E' stata 'intravista' la prima luna esterna al Sistema Solare. Le tracce che ne segnalano l'esistenza sono pubblicate sull'Astrophysical Journal dal gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'università americana di Notre Dame e finanziato dalla Nasa.
Confermare la scoperta è purtroppo impossibile perchè non ci sarà una nuova occasione per osservare lo stesso oggetto. Tuttavia gli astronomi, guidati da David Bennett, considerano queste prime osservazioni il passo fondamentale per localizzare altri corpi celesti simili.''Possiamo attenderci comunque altre sorprese simili'', osserva Bennett.
La possibile luna extrasolare è stata osservata nell'ambito dei programmi Microlensing Observations in Astrophysics (Moa) e robing Lensing Anomalies NETwork (Planet), utilizzando telescopi che si trovano in Nuova Zelanda. Per riuscire a vedere un oggetto così piccolo e distante i ricercatori hanno utilizzato la tecnica della cosiddetta ''lente gravitazionale'', ossia il fenomeno che si verifica quando la luce di una stella lontana viene deviata e focalizzata dal campo gravitazionale della stella piu' vicina, trasformandosi in una vera e propria lente che ingrandisce gli oggetti. Il problema è che queste condizioni sono transitorie, dopodichè è molto difficile tornare a ripetere l'osservazione.
La luna potrebbe essere 2.000 volte più piccola del pianeta attorno al quale ruota, forse un gigante più grande di Giove. ''Se fosse così, sarebbe una scoperta spettacolare'', commenta Wes Traub, responsabile della Ricerca sui pianeti esterni al Sistema Solare del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
Ansa
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