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Il grande mentitore

di Penelope Griffith London

Nell’antico continente carezzato dai venti del Nord, sono andati persi tutti i Segni, i simboli dell’Altro Universo, del Mondo semi-fisico dei Figli della Luce.
Segni di un linguaggio non parlato; di un linguaggio superiore che manca di parole, somigliando, questo, a quello degli uccelli e degli alberi. Un linguaggio che è un’universale trasmissione di energia; un’informazione simbolica tratta da un pensiero non pensato.

Attraverso quest’antico linguaggio, giungono ancora oggi fino a noi pensieri, concetti, parole sussurrate all’orecchio, dal Mondo semi-fisico dei Figli della Luce. Questi pensieri parlano del Grande Mentitore, del Ladrone che ruba le immagini della nostra vita, la nostra gioventù e l’intera nostra esistenza.
Questo Mondo, questa realtà in cui viviamo, è così oscura e ingannevole che pochi riescono a vedere cosa realmente stia accadendo. Sono pochi i guerrieri che ottengono di vincere, amaramente e quotidianamente, il combattimento alchemico contro il mondo illusorio del Grande Mentitore. In questo Mondo nemico, questi guerrieri sono stranieri. Sono entrati qui “come ladri nella notte…” per portare la loro energia e il ricordo della loro antica provenienza; per dimostrare con la loro stessa esistenza che, al contrario di quanto il Grande Mentitore ama far pensare a tutti i suoi sudditi, questo Mondo non gli appartiene totalmente; egli non ha il potere assoluto su questa dimensione, non ha affatto “già vinto” e i giochi non sono mai stati chiusi.

Tutte le informazioni che giungono alle nostre coscienze, parlano di un Mondo ormai perso, dominato da poteri ingannevoli che attraverso la finanza e le banche ci ha ridotto alla schiavitù e alla miseria. Sembra che dominino il nostro cibo e i nostri cieli; sembra che possano persino provocare terremoti ed attaccare paesi in grave crisi finanziaria attraverso la meteorologia, per spaventare, soggiogare il popolo attraverso la più sleale delle guerre: una Guerra in cui non viene mai dichiarata apertamente l’azione dell’attacco, né l’identità di colui che attacca. Avvolto e nascosto da questa nuvola di vigliaccheria, si muove il Grande Mentitore. Egli è aiutato dai traditori della propria razza e della propria specie, perché egli niente potrebbe se non fosse perennemente alla guida di un esercito di traditori della specie umana, di Dio, della patria, dello stato e del loro ruolo a difesa e protezione della Res Publica. Il Mondo illusorio del Grande Mentitore ha, ed ha sempre avuto, bisogno dei Traditori per poter esistere, per espandersi e tentare di possedere quella che lui ama credere la sua creazione, il suo mondo.

Il suo giogo è sottile. Il Grande Mentitore possiede il mercato della comunicazione oltre a quello della finanza; così Egli utilizza i suoi canali per diffondere l’immagine del suo universo illusorio che altro non è che un Universo-Campo di Concentramento, in cui tutti ci siamo inaspettatamente ritrovati mentre percorrevamo il cammino della nostra vita, che dal sogno di libertà degli anni ’70 ci ha portato in una prigione di cui non riusciamo ad intravedere chiaramente le sbarre.

Molti esseri umani si sentono profondamente traditi, perché lo sono stati. Sono stati ingannati dai Figli del Grande Mentitore, che nel corso di questo ultimo secolo hanno proliferato su tutti i piani e tutti i livelli di questo Mondo-Dimensione che noi chiamiamo Terra.

Molti esseri umani sentono di non poter più reggere l’esperienza della vita in questo Universo-Campo di Concentramento addobbato come Disneyland, in cui Topolino si trasforma inaspettatamente in Nightmare. Molti si sentono in trappola e pensano di non avere via d’uscita, ma così non è.

Il pensiero, la sensazione che diventa la certezza di non poter avere una via d’uscita è l’arma più letale del Grande Mentitore. Non è vero che non esiste una via d’uscita. Egli non possiede totalmente questa Dimensione-Mondo, altrimenti non avrebbe bisogno della vostra partecipazione per continuare ad espandere e consolidare i propri territori. Egli ha bisogno di voi. Ha bisogno che voi gli crediate. Ha bisogno che voi partecipiate alla Sua illusione. Lui ed il suo esercito di traditori non basterebbero a creare questa realtà.

La via d’uscita esiste. Eccome se esiste. Ma voi, cosa siete disposti a perdere?

Dovete sapere che tutto quello che avete pensato di costruire, lo avete costruito dentro questo Universo-Campo di Concentramento che è l’attuale dimensione del Pianeta Terra.

Dico “pensato di costruire” perché la vostra speranza di costruzione è un inganno, la peggiore delle illusioni: con un attimo di lucidità a tutti voi verrà facile comprendere che non si può veramente costruire nulla dentro un Campo di Concentramento. Non pensereste mai di costruirvi una casa e una vita dentro un Campo di Concentramento, se solo foste consapevoli di dove vi trovate realmente.

La più grande paura di molti esseri umani, in questo momento, è perdere quello che hanno: “perdere quello che hanno pensato di costruire”. Questo è il freno ed è la più grande arma del Grande Mentitore, che con un sottile inganno rende voi stessi suoi complici e suoi guerrieri, disposti a dare la loro vita per mantenere forti e salde le sbarre di questo Universo-Campo di Concentramento che molti chiamano il “Loro Mondo”.

Guardatevi intorno.

Questo è un Mondo in cui esistono Leggi che impongono ai pastori di buttare il loro latte in favore del commercio; che impongono agli agricoltori di macerare i loro frutti per acquistarli da paesi lontani, per acquistare e mangiare gli stessi frutti, ma acerbi e privi di vita. Esistono Leggi che regolamentano il mercato del cibo, limitando sempre di più la nostra possibilità di coltivarlo, di scambiarlo e barattarlo. In questo mercato alimentare governato da “Leggi e Multinazionali” dovremmo sentirci protetti, invece il cibo ci uccide. La qualità del nostro cibo è pessima. Ci ingrassa, non ci nutre ed è pieno di sostanze che portano alla malattia, e che non dovrebbero essere contenute in ciò che consumiamo per garantirci la vita.



Io ho il ricordo di una società contadina in cui ognuno aveva il suo orto, coltivava e scambiava con gli altri ciò che gli avanzava; ognuno faceva il suo pane, quello fatto col “lievito madre”. Quella era una società sana, ben nutrita; un mondo sociale, in cui si passavano le serate in compagnia, scambiandoci ricordi o racconti, e non soli ed in silenzio davanti ad uno schermo parlante.

È di fronte a quello schermo parlante che abbiamo iniziato ad immaginare il Mondo come il Grande Mentitore vuole farci credere che sia. È la televisione, e tutti i generi di comunicazione che portano tutti i giorni nelle nostre case la voce e il racconto che, del Mondo, ci fa il Grande Mentitore. Le sue parole penetrano in noi e ad un certo punto non siamo più capaci di vedere il Mondo con i nostri occhi; i cancelli e le sbarre del Grande Campo di concentramento vengono pian piano costruiti ma noi non li vediamo perché lo schermo parlante e tutta la comunicazione ad esso abbinata (giornali, riviste, radio, libri, internet, film…) ci dice come il corso della Storia dell’Uomo deve proseguire affinché questo diventi un Mondo migliore, un Mondo democratico in cui saremo tutti uguali. Ed è vero che saremo tutti uguali: saremo tutti uomini-robot; uomini formiche alla mercè del Grande Mentitore.

Siete uomini–formiche? O esseri umani? Liberi, Vivi, Indipendenti. Siete consapevoli di essere sulla Terra per giocarvi la vostra vita? Per VIVERE? Non per essere sicuri di ciò che farete fra 30 anni! Non per essere sicuri che mangerete un tozzo di pane acido nella baracca del campo di concentramento che chiamate casa? Se foste davvero consapevoli di dove siete, accettereste mai di regalare la vostra vita, quella dei vostri figli, i vostri sogni e la vostra anima al Grande Mentitore, in cambio di un tozzo di pane consumato nella baracca del vostro campo di concentramento?

Se siete ancora Esseri Umani, allora, uscite di lì.

Aprite le porte del Campo di concentramento e uscite subito di lì.

Lasciate perdere tutto ciò che pensate di perdere (la casa, il lavoro, la scuola, l’auto…), tutto ciò è un’illusione di appartenenza; tutto ciò lo pagate a caro prezzo con la vostra vita e quella dei vostri figli. Spegnete quella maledetta televisione, spegnete internet; buttate i giornali e i libri che vi invitano a sognare una vita nel Campo di Concentramento. Riprendetevi la Vostra Vita, i Vostri Pensieri, I vostri Sogni; riprendetevi la Vostra Libertà e il Vostro Mondo, perché è vostro, solo vostro questo Mondo, e nessuno può e deve rendervi schiavi. Ma soprattutto Voi. Siete Voi i primi a non dover permettere a Voi Stessi di rendervi schiavi, per paura, solo per paura.

Nessuno avrebbe paura di abbandonare un Campo di Concentramento.

O forse no! Forse, dopo molti anni in un Campo di Concentramento, siamo tutti così abituati a quella quotidianità, a quella vita, che pensiamo di conoscere e possedere in tutte le sue sfumature, per quanto amare, che il frutto di una possibile libertà può farci persino paura. Platone ci aveva avvertito, con il suo “Mito della Caverna” di quanto l’ignoto può farci più paura della prigionia. Perché l’animo umano è pieno di delicate sfumature.

Allora il mio invito è quello di superare noi stessi. Aiutiamoci a superare noi stessi.

Non ci sono debiti da pagare. Questo Mondo, così come avete immaginato che fosse non esiste.

Lasciamolo crollare. Guardiamolo crollare, perché insieme ad esso crollerà anche il Grande Mentitore con tutto il suo esercito.

Guardiamolo crollare senza paura, perché dopo il crollo nasce la speranza della ricostruzione.

Pensiamo alla ricostruzione di un mondo veramente libero, in cui noi stessi siamo i primi ad esser in grado di essere veramente liberi; in grado di giocarci la vita ogni giorno, insieme. Esseri Umani nuovi, più evoluti, perché l’esperienza della liberazione volontaria dalla prigionia è un’esperienza potentissima che il nostro animo non dimenticherà.

Siamo solo noi a decidere del nostro destino.

Il Mondo è ancora nostro.

Prendiamocelo.

Penelope Griffith London

Mistero del mar Baltico: la struttura emette un campo elettromagnetico?




L’equipaggio dell’Ocean X Team Ã¨ ritornato dalla sua prima spedizione subacquea per capire la natura del misterioso oggetto circolare e raccogliere più dati possibili. In base a quello che si è scoperto più di una settimana fa, si tratta non di un UFO ma di una struttura circolare di circa 6o metri di ampiezza e lunga altrettanto, simile al cemento costituita sulla sommità da un collage di blocchi in pietra, al cui centro vi è il un foro oblungo di apertura. Probabilmente una sorta di antica costruzione?
Ma le anomalie continuano e sono sconcertanti: è notizia di poche ora fa quella rilasciata dalla squadra investigativa norvegese che ha dichiarato di aver riscontrato ben due anomalie, una delle quali, la presenza di un inspiegabile campo elettromagnetico proprio nella zona attorno alla misteriosa costruzione, sia nelle profondità che in superficie. E’ un impulso EMP emesso proprio da questa inspiegabile struttura? Sembrerebbe di sì. Annalisa.
La spedizione, avrebbe dovuto fornire delle risposte ma è invece ritornata con ancora più domande.
Ecco quanto dichiarato dal norvegese Ocean X Team“Abbiamo guardato il nostro computer da immersione, un computer per le esplorazioni subaquee profonde, e ha rilevato che la temperatura subacquea nei pressi dell’oggetto è di un grado sotto lo zero, è abbastanza fredda per un subaqueo, ma quello che non riusciamo a capire è come sia possibile avere acqua allo stato liquido ad una temperatura al di sotto dello zero gradi, dovrebbe essere impossibile. Forse si può spiegare con le correnti sottomarine che muovono continuamente l’acqua”.
Ma è stato pure rilevato un altro strano fenomeno.
Uno dei principali obiettivi dell’esplorazione subaquea era quello di filmare l’oggetto con una telecamera montata su un sommergibile robotizzato, ma, non appena questa è arrivata nelle vicinanze della struttura ha improvvisamente smesso di funzionare.
“Anche in superficie, quando eravamo sopra le coordinate dell’oggetto, tutte le apparecchiature elettriche e il telefono satellitare hanno smesso di funzionare, e quando ci siamo allontanati dalle coordinate di circa 200 metri di distanza abbiamo riscontrato che le nostre apparecchiature funzionavano di nuovo normalmente, ma poi quando siamo rientrati nel raggio dei 200 metri, tutto si è spento di nuovo. Questo ci sembra un pò strano”.
Stefan Hogerborn, del team Ocean X ha dischiarato che non ha mai vissuto niente di simile nei suoi 20 di subaqueo professionista.
Dennis Asberg, un altro membro del team ha detto che è sicuro al cento per cento che hanno trovato qualcosa di molto insolito da questa prima spedizione.

La truffa del signoraggio: una voragine infinita alla base della crisi!


“Il signoraggio è un metodo con cui il sistema perpetua sé stesso e deruba i cittadini, incolpandoli nel contempo di ogni nefandezza.”

“L’economia è una scienza semplice, ma presentata con un linguaggio complesso”.

Il signoraggio è il provento che, nei secoli passati, gli stati ricavavano dalla coniazione, attribuendo alle monete, sia di propria iniziativa sia su richiesta dei privati, un potere d’acquisto superiore a quello del metallo in esse contenuto: i prìncipi innalzavano il signoraggio nei tempi calamitosi di strettezze finanziarie allo scopo di procacciarsi una qualche momentanea entrata (Einaudi). Oggi per signoraggio si intende la differenza tra il valore nominale della banconota (la cifra indicata) ed il valore reale: tale discrepanza viene introitata dalle banche centrali ed ascritta a debito della collettività.

Nell'antichità, quando la base monetaria consisteva di monete in metallo prezioso, chiunque disponesse di oro, elettro o argento, poteva portarlo presso la zecca di stato, dove veniva trasformato in monete con l'effigie del re. I diritti spettanti alla zecca ed al sovrano erano riscossi, trattenendo una parte del metallo prezioso. Il signoraggio, in tale contesto, è dunque l'imposta sulla coniazione, nota anche come diritto di zecca. Il valore nominale della moneta ed il valore intrinseco non coincidevano, a causa del signoraggio e dei costi di produzione delle monete. L'imposta sulla coniazione serviva poi a finanziare la spesa pubblica. Nel caso in cui lo stato possiede miniere di metallo prezioso, il signoraggio combacia con la differenza tra il valore nominale delle monete coniate ed i costi per estrarre il metallo e battere le monete. Già con i Romani, da Settimio Severo (193-211 d.C.)in poi, il metodo si consolidò: Settimio Severo dimezzò la quantità di argento contenuto nel denarius, mentre lasciò invariato il valore nominale, Caracalla (198-217 d.C.) coniò una moneta d’argento, l’antoniniano, del valore di due denarii: fu un deprezzamento camuffato. Tuttavia la più colossale svalutazione della moneta romana fu operata da Gordiano III (238-244 d.C.).

Tra il IX ed il XIII sec. d.C., il sistema monetario europeo fu relativamente semplice, basato sul sistema della libbra e dei suoi sottomultipli, introdotto da Carlo Magno. In età feudale, i vassalli godevano di poteri definiti immunità: banno, amministrazione della giustizia civile e penale, diritto di battere moneta. Da quest’ultimo diritto i signori ricavavano una quota delle risorse necessarie per gestire il feudo. Con la caduta di Costantinopoli (1453), le signorie europee, a partire da Genova e Firenze, cominciarono a battere moneta per conto proprio. Essendo in circolazione tanti diversi tipi di moneta, con diverse denominazioni, coniate con differenti metalli (oro, argento, rame) e con diversi livelli di purezza, si pose il problema giuridico se il monarca potesse imporre una gabella di signoraggio sulla produzione delle monete. La scuola giuridica dei canonisti elaborò un orientamento favorevole; quella dei romanisti sostenne che il signoraggio sarebbe dovuto essere nullo.

Con la rivoluzione industriale e, nel XX secolo, con la Conferenza di Bretton Woods (1944), si assistette al graduale abbandono dei sistemi fondati sui metalli preziosi e sulla convertibilità delle monete in oro ed argento. L’affermazione di talune divise, sempre più diffuse ed accettate negli scambi internazionali, portò all’abbandono dei metalli preziosi per regolare gli scambi e per tutte le transazioni. Infine la diffusione del biglietto di banca e di altre forme di pagamento, spesso di origine tardo-medievale (cambiale, assegno etc.), condusse all’attuale regime, contrassegnato dalla non convertibilità, dalla riserva frazionaria e dalla speculazione.

Oggi nei paesi dell'area euro, il reddito da signoraggio è incassato dai governi dei paesi membri per il conio delle monete metalliche e dalla Banca centrale europea, che è privata, per le banconote che essa stampa in condizioni di monopolio. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla B.C.E. alle varie banche centrali nazionali (private), in ragione della rispettiva quota di partecipazione (per la Banca d'Italia è il 12,5%).

I singoli governi incamerano direttamente il reddito derivante dal diritto di emettere monete metalliche, dal quale devono sottrarre i costi per produrle. Si tratta tuttavia di un ricavo molto modesto. Mentre la creazione e l'emissione monetaria sono gestite dalla Banca Centrale ed avviene con contropartita di obbligazioni statali collocate sul mercato, la semplice creazione della moneta scritturale (signoraggio secondario) è facoltà di tutto il sistema creditizio.

Laddove, come si è spiegato, nel caso delle monete, il reddito consiste nel gap tra il valore nominale delle stesse ed il costo per produrle, nel caso dell'emissione di banconote, l’utile consiste, oltre che nel divario fra i due valori, negli interessi maturati sui titoli acquistati dagli investitori a fronte dei capitali prestati alle nazioni. Infatti la banca centrale stampa banconote pari ad un controvalore tot (ad esempio, un miliardo di euro): lo stato, privo di sovranità monetaria, riceve la somma, ma, attraverso i contribuenti, deve restituirla gravata degli interessi. Per rimborsare il capitale con gli interessi, lo stato emette titoli di debito (B.O.T., C.C.T., B.T.P. etc.) con i quali raccoglie liquidità di cui si appropriano in gran parte gli istituti di credito centrali. Il resto è destinato alle spese militari, in primis la Geoingegneria, ed al mantenimento delle classi dirigenti (politici, funzionari, burocrati…) che da tale prassi traggono immensi benefici. Si crea così una spirale di debito abnorme, con gli stati (i cittadini) che diventano insolventi: gli esecutivi, per versare gli interessi, inaspriscono in maniera spaventosa la pressione fiscale e decurtano le comunque non cospicue spese per i servizi (istruzione, sanità, sistema previdenziale). Da ciò dipendono l’iperinflazione e la stagnazione economica, giacché i paesi precipitano in una condizione di insolvibilità, preludio della bancarotta.

Il signoraggio è dunque innanzitutto una delle fonti con cui un governo finanzia la propria spesa pubblica, eccedente rispetto alla raccolta di tributi. L’abitudine, per opera dei governi, di finanziare il deficit pubblico, aumentando le entrate da signoraggio è il presupposto del crollo economico, finanziario e sociale. Il caso storico più clamoroso è il terribile vortice iperinflattivo in cui fu risucchiata la Germania nel primo dopoguerra (Repubblica di Weimar): il conseguente collasso economico fu il prodromo dell'ascesa al potere di Adolf Hitler (Terzo Reich 1933-1945). Nella prefazione al classico testo di Costantino Bresciani-Turroni sulle vicende del marco tedesco, Lionel Robbins osserva che “il deprezzamento del marco avvenuto tra il 1914 e il 1923 […] distrusse la ricchezza degli elementi più solidi della società tedesca e si lasciò dietro uno squilibrio morale ed economico, atto a preparare il terreno per i disastri che seguirono. Hitler è il figlioccio dell'inflazione”.
http://straker-61.blogspot.it/2012/01/la-truffa-del-signoraggio-una.html
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Pianeti terrestri in rapida formazione?

La formazione di un pianeta terrestre richiede materiale grezzo che non era disponibile nella primitiva storia dell’Universo. Il Big Bang ha prodotto idrogeno ed elio; gli elementi chimici come il silicio e l’ossigeno, i componenti chiave delle rocce, hanno si sono formati nel corso del tempo dalle stelle, in particolare durante le esplosioni di supernove. Ma in quanto tempo e quanti elementi pesanti sono stati necessari per arrivare alla formazione dei pianeti?

Studi precedenti avevano mostrato che i pianeti giganti delle dimensioni di Giove tendono a formarsi intorno a stelle che contengono molti più elementi pesanti del Sole. Tuttavia, una nuova ricerca compiuta da un team guidati da Lars A. Buchhave dell’Università di Copenhagen hanno trovato che i pianeti più piccoli di Nettuno si trovano intorno a una grande varietà di stelle, tra cui quelle con meno elementi del Sole. Come conseguenza, i mondi rocciosi come la Terra potrebbero essersi formati più velocemente di quanto si pensava nella storia dell’Universo.

“Questo lavoro suggerisce che i mondi terrestri possono formarsi a qualsiasi epoca nella storia della nostra Galassia” ha affermato David Latham, dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA, Cambridge, Mass.). “Non sono necessarie molte generazioni precedenti di stelle”.

Latham ha svolto un ruolo chiave nel lavoro guidato da Lars A. Buchhave  e che è stato pubblicato sulla rivista Nature. La ricerca è stata presentata presso il XXII Meeting dell’American Astronomical Society.

Gli astronomi definiscono gli elementi chimici più pesanti dell’idrogeno e dell’elio come “metalli”. Viene misurato il contenuto dei metalli, o metallicità, delle altre stelle utilizzando il Sole come campione di riferimento. Le stelle con molti elementi pesanti sono considerate ricche in metalli (metal-rich stars) mentre le stelle con pochi elementi pesanti sono considerate povere di metalli (metal-poor stars).

Latham e i suoi colleghi hanno esaminato più di 150 stelle di cui si sapeva circondati da pianeti sulla base dei dati ottenuti dalla sonda Kepler della NASA. Il team ha poi misurato le metallicità delle stelle  correlandole con le dimensioni dei pianeti ad esse associate. I pianeti più grandi tendono a orbitare intorno a stelle con metallicità solare o con metallicità maggiore. Invece, i mondi più piccoli sono stati trovati attorno a stelle sia metal-rich che metal-poor.

“I pianeti giganti sembrano preferire le stelle più ricche in metalli, i più piccoli no” ha affermato Latham.

I ricercatori hanno trovato che i pianeti terrestri formano un grande range di metallicità, compresi i sistemi con solo un quarto del contenuto in metalli del Sole. Inoltre, le loro scoperte sostengono il “core accretion“, l’accrescimento del nucleo, un modello di formazione planetaria. In questo modello, la polvere primordiale si accumula in planetesimi di dimensioni piccolissime che poi dà origine ai pianeti veri e propri. I più grandi, con dimensioni circa 10 volte quelle terrrestri, possono raccogliere attorno a sè dell’idrogeno e quindi diventare pianeti giganti.

Il nucleo (o core) di un pianeta gigante deve formarsi velocemente poichè l’idrogeno nel disco protoplanetario si dissipa rapidamente, spazzato via dal vento solare in pochi milioni di anni. Le metallicità più alte possono sostenere la formazione di nuclei più grandi, spiegando in questo modo perchè abbiamo più probabilità di trovare un pianeta gigante gassaso che orbita attorno ad una stella metal-rich.

“Questo risultato si adatta bene con il modello del core accretion della formazione planetaria in modo naturale” ha affermato Latham.

Arriva anche il codice a barre umano (perché non c’è limite all’indecenza)


Il “Codice a barre per esseri umani” potrebbe rendere la società più organizzata, ma invade la privacy e viola i diritti civili
By Meghan Neal / NEW YORK DAILY NEWS

Vorresti un codice a barre per il tuo bambino?

L’impianto di microchip sta diventando una pratica ordinaria per i nostri animali domestici, ma piacciono meno quando si propone di applicarli alle persone.
In un’intervista in un programma radiofonico della BBC la scrittrice di fantascienza Elizabeth Moon ha riacceso il dibattito affermando che mettere il “codice a barre” ai neonati al momento della nascita è una buona idea: “Ciascuno dovrebbe avere un sistema di identificazione permanentemente collegato – un codice a barre se si vuole – un chip impiantato che assicuri un modo semplice, rapido ed economico per identificare gli individui“, ha detto a Forum, uno show settimanale…Moon ritiene che gli strumenti più comunemente utilizzati per la sorveglianza e l’identificazione – come videocamere e test DNA – sono lenti, costosi e spesso inefficaci.

A suo parere, dei codici a barre per umani permetterebbe di risparmiare un sacco di tempo e denaro.

La proposta non è troppo inverosimile – è già tecnicamente possibile mettere un codice a barre ad un uomo – ma non si viola il nostro diritto alla privacy?
Gli oppositori sostengono che rinunciare a coltivare l’anonimato ci porterebbe ad una società “orwelliana” in cui tutti i cittadini possono essere rintracciati.
Ci sono già, e sono sempre più numerosi, molti modi per monitorare elettronicamente la gente. Dal 2006, i nuovi passaporti statunitensi includono radio tag di identificazione di frequenza (RFID), che memorizzano tutte le informazioni sul passaporto, oltre ad una foto digitale del proprietario.
Nel 2002, un chip impiantabile chiamato ID VeriChip è stato approvato dalla US Food and Drug Administration. Il chip potrebbe essere impiantato nel braccio di una persona.

Il progetto è stato sospeso nel 2010 a causa delle polemiche riguardanti la privacy e la sicurezza.

Eppure gli scienziati e gli ingegneri non hanno rinunciato all’idea.

Altre aziende si sono inserite nel vuoto lasciato da VeriChip e stanno sviluppando modi per integrare la tecnologia e l’uomo.

La società biotech MicroCHIPS ha sviluppato un chip impiantabile per somministrare periodicamente le medicine ai malati senza iniezione. E BIOPTid ha brevettato un metodo non invasivo di identificazione chiamato “il codice a barre umano”.

I sostenitori dicono che la verifica elettronica potrebbe aiutare i genitori o badanti a non perdere di vista bambini ed anziani. I chip potrebbero essere utilizzati per accedere facilmente alle informazioni mediche ed agevolerebbero il passaggio ai posti di sorveglianza.

Ma ci sono anche preoccupazioni circa le violazioni della sicurezza da parte di hacker. Se i computer e le reti sociali sono già vulnerabili alla pirateria informatica ed al furto di identità, immaginate cosa succederebbe se qualcuno potrebbe ottenere l’accesso al vostro chip ID personale.

Ma un tale Stanley, analista dell’American Civil Liberties Union (!!!!), spiega al Daily News:

“Possiamo avere la sicurezza, possiamo avere la convenienza, e possiamo avere privacy”, ha detto. “Possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca”
[e pensare che il suo compito dovrebbe essere quello di tutelare i diritti civili dei suoi concittadini!]


COMMENTI DI LETTORI

“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei” (Apocalisse 13,16-18)

“È come essere marchiati come bestie! Davvero un’idea folle!”

“Assolutamente geniale! Non ci sono segreti, l’obbedienza è garantita! Beh, almeno avremo ancora la possibilità di liberarci dalla tirannia con l’auto-distruzione”.

“Proprio come i tatuaggi di Auschwitz”.

COME SI SCIVOLA IN UNA TIRANNIA

In un futuro non troppo lontano alcune nazioni cominceranno a richiedere ai propri cittadini di farsi impiantare dei dispositivi di localizzazione miniaturizzati, come quelli già disponibili per gli animali domestici. Sebbene sia arduo crederlo, la popolazione ottempererà a tale richiesta, in parte entusiasticamente, in parte di malavoglia. Ma alla fine tutti si atterranno alle nuove disposizioni, anche perché chi non lo farà non potrà esistere in società.

Ecco le ragioni che saranno addotte dalle autorità. Ce ne sarà per tutti:

- lo Stato è prossimo alla bancarotta, anche gli altri stati non sono messi meglio. Serve un nuovo sistema monetario in cui tutte le transazioni siano controllate da un’istituzione finanziaria centrale. I contanti saranno aboliti. N.B. Già se ne discute:



- ci saranno sforbiciate alle tassazioni di chi adempie. Chi disobbedisce pagherà più tasse;

- i servizi sanitari saranno garantiti solo a chi adempie: in questo modo si ridurranno i casi di malasanità;

- il crimine ed il terrorismo svaniranno, dato che le forze dell’ordine potranno rintracciare tutti in ogni momento;

- i soccorritori sapranno immediatamente dove intervenire, i bambini saranno ritrovati in men che non si dica;

- non si faranno più file negli aeroporti;

- i passaporti saranno aboliti;

- casse self-service in ogni negozio, nessuna fila perché ognuno pagherà con il suo impianto identificativo che fungerà anche da carta di credito (es. film “in time”);

- nessun rischio di frode: nessuno potrà clonare una carta di credito o sottrarre un documento di identificazione;

- i diritti civili saranno garantiti;

- saremo tutti una grande famiglia;

- i generi di prima necessità costeranno di meno, risparmi per tutti, debito pubblico sotto controllo;

- evasione fiscale eliminata, non ci saranno più furbi: ogni transazione sarà registrata;

- dite addio ai commercialisti: saranno inutili;

- l’impianto è semplice, rapido ed indolore. Non vi accorgerete neppure che c’è;

- la Chiesa non è contraria;

- non ci saranno più disservizi, tutto funzionerà meglio;

- chi è onesto non ha nulla da temere;

- se il sistema non funziona lo abbandoneremo e tutto tornerà come prima;

- è un vostro dovere di cittadini fare quanto è necessario per aiutare gli altri e la nazione: siamo tutti sulla stessa barca.


Quello che non capiscono quelli del “se non hai nulla da nascondere non hai niente da temere” è che certe disposizioni e certe tecnologie non sono democraticamente reversibili, una volta introdotte e che se loro sono così insicuri, pavidi e desiderosi di essere trattati come pecore e non come esseri umani, non è una buona ragione per costringere tutti gli altri a subire lo stesso degrado:

Molta gente che pensava di saperne più di quelli che chiamava “complottisti” un giorno si sveglierà in un incubo di rimpianti e rimorsi.

Serve una grande formattazione globale, senza back-up.

Il mediterraneo si sta' riattivando!



A partire dal 2001 ad oggi ci sono forti segnali per essere certi che tutta l'area del Mediterraneo stia diventando più attiva sia dal punto di vista sismico che vulcanico rispetto al recente passato.

Questa storia comincia sull'Etna nel 2001 l’analisi chimica dei campioni di magma emessi dall’ultima eruzione del 2001 ha dimostrato la presenza di un minerale che non era presente sulla superficie terrestre da oltre15.000 anni. 

Mentre l'anno successivo anche il sistema vulcanico di Panarea,che non ha attività eruttive da 10.000 anni ha dato segnali di evidente risveglio.

L’area vulcanica di Panarea sembrava spenta ma le rivelazioni oggi sono una conferma, dopo gli eventi del 2002, che invece è ben attiva.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, infatti, riferisce che il vulcano Panarea “si deforma” con variazioni di “alcuni millimetri” l’anno in senso orizzontale e verticale, ma e’ gia’ dal 2002 che gli scienziati hanno verificato che il vulcano che sembrava tranquillo non era affatto spento.

In quella notte del novembre 2002, dopo un piccolo sciame sismico di bassa magnitudo rilevato solo dal sismografo installato sull’isola di Panarea, i ricercatori si sono accorti che l’area vulcanica era ancora ben attiva.
IL MEDITERRANEO SI STA' ATTIVANDO


Quella notte del 2002, si verifico’, ricorda l’Ingv, “un’intensa attivita’ di degassamento in prossimita’ degli isolotti di Lisca Bianca e Bottaro. L’attivita’ esalativa ha avuto inizio con 5 zone di forte emissione gassosaa profondita’ variabili da 8 fino a circa 30 metri. L’emissione di gas e’ stata cosi’ intensa che l’odore di acido solfidrico (H2S) era percettibile a grandi distanze”. “L’effetto visibile il giorno dopo -ricordano ancora gli scienziati- era il ribollire dell’acqua di mare in prossimita’ dell’isolotto di Bottaro, che rimuoveva un’enorme quantita’ di sedimento evidenziato dalla scia biancastra trascinata via dalla corrente”. “Il cratere che si era formato, di 20metri per 10 e profondo 7metri, emetteva -proseguono gli esperti dell’Ingv- un’enorme quantita’ di gas, stimata in alcuni milioni di metri cubi al giorno, qualche centinaio di volte superiore al normale regime di degassamento di tutta l’area sommersa tra gli isolotti ad Est di Panarea. Ed il gas emesso era tiepido e non aveva modificato la temperatura dell’acqua di mare circostante”. Ma oltre al cratere, ricordano ancora gli scienziati dell’Ingv, “si aprirono fratture sul fondo tra Bottaro e Lisca Bianca emettendo quantita’ crescenti di gas e in qualche caso anche acqua calda. L’estendersi in lunghezza delle fratture e’ proseguito, lentamente, per alcune settimane”. Gli scienziati hanno eseguito immediatamente “profili verticali di temperatura per stabilire “se fosse emesso solo gas o anche altri fluidi idrotermali”. “Le temperature misurate, mostrando valori costanti dalla superficie fine al fondo, hanno permesso di stabilire subito -spiegano dall’Ingv- che l’attivita’ era essenzialmente di degassamento in assenza di fluidi caldi, anche se piccole quantita’ di acqua termale risalivano assieme al gas”.

Come le altre isole dell'arco eoliano, anche Panarea è la parte emergente di un vulcano che si sviluppa principalmente sott'acqua fino a profondità tra -1200 m e -1700 m. La forma del vulcano, nel suo insieme, è quella di un tronco di cono con la parte sommitale pianeggiante posta un centinaio di metri sotto il pelo dell'acqua, dalla quale emergono Panarea, Basiluzzo, Dattilo e altri scogli più piccoli. 

La parte emersa dovrebbe essersi costruita, tra 200.000 e 10.000 anni fa, con i prodotti di eruzioni suddivisibili almeno in tre principali fasi, denominate stadio di paleo-Panarea, stadio intermedio seguito, dopo un periodo di inattività, dallo stadio finale. 
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L'ipotesi che un centro eruttivo potesse trovarsi in corrispondenza degli scogli a Est dell'isola, si basa sulla disposizione a semicerchio di Panarelli, Dattilo, Lisca Nera, Bottaro e Lisca Bianca e sulla presenza all'interno di quest'area di una depressione circolare interessata da attività fumarolica. 

I resti di altri due crateri possono essere riconosciuti sull'isola in corrispondenza di Cala Bianca e tra Scoglio La Nave e Punta Scritta, sul lato Nord-occidentale della costa. 

Passiamo all'anno successivo e scopriamo le recenti osservazioni scientifiche hanno fatto capire che l'attività dell'Etna ha cominciato a cambiare.

Un flusso di lava calda dell'Etna durante l'eruzione del 2001. 

L'inusuale violenza dell'eruzione dell'anno successivo (ottobre 2002), con fontane di lava alte fino a 1 km, polveri e gas sembrano dire che il vulcano sta cambiando e non attinge più soltanto dalle profondità del mantello.

Studiando la composizione del suo magma, Pierre Schiano, Roberto Clocchiatti, Luisa Ottolini e Tiziana Busà hanno infatti scoperto che l'Etna sta attraversando una fase di transizione, che lo sta facendo diventare un tipo di vulcano diverso, con un'attività più intensa ed esplosiva.
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Da questo periodo si passa all'anno 2008,anno in qui è iniziato un grande Minimo Solare di come non se ne vedevano da almeno 3 secoli e anche l'attività dell'Etna e dello Stromboli cominciano a cambiare.

Il 13 maggio 2008 sull’Etna inizia una fase caratterizzata da attività eruttiva piuttosto intensa. Si apre una frattura a quota 2800 m, alla base orientale del cratere di nord-est. Si tratta di attività vulcanica stromboliana con emissione di flussi lavici ben alimentati, che si riversano nella Valle del Bove.

L'eruzione a cavallo tra il 2008 ed il 2009 è stata l'eruzione più lunga degli ultimi 10 anni fatta eccezione per la famosa eruzione del 1991/93 che ha avuto una durata di 473 giorni contro i 418 giorni di quest' ultimo evento.

Anche lo Stromboli con l'arrivo del Minimo Solare ha cambiato la sua attività.

Lo Stromboli è un vulcano esplosivo che erutta circa ogni ora, ma il 7 settembre 2008 la normale attività è stata interrotta da un evento di maggiore intensità.

Proprio da questo avvenimento, nasce uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Università di Wurzburg, in Germania e l’Univeristà di Bari.
Si tratta di una ricerca, da poco pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Geophysical Research” e dal titolo “The 7 September 2008 Vulcanian explosion at Stromboli volcano: Multiparametric characterization of the event and quantification of the ejecta”, che ha permesso di calcolare che il rilascio di energia cinetica degli eventi eruttivi “maggiori” è almeno dieci volte più alto di quello registrato nel corso dell’attività esplosiva persistente, che caratterizza questo vulcano."
Successivamente nel 2009 abbiamo avuto il forte terremoto all'Aquila.
Il terremoto dell'Aquila del 2009 consta di una serie di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e non ancora terminati, con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia dell'Aquila. 
La scossa principale, verificatasi il 6 aprile 2009 alle ore 3:32, ha avuto una magnitudo momento (Mw) pari a 6,3 (5,8 sulla scala della magnitudo locale), con epicentro alle coordinate geografiche 42°20′51.36″N 13°22′48.4″E ovvero nella zona compresa tra le località di Roio Colle, Genzano e Collefracido, interessando in misura variabile buona parte dell'Italia Centrale. Ad evento concluso il bilancio definitivo è di 308 vittime, oltre 1600 feriti.
Da qui i segnali di attività nell'area delle Eolie continuano anche a Lipari nella quale sembra che negli ultimi anni ci sia una certa attività sismica,forse legata al movimento del magma all'interno del sistema vulcanico.
Negli ultimi anni l'isola di Lipari è stata interessata da cospicui terremoti come quello che nel 2010 di i 4.5 gradi causò un'imponente frana. 
L’epicentro del sisma, secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stato in mare, a 19 chilometri di profondità e a sei chilometri da Lipari. ”Un terremoto superficiale”, lo definiscono gli esperti, che rappresenta un’anomalia per la zona ”abituata” a eventi sismici profondi. 
Anche ieri infatti un terremoto di 3.4 è stato registrato poco dopo le 2 di notte dai sensori della Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto delle isole Lipari. Il terremoto è avvenuto ad una profondità di 16,5 Km ed è stato avvertito nei comuni di Leni, Lipari e Santa Maria Salina nel Messinese.
"Negli ultimi giorni al largo delle isole Eolie si sono infatti verificati ben tre eventi sismici.
Il primo è stato registrato il 24 aprile alle 18.35. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Isole_Lipari con una magnitudo 2.8 gradi della scala Richter.
La scossa è stata segnalata a 130 chilometri di profondità e ha interessato i comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, tutti nel messinese.
Un’altra scossa di maggiore entità, di magnitudo 3.4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri 25 aprile alle 2.42 del mattino. Il distretto sismico interessato dall’evento è stato lo stesso della prima scossa, il distretto Isole_Lipari, stavolta però ad una profondità di soli 16,5 chilometri.
Un’ultima scossa è stata infine registrata dall’INGV stamattina alle 7.40. Il distretto sismico è sempre quello denominato Isole_Lipari."
A LIPARI si trovano molti crateri di vulcani spenti da secoli, la parte vulcanica più appariscente sono le cave di pomice, un materiale leggero ed inerte bianco che conferisce ad alcune zone un aspetto lunare. E poi tracce ovunque di fenomeni vulcanici, come alle fumarole del Caolino, la bocca di aria calda a Piano Greca, le Terme di San Calogero.
Qualcosa nell'attività delle Eolie stà chiaramente cambiando.
Nel corso del 2011-2012 l'attività dell'Etna si era intensificata con una forte frequenza delle sue eruzioni e un'incremento dell'attività sismica.
A maggio infine è arrivata la scossa in Emilia,in'area prima ipotizzata inattiva,di magnitudo 6,1 in Emilia,il più forte da 5 secoli.
Fatto interessante è che questa sorta di riattivazione dell'attività geologica del Mediterraneo sembra propagarsi con la spinta dell'Africa,da sud verso Nord.
E fatto ancor più incredibile è quanto stà accadendo al sottosuolo dell'Emilia Romagna.
Particolarmente impressionanti i rilievi geochimici a Medolla, dove sono state riscontrate delle anomalie di temperature e flussi di metano. Il mais cresce meno rispetto ad altre zone circostanti, la temperatura nei primi strati del sottosuolo è di +44°C e i topi stanno morendo.
Impressionanti anche le fratturazioni superficiali e la liquefazione nelle campagne nei pressi di San Carlo, e le immagini dei danni a Rovereto sulla Secchia, Novi di Modena, Cavezzo, Moglia, Concordia e anche al Castello di Galeazza (Bologna) e alle Torri di Bologna, costantemente monitorate.
Questo stesso anno si è avuta la riattivazione in Grecia del vulcano Santorini,che ha dato lampanti segni di attività.
Il bacino vulcanico di Santorini sta mostrando segni di ripresa dell'attività vulcanica. Secondo i ricercatori del Georgia Institute of Technology,gli strumenti di ricerca satellite suggeriscono che un accumulo di circa 14 milioni di metri cubi di lava ad una profondità di 5 chilometri si sia svolto tra settembre e gennaio scorso. 
Mentre un'altro vulcano in Italia che stà dando segni di importanti attività in quanto non erutta da 10.000-20.000 anni è il sistema vulcanico dei Colli Albani che da decenni si stanno sollevando sotto la spinta di volumi di magma in accumulo nella camera magmatica.
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In particolare un pericolo potrebbe essere rappresentato dal Lago di Albano.

Le frequenti deboli scosse sismiche e l’innalzamento del terreno di 30cm negli ultimi 40 anni sono altri fattori che testimoniano l’attività dell’edificio vulcanico. La zona è sotto monitoraggio continuo ma quello che impensierisce in particolare gli esperti sono, appunto, le recenti ricostruzioni in 3D dei fondali del Lago Albano, perché hanno evidenziato la presenza di frane sommerse che potrebbero dar luogo a un violento rollover. 

"Per questo monitoriamo di continuo la temperatura del lago utilizzando dei sensori posti fino a 160 metri di profondità, vicino al cratere più giovane" dice Maria Luisa Carapezza, vulcanologa dell'INGV. "Ogni tre mesi, invece, effettuiamo l'analisi sull'acidità delle acque, che è indice indiretto sull'aumento di anidride carbonica". Il monitoraggio del ph però si fermerà a breve per mancanza di fondi.

E non si sa con quali conseguenze.

Mentre più a Sud c'è pensare anche sul Vesuvio e i Campi Flegrei.

Questi ultimi hanno fatto sentire un importante segnale nel lago di Averno nei mesi scorsi.
”Sono morti per mancanza di ossigeno e non per fattori di inquinamento i pesci del Lago d’Averno”. Lo afferma l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, alla luce delle analisi dell’Arpac che aveva provveduto a sollecitare proprio al fine di far luce sulla questione. ”A determinare il decesso di alcune specie – aggiunge Romano – sono state la presenza di idrogeno solforato, che deriva dall’attivita’ vulcanica sottostante il lago, e la contemporanea crescita delle microalghe. 
Come si è visto pare che l'attività vulcanica nel Mediterraneo sia aumentata nell'ultimo decennio,stessa cosa vale per l'attività sismica,
Nei prossimi decenni si potrebbe sperimentare un significativo incremento dei forti terremoti anche in aree prima non considerate sismiche,mentre non è da escludere la riattivazione di nuovi sistemi vulcanici prima quiescenti da secoli o anche millenni.

 


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