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4 ragazze africane creano energia da urina


New York - Vengono da tutta l'Africa, uomini e donne, tutti con destinazione Lagos, Nigeria. Quello che vogliono fare è mostrare questa volta cosa sono riusciti ad inventare, racconta TNW.
Maker Faire Africa, è uno show di innovazioni, invenzioni e iniziative che cercano di risolvere problemi. Non si tratta quindi del solito gruppo di ricchi scienziati che si ritrovano in un convegno dove spiegano come le loro invenzioni cambieranno il mondo.
A questa fiera si sono presentate quattro ragazze che hanno portato qualcosa di veramente speciale e innovativo: un generatore elettrico di urine. Questo fa pensare che se sono cosí brave a questa età, chissà una volta diventate grandi e, magari, con dei fondi che cosa potranno inventare.

Ecco come funziona:

L'urina viene messa dentro una cella elettrolitica, che rompe l'urea in azoto, acqua e idrogeno.
L'idrogeno entra in un filtro per la purificazione dell'acqua, che poi viene spinto nella bombola del gas.
La bombola del gas spinge l'idrogeno in un cilindro di borace liquido che viene utilizzato per rimuovere l'umidità del gas idrogeno.
Questo gas idrogeno viene poi spinto in un generatore.
Ed ecco che un litro di urina riesce a offrire sei ore di energia elettrica.

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La fisica quantistica potrebbe spiegare l'esistenza dell'anima e le “Esperienze di premorte”


Una teoria rivoluzionaria sostiene che l'anima umana è una delle strutture fondamentali dell'Universo e che la sua esistenza è dimostrabile grazie al funzionamento delle leggi della fisica quantistica. 


Con la morte fisica, le informazioni quantistiche che formano l'anima non vengono distrutte, ma lasciano il sistema nervoso per essere riconsegnate all'Universo.


Due fisici quantistici di fama mondiale, l'americano dott. Stuart Hameroff e l'inglese Sir Roger Penrose, hanno sviluppato una teoria che potrebbe dimostrare definitivamente l'esistenza dell'anima. Secondo la Teoria Quantistica della Coscienza elaborata dai due scienziati, le nostre anime sarebbero inserite all'interno di microstrutture chiamate “microtubuli”, contenute all'interno delle nostre cellule cerebrali.
La loro idea nasce dal considerare il nostro cervello come una sorta di “computer biologico”, equipaggiato con una rete di informazione sinaptica composta da più di 100 miliardi di neuroni . Essi sostengono che la nostra esperienza di coscienza è il risultato dell'interazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli, un processo che i due hanno definito “Orch-OR” (Orchestrated Objective Reduction).
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Con la morte corporea, i microtubuli perdono il loro stato quantico, ma le informazioni in essi contenute non vengono distrutte. In parole povere, più legate ad un linguaggio tradizionale, l'anima non muore, ma torna alla sua sorgente. “Quando il cuore smette di battere e il sangue non scorre più, i microtubuli smettono di funzionare perdendo il loro stato quantico”, spiega il dott. Hameroff, professore emerito presso il Dipartimento di Anestesiologia e Psicologia e direttore del Centro di Studi sulla Coscienza presso l'Università dell'Arizona. “L'informazione quantistica all'interno dei microtubuli non è distrutta, non può essere distrutta, ma viene riconsegnata al cosmo”.
“Quando un paziente torna a vivere dopo una breve esperienza di morte, l'informazione quantistica torna a legarsi ai microtubuli, facendo sperimentare alla persona i famosi casi di premorte”, continua Hameroff. La grande portata di questa teoria è evidente: la coscienza umana, così intesa non si esaurisce nell'interazione tra i neuroni del nostro cervello, ma è un informazione quantistica in grado di esistere al di fuori del corpo a tempo indeterminato. Si tratta di quella che per secoli le religioni hanno definito “anima”.
Questa teoria scientifica si avvicina molto alla concezione religiosa orientale dell'anima. Secondo il credo buddista e induista, l'anima è parte integrante dell'Universo ed esiste al di fuori del tempo e dello spazio. L'esperienza corporea (o anche terrena, materiale), non sarebbe altro che una fase dell'evoluzione spirituale della coscienza umana. Ma anche le religioni del libro, quali l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam, insegnano l'immortalità dell'anima. Chissà che questa teoria non possa aprire una nuova stagione di confronto positivo tra la ragione e la fede, la religione e la scienza. [Fonte - Fonte].

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Una massiva esplosione solare registrata dalla Nasa

10 novembre 2012 - il Sole sembra avere avuto un sussulto di "orgoglio",infatti sull'attuale versante nascosto della nostra stella durante le prime ore del 9 novembre un filamento magnetizzato di plasma e' collassato sulla superficie solare provocando una gigantesca esplosione con conseguente espulsione di massa coronale scaraventata nello spazio.La nube di plasma solare originata non dovrebbe avere effetti geointerattivi,la regione solare presto si trovera' fronte Terra e potraì essere sede di nuovi interessanti eventi,restate sintonizzati per aggiornamenti...


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Secondo il fisico Michio Kaku in futuro si potrà disporre di replicanti umani


C'è chi pensa sia fantascienza, c'è chi pensa esistano solo nei film. Ma c'è anche chi sta lavorando a questo progetto e che è convinto che ci arriveremo in 20 anni. I dettagli in una VIDEO INTERVISTA.
Il celebre fisico Michio Kaku, parlando della possibilità di possedere dei replicanti come nella saga Star Trek, che riescano a fare tutto quello che chiediamo e vogliamo in pochi secondi, ammette che oggi giorno arrivare a qualcosa di simile è ancora impossibile e che forse ne riparleremo tra 100 anni.
“Io dico tra 20”, dice però Robert X. Cringely, l'autore del blog omonimo. Cringely è autore di libri best-seller come "Accidental Empires: How the Boys of Silicon Valley Make Their Millions" e i suoi documentari su PBS sono stati trasmessi in oltre 60 paesi diversi.
Un mio amico di vecchia data - racconta lo scrittore esperto di hi-tech - un rispettato ingegnere e non uno scienziato pazzo, è riuscito a sistemare in alcuni nanosecondi trilioni di atomi di un elemento, mettendo questi atomi non solo in file perfette, ma anche assemblandoli ad altri ancora, creando nuove combinazioni mai viste prima.
Stando al resoconto, il nuovo moderno Frankenstein starebbe creando nuovi materiali con proprietà uniche nel loro campo che non sono mai esistite prima, questo perché nessun essere umano è mai giunto a farle con tanta precisione.
Se questa persona giungerà al suo scopo, cosa riuscirà a creare con queste macchine tra qualche anno? Dei replicanti come quelli di Blade Runner e Star Trek. L'esistenza di un guru della genetica in grado di replicare la vita umana richiama subito alla mente il personaggio del dottor Eldon Tyrell, padre dei famigerati “lavori in pelle” inseguiti da Rick Deckard (Harrison Ford) e interpretati magistralmente da attori del calibro di Rutger Hauer.
Il cinema e i libri di fantascienza sono pieni di storie di cloni umani che hanno la profondità di spirito e sensibilità di fare ragionamenti sulla propria mortalità e umanità. Come Data nella serie Next Generation di Star Trek.
“Il DNA è il modello di vita, ma non è ancora la fabbrica”, conclude Cringely. “Riuscire a trovare una nuova tecnologia che riesca a sviluppare il progetto dei robot umanoidi potrebbe essere la soluzione, ma scatenerà sicuramente timori e paure tra i governi e cittadini di tutto il mondo”.
Fonte: wallstreetitalia.com


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Un alluvione universale minaccia il pianeta?



A causa delle alte temperature di luglio lo strato di ghiaccio della più grande isola del mondo, la Groelandia, ha iniziato a sciogliersi.
L’otto luglio scorso i satelliti della NASA avevano fissato al 40% la quantità di ghiaccio che si sarebbe sciolta, livello salito al 97% già il 12 luglio. Riguardo le conseguenze di questo anomalo scioglimento dei ghiacci della Groelandia e la loro influenza sull’aumento del livello degli oceani, gli esperti hanno opinioni divergenti, non prive di toni apocalittici. Attualmente la Groelandia è ricoperta per l’80% da ghiaccio, in pratica quest’isola conserva circa il 20% della riserva mondiale di acqua.

Al mondo esistono due spessi strati di ghiaccio, il più grande è quello antartico, poi c’è quello della Groelandia. Igor’ Davidenko, dottore in geologia mineralogia, ha spiegato a “La Voce della Russia” che in base ai dati degli studiosi, dal 2003 al 2010, il livello mondiale degli Oceani si è innalzato di mezzo millimetro a seguito dello scioglimento dei ghiacciai: Leggo nei giornali, nelle riviste o sento alla televisione delle sciocchezze sul fatto che il livello degli oceani si innalzerebbe di 70 metri nel caso i ghiacci Antartici e della Groelandia si sciogliessero. Si tratta di una bufala che dimostra quanto il problema non sia stato capito. I ghiacci rappresentano solo l’1,6% del volume totale dell’idrosfera.
Igor’ Davidenko spiega che il mantello di ghiaccio della Groelandia è vicino all’81° di latitudine nord e si congiunge con il mar Glaciale Artico e con il ghiacciaio Petermann. Questo strato di ghiaccio è lungo 70 chilometri e largo 15, il suo spessore va dagli 80 ai 600 metri, al centro dell’isola c’è un ghiacciaio gigante la cui altezza tocca i 3,5 chilometri. Ogni estate i ghiacci si sciolgono per metà. La maggior parte dell’acqua che si forma all’interno dell’isola si ghiaccia nuovamente e solamente i ghiacci lungo le coste finiscono in mare. Dall’aprile del 2002 a febbraio 2009 il ghiacciaio della Groelandia è diminuito di 1,6 milioni di chilometri cubi. Davidenko sottolinea poi che il massiccio scioglimento dei ghiacciai della Groelandia rientra nel consueto quadro dell’ambiente naturale della regione: Questo non significa che tutti i ghiacci della superficie terrestre hanno iniziato a sciogliersi in modo tanto attivo come in Groelandia. Di contro, in questo momento in Antartide il mantello ghiacciato sta riprendendo a crescere. Questo significa che in alcuni posti si scioglie e in altri si cristallizza. Il sistema della Terra è molto interessante e Il nostro compito è osservare ed evitare che succedano cose spiacevoli. Una minaccia per le navi è rappresentata dagli iceberg, che fluttuano lungo le coste e si formano a causa dello scioglimento dei ghiacci della Groelandia. Proprio alcuni giorni fa dei turisti che si trovavano sul ghiacciaio di Petermann hanno assistito al distaccamento di un grosso blocco di ghiaccio la cui area è di circa 120 chilometri quadrati. Al momento il grosso iceberg è alla deriva, e naviga fra Groelandia e Canada. E’ già il secondo iceberg che si distacca dall’isola di ghiaccio. Due anni fa dall’isola si è staccato un gigantesco ammasso di ghiaccio ampio 260 chilometri quadrati, è due volte la superfice del Lichtenstein. Oggi assistiamo all’incessante discioglimento dello stesso ghiacciato di Petermann. Gli esperti imputano questa situazione straordinaria alla permanenza sopra l’isola di una massa d’aria calda dall’inizio di maggio. In quest’area l’ultimo fronte di aria calda ha iniziato a dissolversi solo il 16 luglio.
http://www.stampalibera.com/?p=55435


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Dipartimento della difesa Usa:il controllo della popolazione come parte delle operazioni di stabilita'


DI JURRIAAN MAESSEN
explosivereports.com

Un funzionario del Dipartimento della Difesa ha ammesso che il controllo demografico è parte integrante delle “operazioni di stabilità” americane 

Qualche giorno fa (1), James A. Schear, vice-assistente segretario della difesa per le strategie di partnership e le operazioni di stabilità, ha dichiarato al pubblico del summit annuale della ISOA – Associazione Internazionale delle Operazioni di Stabilità, che il controllo demografico è una delle “missioni centrali” dell'esercito statunitense in relazione alle operazioni di stabilità. Il comunicato stampa del Dipartimento recita (2): 

“Le operazioni di stabilità, che di solito costituiscono operazioni militari in contesti civili, comprendono numerose missioni, tra le quali le operazioni di pace, la lotta al terrorismo, le operazioni anti-droga, il controllo demografico e l'assistenza nazionale”. 



“Mentre cerchiamo di riequilibrarci nei confronti della regione pacifico-asiatica, mantenendo la nostra enfasi sul Medio Oriente (3), come di dovere, stiamo inoltre considerando le operazioni di sicurezza come mezzo per sostenere i nostri impegni sulla difesa all'interno dell'Europa e nell'ambito della partnership in tutte le regioni”, ha dichiarato Schear. 

Nel suo discorso, Schear ha sottolineato che lavorare con il settore privato, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, è cruciale per assicurare che le “operazioni di stabilità”, come il controllo della popolazione, vengano effettivamente implementate: 

“Nelle regioni in cui sono in gioco gli interessi nazionali americani (4), dobbiamo ora attuare l'investimento necessario per poter evitare di richiedere in un secondo momento delle operazioni più grandi, più costose e più intrusive”, ha aggiunto Schear. Ha inoltre menzionato il bisogno di alleanze internazionali: “Andrei anche oltre, dicendo che non solo il governo americano, ma anche i nostri alleati ed i nostri partners (5) sentiranno il crescente bisogno di competenze del settore privato in loco, come ad esempio migliorare la governance, monitorare le situazioni precarie, fornire capacità di risposta immediata”. 

Il controllo demografico come parte degli obiettivi geo-politici statunitensi era già stato formulato nel 1974 da Kissinger, nel suo famoso rapporto NSSM 200: Implicazioni della Crescita della Popolazione Mondiale sulla Sicurezza e gli Interessi Esteri degli USA (6). In questo spietato rapporto, il controllo demografico viene considerato come un interesse straordinario per la sicurezza americana, specialmente in merito alle provviste alimentari mondiali: “Dal momento che l'aumento della popolazione è uno dei fattori determinanti l'aumento nella domanda alimentare, l'insufficiente allocazione delle risorse della PL 480 [legge che permette l'uso delle scorte alimentari americane come aiuto all'estero – n.d.t.] dovrebbe prendere in considerazione quali misure vengono adottate da un Paese sia in merito al controllo demografico, sia alla produzione alimentare. Tuttavia, in tali sensibili relazioni è importante, in forma ed in sostanza, evitare l'apparenza della coercizione”. 

Altra dichiarazione del Premio nobel per la pace Kissinger:

“(…) la strategia di assistenza nel suo complesso dovrebbe concentrarsi sempre di più su politiche selettive che contribuiranno al declino della popolazione ed ad altri scopi. Questa strategia riflette la complementarietà tra il controllo della popolazione e gli obiettivi di sviluppo degli Stati Uniti, in particolare quelli collegati all'autorità congressuale dell'USAID affinché si concentri sul problema della grande povertà nei paesi meno sviluppati”. 

Viene anche menzionata la possibilità di usare il cibo come arma nel gioco demografico: “Senza una migliore sicurezza alimentare, ci saranno pressioni che porteranno ad eventuali conflitti ed al desiderio, da parte delle famiglie numerose, di propositi “assicurativi”, minando così altri sforzi sullo sviluppo e sul controllo demografico”. 

Gli ultimi commenti da parte di un alto funzionario alla Difesa dell'esercito americano sottolineano il fatto che la popolazione era ed è tuttora la preoccupazione principale dell'amministrazione, non solo negli interessi della sicurezza americana, ma anche per quelli del Nuovo Ordine Mondiale.

Jurriaan Maessen 
Fonte: http://explosivereports.com

Novembre ci riservera' una doppia eclissi!


Nel corso del mese hanno luogo due eclissi, una (totale) di Sole, il 13 novembre, e una di Luna (si tratta di un'eclisse di penombra), il 28 novembre. L'eclisse totale di Sole del 13 novembre visibile dalle placide acque dell'Oceano Pacifico meridionale. Il fenomeno ha inizio alle 20:35 UT, quando l'ombra nera della Luna bacia i lontani Territori del Nord, in Australia.

Più precisamente, l'eclisse totale di Sole può essere seguita dal Garig Ganak Barlu National Park, 250 chilometri a Est della città di Darwin. Dopo aver superato il Golfo di Carpentaria, l'ombra nera della Luna raggiunge la penisola di Cape York, alle 20:37 UT. Lasciata l'Australia, prosegue il suo percorso, senza più toccare terra, fino al largo della costa cilena, dove abbandona la superficie terrestre. La massima durata della fase di totalità di quattro minuti e due secondi

Ricordiamo che l'osservazione del Sole, condotta a occhio nudo o per mezzo di un qualsivoglia strumento, è sempre estremamente pericolosa, potendo portare alla cecità permanente in una frazione di secondo. Di conseguenza, è assolutamente indispensabile ricorrere a tecniche idonee e a filtri appropriati.


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