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Strane sfere rocciose: la missione di Opportunity riserva ancora sorprese

Opportunity, il rover gemello di Spirit, ha raggiunto Marte il 25 gennaio 2004, tre settimane dopo Spirit, atterrando dall'altra parte del pianeta. Il successo della missione ha causato l'allungamento della durata di ben venticinque volte la stessa, ed è tuttora operativa. Nel sito NASA/JPL si possono trovare aggiornamenti settimanali sullo svolgimento della missione.
Il 19 maggio 2010 ha superato il record di "longevità" delle missioni su Marte, sino ad allora detenuto dalla sonda Viking 1 con 6 anni e 116 giorni (2245 sol, cioè giorni marziani); ad oggi è pertanto la missione di più lunga operatività sul Pianeta Rosso. Attualmente,Opportunity sta indagando su un promontorio chiamato Kirkwood nel segmento Cape York del bordo occidentale del cratere Endeavour. E' qui che il rover ha individuato il sito con la strana formazione.

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Opportunity, il rover gemello di Spirit, ha raggiunto Marte il 25 gennaio 2004, tre settimane dopo Spirit, atterrando dall'altra parte del pianeta. Il successo della missione ha causato l'allungamento della durata di ben venticinque volte la stessa, ed è tuttora operativa. Nel sito NASA/JPL si possono trovare aggiornamenti settimanali sullo svolgimento della missione.

Il 19 maggio 2010 ha superato il record di "longevità" delle missioni su Marte, sino ad allora detenuto dalla sonda Viking 1 con 6 anni e 116 giorni (2245 sol, cioè giorni marziani); ad oggi è pertanto la missione di più lunga operatività sul Pianeta Rosso. Attualmente,Opportunity sta indagando su un promontorio chiamato Kirkwood nel segmento Cape York del bordo occidentale del cratere Endeavour. E' qui che il rover ha individuato il sito con la strana formazione.
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"Questa è una delle scoperte più entusiasmanti di tutta la missione", ha detto uno dei ricercatori principali di Opportunity, Steve Squyres della Cornell University di Ithaca, New York. "Kirkwood è pieno zeppo di questi piccoli oggetti sferici. In un primo momento abbiamo creduto che si trattasse dei "mirtilli", ma poi ci siamo resi conto di trovarci di fronte a qualcosa di diverso. Non abbiamo mai visto un tale accumulo di sferule in uno sperone di roccia marziana".
Alcune delle sfere sono state erose dal vento, permettendo di notare al loro interno una struttura concentrica. I ricercatori hanno potuto studiare la composizione delle sfere utlizzando uno strumento chiamato Alpha Particle X-ray Spectrometer montato sul braccio robotico di Opportunity. "Le sfere sembrano essere croccanti fuori e morbide dentro!", scherza Squyres. " Sono diverse in concentrazione, nella struttura, nella composizione e nella distribuzione. Insomma, ci troviamo davanti a un puzzle geologico di rara bellezza, quindi la cosa da fare ora è mantenere una mente aperta e lasciare che siano le pietre a parlare".
Non c'è dubbio che si tratti di un bel colpo messo a segno da Opportunity che, nonostante il passare del tempo, è ancora capace di tenere banco alla missione del giovane Curiosity. I livelli di energia sono ancora buoni e Opportunity può continuare tranquillamente la sua missione. "Il rover è in ottima salute, considerando i suoi 8 anni di duro lavoro sulla superficie di Marte", ha dichiarato John Callas, responsabile del Mars Exploration Rover Project del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California. [Articolo originale - Immagine NASA].
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Violenta alluvione a Lipari,i media non ne parlano!

15 settembre 2012 - Dopo il violento nubifragio di stamattina, le isole Eolie sono nell'inferno. Quasi nessun telegiornale nazionale ne ha dato notizia. Lipari è in ginocchio. Strade devastate . Isolani "sequestrati" in casa. I bambini senza scuola. Nella martoriata zona di Calandra è sceso a valle un fiume di detriti di pomice e anche un bus carico di passeggeri con qualche turista è rimasto travolto. Allagati negozi e abitazioni. Una situazione mai vista che non si ricorda a memoria d'uomo. Faccio appello affinché qualcuno possa sensibilizzarsi e aiutare le nostre sorelle e i nostri fratelli siciliani. E mi rivolgo soprattutto a quelle 200.000 persone che frequentano le meravigliose isole solo per far vacanza. Per favore condividete e fate girare la notizia e soprattutto facciamo in modo che anche questo dopo l'alluvione del messinese, non sia un disastro di serie B. Grazie (Roy Paci)

Altra scossa di terremoto di M 3,9 nel canale di Sicilia

15 settembre 2012 - Un terremoto di magnitudo(Ml) 3.9 è avvenuto alle ore 17:40:58 italiane.Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Mar di Sicilia. ad una profondita' ipocentrale di 10 km.L'evento e' avvenuto nel canale di Sicilia a largo della costa a sud,nello stesso punto dell'evento delle 00:19 di M 3,8.

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L'energia del vento basterebbe a soddisfare il fabbisogno elettrico di 100 Terre!


L'energia eolica ricavata dal vento (circa 2.200 terawatt) sarebbe più che ampiamente sufficiente a coprire tutto il fabbisogno energetico del mondo ai livelli attuali che assommano a 18 terawatt.
Si tratta di uno studio teorico americano - pubblicato su Nature Climate Change del 9 settembre - che intende stabilire il limite massimo dell'energia ricavabile dal vento e analizzare le conseguenze climatiche globali dell'impiego massiccio di turbine eoliche.


Stabilito che non è possibile coprire il pianeta di piloni per lo sfruttamento del vento, gli stessi autori indicano però che la crescita dell'energia eolica dipende solo da una volontà politica ed economica e non certo da limiti geofisici. Infatti l'energia massima potenzialmente ricavabile dal vento sarebbe di 2.200 TW, di cui 400 TW a terra con turbine montate su piloni alti fino a 100 metri come avviene oggi nei campi eolici off-shore, e ben 1.800 TW ricavabili con turbine e aquiloni eolici sospesi in aria, come già molti progetti prevedono. Solo per gli impianti a terra si tratta di oltre venti volte il fabbisogno mondiale attuale, che sale a 100 volte nel caso delle turbine sospese. Ben oltre quindi di quanto consuma il mondo oggi.
Un ipotetico massiccio impiego di impianti eolici però, dicono gli autori dello studio, non è senza conseguenze climatiche, anche importanti. Infatti gli impianti eolici, «estraendo» l'energia dal vento, fanno diminuire l'intensità dei venti stessi alterando in parte la circolazione atmosferica e il regime delle piogge.Se l'energia eolica complessiva arrivasse a un 428 TW installati in modo uniforme, al suolo si produrrebbe un'aumento massimo della temperatura di 1 grado al Polo Sud e alla latitudine di 25° Sud (+0,1 °C medi a livello globale) e nell'atmosfera a una diminuzione della stessa ampiezza.
Più intenso l'effetto sulle precipitazioni al suolo: con un aumento delle piogge di quasi il 20% a 20° Sud e una diminuzione del 20% a 10° Nord, la diminuzione media globale sarebbe intorno all'uno per cento. Ai livelli di energia richiesti oggi, però, le conseguenze meteorologiche sarebbero modeste o trascurabili. Ma ovviamente si tratta di uno studio teorico. [Fonte - Fonte].

The Independent:il governo USA sapeva già dell'attentato all'ambasciata,ma non ha fatto nulla per impedirlo

Di Kim Sengupta
 The Independent
Le uccisioni dell’ambasciatore USA in Libia e di tre suoi collaboratori sono state verosimilmente il risultato di una falla grave e continua nella sicurezza, è in grado di rivelare The Independent.
I funzionari americani ritengono che l’attacco sia stato pianificato, ma Chris Stevens era tornato nel paese solo da poco, mentre i dettagli della sua visita a Bengasi, dove poi lui e il suo staff sono morti, dovevano rimanere riservati.
L’amministrazione USA sta ora fronteggiando una crisi in Libia. I documenti sensibili sono scomparsi dal consolato di Bengasi e la posizione presumibilmente segreta del "rifugio" in città, dove il personale si era ritirato, è stata intensamente attaccata con i mortai. Altri simili rifugi lungo tutto il paese non sono più considerati "sicuri".
Si sostiene che alcuni dei documenti che ora mancano dal consolato elencano i nomi dei libici che stanno lavorando con gli americani, esponendoli al rischio nei confronti dei gruppi estremisti, mentre si afferma che alcuni degli altri documenti si riferiscono a contratti petroliferi.
Secondo fonti diplomatiche ad alto livello, il Dipartimento di Stato USA aveva informazioni credibili già 48 ore prima che i tumulti si volgessero al consolato di Bengasi e all'ambasciata al Cairo, sul fatto che le missioni americane potevano essere prese di mira, ma nessun avvertimento è stato indirizzato ai diplomatici affinché si mettessero in allerta e in "serrata", attenendosi a regole che limitano fortemente i movimenti.
Stevens era stato in visita in Germania, Austria e Svezia ed era appena tornato in Libia quando si è svolto il suo viaggio a Bengasi, quando il personale di sicurezza dell'ambasciata USA stabiliva che la missione poteva essere intrapresa in modo sicuro.
Otto americani, alcuni dei quali erano militari, sono rimasti feriti nell’attacco in cui hanno perso la vita Stevens, Sean Smith, un ufficiale incaricato dell'informazione, e due marines. Tutto il personale che si trovava a Bengasi è stato ora spostato nella capitale, Tripoli, e quelli il cui lavoro sia considerato non fondamentale potrebbero essere trasferiti dalla Libia.
Nel frattempo, una squadra di controffensiva antiterroristica FAST, del Corpo dei Marines, è già arrivata nel paese da una base in Spagna e si ritiene che altro personale sia già in cammino. Unità aggiuntive sono state messe in stato di attesa in vista del loro trasferimento in altri Stati in cui la loro presenza possa rendersi necessaria ora che scoppia il furore anti-americano innescato dalla diffusione di un film che disprezzato il profeta Maometto.
Una folla di diverse centinaia di persone ieri ha preso d'assalto l'ambasciata americana nella capitale yemenita Sanaa. Altre missioni che sono state messe in allerta speciale comprendono quasi tutte quelle del Medio Oriente, così come in Pakistan, Afghanistan, Armenia, Burundi e Zambia.
Alti funzionari sono sempre più convinti, tuttavia, che la feroce natura dell’attentato di Bengasi, in cui sono state utilizzate granate, indica che non era l’effetto di una rabbia spontanea dovuta al video, intitolato Innocence of Muslims («L’innocenza dei musulmani», NdT).
Patrick Kennedy, Sottosegretario al Dipartimento di Stato, si è detto convinto che l'assalto fosse pianificato per via della natura vasta e diffusa delle armi.
Vi è una convinzione crescente che l'attacco sia avvenuto per vendicare l'uccisione durante un attacco con droni in Pakistan di Mohammed Hassan Qaed, un operativo di Qa'ida - il quale era, come suggerisce il suo nome di battaglia Abu Yahya al-Libi, un libico - e coordinato con l'anniversario degli attentati dell'11 settembre.
Il senatore Bill Nelson, membro della Commissione sull’Intelligence del Senato, ha proclamato: «Chiedo ai miei colleghi in seno alla commissione di indagare immediatamente su quale ruolo potrebbero aver giocato nell’attacco al-Qa'ida o sue affiliate e di prendere gli opportuni provvedimenti.»
Secondo fonti all’interno degli apparati di sicurezza, il consolato aveva superato una "visita di controllo" per prevenire qualsiasi violenza che fosse collegata all’anniversario dell’11/9. In occasione degli eventi reali, sul muro perimetrale è stata fatta un apertura in meno di un quarto d’ora da una folla inferocita che aveva iniziato ad attaccarlo intorno alle dieci di notte di martedì. C’è stata, secondo i testimoni, ben poca difesa da parte delle guardie locali, trenta o poco più, che dovevano proteggere il personale. Ali Fetori, 59 anni, ragioniere, che vive nelle vicinanze, ha rivelato: «Gli uomini della sicurezza semplicemente sono tutti scappati e le persone passate al comando erano i giovani con pistole e bombe.»
Wissam Buhmeid, il comandante della brigata Scudo della Libia, approvata dal governo di Tripoli, di fatto una forza di polizia di Bengasi, ha sostenuto che è stata la rabbia per il video su Maometto che ha fatto sì che le guardie abbandonassero le loro postazioni. «C’erano sicuramente persone delle forze di sicurezza che consentivano che l'attacco accadesse perché erano esse stesse offese dal film; avrebbero assolutamente messo la loro fedeltà al Profeta al di sopra del consolato. Le morti sono nulla in confronto agli insulti al Profeta.».
Si ritiene che Stevens sia stato abbandonato nell’edificio dal resto del personale dopo che non si riusciva a trovarlo in mezzo al fumo denso causato da un incendio che aveva avvolto l'edificio. È stato scoperto disteso in stato di incoscienza dalla popolazione locale e portato in un ospedale, il Centro Medico di Bengasi, dove, secondo un medico, Ziad Abu Ziad, è morto a causa dell’inalazione del fumo.
Una squadra di soccorso americana forte di otto persone è stata inviata da Tripoli e portata dalle truppe al comando del capitano Fathi al-Obeidi, della Brigata 17 febbraio, fino al rifugio segreto per prelevare circa quaranta persone dello staff statunitense. Sull'edificio si è poi scatenato un fuoco di armi pesanti. «Non so come abbiano trovato il posto per compiere l'attacco. È stato pianificato, la precisione con cui i mortai ci colpivano era troppo precisa per dei rivoluzionari qualsiasi», ha affermato il capitano Obeidi. «Ha cominciato a piovere su di noi, circa sei colpi di mortaio sono caduti direttamente sul sentiero verso la villa.»
I rinforzi libici sono finalmente arrivati, e l'attacco è finito. Sono arrivate notizie su Stevens, e il suo corpo è stato prelevato dall'ospedale e riportato a Tripoli con altri morti e i sopravvissuti.
La madre di Steven, Mary Commanday, ha parlato ieri di suo figlio. «Ha fatto bene quello che ha fatto, e ne ha fatto un ottimo lavoro. Avrebbe potuto fare un sacco di altre cose, ma questa era la sua passione. Ho un buco nel mio cuore», ha dichiarato.


Traduzione a cura di Matzu Yagi.


Come comportarsi in caso di terremoto

Il terremoto lascia pochi istanti di tempo per decidere cosa fare e come comportarsi. Spesso la reazione umana al presentarsi del fenomeno sismico è istintiva e non sempre razionale. Il primo consiglio è quello di mantenere la lucidità e agire senza farsi prendere dal panico. Pubblichiamo una lista di suggerimenti e informazioni utili su come comportarsi in caso di terremoto.

Uscire dall'abitazione

Nel più breve tempo possibile abbandonare l'abitazione. Evitare di perdere tempo a raccogliere oggetti preziosi, vestiti o soldi. Pensare alle persone e prendere la via di fuga, in fretta ma anche con la prudenza e con le dovute precauzioni del caso. Occorre mantenere nervi saldi e lucidità. Il panico miete più vittime del terremoto stesso.

Non precipitarsi sulle scale ed evitare di usare l'ascensore
Le scale restano una buona via di fuga ma, in caso di forte terremoto, potrebbero essere crollate, mantenere la razionalità e guardare sempre dove si cammina. Fare, inoltre, molta attenzione in caso si utilizzino le scale in massa (es. condominio). Potrebbe sussistere un pericolo reale dell'istinto di conservazione dell'individuo che si precipita dalle scale calpestando tutto e tutti a scapito dei più deboli (bambini e anziani) e anche condizioni di perdita d'equilibrio a seguito di scosse telluriche. Evitare di usare l'ascensore. La cabina dell'ascensore può staccarsi dal suo percorso a causa del sisma e cadere, oppure bloccarsi per interruzione di energia elettrica.

Fare attenzione al pavimento
Il terremoto può modificare radicalmente l'abitazione e la mappa mentale della propria casa non è più valida. Alcuni punti deboli, come il pavimento, possono cedere lasciando voragini. Il pericolo di non accorgersi dei cedimenti al pavimento e cadere nel vuoto è molto alto nelle ore notturne, soprattutto se presi dal panico.

Torcia luminosa a pile vicino al letto
Di notte è consigliabile avere sempre a portata di mano, ad esempio vicino al letto, una torcia luminosa a pile in quanto il terremoto potrebbe aver fartto saltare l'illuminazione elettrica del quartiere e della casa, rendendo tutto più difficile e pericoloso. La torcia elettrica permette di guardare dove si mettono i piedi durante la fuga, di evitare di inciampare sugli oggetti caduti a terra e di accorgersi delle eventuali zone interne dell'edificio crollate a seguito del sisma (es. pavimento, scale, ecc.) nonchè delle eventuali persone cadute o ferite a terra.

Se la via di fuga da casa è difficile da prendere
Ripararsi sotto un tavolo
Il tavolo ripara dalla caduta del soffitto sovrastante e degli oggetti situati sopra i mobili. Allontanarsi dai mobili sulle pareti della casa, sono i primi a spostarsi e cadere in avanti durante il terremoto.

Ripararsi sotto il vano di una porta
Ripararsi immediatamente sotto il vano di una porta inserita tra le mura portanti (quelle più spesse). Il vano della porta può proteggere da eventuali cedimenti del soffitto e del pavimento, essendo un punto più rinforzato rispetto alle stanze.
Se ci si trova all'aperto

Allontanarsi in fretta da costruzioni e linee elettriche
Il pericolo d'essere travolti o colpiti da materiale in caduta è molto alto. Trovare uno spazio sulla terra ferma a cielo aperto (piazza, strada, giardini). Evitare di sostare su ponti, terrazze e ovunque possano verificarsi cedimenti nella parte sottostante.
Allontanarsi dalla riva del mare e dai bordi dei laghi
Le scosse possono provocare fenomeni simili a tsunami, mettendo in serio pericolo l'incolumità delle persone.

Come aiutare chi ha bisogno

Aiutare le persone ferite
Non spostare i feriti molto gravi, potreste aggravare le loro condizioni. Chiedere immediatamente aiuto ai numeri di pronto emergenza e di pronto soccorso.
Evitare di curiosare nelle zone dei disastri
Potrete seriamente intralciare il lavoro dei soccorsi.

Aiutare i soccorsi organizzati 
Mettersi a disposizione delle forze di soccorso o della Protezione civile e attenersi alle loro disposizioni o richieste. Soltanto un aiuto organizzato e collettivo può garantire efficacia nei soccorsi.

Non usare il telefono per contattare parenti o amici
Lasciare libere le linee telefoniche per i soccorsi.
Evitare di usare le strade 
Devono essere lasciate libere per il transito dei mezzi di soccorso.
Cosa fare prima del terremoto
Edifici e costruzioni antisismiche
Non è possibile prevedere con certezza dove e con quale forza un sisma andrà a colpire. E' buona norma sottoporre a periodici controlli le proprie abitazioni.

Fonte: Protezione Civile italiana


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La vita aliena potrebbe esistere anche su pianeti dall'orbita eccentrica

Negli ultimi anni, grazie all'affinamento delle tecniche di osservazione astronomica e all'introduzione di strumentazioni ottica sempre più sofisticata, gli astronomi hanno collezionato una vera e propria galleria di pianeti extrasolari veramente singolare: da mondi superbollenti a palle ghiaccio orbitanti nel buio cosmico.
Ma il Santo Graal degli astronomi è il fatidico "Punto Blu": la ricerca di un pianeta extrasolare con caratteristiche molto simili alla Terra e che, potenzialmente, potrebbe ospitare la vita. Ma se il Punto Blu dovesse rimanere solo nella fantasia degli astronomi, una nuova ricerca infonde nuove speranze agli scienziati, in quanto la vita potrebbe esistere anche su alcuni dei tanti esopianeti stravaganti osservati dagli astronomi.
"Quando parliamo di un piantea abitabile, stiamo parlando di un mondo in cui esiste acqua allo stato liquido", spiega Stephen Kane, scienziato al NASA Exoplanet Science Institute. "Un pianeta abitabile deve trovarsi alla giusta distanza dalla sua stella: nè troppo caldo, nè troppo freddo, variabili che sono determinate anche dalla dimensione e dal calore della stella. Questo intervallo di temperatura è comunemente indicato come "zona abitabile".
Kane e i suoi colleghi hanno elaborato una equazione per determinare la "zona abitabile" di una stella. Grazie a questa formula, gli scienziati hanno calcolato la "zona abitabile" per tutti i sistemi extrasolari finora scoperti, inserendoli in una galleria visionabile a questo indirizzo. Lo studio realizzato dagli scienziati è stato pubblicato sulla rivista Astrobiology ed è disponibile qui.
Ma non tutti i pianeti finora scoperti hanno caratteristiche orbitali simili alla Terra. Anzi, uno dei risultati inaspettati della ricerca degli esopianeti, è stato scoprire che molti di essi viaggiano su orbite molto eccentriche, variano notevolmente la distanza dalle loro stelle. "I pianeti con queste caratteristiche possono orbitare solo per un pò di tempo nella zona abitabile", spiega Kane. "Potremmo trovarci di fronte a un pianeta che si riscalda per brevi periodi e avere periodi invernali molto lunghi".
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Eppure, anche se pianeti del genere presentano caratteristiche molto diverse dalla Terra, nulla impedisce essi possano essere in grado di sostenere vita aliena. "I ricercatori hanno scoperto sulla Terra forme di vita microscopica che possono sopravvivere a condizioni ambientali estreme", ha detto Kane. "Alcuni organismi possono rallentare il loro metabolismo fino a zero, riuscendo a sopravvivere al freddo per periodi molto lunghi. Altri, invece, riescono a sopportare temperature estremamente alte". Quindi, è probabibile che microrganismi con caratteristiche simili possano essersi sviluppati anche in ambienti ostili come gli esopianeti eccentrici.
Anzi, questi pianeti potrebbero essere il luogo ideale per lo sviluppo e l'evoluzione degli estremofili, come licheni e batteri. "La vita sulla Terra si è evoluta in una fase molto precoce dello sviluppo del pianeta, in condizioni molto più estreme di quanto non lo siano oggi", continua Kane. Lo scienziato della NASA è pronto a scommettere che non ci sono limiti a ciò che gli scienziati possono determinare sull'abitabilità dei pianeti già scoperti. La ricerca suggerisce che la vita potrebbe esistere in tutta la galassia in forma che non riusciamo nemmeno ad immaginare. [Articolo originale].

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