Gli Stati Uniti mettono le mani sui cittadini italiani

Un’unica anagrafe nazionale, ne sostituirà oltre 8 mila
Oltre a nome, cognome, domicilio, stato civile e gli altri classici dati anagrafici spunterà anche una nuova informazione: l’indirizzo di posta elettronica certificata.

Un’unica anagrafe in sostituzione delle oltre 8.000 esistenti. Un progetto di cui si parla da tempo ma che ora sembra prendere forma, dopo la pubblicazione in G.U. del regolamento per la sua attuazione. Il provvedimento fissa precise scadenze per completare l’operazione, in linea con l’Agenda per la semplificazione, approvata a dicembre, che prevede la messa a regime per fine 2015. Un anno per far decollare un sistema alla base del processo di semplificazione e digitalizzazione della Pa.
Oltre a nome, cognome, domicilio, stato civile e gli altri classici dati anagrafici spunterà anche una nuova informazione: l’indirizzo di posta elettronica certificata e chi vorrà potrà sceglierla come “esclusivo mezzo di comunicazione” con la Pa. Verrà quindi garantito l’invio telematico delle attestazioni, delle dichiarazioni di nascita e dei certificati.
Guardando alla vita di tutti i giorni, viene spiegato sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale, la cosiddetta Anagrafe nazionale per la popolazione residente sarà capace di dialogare con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale “in modo che le informazioni di anagrafe, una volta rese dai cittadini, si intendano acquisite dalle pubbliche amministrazioni, senza necessità di ulteriori adempimenti o duplicazioni”. Tanto che nell’Agenda per la Semplificazione si parla di “eliminazione di tutte le comunicazioni verso la pubblica amministrazione relative alla variazione dei dati anagrafici e di stato civile ed integrazione delle banche dati anagrafiche, con conseguente riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni”. (ANSA)

Dietro la parvenza “equo-solidale” per  “unire il paese” si nasconde la tremenda realtà.
L’accoppiata Renzi e Grillo sta infiltrando metastaticamente internet in tutti i gangli vitali dello stato italico. NSA, CIA e FBI potranno conoscere vita, morte e miracoli di ogni residente in Italia tramite un semplice click.
Internet serve a falsificare e controllare tutto. La rete appartiene agli USA come il monopolio dei TLD (basti sapere che i suffissi .GOV, .MIL e .EDU possono essere utilizzati esclusivamente dagli USA).
Potranno fare risultare che un “terrorista” è cittadino italiano nato a X poi si è trasferito a Y e inventare qualunque balla digitale.
La gente è talmente intontita dal calcio e dalle altre miserie che impiegano per intrattenere (trattenere dal pensare) la popolazione che nessuno pare stia fiutando il pericolo.
Si tratta del compimene del progetto di “grande fratello” profetizzato da George Orwell.
Il passo successivo dell’agenda digitale del governo Renzillo è la scuole: obbligare gli studenti ad acquistare un Ipad o Android garantendo profitti colossali alle aziende quotate a Wall Street. Non solo, per favorire il settore editoriale angloamericano, intendono obbligare all’inglese come prima lingua d’insegnamento e acquistare gli e-book in tale lingua che normalmente non sono creati da editori italiani. Un mia conoscente scrittrice ha detto “l’italiano diverrà una specie di dialetto europeo“.
Pedinare tutti in internet, col solito pretesto del “risparmio”, significa potere ammorbare tutti. Fabbricare prove “certificate” di connivenza con la Russia o la Cina o chi volete voi.
Stiamo precipitando in un regime cento volte più feroce di quello di Adolf Hitler e purtroppo, come allora, pochi se ne accorgeranno prima che sia troppo tardi. La Storia si ripete.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Problema,reazione,soluzione ecco a cosa serve il terrorismo e non solo.
Aumenta il controllo e molti,gia'abituati e solidali col
"grande fratello"sono entusiasti e,
passo successivo,come successo in America saranno felici di farsi impiantare un microchip,anche pagando.

Anonimo ha detto...

ovviamente ognuno e libero di fare quel che vuole incluso farsi impiantare un chip nel cervello per farsi teleguidare meglio dai burattinai,ma ovviamente chi e contrario a questo tipo di sorveglianza invasiva e leniva del nostro stesso io si informi e si prepari a proteggersi inoltre il problema fondamentale risulta che internet e sempre una lama a doppio taglio quindi per non farsi fare male bisogna imparare a usarlo dal manico:)
se siete veramente preoccupati per ciò che sta accadendo iniziate a pensare ADESSO cosa si può fare per tutelarci nel FUTURO da questo tipo di distopia orwelliana,la conoscenza e un faro che può illuminare il tuo percorso solo se hai la possibilità di sfruttarla in maniera tangibile e non solo in maniera teorica;V

Anonimo ha detto...

Ci metto Linux Ubuntu nel chip americano...

Anonimo ha detto...

ottima idea!!si bisogna essere un passo avanti questo e lo spirito giusto!anche perché e già stato affermato che questo tipo di tecnologia(come tutte)non sono prive dal rischi di essere manipolate da esterni con attacchi informatici;)

Anonimo ha detto...

Con questa tattica di problema reazione soluzione, la gente è anche contenta di prendere un cazzo di un metro in culo. Devo ammettere che la stronzaggine umana e non, non ha limiti, ne per chi comanda, ne per chi subisce.
Perchè se siamo a questi livelli, è colpa anche nostra!

Anonimo ha detto...

ok che tanti magari contribuiscono a questo tipo di sistema,ma ricordiamoci ogni tanto di spezzare una lancia anche per quei milioni di persone che in milioni di maniere diverse cercano di cambiare le cose per il benessere generale,perché esistono ma tranquillo che nessun TG,giornale te ne parla loro preferiscono servirti la carneficina all'ora di pranzo mentre stai mangiando i fish burger della findus che ti restano sullo stomaco alla fine;)

 


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