La Porta dell’Inferno, dicono, è in Siberia, nel cratere di Batagaika. E anche se non è davvero la via d’accesso alla dannazione eterna, è comunque un fenomeno allarmante…
Anticamente, si credeva che la porta dell’inferno si trovasse in Italia. In Campania, per l’esattezza. Il lago d’Averno, a Pozzuoli, in provincia di Napoli, è dove il poeta Virgilio ha collocato l’ingresso degli Inferi. Ora è la Siberia a “reclamare” questo diritto di proprietà: l’accesso ai gironi dei dannati sarebbe infatti collocato nel cratere di Batagaika, nei pressi della città di Batagai, nella regione russa.
Al di là della mitologia, la crepa sta creando allarme tra ricercatori e scienziati, perché diventa progressivamente più vasta.
Siberia: il cratere comparso “dal nulla”
A pochi chilometri da Batagai, piccola cittadina del distretto di Verchojanskij, repubblica di Sacha-Jacuzia, in Siberia, c’è un fenomeno naturale che è difficile inquadrare.
Negli anni ’60, nel cuore della foresta boreale, si è aperto un cratere, senza alcun preavviso. E da allora ha continuato a crescere, anno dopo anno.
Vista l’apparente inspiegabilità del fenomeno, gli abitanti della regione hanno cominciato a indicare la voragine come “la Porta dell’Inferno”, o come la “Porta per il mondo Sotterraneo”.
Ecco alcune immagini da Google Maps che mostrano la vastità del cratere
https://www.ambientebio.it/ambiente/siberia-porta-inferno/
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