di temperature del pianeta. Corrono i ghiacci sull'artico, sciogliendosi sempre più velocemente, mentre migliaia di chilometri più a sud, diverse specie animali si mettono in cammino, stanche di vivere in ambienti che non li sfamano più e nei quali non riescono più a riprodursi. Quello che ci aspetta è uno sconvolgimento gigantesco, rispetto al quale quello che sta accadendo ora ci sembrerà un'inezia.

Le temperature sempre più alte costringono gli animali a spostarsi sempre più verso nord. E questo lo si sapeva, anche se non è chiaro se ciò dipende dalle attività umane o dai cicli climatici cui il nostro pianeta è soggetto.

Almeno da 40 anni gli scienziati osservano il fenomeno, ma ora le recenti migrazioni stanno diventando una fuga di massa che procede ad una velocità doppia rispetto alle previsioni. A stabilirlo è uno studio della Università di York, in Inghilterra, pubblicato sulla rivista Nature, il primo ad aver messo in relazione queste starne migrazioni ed il clima.

L'avvicinamento ai poli viaggia a 17 km all'anno, il che vuol dire che molte speci di animali si stanno allontanando dall'Equatore a 20 cm all'ora, in ogni ora del giorno, ogni giorno dell'anno. Per gli organismi che stanno migrando più in alto sulle montagne, il tasso medio di movimento è di circa due volte più veloce realizzato.

Alcuni si muovono molto velocemente, come gli uccelli di fiume, che in Gran Bretagna sono andati a vivere 150 km più a nord in pochi anni. Ci sono poi altri animali che si stanno dirigendo verso sud, solo perchè in pochi anni si è ridotto il loro habitat naturale.


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La tempesta tropicale Katia si abbatte su Scozia ed Irlanda


12 Settembre 2011 La tempesta tropicale Katia si e' abbattuta da questa mattina su Irlanda e Scozia con raffiche di vento che non si vedevano da almeno 15 anni.Infatti secondo l'agenzia meteorologica il vento ha soffiato fino a 80 mph,nella contea di Durhan nel nord un automobilista e' stato ucciso dalla caduta di un albero.

Numerose localita' sono rimaste senza elettricita',e sono stati sospesi la maggior parte dei traghetti tra l'Irlanda e la Gran Bretagna.Le autorita' hanno rinforzato le squadre di pronto intervento qualora ci fossero incidenti o interruzioni di viabilita' stradale.

La tempesta tropicale Katia si e' formata nell'Atlantico a largo delle coste di Capoverde ed e proseguita verso i Caraibi e la costa orientale degli Stati Uniti senza pero' toccare mai terra e poi si e diretta verso nord-est attraversando l'Atlantico e raggiungendo la costa nord-occidentale della Gran Bretagna.

Esplosione nell'impianto nucleare di Marcoule in Francia



12 settembre 2011 - Marcoule - Una persona è deceduta e quattro sono stati feriti in un'esplosione a sud della centrale nucleare francese di Marcoule. Non ci sono state fughe radioattive dopo l'esplosione, causata da un incendio nei pressi di un forno in un sito di stoccaggio dei rifiuti radioattivi, un funzionario della centrale nucleare francese lo ha riferito. Un perimetro di sicurezza è stato creato a causa del rischio di perdite radioattive. L'impianto produce combustibile MOX, che ricicla plutonio dalle armi nucleari. Si tratta di un importante sito, specializzato nello smantellamento degli impianti nucleari. Il centro di trattamento Centraco appartiene al fornitore di energia elettrica nazionale. L'impianto è situato nel dipartimento di Gard Languedoc-Roussillon, vicino alla costa mediterranea della Francia

Fonte

 


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