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Mohenjo-Daro: un antica civilta' distrutta da un esplosione nucleare?

Una civiltà avanzata venne distrutta nel 2000 A.C. da una guerra improvvisa... Ma perché le rovine mostrano tracce analoghe a quelle di un'esplosione nucleare?

Immaginate una civiltà che si sviluppa in India occidentale, l'odierno Pakistan, intorno al 2500 A.C. e che commercia con Sumeri e Cinesi; immaginate un regno assai sviluppato anche territorialmente, con migliaia di villaggi collegati da strade pavimentate, città costruite su pianta quadrata e vie che si intersecano ad angolo retto; immaginate cinque milioni di persone dotate di case di due o tre piani con una distribuzione di acqua potabile efficiente, con condutture idriche formate da tubi di argilla e una rete fognaria in ogni appartamento, con tanto di gabinetti in muratura e sciacquoni; immaginate che questa civiltà, composta da svariate migliaia di cittadelle e due piccole metropoli di 40mila abitanti (le più grandi del tempo sul pianeta), sia stata distrutta da un incendio di proporzioni colossali, così caldo da essere capace di vetrificare il terreno, i mattoni, le ceramiche; immaginate infine che gli scheletri degli abitanti di quelle sfortunate città siano stati trovati come a Pompei sorpresi dalla catastrofe e mostrino una radioattività che a quasi cinquemila anni di distanza è cinquanta volte quella normale. Cosa pensate di tutto ciò? Mohenjo-Daro, Harappa e le altre città dei Popoli della Valle dell'Indo sono un autentico mistero che sfida lo storico prima ancora che l'archeologo. Chi era questa gente? Da dove veniva? Dove è finito? Chi l'ha distrutto? E soprattutto, perché la sua scrittura a ideogrammi (rimasta indecifrata) assomiglia in maniera sconvolgente a quella dell'Isola di Pasqua?
Tutto cominciò quando, nel 1856, due fratelli inglesi, John e William Brunton, addetti alla costruzione della Ferrovia dell'India Orientale, trovarono i resti di una città rasa al suolo: Harappa. Nonostante le rovine fossero sepolte, ne trassero abbastanza mattoni cotti da riuscire a pavimentare 150 km di strana costeggiante la loro ferrovia.
Tuttavia un razzismo dilagante ("è impossibile che gli indiani siano tanto antichi!") mise nel dimenticatoio la scoperta e solo nel 1920 si decise di studiare a fondo i resti; il rinvenimento (avvenuto nel 1872 per opera del'archeologo Robert Cunningham e parimenti inizialmente minimizzato) della città di Mohenjo-Daro, 560 km più a sud, fece realizzare agli archeologi l'esistenza della più antica civiltà indiana. Peccato che le caratteristiche di questa cultura siano inspiegabili alla luce delle conoscenze tradizionali… Questa civiltà è l'inventrice del gabinetto alla turca e anche di quello a W.C.; ha ideato docce, rubinetti e tubature, sciacquoni e scaldabagni. Le città erano assai simili alle nostre e il numero di abitanti delle due principali, 40mila, è rilevante anche ai nostri giorni, costituendo quello di una cittadina della Provincia tipica italiana. Tutte persone "pulite e sane"… E che hanno fatto una fine tragica.

(Sopra, a sinistra) Vedute di ciò che resta di Mohenjo-Daro: una città modernissima ancor oggi con fognature e infrastrutture paragonabili a una città occidentale del XIX Secolo. (Al centro) Harappa mostra la medesima architettura dell città gemella. (A destra) Notare un canale della rete delle fognature che mostra la solita "porta a trapezio".

(Sopra, a sinistra) Il sigillo raffigurante un bovino con un corno solo, per alcuni il mitico unicorno: i popoli della Valle dell'Indo conoscevano animali oggi estinti. (Al centro) Le precise fondamenta di Harappa sono moderne ancor oggi e come si vede da questo sigillo (a lato), la disciplina dello Yoga e la posizione del loto nacquero a Mohenjo-Daro! (A destra) Il celebre "Sacerdote di Mohenjo-Daro" è divenuto il volto della gente che popolava la Valle dell'Indo. E assomiglia in maniera impressionante alle raffigurazioni degli antichi druidi celtici.
Una fine che fa pensare non tanto a un incendio comune, magari causato da quei popoli ariani che invasero l'India dal nord intorno al 1800  A.C.: chi infatti nell'antichità poteva riuscire a produrre un fuoco tra i 900 e i 1500 gradi centigradi? Eppure i segni di distuzione, tra pavimenti vetrificati e mattoni calcinati, passando per gli scheletri radioattivi e sorpresi dalla distruzione (due furono rinvenuti mentre si tenevano per mano), sono assai simili a quelli a noi tristemente noti delle uniche bombe atomiche lanciate su un bersaglio abitato: Hiroshima e Nakasaki. In entrambe le città giapponesi sono stati rinvenuti i segni della devastazione di Mohenjo-Daro, con le case distrutte fino alle fondamenta come schiacciate da un'immane onda d'urto a cui è seguita una letterale pioggia di fuoco… Se è probabile, data anche la radioattività, che la "collina dei morti" (questo significa Mohenjo-Daro) sia stata distrutta da un simile ordigno atomico, resta un principale, quasi insormontabile quesito: chi, nel 2000  A.C., possedeva un'arma nucleare? La distruzione coinvolse non solo questa città ma anche Harappa, Kot Diji, Kalibangan, Lothal e quasi tutti i 140 centri abitati principali di quel regno indiano distrutto in brevissimo tempo. Tutti devastati da un'arma calorifica estremamente intensa, tutti in un certo senso attaccati alla sprovvista… A nostro avviso, le poche statuette rinvenute fanno pensare a una popolazione di uomini con la barba lunga, con uno stile artistico che appare ai nostri occhi assai simile a quello protoceltico. E' forse da qui che proviene il popolo dei Galli?

(Sopra, a sinistra) Gli "scheletri radioattivi" di Mohenjo-Daro sono stati trovati accatastati, come uccisi all'improvviso. Diversamente accadeva con le sepolture tradizionali, come lo scheletro di Harappa (sotto).(Al centro) Harappa fu l'altra grande metropoli dell'impero e mostra una geometria sorprendentemente moderna anche dall'alto. Come fu possibile creare questa rete urbanistica così sofisticata, è uno dei misteri più grandi dell'Archeologia. (A destra) La cartina mostra come l'impero dell'indo si estendesse tra India e Pakistan, tra le città di Islamabad, Qetta, Delhi e Karachi. Fu uno dei più estesi del tempo.

Abbiamo analizzato in questi articoli (1, 2) l'origine indoeuropea dei Celti e l'architettura megalitica (3, 4), e abbiamo toccato con mano una storia davvero incredibile e assolutamente reale. Quello che ora ci preme chiarire ora è una questione assai delicata. Utilizziamo il Rasoio di Occam: ovvero, cosa è più probabile che sia avvenuto nella Valle dell'Indo due millenni prima di Cristo? Gli archeologi, nella loro solita banalità senza alcuna fantasia, parlano che in realtà la gente abbandonò quel territorio per l'impoverimento del suolo o per una siccità eccezionale che inaridì perfino il fiume Indo. Qualche altro studioso, più aperto di mente, azzarda l'ipotesi della caduta di un meteorite o anche una sua esplosione in quota, in stile Tunguska… Avrebbe senso se non fosse per il fatto che la gente sia scappata dalle città di tutta fretta e quei relativamente pochi cadaveri sono stati sorpresi dalla deflagrazione. L'ipotesi nucleare è stata aspramente criticata specialmente dal mondo accademico. Il fisico nucleare indiano Surendra Gadekar sostiene che la radioattività deriva dal primo test atomico pakistano, che fu condotto il 18 maggio 1978 a Pokhran, nella regione del Rajasthan, a qualche centinaio di km da Mohenjo-Daro.

L'esplosione sotterranea provocò un cratere di circa 60 metri di diametro e profondo 10: la potenza dell'ordigno era di 5 kilotoni, ovvero un quarto di quella lanciata su Hiroshima. Con tutto il rispetto, oltre a Mohenjo-Daro anche altri siti industriali e civili avrebbero dovuto essere contaminati dal test e invece la radioattività si trova solo in quelli archeologici. Perché? La risposta forse ce la dà un bravo linguista inglese nato in India. David Davenport, morto quarantenne pochi anni fa, era uno dei pochi veri esperti mondiali di sancrito. Ebbene, tra i testi fondamentali di questa lingua ci sono due opere epiche e monumentali da lui a lungo studiate, il Mahabarata e il Ramayana… Chiunque si azzardi a leggere i centomila versi che li compongono (tanto per interderci, sette volte l'Iliade) non può che rimanere stupito davanti alle descrizioni stupefacenti dei mezzi che gli dei indiani utilizzavano in tempi antichi. Antichi velivoli detti Vimana capaci di volare più veloci del suono e mossi da motori alimentati a mercurio; aerei monoposto da caccia ma anche carri del cielo volanti alti due piani con molte finestre, palazzi "che correvano su nei cieli a somiglianza delle comete"; poi i Mohanastra, le freccie intelligenti in grado di rendere impotenti interi eserciti… E ancora l'arma Agneya, descritta nel Drona Parva: "Un unico proiettile caricato con tutta la potenza dell'universo, una colonna incandescente di fumo e di fiamme, luminosa come diecimila soli, si levò in tutto il suo splendore. Un'arma sconosciuta, un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte che ridusse in cenere l'intera razza dei Vrishnis e dei Andhakas"… Questi testi indiani sono vecchi di millenni e furono studiati da linguisti inglesi a partire dall'800. La traduzione integrale del Mahabarata in lingua inglese fu effettuata sul finire del XIX Secolo da un bramino indù assai erudito che studiò anche in Europa, P. Chandra Roy: non è possibile la contaminazione con elementi moderni nella traduzione, in quanto non solo le armi atomiche ma anche gli aerei erano inesistenti a quell'epoca. 

Conscio di questi fatti e della loro assai probabile verosimiglianza, Davenport elaborò nel 1979 la sua celebre teoria ufologica nel libro intitolato "2000 A.C. Distruzione atomica", scritto in collaborazione con il giornalista italiano Ettore Vincenti. In esso, Davenport dimostrava che Mohenjo-Daro era stata teatro di una battaglia aerea tra opposte forze extraterrestri. Nel libro Davenport fa notare tutte le incongruenze archeologiche che anche noi di Satorws abbiamo sottolineato: se ne conclude che come descritto nei testi sacri indù avvenne una vera battaglia tra navette aliene, conclusasi con lo sgancio di una piccola bomba atomica, di tipo tattico e di potenza limitata, ma comunque in grado di creare devastazioni immani. Teoria questa confermata dal grandissimo studioso di testi sumeri Zecharia Sitchin: linguista tra i pochi in grado di decifrare i caratteri cuneiformi delle tavolette sumere, riporta nel suo libro "Le guerre atomiche al tempo degli dei" che proprio nel 2024  A.C. i Grandi Annunaki (gli alieni creatori dei testi sumerici) approvarono l'impiego delle armi nucleari nella guerra che li coinvolgeva.

(Sopra, a sinistra) David Davenport, grande scrittore e studioso morto prematuramente, sosteneva che nei testi sacri Vedici si narra ampiamente della distruzione dei popoli dell'Indo da parte delle divinità Indù. (Al centro) Nel Maharabata e nel Ramayana si descrivono carri celesti volanti chiamati Vimana, che bombardavano le città terrorizzando la popolazione con armi potentissime (a destra). Che si tratti davvero del racconto mitologico di guerre atomiche combattute nell'antichità?

Il testo parla di Aratta (assai simile come nome ad Harappa) come della capitale di una terra situata al di là della regione sud-orientale dell'Iran: e Aratta, come Sodoma e Gomorra, per i Sumeri fu bombardata dagli Annunaki!
Non è questa la sede per affrontare il discorso di Nibiru e degli dei creatori del genere umano, nonché le guerre da essi intraprese così come sono descritte nell'Enuma Elish, la bibbia mesopotamica, di cui la Genesi ebraica costituisce appunto un'estrapolazione del Libro IV. Si parla di esseri immortali che hanno letteralmente creato l'essere umano partendo da un frammento di Dna dell'Homo Erectus potenziato con il loro genoma… Certo, sono teorie da dimostrare ma anche assai interessanti. Tuttavia è significativo che i Sumeri, che commerciavano certamente con i popolo della Valle dell'Indo, avessero memoria mitica della distruzione dei loro soci in affari. I testi vedici sacri agli Indù e i poemi come il Mahabarata e il Ramayana non parlano espressamente di extraterrestri, ma relegano la guerra su un piano tra umani: forse gli ultimi bagliori di quell'immane conflitto che secondo alcuni aveva coinvolto l'intero pianeta ai tempi di Atlantide e Mu. Due continenti che come Stati Uniti e Unione Sovietica dividevano il mondo il blocchi e che si combatterono a colpi di armi nucleari, al punto da provocare lo scioglimento dei ghiacci dell'ultima glaciazione e lo slittamento dei poli… Fantasie? Le tracce di terreni vetrificati sono riscontrabili in Perù, in Irlanda, a Malta, in Iraq, persino nel deserto di Gobi e presso i pueblos degli Anasazi in America… E che dire dell'arma nucleare che spazzò via i soldati del neo-imperatore romano Commodo in ritirata dai confini sul Danubio? E di quell'altro ordigno che presso Vienna distrusse un'altra legione di Roma pochi anni prima di Cristo? In queste zone ancor oggi la radioattività è dieci volte quella normale… Insomma, quante erano le armi atomiche nell'antichità?

(A sinistra) Le leggende indù relative ai Vimana parlano di "carri del cielo alti due piani con molte finestre" e non possiamo non pensare al gioiello della ditta Airbus, l'A380: un aereo passeggeri appunto a due piani e in grado di trasportare 800 persone tra bagni di marmo, alberghi, casinò e ristoranti... L'erede degli antichi Vimana del re indù Rama?

Alaska, orsi polari perdono pelo e le foche stanno morendo

Gli orsi bianchi dell'Alaska soffrono di alopecia, ovvero perdono il pelo, e di altre lesioni cutanee, ma gli scienziati non riescono a scoprirne la causa. Lo hanno scoperto ricercatori del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) che nelle ultime due settimane hanno controllato e prelevato campioni di sangue da 33 orsi bianchi che vivono nella regione del Mare di Beaufort, nove dei quali presentavano segni di alopecia e lesioni alla pelle, riferisce l'Anchorage Daily News.

"Già nel 1999 avevamo riscontrato problemi simili in 10 dei 48 orsi controllati, senza riuscire però a scoprirne le cause - ha spiegato Tony DeGange, direttore del dipartimento di biologia del centro Usgs di Anchorage (Alaska) - ma adesso abbiamo un ulteriore motivo di preoccupazione a causa della moria di foche in corso nella regione. Non sappiamo se si tratti di una coincidenza o di una concomitanza di cause".

Nel dicembre scorso l'Agenzia americana per gli oceani e l' atmosfera (Noaa) aveva lanciato l'allarme per il crescente numero di foche morte trovate sulle spiagge artiche dell'Alaska. Le foche presentavano anch'esse alopecia e lesioni cutanee.
Ansa.it

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Alcuni esperti temono che in un futuro non troppo distante il supervulcano di Yellowstone, potrebbe eruttare e riportare l'umanità sull'orlo della estinzione.


I fenomeni geotermici di Yellowstone, quali i "geysers" e le sorgenti termali, sono causati da un flusso termico insolitamente alto. Questo è probabilmente generato da un punto caldo stazionario sopra il quale la placca nordamericana slitta da nordest verso sudovest: 

Continuano gli arresti eccellenti su scala planetaria!

Se qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che in questo momento sia possibile che gli uomini più ricchi e potenti del mondo vengano messi in manette dovrà ricredersi di fronte ad un arresto senza precedenti a Honk Kong: I due principali magnati della città, i fratelli Kwok sono stati presi in custodia dalla Commissione Indipendente della città contro la corruzione.
I due fratelli al timone di una società che ha contribuito a costruire lo skyline di Hong Kong, assieme all’uomo che un tempo era il numero due della città tra gli ufficiali nelle inchieste di corruzione sono stati arrestati in un’indagine su un caso di corruzione che ha sconvolto la ex colonia britannica. I due tycoon sonoThomas Kwok, 60, e Raymond Kwok, 58, e le loro famiglie con il controllo di Sun Hung Kai Properties, che ha costruito i tre grattacieli più alti della città.
I miliardari sono stati presi in custodia dalla Commissione indipendente della città contro la corruzione [ICAC].Secondo i media locali, la ICAC ha arrestato anche Rafael Hui, 64 anni, che era segretario capo dell’esecutivo di Hong Kong dal 2005 al 2007, ed ex consigliere di Sun Hung Kai. In una città dove la proprietà è il re, la vista della regalità locale arrestata dall’ICAC ha scosso i media di Hong Kong, e arriva in un momento in cui la reputazione di trasparenza della città Ã¨ stata macchiata da una serie di scandali.
I fratelli Kwok e le loro famiglie sono tra i più ricchi al 27° posto nel mondo, con un patrimonio stimato di 18,3 miliardi dollari, secondo la rivista Forbes. La famiglia ha una partecipazione di controllo di Sun Hung Kai Properties, il secondo più grande sviluppatore al mondo per capitalizzazione di mercato della proprietà.
La notizia è  davvero sensazionale! Il fatto che due delle persone più ricche nel mondo siano state arrestate è senza precedenti. Appare pienamente in linea con l’operazione planetaria in corso di cui David Wilcock ci offre costante resoconto…

Arrestati 200 Top Banchieri e 450 dimissioni

Faccio una doverosa premessa. Benjamin Fulford riceve informazioni dalle Società del Dragone e dalle sue gole profonde. La sua esperienza come giornalista finanziario lo rende capace di fiutare i possibili tentativi di disinformazione a suo danno, ma non è immune da errori ed egli stesso ha più volte invitato i suoi lettori a non prendere le sue parole per oro colato. Personalmente invito a  guardare la luna e non il dito, perché quanto Fulford afferma da anni sta trovando riscontro nelle vicende di questi mesi, tra cui vorrei evidenziare:

le dimissioni di massa dei banchieri nel mondo;
la guerra (finanziaria, geopolitica ed intestina) in corso tra i sostenitori di due paradigmi economici diversi;
gli scandali e le indagini che stanno ridisegnando le mappe del potere (con particolare attenzione a Royal Bank of Scotland e Cutts & Co, controllate dalla famiglia Windsor);
il recente viaggio in Asia di Mario Monti e le sue tappe significative in Corea, Cina, Giappone;
il vertice dei BRICS, con lo scopo di creare una banca d’investimento comune alternativa alla Banca Mondiale;
la candidatura (ad oggi immotivata e certo non dovuta) di Jim Yong Kim alla Banca Mondiale da parte di Obama (che già aveva chiesto personalmente le dimissioni di  Zoellick): perché un coreano, con il rischio di rovesciare i rapporti di forza in seno all’istituzione? Perché un personaggio estraneo ad ambienti governativi e finanziari, che si è occupato di Medicina Sociale e mai di economia?.
Buona lettura. J.C.

Più di 200 banchieri di alto livello arrestati la scorsa settimana mentre il nuovo sistema finanziario sta per prendere il via

Benjamin Fulford, 26 Marzo 2012

Il nuovo sistema finanziario è ora pronto e l’abbondante finanziamento è già o sarà presto messo a disposizione, secondo i rappresentanti della Dragon Family. Anche l’abbattimento conclusivo della Cabala criminale è iniziato sul serio, con l’arresto di oltre 200 dei maggiori banchieri e 450 dimissioni solo la settimana scorsa, questo dicono le fonti.
Ora il Giappone sta anche approntando a tavolino il lavoro finale necessario per istituire un organismo internazionale di pianificazione economica con un finanziamento iniziale facilitato di 10.000 miliardi di dollari o circa 200 volte quello che la Banca Mondiale presta ogni anno, secondo fonti Governative Giapponesi.
Ci sarà una sorta di annuncio riguardo a questo e ad altre cose, Martedì sera 27 Marzo 2012, all’ora locale del Giappone, secondo gli illuminati (convertiti ndt) e fonti della Società del Drago Bianco. L’arresto di alcuni individui di alto profilo è imminente.
La struttura generale della Cabala finanziaria e dei suoi dirigenti migliori è anche stata localizzata in una certa misura. Ad esempio, i capi della dinastia della famiglia Rothschild sono stati identificati. La branca Svizzera della famiglia è diretta da David de Rothschild a Ginevra, quella francese da Guy de Rothschild, il ramo tedesco da un membro della famiglia Rothschild e la figlia di Hitler, Angelina Merkel, e la parte britannica da Evelyn de Rothschild.


1) Jacob de Rothschild  2) Nathaniel de Rothschild  3) David de Rothschild
4) Evelyn de Rothschild 5) David Rockefeller 6) Nathan Warburg  7) Henry Kissinger George SoroÅ¡  9) Paul Volcker
10) Larry Summers 11) Lloyd Blankfein 12) Ben Bernanke

Angela Merkel
Negli Stati Uniti, la Banca JP Morgan è un’avanguardia dei Rothschild.
Il sindacato della famiglia Rockefeller utilizza la Goldman Sachs e la Citibank come suoi principali fronti finanziari. La Bank of America è un altro fronte per la nobiltà italiana nera dietro il Vaticano e la mafia, in parte gestito da Peter Hans Kolvenbach (ex Padre Generale dei Gesuiti, ndt), il precedente papa nero. Il papa malevolo, il sedicesimo, è anche un membro anziano di questo gruppo satanico. (Prendo le distanze da queste asserzioni fino alla verità comprovata, ndt)
La fazione nazista è gestita dal “Fuhrer” George Bush Senior, con Ben Bernanke in qualità di “Vice Fuhrer”. La loro divisione chimica e farmaceutica di omicidi di massa è gestita dalla famiglia Du Pont.
La Fondazione di Bill e Melinda Gates è ora in Africa a costringere le famiglie, a mano armata, ad accettare la sterilizzazione, tramite vaccino, delle loro figlie. In Nord America, Giappone e altrove questa pratica massiva si svolge con le vaccinazioni sotto il pretesto di proteggere le ragazze contro il cancro del collo dell’utero.
Messaggio a Bill Gates: la Compagnia e la vostra Fondazione stanno per essere confiscate; siete in procinto di passare il resto della vostra vita a risarcire i danni.
Il governo degli Stati Uniti è stato così compromesso da queste e da altre famiglie della Cabala nei vari rami e nelle loro fondazioni, che la prossima “elezione” presidenziale degli Stati Uniti non sarà altro che una lotta di potere tra la mafia di Chicago e il loro primo uomo Mitt Romney contro la mafia texana della droga illegale di Bush e il loro ragazzo Jeb Bush.
Speriamo che il nuovo sistema finanziario, una volta pienamente attuato, tolga la spina a tutto lo spettacolo farsesco e gli americani possano essere in grado di scegliere i loro leader sulla base di informazioni fornite da una vera libertà dei media. Al momento, però, le elezioni truccate elettronicamente e la propaganda corporativa forniscono il pretesto alla democrazia per ebeti e drogati americani.
Tuttavia, uno sguardo al budget del Pentagono per l’anno prossimo mostra che hanno dedicato molte risorse per finanziare unità di truppe di riserva all’interno degli Stati Uniti. Ciò non significa che si stiano preparando a mettere gli Americani medi nei campi FEMA, come molti temono. Al contrario, si stanno preparando per una retata di massa degli agenti della Cabala e i loro procuratori, secondo fonti del Pentagono e della CIA.


C’è stata una chiara indicazione di cambiamento il 20 marzo, quando il terremoto, invece di colpire Tokyo, come programmato dalla Cabala, ha colpito con una magnitudo di 7,4 Oaxaca, Messico, esattamente quando la figlia del presidente Obama era lì in vacanza. Inoltre, tale sisma è stato pubblicizzato in anticipo attraverso opuscoli distribuiti a livello locale. Questo è un chiaro segno che i “cattivi ragazzi” non giocano più con le HAARP.
Un altro segno di cambiamento è stato il rimprovero pubblico di Obama, Clinton e i media controllati dalla Cabala, quando il sito di notizie ufficiali, Xinhua, del governo cinese, ha dichiarato che la Corea del Nord non ci sarebbe stata nell’agenda del summit di cinquanta nazioni per la sicurezza nucleare che si sarebbe svolta a Seul, Corea, questa settimana. La propaganda dei media della Cabala ha presentato una storia falsa riguardo al pericolo nucleare della Corea del Nord, anche se questo Paese ha già annunciato che cesserà lo sviluppo di armi nucleari.
Il programma segreto dietro a questo summit di cinquanta nazioni è un tentativo di rubare 200 tonnellate d’oro che si trovano nei depositi sudcoreani.
Non sarà permesso a simile furto di aver luogo così i Cabalisti lasceranno il vertice a mani vuote.
Ci sono state anche numerose speculazioni su un colpo di stato in Cina la settimana scorsa. Tutto quello che è accaduto è stato che un agente della Cabala maoista, Bo Xilai, è stato rimosso dal potere dopo che uno dei suoi tirapiedi è stato scoperto a prendere istruzioni dal consolato americano a Chongqing, secondo fonti del MI6. La Cina è ancora in corsa per un cambio di regime stabile e armonioso entro la fine dell’anno, secondo fonti della Società del Drago Bianco. Un farneticante colpo di stato maoista è stato il bramoso pensiero della Cabala alimentato dai suoi media.
Parlando di storie false, il gruppo “White Hats” (“cappelli bianchi”, non certamente quelli veri che sono militanti della Luce, ndt) su internet, composto dall’agente di Bush, Mike Cotrell, e il cittadino Hawaiano Danny Gammage, hanno divulgato una diffamazione risibile (come quella che questo scrittore sia un clone).
Più pericolosamente, sono riusciti ad ingannare Blackheath Lord della Camera alta del Parlamento britannico con una storia falsa di circa 15.000 miliardi di dollari, che ha sollevato in sessione Parlamentare. La Camera dei Lord sta ora per convocare un alleato della Società del Drago Bianco per testimoniare che cosa stia realmente accadendo nelle guerre finanziarie.
Il distretto finanziario di Londra è a capo di ulteriori epurazioni e il discorso è che Lord Sassoon sta dirigendosi verso una grande caduta. L’inchiesta può estendersi anche alla famiglia Reale Britannica, dicono fonti Europee della CIA.

In Giappone, nel frattempo, lo status quo dovrebbe rimanere in attesa fino al termine del 31 marzo dell’anno fiscale a causa di carichi di lavoro schiaccianti della Burocrazia e del Parlamento. Dopo questa data, ci saranno negoziati concreti che verranno affrontati coinvolgendo il Ministero delle Finanze, la Banca del Giappone, l’ufficio del Primo Ministro e l’Agenzia della Casa Reale volta a creare una nuova sede internazionale di pianificazione economica.
Le Forze Giapponesi di autodifesa e della Burocrazia hanno anche in programma un’importante epurazione di burattini Cabalisti nel Parlamento Giapponese, nelle banche, nelle corporazioni e nei media.
Nel complesso, le cose sembrano molto buone. Tuttavia, se vedessimo questi alti Cabalisti alle televisioni del mondo, confessare i loro crimini, non dovremmo riposare sugli allori. Fino a quando questa guerra finanziaria non sarà finita, mantenete la vostra polvere secca e state all’erta.

The Limits to Growth: siamo diretti verso un collasso di portata planetaria?

Una ricerca di 40 anni fa sembra essere stata recentemente confermata dai risultati di un nuovo studio di un gruppo di scienziati del Jay W. Forrester Institute. Lo studio sostiene che se l'umanità dovesse continuare a consumare risorse al ritmo attuale, il nostro sistema economico è inevitabilmente destinato a collassare entro il 2030.

Con la crisi economica alle spalle (ma che continua a seguirci come un'ombra), la possibilità che l'economia globale possa crollare non sembra così remota. Quasi mezzo secolo fa, tuttavia, il consumo di risorse era decisamente più ridotto rispetto ad oggi, e la situazione globale non lasciava presagire alcun dramma economico di portata planetaria.

Nonostante questo, uno studio pubblicato nel 1972 dal titolo "The Limits to Growth" aveva previsto l'attuale situazione economica con largo anticipo e precisione sorprendente; senza contare che le recenti conclusioni dei ricercatori MIT sulle prossime due decadi sembrano coincidere con i risultati della ricerca degli anni '70.

"The Limits to Growth" analizzava i trend del tempo relativi alla popolazione e al consumo di risorse naturali. Affrontava argomenti come il controllo delle nascite, la produttività agricola, e gli sforzi di protezione ambientale volti a conservare le nostre risorse naturali.

"The Limits to Growth" non è stata l'unica ricerca del suo genere: nel 1993 ci fu l'aggiornamento dei dati con il documento "Beyond the Limits", basato su ulteriori 20 anni di dati disponibili; nel 2004, invece, venne pubblicato "Limits to Growth: The 30-Year Update".

I ricercatori del Jay W. Forrester Institute hanno esaminato i dati relativi alle dinamiche economiche globali raccolti tra il 1970 e il 2000, in aggiunta a quelli dei precedenti rapporti, scoprendo che le previsioni di 40 anni fa erano per la maggior parte azzeccate.

Come predisse "The Limits to Growth", esaminando i nuovi dati si è giunti alla conclusione che la popolazione e l'economia globale continueranno a crescere fino all'anno 2030; ma senza misure di protezione adeguate, economiche e ambientali, i modelli finora prodotti non lasciano ben sperare per il futuro dell'umanità.

The Limits to Growth, 1972
Come nella precedente analisi del '72, i ricercatori si sono concentrati su cinque variabili generali che sembrano descrivere accuratamente i trend di crescita economica globale: popolazione mondiale, industrializzazione,inquinamento, produzione di cibo e consumo di risorse.

Lo scenario derivante dalle due ricerche non è dei più allegri: povertà ai massimi livelli, incremento del numero dei rifugiati ambientali, vere e proprie guerre (nel senso classico del termine, o di natura economica) per accaparrarsi le risorse naturali più prezione.

Nonostante tutto, non siamo spacciati. Secondo la nuova ricerca, infatti, la crescita economica senza limiti non è una prospettiva impossile, a patto che i governi di tutto il mondo riescano finalmente a trovare delle strategie efficaci per limitare l'espansione della nostra impronta ecologica.

Quando si parla di ambiente ed economia, è facile che sorgano contrasti e accese discussioni. E' naturale, dato che si tratta di discussioni che, qualunque sia la nostra opinione a riguardo, sono inerenti al futuro del genere umano.

Di parere totalmente differente è infatti Henry Wallich, ex governatore del Federal Research Board ed economista della Yale University. Wallich ritiene che le conclusioni della nuova ricerca e di "The Limits to Growth" (una rigida regolamentazione della crescita economica) equivalgono ad una condanna alla povertà per miliardi di persone.

Vogliamo tutelare il pianeta e il futuro dei nostri figli, o preferiamo garantire a tutti un posto di lavoro e un livello di vita accettabile, e in modo relativamente veloce? Per quanto molti vedano queste due posizioni come inconciliabili, in realtà non lo sono affatto.

Siamo per lo più viziati da una visione dell'economia e della crescita nata 60-70 anni fa e consolidatasi nel corso delle passate decadi. Questa stessa visione della sfera economica ci impedisce di concepire un mondo differente, basato su regole diverse, su modelli di sviluppo diversi, e su una cultura delle risorse per molti aspetti migliore dalla nostra, ma ancora troppo lontana dal nostro attuale livello di "evoluzione sociale".

Per come la vedo io, l'attuale modello di sviluppo economico ha fallito fin troppe volte, e non servono ricerche ed economisti per comprenderlo, basta osservare il mondo con occhio curioso.

Wallich ha ragione a temere un impoverimento della popolazione mondiale nel caso di regole troppo rigide imposte allo sviluppo, ma la sua idea di economia non tiene conto delle innumerevoli possibilità positive collaterali di una strategia di tutela ambientale davvero efficace.

La transazione tra un'economia (fin troppo) libera, ed una ben regolamentata e improntata sulla tutela delle risorse naturali, non sarà di certo indolore. Ma se davvero desideriamo un mondo più equo e un pianeta più sano, non aspettiamoci di ottenerlo rimanendo seduti sulle nostre poltrone a condurre la nostra vita di sempre.

Grecia: sono 439.000 i bambini che vivono in condizioni malsane!


A partire dal suicidio-simbolo del pensionato ex farmacista in Piazza Syntgama per "non dover rovistare nei rifuti per mangiare" come scritto nella lettera di addio e pubblicata dai giornali greci, in Grecia sta avvendendo qualcosa di mai visto prima in un paese Occidentale dai tempi della fine della Seconda guerra mondiale: il ritorno della denutrizione tra i minori. A lanciare l'allarme è stato un rapporto sulla situazione dei minori in Grecia redatto dall'Unicef e dall'Università di Atene. 

Secondo l'indagine, «La condizione dell'infanzia in Grecia, 2012», in questo Paese sono ormai 439.000 i bambini che vivono al di sotto della soglia di povertà - malnutriti e in condizioni malsane - in famiglie che rappresentano il 20,1% del totale. Per soglia di povertà si considera il reddito minimo che una famiglia di quattro persone tipo deve guadagnare ogni mese per pagare affitto e generi di prima necessità, come alimenti, trasporti, vestiario e istruzione. 



Di questo quinto di famiglie greche, il 21,6% ha una dieta povera di proteine animali, il 37,1% non ha un riscaldamento adeguato in casa, il 27,8% vive in abitazioni umide ed il 23,3% in quelle che sono definite «cattive condizioni ambientali». Nonostante stime ufficiali parlino del 21% dei greci in stato di povertà, cioè con un reddito inferiore a 470 euro mensili, (ma ci sono anche i finti poveri tra questi, cioè gli evasori fiscali) la cifra reale ha già toccato (e forse superato) il 25%, ovvero un greco su quattro è povero. In cifre assolute degli 11,2 milioni di greci, due milioni e 800 mila non hanno abbastanza per vivere. Ma, secondo un'indagine della Società greca per la lotta alla povertà (Eapn), a causa del peggiorare della crisi, la Grecia potrebbe presto registrare fino al 30% della popolazione sotto la soglia di povertà. Il dato è stato di recente confermato anche da uno studio della Fondazione per la Ricerca economica e industriale (Iobe), un think tank molto prestitgioso. Negli ultimi mesi, secondo l'Istituto nazionale di statistica Elstat, oltre 400.000 nuclei familiari sono rimasti senza alcun reddito perché nessuno dei componenti lavora più, mentre oltre 60.000 famiglie hanno fatto ricorso al tribunale chiedendo il consolidamento dei loro debiti, perché non sono più in grado di pagarli nemmeno a rate. La politica di austerità inoltre a tagliato gli stipendi e ridotto le pensioni. 

Il rapporto cita anche diversi casi di svenimenti di bambini in classe proprio a causa della denutrizione. Questi casi vennero alla ribalta della cronaca - racconta Furio Morroni dell'Ansa - lo scorso dicembre, quando Maria Iliopoulou, direttrice del brefotrofio di Atene, denunciò di aver registrato in poche settimane circa 200 casi di neonati denutriti perchè i loro genitori non erano in grado di alimentarli come dovuto. La donna affermò che gli insegnanti delle scuole intorno all'istituto da lei diretto facevano ogni giorno la fila per prendere un piatto di cibo per i loro alunni più indigenti.

«In molte scuole di Atene la situazione è ancor più drammatica - rivelò Iliopoulou - perchè alcuni bambini sono svenuti in classe per la fame». Il ministero della Pubblica Istruzione, che in un primo momento aveva definito la denuncia come «propaganda», si è visto costretto a riconoscere la gravità del problema. E così ha deciso di distribuire agli alunni delle famiglie meno abbienti buoni pasto con cui possono mangiare nel refettorio delle scuole. Ma c'è di più. In Grecia è tornato il lavoro minorile. La ricerca dell'Unicef si conclude citando una stima del difensore civico (Ombudsman) dei bambini, secondo cui in Grecia vi sarebbero oltre 100.000 minorenni che lavorano per contribuire allo scarso bilancio famigliare. Il tutto mentre il Governo Papademos si appresta il prossimo 20 aprile a rendere noto il piano per ricapitalizzare le banche elleniche: ci vorranno circa 50 miliardi di euro che dovrebbero essere dati dall'Unione europea e Fmi per evitare il collasso del sistema bancario greco. 

Vittorio Da Rold


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