Brucia all'inferno la California che vuole l'indipendenza dagli Stati Uniti.Coincidenze?

Molti sono a conoscenza dei devastanti incendi che stanno avvenendo in California da almeno due anni a questa parte, ma pochissimi sanno che lo stato americano nel marzo del 2019 potrebbe
dichiarare l'indipendenza dagli Stati Uniti e diventare una repubblica indipendente.Infatti e' stato indetto un referendum per quella data che potrebbe sancire definitivamente l'indipendenza dei californianI da Washington.



ora sappiamo tutti che a pensar male si fa peccato, ma e' possibile che ci sia una correlazione tra gli incendi e questo appuntamento elettorale? Riflettete gente...riflettete...




Calexit, si fa sul serio: indipendenza California nel 2019



La data per l’indipendenza è già stata fissata: il 5 marzo 2019, la California potrebbe decidere di lasciare gli Stati Uniti d’America. Da raggruppamento folcloristico da prendere poco sul serio, quello per la Calexit si è trasformato in un movimento politico che potrebbe assestare un duro colpo alla presidenza di Donald Trump.




Proprio l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Trump, che in California ha perso di quasi 4,3 milioni di voti contro Hillary Clinton (61,5% contro 31,5%), ha alimentato il movimento secessionista, che a novembre ha compiuto il primo passo formale, sottoponendo la proposta di un referendum all’ufficio del segretario alla Giustizia californiano. Ieri, l’ufficio del segretario di Stato ha reso noto che i secessionisti possono cominciare a raccogliere le 585.407 firme valide necessarie (entro il 25 luglio) per sottoporre agli elettori californiani, nel novembre 2018, un quesito referendario per emendare la Costituzione e cancellare il riferimento alla California com “parte inseparabile degli Stati Uniti d’America”, dove “la Costituzione degli Stati Uniti è la legge suprema”. Se il referendum dovesse essere approvato, sarebbe indetta un’elezione speciale nel marzo 2019 per chiedere ai californiani di scegliere tra l’indipendenza e l’appartenenza agli Stati Uniti.



INCENDI IN CALIFORNIA: Automobili fuse e alberi verdi, sospetti su armi laser e microonde.



Tutti abbiamo visto in tv i terribili incendi che hanno colpito la California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno ha fatto notare qualcosa di inquietante.

Le foto degli incendi mostrano l’alluminio fuso che corre lungo il marciapiede, mentre gli alberi di Pino “altamente infiammabili” hanno ancora foglie verdi !

Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda?



Nella foto in alto in copertina un’auto è praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire…



Alcuni ipotizzano che questi terribili incendi siano stati provocati e che, non si tratti sono di fuoco normale, ma di armi militari ad energia diretta, le uniche che sono attualmente in grado di fondere un metallo lasciando intatto il legno a pochi metri di distanza.

Come? Con le microonde.


Lo scienziato “non ufficiale” Pier Luigi Ighina, italiano, famoso per la sua valvola antisismica e la macchina della pioggia, prima di abbandonare questo mondo aveva anche messo a punto una macchina in grado di fondere i metalli a distanza, e stiamo parlando di più di 50 anni fa! Immaginate ora quale evoluzione può aver avuto tale tecnologia in ambito militare.

Comunque Ighina scriveva:

I metalli sono materie aventi atomi fermi, cioè atomi che non si muovono se non vengono eccitati continuamente. Infatti, sintonizzando gli atomi dei metalli ed aumentandone le vibrazioni, si distaccano fra di loro e producono, come si dice, la fusione del metallo. 


Nel fare una di queste prove, osservai che con l’apparecchio si poteva sintonizzare il metallo in esame anche a una certa distanza, ma solo in determinati casi

Il primo esperimento a distanza eseguito nel 1946 nel tratto fra la piazza maggiore d’imola e la torre del mio laboratorio in via Aldrovandi, fu la fusione di metalli a distanza. 

Per non arrecare danni a terzi, formai un metallo composto da rame, stagno e molibdeno. Eseguii l’esperimento in presenza del giornalista Giuliano Canotti, redattore di un quotidiano bolognese, dell’agente di campagna Andrea Folli e dei suoi familiari. 

La fusione del metallo da me collocato nella stessa torre del mio laboratorio , venne eseguita dalla terrazza della casa del predetto signor Folli, in via Emilia,51. L’esperimento riuscì senza alcun inconveniente, e la fusione risultò perfetta. 

Altro esperimento venne da me eseguito nei sotterranei della cantina del Castellaccio, in via Romeo Galli,4 alla presenza di alcuni operai, ottenendo i medesimi risultati. 

Considerazioni : 

Chiaramente il device per la fusione a distanza va collegato alla macchina generatrice dei monopoli e controllato tramite essa. 

DA NOTARE ALBERI NON INCENDIATI


Non si può essere molto contenti d’una simile invenzione, qualunque banca o cassetta blindata non sarebbe più tale!



Teoria complottista? Forse, ma in quanto ad armi ad energia diretta che fondono i metalli a distanza, la Rai ormai più di 10 anni fa aveva trasmesso un inquietante documentario che parlava appunto dell’utilizzo di armi segrete e futuriste da parte degli americani contro la popolazione ignara dell’Iraq, cannoni laser in grado di perforare carri armati in pochi secondi, cannoni a microonde che hanno letteralmente sciolto dei civili all’interno di un autobus però rimasto intatto e altro ancora.

Infine un sito estero per approfondire la questione:


Per approfondire su Ighina e la fusione di metalli:


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