MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Il vulcano Soufriere Hills si risveglia dopo due anni di inattività!

Per la prima volta in due anni, il Montserrat Volcano Observatory (MVO) è tornato a monitorare il vulcano Soufriere Hills dopo aver riscontrato un'attività insolita, con sismicità maggiore e frequente caduta di cenere. Il direttore del MVO ha precisato che il cambiamento, che è stato osservato nella giornata di venerdì, è una "rottura" dopo un lungo periodo di pausa, pertanto è la dimostrazione che il vulcano è ancora attivo e che i residenti devono prestare molta attenzione. L'attività vulcanica ha determinato la caduta di un pò di cenere, anche perchè si è trattata della prima dopo circa due anni. In maniera del tutto precauzionale è stata chiusa la zona C dell'area.

Le autorità hanno inoltre osservato un aumento dell'attività "di sfiato" del vapore sul vulcano e del vapore nuovo, che è apparso sul fianco nord-occidentale dietro Mountain Gages.

Inoltre nell'area si stanno anche verificando svariati terremoti; sciami sismici che insistono dalla giornata di martedì e che tendono ad intensificarsi l'uno dietro l'altro. L'area C su menzionata proseguirà a restare chiusa almeno finché la situazione tenderà gradualmente a calmarsi. La precauzione in questi casi è sempre d'obbligo.

L’asteroide 2011 AG5 cambia pericolosamente la sua rotta


 Recentemente abbiamo affrontato il tema della pericolosità dei corpi celesti che pullulano nello spazio infinito e che talvolta minacciosi si pongono nei confronti del nostro amato Pianeta. In particolare ci siamo concentrati sull’asteroide 2011 AG5 in ordine ad una probabilità, non così remota, di un suo “incontro” con la Terra nel febbraio 2040. L’eventualità dell’impatto dell’asteroide con la Terra nel 2040 è subordinata ad un primo “avvicinamento” alla Terra il 3 febbraio 2023, ad una distanza di 1,86 +/- 0,24 milioni di km, che produrrà una leggera contrazione dell’orbita dell’asteroide. Così, se nel febbraio del 2023, l’effettivo avvicinamento dell’asteroide alla Terra cadesse in una specie di finestra, larga circa 370 km e centrata a 1.838.260 km dalla Terra, allora l’orbita di 2011 AG5 subirebbe la giusta correzione per impattarsi con il nostro Pianeta il 5 febbraio 2040“Poiché l’incertezza sulla effettiva posizione dell’asteroide si propaga in modo essenzialmente monodimensionale lungo la traiettoria, non solo è possibile stimare la probabilità di un impatto (circa 1/500), ma è anche possibile prevedere quale sia il “corridoio” geografico, relativamente ristretto, entro il quale un tale impatto potrebbe avvenire” scrive il professor Aldo Vitagliano dell’Università Federico II che ha aggiunto: “In assenza di questo accorciamento del periodo orbitale, l’asteroide non ci darebbe alcun fastidio almeno fino al prossimo secolo, ma in seguito a questa correzione di rotta dopo 17 anni (10 periodi di rivoluzione del corpo e 17 della Terra), e quindi all’inizio di Febbraio 2040,  si ritroverà nuovamente a passarci vicino”. L’asteroide è stato scoperto l’8 gennaio 2011 dal telescopio di 1,5 m di Monte Lemmon. Il suo diametro è stimato in 140 m, ed è stato osservato fino al 21 Settembre 2011, quando la sua distanza di circa 1 U.A. (Unità astronomica) era tale da impedirne l’osservazione anche da parte dei grandi telescopi di Mauna Kea. Questo corpo, dalle dimensioni in fondo non così poi significative è dovuta al fatto che i due maggiori centri che si occupano di NEO (Near Earth Objects), il Jet Propulsion laboratory e il consorzio Neodys dell’Università di Pisa stimano ad 1/500 la sua probabilità di impatto con la Terra il 5 Febbraio 2040. La velocità di collisione si aggirerebbe intorno ai 15km/s, facendo sì che l’impatto non produca apocalittiche conseguenze, ma devastazione comunque sicura per un raggio di decine e decine di chilometri dal luogo dell’impatto.

San Diego: i residenti scossi da un terremoto

31 marzo 2012 - San Diego,una area ad alto rischio sismico,e' stata colpita da un moderato terremoto giovedi' che L'USGS ha quantificato di magnitudo 3,3 richter,la profondita' del sisma e' avvenuta a 7 miglia,l'epicentro localizzato ad 39 miglia a nord est da San Diego.Numerosi testimoni riportano di aver avvertito violente oscillazioni ma nessun danno a cose o persone e' stato riportato.
Nessuno nella nostra generazione ricorda tante piccole scosse in tutto il mondo che stanno innescando tanti boom sonici . Bisogna chiedersi cosa sta accadendo alla terra sotto i nostri piedi. 

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Wisconsin: Inspiegabili boom sonici stanno terrorizzando Clintonville!

I geologi dell'USGS hanno riferito che intendono istallare dei sismografi a Clintonville in Wisconsin,dove piccoli terremoti accompagnati da spaventosi boom sonici stanno terrorizzando la popolazione.I centralini della polizia sono andati in tilt dopo che i misteriosi tremori si sono fatti risentire nella cittadina statunitense tra martedi e mercoledi.I funzionari di polizia riferiscono che numerosi di questi rumori sono stati avvertiti dagli ufficiali.Gli scienziati dell'Istituto di sorveglianza geologica stanno monitorando la situazione per cercare di comprendere un fenomeno assolutamente inspiegabile per quel territorio.

Nuova sconvolgente moria di delfini in Peru'

Rischio biologico in Perù Venerdì, 30 Marzo 2012 

Hardy Jones, co-fondatore di BlueVoice.org riporta che oltre 600 delfini si sono misteriosamente spiaggiati sulla costa nord del Perù. I dettagli stanno ancora emergendo nel corso di un evento definito "sconvolgente ed inspiegabile", che è costato la vita di centinaia di delfini lungo la costa peruviana. Jones, che è attualmente a Chiclayo sta indagando sulle morti,  è arrivato nel paese Martedì in risposta ad un avviso inviato via e-mail da Dr. Carlos Yaipen Llanos, direttore dell'organizzazione di salvataggio dei mammiferi marini, ORCA Perù. Nell'Email Jones veniva informato che ben 1.000 erano forse i delfini che si erano arenati lungo la costa peruviana.Jones era già in stato di massima allerta dopo che un evento simile  si era verificato nella stessa zona il mese scorso, dove 264 cetacei erano morti su un tratto di 66 miglia di costa a 500 chilometri a nord di Lima. 

Jones, Yaipen ed i suoi assistenti, continuano a contare i delfini senza vita Jones ha riferito il devastante conteggio finale tramite Facebook: "Ad oggi abbiamo trovato 615 delfini morti su 135 chilometri di spiaggia a Nord di San Jose,in Peru Questa tragedia è orribile BlueVoice sta lavorando con il Dott. Carlos Yaipen Llanos di ORCA Perù campioni di tessuto... sono stati prelevati e verranno analizzati.
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Una gigantesca tempesta di sabbia sta avvolgendo il Golfo Persico, paura dallo spazio!


Una tempesta di sabbia dalle proporzioni gigantesche. Visibile anche dallo spazio. Quella che sta avvolgendo in questi giorni i paesi del Golfo Persico è stata osservata addirittura dal satellite. Ed è davvero spaventosa, anche a guardarla a migliaia di chilometri d’altezza. 

La sabbia si è diffusa su una superficie che si estende su 1.500 chilometri da Nord a Sud e comprende Arabia Saudita, Qatar, Bahrain e il sud dell’Iraq e dell’Iran. Raffiche di vento molto forti hanno travolto tantissime aree del Golfo Persico, provocando scarsa visibilità sia a terra che in cielo, con un rigoroso fermo a tutti i voli dell’area interessata.

Il fenomeno è iniziato il 16 marzo, interessando dapprima la Siria orientale e il nordovest dell’Iraq, con forti venti associati al transito di un fronte freddo, poi spostandosi verso sudest, colpendo l’Iraq centro-meridionale. A Baghdad la visibilità è scesa fino a 200 metri e la temperatura massima di soli 12 gradi, 8 sotto media, mentre nel Kuwait la visibilità è scesa a meno di 200 metri.

In molte zone dell’Arabia Saudita sono state chiuse le scuole, mentre centinaia di persone hanno avuto difficoltà respiratorie. La tempesta di sabbia ha anche provocato un netto calo delle temperature e interrotto il traffico più a Sud negli Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Yemen.

Il Sahara e le terre aride attorno alla penisola araba sono le principali sorgenti terrestri di tempeste di sabbia, ma sono frequenti anche in Iran, Pakistan, India e Cina.  Uno studio del 2008 rileva che i salti delle particelle di sabbia, provocate dal vento e dall'attrito, producono un campo elettrico statico. A contribuire alla nascita delle tempeste di sabbia, la siccità e il vento. Ma anche l’agricoltura è un’altra causa di tali tempeste, dato che i contadini di queste zone aride dipendono dalle piogge per le colture, e lavorano per mantenere sempre umido il terreno. 

Un fenomeno che va crescendo, proporzionalmente alla paura degli autoctoni. Il deserto del Sahara è una fonte di tempeste di sabbia, soprattutto la depressione di Bödele, tra Mauritania, Mali e Algeria. Nel 1960 in Mauritania ci sono state solo due tempeste di sabbia: attualmente, ogni anno, se ne contano circa 80
http://viaggi.libero.it/il_viaggio/43299955/tempesta-di-sabbia-paura-dallo-spazio
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Il Polo Nord e' diventato un "isola" per la prima volta nella storia

Il Polo Nord si sta sciogliendo e sta assumendo l'aspetto di un'isola per la prima volta nella storia umana.Le Sorprendenti immagini satellitari scattate tre giorni fa mostrano che lo scioglimento dei ghiacci ha aperto i passaggi leggendari nel Nord-Ovest e Nord-Est dell 'artico- che permetteranno di navigare attorno alla calotta polare artica.
L'apertura dei passaggi era molto attesa dalle compagnie di navigazione che speravano di tagliare migliaia di miglia per i loro percorsi nautici..

Ma per gli scienziati il ​​cambiamento climatico è l'ennesimo segno del riscaldamento globale che sta affliggendo il  pianeta.
Mark Serreze, uno specialista di ghiaccio marino, ha descritto le immagini come un 'evento storico' - ma ha avvertito che la calotta glaciale artica è entrata in una 'spirale di morte'.

Le immagini, prodotte dalla Nasa, mostrano per la prima volta dopo almeno 125.000 anni che i due oceani Atlantico e Pacifico collegati tra loro a nord.

l Professore Serreze, degli Stati Uniti, finanziato dal governo nazionale del Neve Ice Data Center, ha detto un giornale Domenica: 'I passaggi sono aperti. Si tratta di un evento storico.

Le compagnie di navigazione sono pronte a sfruttare le nuove rotte. Il gruppo Beluga, con sede a Brema, in Germania, prevede di inviare la prima nave attraverso il passaggio di Nord-Est il prossimo anno,con il taglio di 4.000 miglia nautiche nel viaggio dalla Germania al Giappone.
Se il ghiaccio continua a sciogliersi al ritmo attuale sarà presto possibile navigare attraverso il Polo Nord.
Molti scienziati ritengono che la massa di ghiaccio che forma un cerchio irregolare attorno al Polo Nord potrebbe scomparire del tutto entro l'estate del 2030. 
Quattro settimane fa, alcuni turisti sono stati evacuati da Baffin Island Auyuittuq National Park nel nord del Canada a causa di inondazioni causate dallo scioglimento dei ghiacci.
Il nome del parco significa 'terra che non si scioglie'.

 


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