MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Microbi alieni in un lago antartico simile alle lune ghiacciate del sistema solare


ANTARTIDE - La scoperta di microbi che prosperano nel salato, sotto zero di un lago antartico potrebbe aumentare le prospettive di vita sulle lune ghiacciate del sistema solare. I ricercatori hanno trovato una comunità di insetti che vivono in ambiente buio del lago di Vida, ad una temperatura di-13C. Inoltre,scrivono sulla rivista PNAS che le forme di vita del lago sono stati isolati dal mondo esterno per circa 2.800 anni.
Il Lago di Vida, il più grande dei laghi trovati nelle McMurdo Dry Valleys, non contiene ossigeno, è acido, in gran parte congelato e possiede i più alti livelli di ossido di azoto di qualsiasi corpo idrico naturale sulla Terra. Un liquido salmastro che è circa sei volte più salato dell'acqua di mare filtra tutto l'ambiente ghiacciato.
Durante le campagne di campo nel 2005 e nel 2010, Alison Murray, dell’Istituto per le ricerca del deserto (DRI) a Reno, Nevada, e colleghi hanno forato le carote di ghiaccio dal lago,  raccogliendo campioni raccolti della salamoia del materiale congelato, e valutato l'acqua la potenzialità dell’acqua per ospitarne la vita.
Per evitare di contaminare l'ecosistema isolato, hanno usato procedure rigorose e attrezzature specializzate, lavorando sotto sicure tende sterili sulla superficie del lago.
L'abbondanza di diversi composti chimici presenti nel lago ha portato i ricercatori a concludere che reazioni chimiche erano in corso tra la salamoia e i sedimenti ricchi di ferro, producendo protossido di azoto e idrogeno molecolare.
L'idrogeno, in parte, può fornire l'energia necessaria a sostenere la vita microbica. Inoltre, il basso tasso di metabolismo di questi microbi impedisce che le riserve di energia vengano rapidamente impoverite. "E 'plausibile che un supporto vitale fonte di energia esista solo dalla reazione chimica tra acqua salata anossica e la roccia", ha detto il co-autore, il dottor Christian Fritsen
Se questo è davvero il caso, ha detto il dottor Murray, esso fornisce "un quadro completamente nuovo di pensare di come la vita può essere sostenuto in crio-ecosistemi sulla Terra e in altri mondi ghiacciati dell'Universo". Europa, la luna ghiacciata di Giove, rappresenta un obiettivo del genere. E’ stato Recentemente dimostrato che sacche di ghiaccio fangoso e acqua liquida potrebbero anche persistere nel guscio di ghiaccio di Europa: "Sarebbe proprio il tipo di sistema di cui stiamo parlando qui, con collegamenti limitati con il mondo esterno", ha detto.
La pubblicazione del rapporto PNAS arriva mentre gli scienziati inglesi si accingono a  perforare la calotta di 3 km di ghiaccio che ricopre il  Lake Ellsworth, che si nasconde sotto la calotta antartica occidentale. La scoperta di comunità microbiche anche qui sarebbe significativo perché l'acqua del lago potrebbe essere rimasta isolata dal resto del mondo esterno fino a mezzo milione di anni.
http://wwwaqvariuscom.blogspot.it/

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Eclissi di Luna, l'ultimo evento celeste del 2012!

28 novembre 2012 - Oggi avra' luogo l'ultimo evento celeste di rilevanza di questo 2012,infatti sara' possibile assistere all'eclissi penombrale di Luna. 



L'eclissi lunare avviene quando la Terra che si trova allineata col sole e la luna, è perfettamente al centro, proiettando la sua ombra sulla luna. A provocare l'eclissi cioè l'oscuramento del nostro satellite naturale è il cono d'ombra creato dalla Terra. In questo caso, però, la luna non lo attraverserà ma passerà nella sua zona di penombra. Ecco perché si parla di eclissi penombrale. La luna infatti attraversa solo la parte più esterna dell'ombra, per questo il fenomeno non sarà evidente ma consisterà in un lieve oscuramento della parte più settentrionale della luna. La luna entrerà nella penombra alle 13.15 ora italiana del 28 novembre. Ma non sarà facile notare la lieve ombra sul nostro satellite che dalle nostre parti sorgerà dopo le 15. In ogni caso ciò che vedremo sarà la luna sorgere leggermente adombrata. Come si evince da questo schema fornito dalla Nasa, l'eclissi di luna sarà parzialmente visibile da Stati Uniti, Europa e Africa orientale. Sarà perfettamente visibile da quasi tutta l'Asia e dall'Australia, ma non sarà visibile dall'Atlantico, dal Sudamerica e dalla parte occidentale dell'Africa. 

Fonte: http://www.nextme.it

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Cosa hanno scoperto di cosi eclatante su Marte?

Gli scienziati che si stanno occupando del rover marziano Curiosity sembrano essere talmente eccitati da una scoperta definita “storica” da far fatica a trattenersi dall’annunciarlo al mondo intero, senza tuttavia rilasciare il più piccolo dettaglio.



I risultati sembrano provenire dallo strumento SAM, una delle apparecchiature installate su Curiosity per rilevare la presenza di componenti organici su Marte. “Stiamo raccogliendo dati mentre parliamo, e i dati sembrano davvero interessanti” sostiene John Grotzinger, a capo della missione. Il Sample Analysis at Mars (SAM) è un pacchetto di strumenti a bordo del rover Curiosity specificamente progettato per analizzare l’atmosfera e il terreno marziani. Il set di apparecchiature è composto dal Gas Chromatograph (GC), dal Quadrupole Mass Spectrometer (QMS) e dal Tunable Laser Spectrometer (TLS). Il laser è la componente chiave del sistema di analisi: riscalda porzioni di terreno o di roccia per consentire allo spettrometro e al cromatografo di analizzare il contenuto dei gas prodotti dall’evaporazione del materiale campione. Il SAM è lo strumento che ha recentemente aiutato ad ottenere informazioni sul metano atmosferico di Marte, ed è una promessa nella ricerca di molecole organiche sul Pianeta Rosso. Se SAM riuscisse a rilevare la presenza di composti organici, è possibile che sia esistita, o possa ancora esistere, una qualche forma di vita marziana. Stando alle parole di Grotzinger, durante l’analisi in cui SAM ha esaminato il campione di terreno coinvolto nel “caso del metano” sono stati osservati risultati sorprendenti. “Questi dati saranno inseriti nei libri di storia” ha affermato Grotzinger. Il motivo per cui Grotzinger ed il suo team non rivelano alcun dettaglio sulla scoperta effettuata è la cautela. Non sono stati pochi, in passato, gli annunci plateali a mezzo stampa che sono stati successivamente ritrattati, o per lo meno ridimensionati dalla realtà dei fatti. Il SAM è uno strumento sensibilissimo, e un solo campione microscopico di aria terrestre potrebbe alterare la lettura dei dati, come è successo nella serie di analisi atmosferiche che, inizialmente, determinarono la presenza di metano nell’atmosfera, per poi escluderla nell’analisi successiva. “Sapevamo fin dal principio che avevamo il rischio di portare aria dalla Florida. Ed è stato necessario ridurla e fare nuovamente la misurazione”. La sensibilità dello strumento è un’arma a doppio taglio: può rilevare la presenza di minuscoli composto organici e non, ma è particolarmente suscettibile alle contaminazioni dell’ambiente sperimentale. In un caso simile, la cautela e d’obbligo. Saranno necessarie alcune settimane per completare l’analisi dei dati e ottenere finalmente qualche informazione. E’ possibile che possa trattarsi di un annuncio relativo a forme di vita su Marte? Non vorrei spegnere ogni entusiasmo, ma la NASA non è nuova ad annunci che, dopo la pubblicazione dei dettagli, finiscono per interessare solo gli appassionati di astronomia. SAM non è uno strumento pensato per rilevare direttamente una forma di vita (a meno che questa non si trovi a sostare di fronte al laboratorio del rover…), ma il “solo” rilevamento di molecole organiche potrebbe aprire nuove e interessantissime opzioni, come la possibile vita su Marte in un passato più o meno recente. Nel mio piccolo, non posso fare altro che attendere, come tutti noi, e continuare a sperare che non si tratti dell’ennesimo fuoco di paglia, aggiornandovi non appena verranno pubblicate altre informazioni. 

 fonte: antikitera.net


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Aspartame: una lattina al giorno aumenta il rischio di leucemia, mieloma e linfoma

Secondo i nuovi risultati, del più importante studio sul potenziale cancerogeno dell’aspartame nell’uomo, una soda al giorno può aumentare il rischio di leucemia negli uomini e nelle donne e di mieloma e di linfoma non-Hodgkin negli uomini. È importante sottolineare che questo è lo studio più completo, a lungo termine, mai realizzato su questo argomento, nel senso che ha un peso considerevole rispetto alle precedenti ricerche le quali non sembravano mostrare alcun rischio.
Lo studio più approfondito sull’aspartame – Oltre due milioni di persone analizzate
Per questo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati del Nurses’ Health Study e dell’Health Professionals Follow-Up Study per un periodo di 22 anni. Sono stati studiati un totale di 2.278.396 persone. Oltre alla vastità, ciò che rende questo studio superiore ad altri rapporti precedenti è l’accuratezza con cui è stata valutata l’assunzione di aspartame. Ogni due anni, i partecipanti ricevevano un dettagliato questionario alimentare e la loro dieta veniva rivalutata ogni quattro anni. I precedenti studi i quali non hanno trovato alcun legame con il cancro registrarono l’assunzione di aspartame solo in un determinato periodo di tempo, un errore molto grave in termini di precisione.

Una diet soda al giorno aumenta il rischio di leucemia, mieloma multiplo e linfomi non-Hodgkin
I risultati combinati di questo nuovo studio hanno dimostrato che una sola lattina da 330 ml di una bevanda diet al giorno comporti:
  • Un rischio di contrarre la leucemia del 42% superiore negli uomini e nelle donne (analisi combinata)
  • Un rischio di contrarre il mieloma multiplo del 102% superiore (solo negli uomini)
  • Un rischio di contrarre il linfoma non-Hodgkin del 31% superiore (solo negli uomini)
Questi risultati sono basati su modelli multi-variabili di rischio relativo, il tutto rapportato a partecipanti che non bevevano diet soda. Non si sa come mai, solo gli uomini che bevevano una maggiore quantità di soda mostrassero un aumento del rischio di mieloma multiplo e linfoma non-Hodgkin. Si noti che le diet soda sono (di gran lunga) la principale fonte alimentare di aspartame negli Stati Uniti. Ogni anno, gli americani consumano circa 5250 tonnellate di aspartame in totale, di cui circa l’86% (4.500 tonnellate), si trova nelle bevande dietetiche.
Questo nuovo studio dimostra l’importanza della qualità della ricerca. La maggior parte delle ricerche precedenti, le quali non mostrarono alcun legame tra aspartame e cancro sono state criticate per esser state troppo brevi e troppo imprecise nella valutazione, a lungo termine. Questo nuovo studio risolve entrambi questi problemi. Il fatto che si dimostra un legame positivo con il cancro non dovrebbe essere una sorpresa, perché in uno studio precedente, effettuato su animali (900 ratti per tutta la loro vita) mostrò risultati molto simili: l’aspartame aumentò esponenzialmente il rischio di linfomi e leucemia sia nei maschi che nelle femmine. Più preoccupante fu ciò che seguì a questo mega studio, ovvero una ricerca dove si esponevano i ratti, a livello fetale, all’aspartame. Venne confermato l’aumento del rischio, sia per quanto riguarda il linfoma sia per quanto riguarda la leucemia, oltre ad un notevole aumento del tasso di cancro alla mammella. Tutto ciò solleva una domanda importante: in futuro, studi di alta qualità, scopriranno altri tumori collegati all’aspartame (cervello, mammella, prostata, ecc)?
Vi è ora, più che mai, la ragione di evitare completamente l’aspartame nella vostra dieta quotidiana. Per coloro che vorrebbero tornare a bere le “salutari” bibite zuccherate, questo studio ha qualcos’altro da dirvi: gli uomini che consumano una o più bibite zuccherate al giorno aumentano del 66% il rischio di beccarsi un linfoma non-Hodgkin (anche peggio delle bevande dietetiche). Forse è meglio evitarla del tutto!
Fonti per questo articolo:
http://www.naturalnews.com
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23097267
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16507461
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17805418

Hawaii: straordinaria eruzione del vulcano Kilauea, la lava finisce nell'Oceano (video)



E' il vulcano più attivo del mondo ed ora la sua lava ha raggiunto l'oceano per la prima volta in undici mesi di attività. Immagini che lasciano senza fiato per uno spettacolo naturale unico. Gli esperti dicono che la nuova attività lungo il bordo orientale del vulcano è la prova che la pressione all'interno della caldaia è in crescita. Kilauea è stato continuamente in eruzione dal 1983, ma flussi di lava che raggiungono l'oceano sono eventi rari.

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Un invasione di alghe tinge di rosso il mare di Sidney


27 nov 2012 - Il mare di Sidney si tinge di rosse a causa della fioritura di un’alga Negli ultimi giorni sono state chiuse alcune spiagge a Sydney, in Australia, tra cui Clovelly Beach e la famosa Bondi Beach, ed è stata vietata la balneazione a causa di un’alga rossa che sta infestando la costa australiana. Conosciuta come Noctiluca scintillans o “fuoco nel mare”, non ha effetti tossici ed è innocua per l’essere umano. Tuttavia le autorità australiane stanno effettuando le dovute analisi per appurare la presenza di tossine. Alcuni hanno provato lo stesso a fare il bagno per provare l’ebbrezza di tuffarsi in un mare rosso sangue. La fioritura dell’alga fa acquistare all’acqua un colore rosso come se fosse stato sparso del sangue, mentre di notte risplende fino a diventare fosforescente: l’alga possiede infatti la bioluminescenza, ovvero la capacità di trasformare l’energia chimica in energia luminosa. Questa fioritura di alghe rosse, in ogni caso, è un fenomeno naturale, anche se raro, che può verificarsi in base alla situazione meteorologica ed ai giochi delle correnti marine, nella baia di Sydney. Le chiusure delle spiagge sono comunque un duro colpo economico al turismo di mare a Sydney, proprio in un momento in cui sta per iniziare la stagione estiva. Probabilmente complice della fioritura è il grande caldo di fine primavera, che è previsto impennarsi ulteriormente con le temperature che raggiungeranno i 40 °C durante questa settimana. Fortunatamente le piogge previste dovrebbero risolvere rapidamente il problema, anche se per i turisti è l’occasione per fare delle foto veramente particolaridel mare di Sydney

Particelle solari mutano la materia sulla Terra: Lo strano caso di brillamenti solari e di elementi radioattivi


Quando i ricercatori hanno scoperto un legame insolito tra brillamenti solari e la variazione della costante di decadimento degli elementi radioattivi sulla Terra é partita una ricerca scientifica che potrebbe finire per riscrivere alcune delle leggi della fisica.
E’ un mistero che si è presentato inaspettatamente: Il decadimento radioattivo di alcuni elementi nei laboratori sulla Terra sembrava essere influenzato dall’attività solare, a 150 milioni di chilometri.



http://silentobserver68.blogspot.com/2012/11/particelle-solari-mutano-la-materia.html
Peter Sturrock
Com'è possibile?


I ricercatori dell’ Università di Stanford e di Purdue credono che sia davvero possibile. Ma la loro spiegazione di come ciò possa avvenire é un altro mistero.

C’è la possibilità che questo effetto inaspettato sia causato da una particella sconosciuta emessa dal sole. 



“Sarebbe davvero notevole”, ha detto il professore Peter Sturrock, professore emerito di fisica applicata della Stanford, esperto di fisica solare.  



La storia inizia, in un certo senso, nelle aule di tutto il mondo, dove si insegna agli studenti che il tasso di decadimento di uno specifico materiale radioattivo è costante. 



Questa proprietà degli isotopi radioattivi, è utilizzata per esempio, dagli antropologi per datare manufatti antichi con il carbonio-14, oppure quando i medici devono calibrare la giusta dose di radioattività per curare i malati di cancro.


Numeri casuali

http://silentobserver68.blogspot.com/2012/11/particelle-solari-mutano-la-materia.html

Ma il fatto che, “il tasso di dimezzamento sia costante”, è stato contestato in modo inaspettato da un gruppo di ricercatori della Purdue University, che al tempo erano più interessati a trovare un buon generatore numeri casuali che a studiare il decadimento nucleare degli isotopi radioattivi.(Gli scienziati usano lunghe sequenze di numeri casuali per una serie di calcoli, ma sono difficili da produrre, in quanto il processo utilizzato per produrre i numeri ha una influenza sul risultato).Ephraim Fischbach, professore di fisica presso la Purdue, stava utilizzando il tasso di decadimento radioattivo di diversi isotopi, come possibile fonte di numeri casuali generati in modo da non richiedere alcun intervento umano. (Per fare un esempio, un certo quantitativo di cesio radioattivo-137, decade con un tasso costante nel complesso, ma i singoli atomi all’interno della massa decadranno in modo imprevedibile, con un pattern casuale. In questo modo la differenze di tempo tra i “tick” casuali di un contatore Geiger posto vicino al cesio potrebbe essere utilizzate per generare numeri casuali.)In definitiva i ricercatori hanno trovato che i tassi di decadimento misurati, non sono in linea con dati pubblicati relativi agli isotopi specifici e questo é molto strano per presunte costanti fisiche.Controllando i dati raccolti al Brookhaven National Laboratory di Long Island e al Federal Physical and Technical Institute in Germania, é venuto fuori qualcosa di ancora più sorprendente: l’ osservazione a lungo termine del tasso di decadimento di silicio-32 e radio-226 sembra mostrare una piccola variazione stagionale .Il tasso di decadimento è stato leggermente più veloce in inverno che in estate.Questa é vera e propria fluttuazione? Oppure é solo un problema tecnico negli equipaggiamenti utilizzati per misurare il decadimento radioattivo … forse causato dal cambiamento delle stagioni, con i cambiamenti che accompagnano di temperatura e umidità. Sturrock ha commentato così l’ accaduto: ”Eravamo tutti convinti che i tassi di decadimento fossero costanti e quindi pensavamo che fossero solo errori sperimentali”.


Il Sole si fa sentire

http://silentobserver68.blogspot.com/2012/11/particelle-solari-mutano-la-materia.html

Il 13 dicembre 2006, il sole stesso ha fornito un indizio cruciale, quando un brillamento solare ha inviato un flusso di particelle e radiazioni verso la Terra.Jere Jenkins ingegnere nucleare dell’ Università di Purdue durante la misurazione del tasso di decadimento di manganese-54, un isotopo con breve emivita, che viene utilizzato nella diagnostica medica, notò che il tasso di decadimento calò leggermente durante il flare, una diminuzione che è iniziata circa un giorno e mezzo prima del flare.Se questa relazione apparente tra flares e i tassi di decadimento é vera, si potrebbe utilizzare come metodo di previsione dei brillamenti solari prima del loro verificarsi, che potrebbe aiutare a prevenire danni ai satelliti e reti elettriche, oltre a salvare la vita degli astronauti nello spazio.L’ anomalia del tasso di decadimento registrata in quella notte in Indiana , provava che qualcosa prodotto dal sole, aveva viaggiato nello spazio e attraversato la Terra per raggiungere i rivelatori di Jenkins .Che cosa può essere stato emesso dal flare per avere un effetto del genere? Jenkins e Fischbach hanno ipotizzato che che i colpevoli di questo disturbo nel tasso di decadimento erano probabilmente i neutrini solari, le fantomatiche particelle quasi senza peso, veloci quasi quanto la luce e che possono attraversare il mondo fisico, ovvero gli esseri umani, rocce, oceani e pianeti praticamente senza interazione.In una serie di articoli pubblicati in Astroparticle Physics , Nuclear Instruments and Methods in Physics Research and Space Science Reviews, Jenkins, Fischbach e i loro colleghi hanno dimostrato che difficilmente le variazioni osservate nei tassi di decadimento, potessero provenire da influenze ambientali sul sistema di rilevazione.


Motivo di sospetto

http://silentobserver68.blogspot.com/2012/11/particelle-solari-mutano-la-materia.html

Le loro scoperte rafforzano la tesi secondo cui le oscillazioni dei tassi di decadimento strano sono stati causati da neutrini dal sole. 



I tassi di decadimento altalenanti, sembravano essere in sintonia con l’orbita ellittica della Terra, e questi variano quando la Terra si avvicina al Sole ( perché esposta a più neutrini ) e poi quando si allontana.  



Quindi c’era una buona ragione per sospettare il sole, ma potrebbe essere dimostrata?

A questo punto un aiuto viene da Peter Sturrock della Stanford. Durante una visita alla National Solar Observatory, in Arizona, Sturrock viene informato della scoperta fatta dai ricercatori della Purdue. 



Sturrock sapeva per lunga esperienza che l’intensità del bombardamento di neutrini verso la Terra, varia in maniera regolare seguendo la rotazione del sole. Il suo consiglio ai ricercatori della Purdue: cercare le prove che la variazione nel decadimento radioattivo della Terra cambia con la rotazione del sole.”Questo è quello che ho suggerito. E questo è quello che abbiamo fatto.”


Una sorpresa

http://silentobserver68.blogspot.com/2012/11/particelle-solari-mutano-la-materia.html

Controllando i dati sul decadimento radioattivo dal laboratorio di Brookhaven, i ricercatori hanno trovato uno schema ricorrente di 33 giorni. 



E ‘stata una sorpresa, dato che la maggior parte delle osservazioni solari mostrano un modello di circa 28 giorni – il tasso di rotazione della superficie del sole. La spiegazione? Il nucleo del sole a quanto pare gira più lentamente della superficie che vediamo ed é qui che avvengono le reazioni nucleari che producono neutrini. “Può sembrare illogico, ma tutto fa pensare che il nucleo ruoti più lentamente rispetto al resto del sole”, ha detto Sturrock. Tutte le evidenze indirizzano verso una conclusione che é il Sole a “comunicare” con isotopi radioattivi sulla Terra, ha detto Fischbach.Ma c’è una domanda piuttosto grande rimasta senza risposta. 



Nessuno sa come i neutrini possano interagire con i materiali radioattivi e riuscire cambiare la loro velocità di decadimento.“Non ha senso in base alle idee convenzionali”, ha commentato Fischbach.Jenkins ha aggiunto: “Quello che stiamo suggerendo è che un qualcosa che in realtà non interagisce con nulla sta cambiando qualcosa che non può essere cambiata”Sturrock concorda: “E ‘un effetto ancora inspiegabile “. “I teorici stanno cominciando a dire: ‘Che cosa sta succedendo?’ Ma è quello che i dati indicano. E ‘una sfida per i fisici e una sfida anche per il popolo solare “.Se la particella misteriosa non è un neutrino, “Dovrebbe essere qualcosa che non conosciamo, una particella sconosciuta emessa dal sole che ha questo effetto sugli isotopi radioattivi, e questo fatto sarebbe ancora più notevole”, ha detto Sturrock.



Articolo scritto da Chantal Jolagh,  “science-writing intern at the Stanford News”. source 



Tradotto da Luci0 gabsan Gabriele Santanché source

 


Post più popolari

AddToAny