di Gianni Lannes
Riguarda la vita di tutti, ma proprio tutte e tutti. Dovrebbe essere un tema di discussione generale a tutti i livelli: dal popolare all'istituzionale. Invece, si fa finta di niente, così avanza inesorabile il nulla assoluto, almeno fino a quando si consumerà la prossima imminente tragedia, ben pianificata da chi detiene il potere per conto terzi.
Un pò di lacrime televisive, magari in diretta da Vespa, un botto di denaro pubblico da sperperare, l'immancabile sciacallaggio elettorale, il dominio totalitario da estendere in modo capillare e il gioco sarà fatto per sempre.
Una cosa è certa: l'ipocentro, ossia la profondità di questi anomali terremoti che attanagliano l'Italia in modo particolare dal 2009, culminati nella strage a L'Aquila il 6 aprile di 4 anni fa (309 morti), e la tragedia in Emilia dello scorso anno, non hanno nulla di naturale.
L'Italia è un laboratorio a cielo aperto, o meglio, una camera a gas dove disperdere sulla gente alluminio, bario e nanoparticelle tossiche. Nella nostra Penisola il Governo degli Stati Uniti d'America da 70 anni fa il bello ed il cattivo tempo, soprattutto il maltempo, a scapito della vita e della libertà.
Determinate sperimentazioni a base di tecnologia bellica avanzata, si fanno in Paesi notoriamente sismici per vantare sempre e comunque una copertura nei casi peggiori. Ci sarà sempre il cretino di turno che obietterà scioccamente: "ma tanto l'Italia è tutta a rischio sismico".
L'ipocentro di un sisma è un fattore fondamentale. Ebbene, nel caso dello Stivale questo dato è costantemente superficiale, indice e segnale di un terremoto indotto artificialmente compenetrando - con i riscadatori ionosferici - di energia elettromagnetica la crosta terrestre, fino a scuotere le faglie sismiche.
Bisogna spiegare concetti abbastanza complessi per la comprensione media dell'italiano comune, in maniera "terra terra", proprio per far capire a quante più persone possibili la gravità inaudita della situazione in cui siamo prigionieri inconsapevoli.
Non dimenticate che la più potente arma di distruzione di massa è la paura provocata nelle masse popolari. L'Italia, da questo punto di vista sembra continuamente sotto scacco al re.
Questi escrementi di disumanità in divisa luccicante e doppiopetto sgargiante, che giocano alla guerra con le nostre vite, non sono però imbattibili.
Allora, perché non infliggiamo un definitivo scacco matto alla superpotenza che ha schiavizzato il nostro Paese?
SU LA TESTA!
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