09/09/2020 - Per il momento lo scandalo dei kit prodotti da BGI Genomics riguarda la Svezia, ma potrebbe interessare anche altri Paesi che hanno acquistato gli stessi kit
Mentre scopriamo in Italia uno studio che prevedeva già mesi fa 35mila vittime per Covid prima del cosiddetto paziente 1, altrove scoppia il caso dei falsi positivi, cioè persone risultate positive al Covid ma per sbaglio, a causa di migliaia di kit errati per i test anti-Covid prodotti dall’azienda cinese BGI Genomics e utilizzati per analizzare la positività al Coronavirus di migliaia di persone.
Il caso Svezia
Per il momento lo scandalo riguarda la Svezia, ma potrebbe interessare anche altri Paesi che hanno acquistato gli stessi kit. L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha dichiarato di aver trovato migliaia di risultati falsi positivi dei test. Dopo essere riuscita ad appiattire la curva dei contagi, tanto che i media internazionali parlavano di “modello svedese“, la situazione poi è precipitata: solo nell’ultima settimana nel Paese ci sono stati oltre 87mila casi confermati di Covid e almeno 5.817 decessi.
In un comunicato ufficiale, l’Agenzia ha affermato che i kit PCR, che testano l’infezione da Coronavirus, sono stati realizzati in Cina da BGI Genomics e che gli errori sono stati scoperti durante i controlli routine in due laboratori. I test non sono stati in grado di distinguere la differenza tra livelli molto bassi di infezione da virus e un risultato negativo.
Questi test sono stati utilizzati per condurre test a casa tra marzo e agosto. Circa 3.700 svedesi hanno ricevuto come risultato dei falsi positivi. “I due laboratori hanno analizzato campioni provenienti da un totale di dieci regioni della Svezia, di cui nove hanno ricevuto risultati di test errati: Stoccolma, Västra Götaland, Gävleborg, Västerbotten, Västmanland, Dalarna, Västernorrland, Sörmland e Blekinge.
Il tipo di kit di test errato è stato segnalato alla Medical Products Agency. È stato venduto e esportato dalla Cina in molti Paesi diversi, non solo in Svezia. Quindi il problema potrebbe anche riguardare altre nazioni, tanto che Stoccolma ha già informato le autorità corrispondenti in Europa e l’OMS.
BGI Genomics nella lista nera Usa
BGI Genomics, la società che ha fornito i test, ha ricevuto l’autorizzazione per l’uso in emergenza dei suoi test sul Coronavirus dalle autorità statunitensi a marzo e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a maggio.
Due delle filiali di BGI Genomics sono anche state recentemente inserite in una lista nera economica degli Stati Uniti dal Dipartimento del Commercio Usa perché accusate di violazioni dei diritti umani riguardo al trattamento riservato dalla Cina agli uiguri, etnia turcofona di religione islamica che vive nella regione dello Xinjiang.
Dopo essere stata inserita nella lista nera, la società ha rilasciato una dichiarazione in cui ha negato qualsiasi accusa di violazione dei diritti umani. “BGI Group non si impegna in pratiche non etiche e non fornisce tecnologia genetica per la sorveglianza degli uiguri. BGI Group non sarà mai coinvolto in alcun abuso dei diritti umani”.
https://quifinanza.it/info-utili/video/coronavirus-tamponi-test-sbagliati-falsi-positivi-bgi-genomics/412736/
1 commento:
Tamponi difettosi per coloro che sono guariti, il sistema non ammette errori di valutazione. Catalogare tutti per far star male chi sta bene e per far del bene a chi sta male
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