Incendi Grecia: tutto normale?Forse è il caso di chiarire.Ciò che non dicono








La questione degli incendi in Grecia nasconde misteri sempre più fitti sul come siano stati provocati e perchè dall’ esterno non sia pervenuto alcun aiuto.

Di seguito vi mostriamo un articolo di Alberto Medici che prova a “schiarirci” le idee sulla questione.

Di Alberto Medici

Alcuni commentatori hanno sollevato l’osservazione, in merito al disastro avvenuto con gli incendi in Grecia, che l‘ austerità provocata dalla UE avrebbe contribuito a rendere tali episodi ancora più gravi, essendo stati tagliati i finanziamenti alle forze dell’ordine, ai pompieri, alla protezione civile. Il che, se fosse vero, sarebbe già comunque grave: pensare che “i mercati” (tradotto: gli interessi dei ricchi) debbano avere la prevalenza su tutto, anche sui servizi essenziali, è un abominio che solo menti malvage possono portare avanti (una battuta che girava qualche settimana fa era: “Mi chiedete dove troveremo i soldi per il reddito di cittadinanza? Quando mi direte dove avete trovato i soldi per salvare le banche, vi diremo dove troveremo i soldi per il reddito di cittadinanza”)



Ma la realtà che ci viene dimostrata dalle foto è ben più grave. Analogamente a quanto avvenuto l’11 Settembre, quando la demolizione delle torri gemelle non aveva una spiegazione compatibile con le conoscenze “ufficiali“ della fisica, anche qui si sono verificati dei fenomeni molto strani.


Auto carbonizzate, pneumatici sciolti (quanti gradi servono per liquefare un pneumatico?) e, a fianco, nella stessa strada, alberi ancora verdi. Possibile? Non sono alberi della Norvegia, siamo in Grecia, la stagione è secca, avrebbero dovuto accendersi come fiammiferi.
E allora?

Cominciate col guardare questo video.

Ora guardate queste foto.
incendi grecia
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Perchè la Grecia Brucia

Ma allora: Perché la Grecia brucia?
Seguitemi nel ragionamento e si possono capire tante cose.
Il denaro si stampa dal nulla. Ci viene dato a prestito da chi si è arrogato il diritto di stamparlo, per cui se si vuole ripagare il debito e gli interessi maturati, non basterebbero tutte le banconote che ci hanno consegnato ma dovremmo consegnarne anche altre di cui non disponiamo e loro se ne guardano bene dal stampare tutte quelle che servono e, anche se lo facessero, aumenterebbe il conteggio degli interessi e la faccenda non ha più fine, a meno che voi non cediate proprietà che erano già in vostre mani precedentemente all’insorgenza del debito.
 Significa quindi vendere i gioielli di famigliaMa se per caso scavando nel sottosuolo di un paese si trovasse un tesoro in materie prime equivarrebbe a stampare denaro dal nulla per cui sarebbe un modo per liberarsi dal debito. E se un paese come la Grecia un giorno scoprisse di avere nel sottosuolo infinite ricchezze in materie prime pregiate e ricercate?Potrebbe fare salti di gioia perché riuscirebbe a pagare il debito senza vendere i gioielli di famiglia, ma se voi foste colui che detiene il credito nei loro confronti e controllate il paese e ambiste ai gioielli di famiglia, venendolo a sapere, nemmeno le ricchezze del sottosuolo, comprate, per poco o per nulla, vi farebbero schifo, e quindi?. A quel punto fareste di tutto perché loro non scavino, puntereste ad arrivare ai gioielli di famiglia e poi comprata la terra per pochi spicci iniziereste a scavare. 

L’ arrivo della Troika in Grecia

Il 3 Maggio 2010 arriva la Troika in Grecia e impone manovre da lacrime e sangue tra cui le privatizzazioni a prezzi stracciatissimi. La Grecia in tutti questi anni si è, giustamente, dimostrata recalcitrante ad inserire i gioielli di famiglia nei fondi destinati alle privatizzazioni, anche perché una volta inseriti per nessun motivo possono essere tolti dal fondo (TAIPED).

Infinite ricchezze nel sottosuolo di Atene

Il 9 Marzo 2012 escono articoli in cui viene reso noto che nel sottosuolo della Grecia poteva esserci la speranza per risolvere parte del problema del debito. Nella zona di Atene, nel sottosuolo sotto sfruttato, sono state accertate miniere di cobalto, magnesio, berillio, bauxite, zinco, nickel, alluminio, oro stimando la Grecia il terzo paese nell’Ue dopo Finlandia e Svezia per ricchezze. 
Il 22 Settembre 2014 una delegazione di un colosso cinese, con 177mila dipendenti e nove società quotate in patria e all’estero, che si occupa principalmente di esplorazione, estrazione, fusione, lavorazione e commercio di metalli e minerali, che è attivo in 28 Paesi ed è impegnato anche nella finanza, nell’immobiliare e nella tecnologia, si è recata in visita in Grecia con l’obiettivo di firmare accordi per i progetti di collaborazione che, potenzialmente, porterebbero nelle casse del paese miliardi di euro che sarebbero più che benedetti. 
Il 20 Agosto la Grecia uscirà dal programma di protezione e non sarà più sotto il diretto controllo della Troika. 
Mancano 26 giorni alla scadenza e se voi foste tra coloro che possono comprarsi tutto per poco e per nulla, non mandereste un segnale forte al governo greco per far sì che faccia presto ad inserire quei terreni nel fondo delle privatizzazioni prima che sia troppo tardi ? Ennesimo ricatto per mettere in ginocchio un paese allo stremo. 
Insomma il discorso di Alberto Medici sembra filare liscio come l’olio, e a pensar male spesso ci si azzecca. Speriamo vivamente con tutto il cuore che queste siano solo supposizioni….
Fonte: ingannati.it

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