GRECIA,NEL 2015 FINITI I SOLDI PER PAGARE LE PENSIONI

ATENE - Il sistema pensionistico ellenico è una bomba ad orologeria che non esploderà nel 2025, ma 10 anni prima, o addirittura l'anno prossimo: a lanciare l'allarme, come riferisce oggi il quotidiano Kathimerini, è uno studio condotto dall'Istituto del Lavoro della Confederazione Generale del Lavoro greco (Ine/Gsee).
Il rapporto sarà presentato domani all'apertura della Fiera Internazionale di Salonicco (Tif), tradizionale tribuna da cui il governo greco presenta la propria politica economica per l'anno successivo. La relazione annuale della Gsee (uno dei due maggiori sindacati ellenici) sull'economia greca comprende un capitolo sull'invecchiamento della popolazione e la sostenibilità del sistema di sicurezza sociale dal 2013 al 2050. Nel rapporto si sostiene che la recessione prolungata e l'alto tasso di disoccupazione hanno dato slancio allo sgretolamento del sistema pensionistico da un decennio a questa parte e che, per diventare di nuovo redditizio, il sistema avrebbe bisogno di risorse aggiuntive di 950 milioni di euro solo per il 2016. Ma i requisiti del sistema, secondo lo studio, sono destinati a crescere rapidamente negli anni successivi sino ad un'impennata pari a 2,67 miliardi di euro prevista per il 2020. Gli autori del rapporto sottolineano che i tagli fatti alle pensioni e l'aumento dell'età pensionabile avrebbero permesso la sostenibilità del sistema fino al 2025 se non fosse stato per la grave e prolungata recessione e l'alto tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 27%. Come risultato di ciò, sostengono gli esperti, il 2015 è con tutta probabilità l'anno in cui il sistema di sicurezza sociale greco finirà in pezzi. Lo studio aggiunge che nuove misure saranno necessarie a causa dei ridotti finanziamenti statali (passati da 16,4 miliardi di euro nel 2012 a solo 8,6 miliardi per il periodo 2015-2018), del dirompente aumento della disoccupazione, dell'incremento del numero di nuovi pensionati (da 40.000 nel 2009 a 100.000 all'anno dopo il 2010), delle riduzioni dei salari e della crescita del lavoro sommerso e flessibile. Il rapporto rileva inoltre che le riserve di liquidità dei fondi di sicurezza sociale si sono già ridotte da 26 miliardi di euro nel 2009 a 4,5 miliardi l'anno scorso, mentre il cambiamento demografico avvenuto in Grecia a causa delle aumentate aspettative di vita e della riduzione del tasso di natalità ha contribuito ad un aumento del 15% sugli oneri dei fondi pensione. Dopo i recenti interventi del governo sul sistema pensionistico, evidenzia in conclusione lo studio, l'età media del pensionamento è salita sino a 63 anni mentre le pensioni sono state tagliate di circa il 32,5%. Fonte notizia: Ansa. 

 http://www.ilnord.it/c-3455_LA_GRECIA_A_POCHI_MESI_DALLESPLOSIONE_NEL_2015_FINITI_I_SOLDI_PER_PAGARE_LE_PENSIONI_STAVOLTA_NON_LA_SALVA_NESSUNO

1 commento:

Anonimo ha detto...

Già,mentre quello italiano invece è stabile eh???...++++ R.I.P.(riposa in pensione).

 


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