MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Fuoco dal cielo e boati nei cieli australiani

Fuoco nel cielo e strani boati hanno caratterizzato la serata di mercoledi nelle citta' australiana di Ingham.I residenti della cittadina stanno ancora cercando di capire cosa sia veramente accaduto.

Andrew un uomo della zona racconta che come se qualcosa proveniente dal cielo avesse superato la barriera del suono provocando un boom sonico.
Molti ritengono che si sia trattato di qualche meteorite.

New York, il Queens sconvolto dalle voragini!



New York,24 novembre 2012 - Dopo essere stata devastata dall'uragano Sandy New york ed in particolare la contea del Queens si trova a combattere con il fenomeno dei sinkhole che stanno comparendo in diversi punti del quartiere.Infatti numerose dioline alcune profonde fino a 10 metri stanno sconvolgendo la vita dei residenti.Secondo alcune testimonianze le voragini sono iniziate a comparire poco giorni dopo il passaggio di Sandy.Numerosi sono stati costretti ad evacuare le proprie abitazioni.
http://abclocal.go.com/wabc/story?section=news/local/new_york&id=8893340


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Ricercatori della NASA preparano missione per distruggere un minaccioso asteroide



Un colpo ben piazzato potrebbe mettere Knock Out un asteroide pericoloso! ormai è ufficiale, gli scienziati stanno mettendo a punto una missione capace di far saltare in aria un minaccioso asteroide. Distruggere un asteroide pericoloso con una bomba nucleare è un classico che appartiene a concetti legati alla fantascienza, ma potrebbe diventare realtà molto presto.
Un team di ricercatori della NASA sta sviluppando un “concetto” di missione capace di colpire un asteroide che minaccia la Terra mediante un’esplosione nucleare, proprio come Bruce Willis e il suo equipaggio nel famoso film “Armageddon” del 1998.
Ma a differenza del film, la navicella in fase di sviluppo, conosciuta come Intercept Hypervelocity Asteroid, o HAIV, sarebbe senza pilota. Infatti HAIV colpirebbe la minacciosa roccia per ben due volte in rapida successione, il primo colpo non-nucleare servirebbe a creare un cratere nella roccia, quindi il secondo colpo, sferrato in successione,  farebbe esplodere al suo interno una bomba nucleare, annientando così la minaccia per il nostro pianeta.
Con questo studio da noi proposto, tuttora in fase di sviluppo, abbiamo una reale soluzione da poter attuare, un rimedio conveniente ed economicamente sostenibile, ma soprattutto tecnicamente fattibile“, ha detto il leader dello studio Bong Wie, della Iowa State University, il quale lo scorso Mercoledì 14 Novembre ha proposto HAIV alla “NASA Innovative Advanced Concepts (NIAC)” riunitasi in Virginia, Mercoledì 14 Novembre.
Non si tratta di se…ma di “quando accadrà
La Terra è stata colpita da molti asteroidi durante i suoi 4,5 miliardi di anni di storia, e alcuni di questi impatti sono stati catastrofici. Ad esempio, una roccia spaziale di 6 miglia di grandezza (10 chilometri) colpì il pianeta 65 milioni di anni fa, spazzando via i dinosauri.


La Terra è destinata ad essere colpita di nuovo, e relativamente presto.
Oggi possono davvero arrivare asteroidi abbastanza grandi da causare gravissimi danni al pianeta. Non necessariamente l’estinzione degli esseri umani, ma di certo provocherebbero gravi interruzioni all’economia globale, molti ricercatori dicono che gli asteroidi si abbattono sul pianeta ogni 200 o 300 anni di media.
Questo è il motivo per cui l’umanità ha bisogno urgentemente di avere un piano in mano per affrontare il prossimo asteroide minaccioso, sono in tanti gli scienziati a spingere sempre più verso questa direzione.


Tale piano dovrebbe includere strategie di deviazione, suggeriscono. Calcolando i tempi giusti si potrebbe spingere una roccia spaziale minacciosa fuori dalla traiettoria terrestre, probabilmente utilizzando una sonda spaziale speciale che funge da “rimorchiatore gravitazionale”.  Oppure dipingendo l’asteroide di bianco e lasciare che sia la luce solare a spingerlo fuori traiettoria, una nuova idea proposta di recente che consiste nel pitturare di bianco il corpo spaziale, tanto da renderlo visibile da Terra. Le radiazioni solari, infatti, sono assorbite dal nero, mentre il bianco le attira e la pressione generata sarebbe in grado di deviare la traiettoria del corpo quanto basta per allontanarlo dal rischio di collisione con il pianeta.
Ma anche l’umanità ha bisogno di venir preparata all’arrivo di un asteroide non appena l’allarme appare sui radar degli scienziati, questo almeno poche settimane prima di un potenziale impatto, in modo da preparare le popolazioni all’imminente collisione. Uno scenario di questo tipo sarebbe gravissimo e potrebbe richiedere proprio l’attuazione dell’opzione nucleare alla quale Wie e i suoi colleghi stanno lavorando per poterla sviluppare rendendola operativa.


Un doppio colpo
Tuttavia gli ingegneri della NASA hanno identificato almeno 168 difetti tecnici in “Armageddon“, ha detto Wie. Ma una cosa positiva che otteniamo proprio dal famoso film è l’idea che una bomba atomica sarà molto più efficace se esplode all’interno di un asteroide, piuttosto che sulla sua superficie. (Ad una profondità di 3 metri il potere distruttivo della bomba sarebbe circa 20 volte maggiore, ha detto Wie.)
Così Wie e la sua squadra si fanno avanti con una soluzione che consiste nel gettare una bomba all’interno di un buco, senza però fare affidamento su di una vera squadra di temerari spaziali pronti a perforare la roccia dell’asteroide.
Il veicolo spaziale HAIV incorpora due distinti dispositivi d’urto, uno “leader” e uno “seguace”. Non appena HAIV si avvicina all’asteroide, il “leader” si separa dal veicolo e impatta nella roccia spaziale, quindi esplode creando un cratere largo circa 100 metri.
A sua volta, l’ordigno nucleare “seguace” colpisce immediatamente (una frazione di secondo dopo) il buco creato, facendo esplodere l’asteroide in mille pezzi. Le simulazioni suggeriscono che l’esplosione scaglierebbe i frammenti di roccia spaziale in lungo e in largo, lasciando solo una piccola percentuale di massa dell’asteroide, la quale colpirebbe comunque la Terra, ha detto Wie.
Questo non si tratta di un sogno ad occhi aperti rivolto al cielo: I ricercatori hanno ricevuto ben due cicli di finanziamento dal programma NIAC e sostengono che il loro piano è perfettamente realizzabile.


La dimostrazione di questa missione è forse in arrivo?
Il progetto HAIV è ancora nelle sue fasi iniziali, e necessita molto più lavoro e sviluppo di quanto è stato fatto fino ad oggi. Ma Wie e i suoi collaboratori sono ambiziosi, i loro piani prevedono che si possa tentare un test di questo tipo nel prossimo decennio.
“Il nostro obiettivo finale è quello di poter essere in grado di sviluppare una missione ‘flight demo’ da circa 500 milioni di dollari entro un lasso di tempo di 10 anni,” ha detto Wie.
Il lavoro attuale del team prevede le analisi della fattibilità di bombardare un piccolo asteroide, ma comunque pericoloso, uno di circa 100 metri di grandezza, con un breve preavviso di tempo per agire. Tuttavia, non sarebbe troppo difficile attuarlo, ha detto Wie.
“Una volta sviluppata una tecnologia in una situazione come questa, saremo pronti per utilizzarla in un qualsiasi tipo di collisione, anche con dimensioni molto più grandi e con un tempo di avviso molto più lungo”, ha detto Wie.
Dunque c’è da presumere che il pericolo reale di un impatto da parte di un asteroide sia sempre più in aumento. Può sembrare una coincidenza che questo tipo di allarme si stia sempre più divulgando in un periodo come questo…dove circolano numerose teorie che si intensificano e misteriosi fatti che scompaiono.
Le “teorie” che sembrano sempre più trasformarsi in realtà sono quelle relative al Pianeta X.  Di fatto questo pianeta, o molto più probabilmente un piccolo sistema stellare, sembra davvero portare dietro di sé uno sciame di asteroidi e meteoriti. La sua orbita è tuttora sconosciuta, non ufficializzata, ma di certo è la causa principale dell’aumento delle rocce spaziali che sfiorano il nostro pianeta.


Per fatti che “scompaiono” intendiamo quelli relativi ai famosi articoli sull’asteroide, usciti sui più importanti giornali del mondo…poi cancellati. Non si tratta di incutere ansie o paure nella gente, né di attirare attenzioni nel parlare di questo, ma in quegli articoli (per chi no li avesse letti) si intuivano i timori e le incertezze degli scienziati che uniti alla leggerezza dei giornalisti nel pubblicare in un modo non appropriato tali notizie hanno contribuito a rendere il tutto un falso ben architettato.
La verità è che i giornali avevano osato scherzare, in maniera alquanto demente, su di un tema che è destinato a diventare un vero e proprio grattacapo per l’uomo, mischiando minacce effettive da parte di rocce spaziali con molte profezie, come quelle dei Maya.


Il punto è che i Maya non avevano profetizzato nulla, nessuna fine del Mondo, Questo popolo, insieme agli Aztechi parlavano solo della fine e l’inizio di un Ciclo, quello Galattico.
Il problema è serio e non è il caso di fare i “buonisti” anche in questo. Una volta tanto dobbiamo accettare il fatto che esiste da sempre un pericolo, ma non significa che sulla Terra debba impattare per forza un asteroide, piuttosto…bisogna preparare un piano adeguato come appunto suggerisce Bong Wie, della Iowa State University.
Asteroidi e meteoriti non possono aumentare di numero ed abbattersi ciclicamente sulla Terra per puro caso, si tratta solo di comprenderne il motivo scatenante. Alla NASA l’hanno capito da molto tempo, mentre nessuno di noi può sapere di cosa si tratti di preciso, per quanto ne sappiamo continueremo a riconoscerlo con un solo nome…Pianeta X.


Scritto da Dan Keying  -Per Segnidalcielo.it -Riferimento articolo: fonte

La Russia invia navi da guerra a largo di Gaza!


23 nov 2012 - La Russia ha inviato un distaccamento di navi della Flotta del Mar Nero verso le coste della Striscia di Gaza per evacuare i cittadini russi in caso di escalation del conflitto israelo-palestinese. Lo ha riferito una fonte del comando della Marina russa. “Un gruppo di navi da guerra della Flotta del Mar Nero, tra cui l’incrociatore “Moskva “, la motovedetta “Smetlivyj”, le navi da sbarco “Novocherkassk “e “Saratov”, il rimorchiatore MB-304 e la nave cargo “Ivan Bubnov” ha ricevuto l’ordine di recarsi all’estremità orientale del Mediterraneo, “- ha comunicato la fonte. 

Fonte: http://rus.ruvr.ru/


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Filamento magnetico di plasma esplode sul Sole!

24 novembre 2012 - Un vasto  filamento magnetizzato di plasma solare posizionato lungo l'emisfero sud del Sole e' collassato sulla superficie ieri 23 novembre 2012,l'evento ha scatenato una esplosione solare con relativa espulsione di massa coronale.La maggior parte della nuvola di plasma e' stata proiettata verso sud ma secondo le previsioni una parte considerevole di questa impattera' con la Terra intorno al 26 novembre,evento che potra' scatenare aurore boreali ad alte latitudini,e probabili disturbi radio.
Restate  sintonizzati per aggiornamenti...

SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Campi Flegrei, convocata commisione grandi rischi

Venerdì 23 Novembre 2012 12:18 Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha partecipato oggi a Napoli nella sede dell’Osservatorio Vesuviano a un incontro di aggiornamento organizzato dalla Regione Campania e dal Dipartimento stesso sullo stato dell’area flegrea, una vasta zona di origine vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli. Oltre ai sindaci di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, ai Commissari straordinari dei Comuni di Marano e Quarto e all’assessore all’urbanistica del comune di Napoli, hanno preso parte alla riunione anche l’assessore alla protezione civile della Regione Campania, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano e il Vicario del Prefetto di Napoli. Obiettivo della riunione è stato fornire ai Sindaci, in qualità di prime autorità di protezione civile, un quadro scientifico di aggiornamento sulla situazione ai Campi Flegrei che, sulla base delle ultime rilevazioni sullo stato di attività del vulcano presentate dall'Osservatorio Vesuviano, riportano alcune variazioni rispetto ai parametri tecnico-scientifici ordinariamente monitorati. L’incontro è stato funzionale anche ad accelerare le attività di pianificazione degli enti locali e territoriali, a partire dalla condivisione delle procedure per il flusso delle comunicazioni ai diversi enti interessati. Convocazione della Commissione Grandi Rischi. Sempre in relazione ai fenomeni riscontrati, il Dipartimento della Protezione Civile ha richiesto al Presidente della Commissione Grandi Rischi la convocazione della sottosezione Rischio vulcanico della Commissione, che dovrà esprimere valutazioni tecniche sul quadro scientifico rappresentato dall'Osservatorio Vesuviano e sui livelli di allerta da attivare rispetto al Piano nazionale dei Campi Flegrei attualmente vigente. Il nuovo scenario per il Piano nazionale di emergenza. L’incontro è stata anche occasione per il Dipartimento di comunicare che il nuovo possibile scenario pre-eruttivo ed eruttivo di riferimento per il Piano nazionale di emergenza per i Campi Flegrei è in via di ultimazione e sarà a breve disponibile. Per il suo aggiornamento e per la ridefinizione dei livelli di allerta, era stato istituito un Gruppo di lavoro con il decreto del Capo Dipartimento dell’11 maggio 2009. Il Piano identifica un’area rossa, potenzialmente soggetta allo scorrimento dei flussi piroclastici, e un’area gialla, potenzialmente interessata dalla ricaduta di ceneri e lapilli. Corso di formazione sul Rischio vulcanico. Contestualmente alla prossima divulgazione del nuovo scenario per il Piano nazionale di emergenza per i Campi Flegrei, il Dipartimento della Protezione Civile insieme alla Regione Campania e all’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv hanno organizzato un ciclo di formazione sul tema “Protezione Civile e Rischio Vulcanico: Vesuvio e Campi Flegrei”, rivolto al personale dei comuni, ai volontari e alle strutture operative dell’area flegrea, vesuviana e di Napoli. Partirà lunedì 26 novembre il primo ciclo di formazione rivolto al personale dei comuni dell'Area Flegrea. Il corso sarà della durata di quattro giorni: i primi due di lezione teorica in aula e gli ultimi due dedicati alla visita dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell'Osservatorio Vesuviano.(il dipartimento della protezione civile)

http://www.protezionecivilecalabria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4396


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!

Grecia, Italia, Spagna, Portogallo... sono martoriati da crimini celesti

“Disastro chimico sulla piana di Lleida nell’entroterra catalano. La Catalogna è vicina alla secessione dallo stato spagnolo che autorizza gli aerosol chimici sul suo territorio ed i suoi abitanti. Dal sito 'fumiganlleida' emerge come i cieli ‘arati’ dagli aeromobili clandestini siano una consuetudine dolorosa per i Catalani”. (Freeskies). E’ spaventevole l’assalto chimico sferrato contro i paesi europei già straziati da una crisi che, pur di natura fittizia, ingrossa il numero di disoccupati, derelitti e poveri, demolendo gli ultimi ruderi dello stato sociale, con scuole, carceri ed ospedali trasformati in squallidi bivacchi. Grecia, Italia, Spagna, Portogallo... sono martoriati da crimini celesti, mentre il malcontento popolare esplode in manifestazioni e rivolte con cui si contestano pupi i cui fili sono retti da un burattinaio sanguinario. Mentre i pupazzi pazzi cianciano di primarie, election day, legge elettorale… miliardi di euro sono sottratti a cittadini stremati e manganellati per avvelenare la biosfera e rendere impossibile, in caso di altri disastri (in)naturali, la sopravvivenza a quei pochi che tenteranno di ottenere qualche frutto da una terra ormai sterile, morta. Mentre i media istupidiscono l’opinione pubblica con frizzi e lazzi, si prepara la letale mazzata. Se anche la Catalogna ottenesse l’indipendenza dall’esecrata Castiglia, patria di re tarati e di hidalgos fanatici, cambierebbe qualcosa senza un’immediata interruzione delle operazioni bio-chimiche? Cambierebbe qualcosa, nella regione che fu degli Aragona, senza un’immediata uscita dall’euro e l’introduzione di una moneta nazionale svincolata dal signoraggio bancario? Cambierebbe qualcosa senza un immediato distacco dagli organismi internazionali, forieri di ogni disgrazia: Unione europea, N.A.T.O., O.N.U. etc.? In questi giorni si vocifera di un possibile ripristino della lira in Italia, su istanza di alcuni economisti e di molti agitatori della Rete. Se, però, la lira non fosse emancipata dal signoraggio, il rimedio sarebbe peggiore del male, poiché un’inflazione titanica divorerebbe in poche settimane le residue risorse dei cittadini, causando un tracollo economico e sociale, presupposto per la salita al potere del ducetto... Forse è proprio questo cui mira il regista. Il forse si potrebbe anche omettere. 

http://www.tankerenemy.com/


SEGUITECI SU FACEBOOK!!!


 


Post più popolari

AddToAny