Pubblicazione scientifica collega l'insorgere della Sclerosi Multipla all’intossicazione cronica da bario, irrorato da aerei militari

Qui sotto la traduzione dell’abstract (riassunto) dell’articolo scientifico Chronic barium intoxication disrupts sulphated proteoglycan synthesis: a hypothesis for the origins of multiple sclerosis pubblicato sul sito governativo statunitense pubmed, a sua volta ripreso dalla rivista scientifica ufficiale Medical Hypotheses, 2004;62(5):746-54.






Da notare che:


1) viene nominato espressamente l’aerosol di bario spruzzato da aerei militari per aumentare la capacità di trasmissione dei segnali radio e radar, come da tempo viene denunciato dagli attivisti contro le scie chimiche;







2) si fornisce una spiegazione esauriente di diversi aspetti delle patologie neurodegenerative e della Sclerosi Multipla in particolare;


3) si assimilano le cosiddette encefalopatie spongiformi trasmissibili (come il famoso “morbo della mucca pazza”) a delle malattie da intossicazione cronica, con buona pace di chi attribuisce la malattia ai prioni;


4) viene elencata una lunga serie di attività che causano intossicazioni da bario: estrazione di petrolio e gas, lavorazione della carta e dei tessuti, saldatura, fonderia. Ciò potrebbe far sospettare che qualcuno possa avere già da tempo deciso di farci intossicare di bario così come è successo per l’alluminio che ritroviamo in farmaci antiacidi, vaccini, pentole, lattine per alimenti e bevande, pellicole per alimenti e che assieme all’alluminio è uno degli ingredienti delle scie chimiche. D’altronde perché mai dovrebbero usare additivi a base di bario nel combustibile per gli aerei?




E prima di lasciarvi alla lettura dell’articolo una buona notizia; i sali di epsom (detto anche sale amaro, un sale con proprietà purganti, reperibile facilmente e a basso costo in farmacia) sono noti da tempo per la loro proprietà di disintossicazione dell’organismo dal bario, come conferma persino il sito wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Barium_nitrate). La zeolite clinoptilolite è altrettanto ottima contro il bario e in generali contro i metalli pesanti. Ovviamente è consigliabile consultare il proprio medico prima di utilizzare qualsiasi preparato.



L’intossicazione cronica da bario blocca la sintesi dei solfato proteoglicani: un’ipotesi per l’origine della sclerosi multipla



Alti livelli di contaminazione da parte di fonti naturali e da parte delle industrie del metallo alcalino-terroso bario (Ba) sono stati identificati negli ecosistemi e nei luoghi di lavoro che sono associati con alta incidenza di raggruppamenti di casi di sclerosi multipla (SM) ed altre malattie neurodegenerative quali le encefalopatie spongiformi trasmissibile (EST)e della sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Analisi degli ecosistemi localizzati ove si trovano i più noti raggruppamenti di casi di Sclerosi Multipla in Saskatchewan, Sardegna, Massachusetts, Colorado, Guam, Nord Est della Scozia, hanno dimostrato in maniera consistente elevati livelli di Bario nei suoli (valore medi: 1428 ppm - parti per milione) e nella vegetazione (valor medio: 74 ppm) rispetto ai livelli medi di 345 e 19 ppm [rispettivamente] registrati in regioni adiacenti ove non si registrano alti casi di sclerosi multipla.


Gli alti livelli di bario provenienti da estrazioni minerarie di bario e/o dall’utilizzo di bario nelle industrie collegate con l’estrazione di petrolio e gas, la lavorazione della carta e dei tessuti, la saldatura, la fonderia, così come dall’utilizzo di bario spruzzato sotto forma di aerosol atmosferico per aumentare/rifrangere i segnali delle onde radio/radar lungo i corridoi aerei dei jet militari, nei poligoni di tiro per missili, etc.


Viene proposto che la contaminazione cronica del biosistema con tipi reattivi di sali di bario possono innescare la patogenesi della Sclerosi Multipla; a causa dell’unione del bario coi solfati liberi, che successivamente priva le molecole endogene di proteoglicani solfati (solfato di eparina) del loro co partner solfato, bloccando così la sintesi degli S-proteoglicani ed inibendo così la loro funzione cruciale nella segnalazione del fattore di crescita dei fibroblasti (fibroblast growth factor – FGF) che induce i progenitori degli oligodendrociti a regolare la crescita e l’integrità strutturale della guaina mielinica.


La perdita dell’attività dell’attività degli S-proteoglicani spiega altro aspetti cruciali della patogenesi della Sclerosi Multipla; così come l’aggregazione delle piastrine e la proliferazione dello stress ossidativo generato dai perossidi. L’intossicazione da bario disturba la pompa ionica sodio-potassio – [la disfunzione di tale meccanismo è] un altro aspetto caratteristico della Sclerosi Multipla. Il manifestarsi contemporaneo di raggruppamenti di casi di varie patologie neurodegenerative in questi ecosistemi contaminati dal bario suggeriscono che tutte queste malattie potrebbero dipendere da una comune inibizione dei sistemi di segnalazione mediati dal fattore di crescita dei solfato proteoglicani. La genetica dell’individuo determina in fin dei conti quale particolare malattia si manifesti.


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