La rivoluzionaria abitazione ha all’interno delle pareti microalghe che producono energia creando caldo e freddo.
Arriva da Amburgo, in Germania, la casa ecosostenibile basata sulle alghe, calda d’inverno e fresca d’estate. Una innovazione che potrebbe essere di grande portata in una terra come la Sardegna,
circondata dal mare e con una grande presenza di alghe. La casa, anzi palazzina, si chiama Biq (Bio Intelligent Quotient) ed è un progetto, ambizioso quanto riuscito, che fa parte dell’International Building Exhibition (Iba) nella città tedesca: in pratica, all’interno della facciata dell’edificio (realizzata in vetro) sono presenti delle microalghe che attivano un processo di fotosintesi trattenendo il calore e mantenendo la casa fresca in estate: il calore “avanzato”, inoltre, viene immagazzinato per essere utilizzato invece come riscaldamento, durante la stagione fredda. Secondo gli ideatori (che parlano nel video sotto), questa tecnologia che crea una facciata “bioreattore”, serve anche ad insonorizzare ottimamente la costruzione.
Ovviamente le alghe non sono morte, anzi devono crescere all’interno della parete, dove vengono “nutrite” in forma liquida con un circuito idraulico separato che attraversa tutta la facciata. È il primo esperimento di questo genere realizzato al mondo, utilizza le più avanzate tecnologie ambientali e per la gestione dell’energia. Le microalghe vengono fatte crescere nel loro ambiente quindi vengono raccolte, separate dalle altre tipologie di alga e spostate al’interno della Biq: prima però, le piantine vengono fatte “fermentare” in una centrale a biogas, in modo da poter essere poi riutilizzate per generare biogas. Le alghe sono particolarmente adatte, visto che producono fino a cinque volte più biomassa per ettaro di quanto non facciano le piante “terrestri” e contengono un maggior numero di oli utilizzabili per l’energia.
Il progetto mostra come dare a un edificio tutta l’energia necessaria senza nessun utilizzo di fonti fossili, usando solo rinnovabili, e soprattutto dimostra quello che in futuro faranno le facciate delle case, oltre a rappresentare un fattore estetico e proteggere da pioggia e freddo. La Biq è poi rivoluzionaria anche all’interno: in due dei suoi appartamenti si sperimenta infatti una organizzazione dello spazio “on demand”, in cui le zone della casa, il bagno, la cucina, la camera da letto, possono essere cambiate “di destinazione” o combinate per formare una “zona neutrale”. In questo modo, le necessità della vita quotidiana creano l’apparenza stessa dell’appartamento, e l’organizzazione di quest’ultimo può essere adattata in qualsiasi momento per venire incontro alle necessità di chi ci abita.
Nessun commento:
Posta un commento