ALL’EPOCA LA DEA RILASCIO’ UN COMUNICATO NEL QUALE DICHIARAVA CHE DIVERSI RICERCATORIavevano tentato di individuare il livello DL50 della marijuana testandolo sugli animali, senza riscontrare alcun successo; il DL50 della cannabis è stimato intorno ai 1:20.000 – 1:40.000, il che significa che per morire, un fumatore dovrebbe assumere dalle 20.000 alle 40.000 volte il dosaggio normalmente contenuto in una sigaretta a base di marijuana. L’effetto letale si avrebbe quindi fumando circa 680 kg di cannabis nell’arco di 15 minuti. Tanto per capire meglio di cosa stiamo parlando: il livello di DL50 dell’aspirina si aggira intorno ai 1:20, mentre per la maggioranza delle medicine con obbligo di prescrizione medica il livello scende addirittura a 1:10. La conclusione è facile: l’aspirina è almeno 1000 volte più letale della cannabis! Alla luce di questi dati, anche lo studio tedesco va riconsiderato: dal 2009 a oggi circa 203 milioni di persone hanno fumato almeno una volta della cannabis; anche ammettendo che i due casi di morte individuati siano effettivamente da attribuirsi ad un’assunzione eccessiva di marijuana, questa sarebbe comunque tra le medicine più sicure di tutti i tempi. Solamente in Germania ogni anno l’aspirina miete tra le 1.000 e le 5.000 vittime, senza contare i numerosi casi di ulcere e sanguinamenti dell’intestino e dello stomaco, attacchi d’asma e danni renali. La cannabis non presenta nessuno di questi effetti collaterali. Diverse figure di rilievo del campo medico e farmaceutico hanno espresso estrema fiducia nella terapia a base di marijuana. Il Dott. Grotenhermen, esperto di cannabis, ha dichiarato: “Se si potesse dire di ogni medicinale, dopo decenni di somministrazione, ‘abbiamo riscontrato solo ora i primi due casi di morte’, ci sarebbe da entusiasmarsi! Con i medicinali è una cosa che accade molto raramente. E’ ovvio che nessuno consiglierebbe ad un malato di cuore di consumare della cannabis, tanto meno ad uno schizofrenico; tuttavia, in linea di massima, l’alto margine di sicurezza e la sorprendente compatibilità della sostanza con l’organismo non vengono intaccate. E ciò verrà ancora una volta comprovato da studi”.
SECONDO LESTER GRINSPOON – Psichiatra e Professore Emerito dell’Università di Harvard – la marijuana è una droga molto sicura e non tossica in grado di trattare efficacemente circa 30 diverse patologie: “Prevedo che la cannabis diventerà l’aspirina del 21° secolo, sempre più persone riconoscono questo”. Nel suo libro intitolato Viaggio nella canapa, il Dottor Grinspoon ha inoltre dichiarato: “Sulla base delle mie ricerche, ho scoperto che la cannabis è una sostanza notevolmente sicura. Sebbene non innocua, è sicuramente meno tossica della maggior parte delle medicine convenzionali, che potrebbe sostituire se fosse disponibile legalmente. Nonostante sia stata usata da milioni di persone per migliaia di anni, la cannabis non ha mai causato una morte per overdose. La preoccupazione più seria è il danno respiratorio se la si fuma, ma questo può essere facilmente risolto aumentando la potenza della cannabis e ricorrendo alla tecnologia per separare le particelle di materia presenti nel fumo di marijuana dai suoi principi attivi, i cannabinoidi. Quando avrà riconquistato il suo posto nella farmacopea statunitense, perduto nel 1941 con l’approvazione del Marjiuana Tax Act (1937), la cannabis sarà tra le sostanze meno tossiche della lista. Oggi il pericolo maggiore del consumo di cannabis è la sua illegalità, che infligge a persone già sofferenti molta ansia e una spesa elevata”. Al di là quindi di ogni futile polemica, ci auguriamo che i tempi siano maturi per pensare ad un cambiamento serio. Perchè ci sono dati che parlano da soli e ignorarli, a questo punto, sarebbe da ipocriti.
http://curiosity2015.altervista.org/canapa-tra-le-medicine-piu-sicure-pensate-laspirina-e-1000-volte-piu-letale/
Nessun commento:
Posta un commento