MONITORAGGIO SISMICO LIVE CAMPI FLEGREI

Minimo storico per i ghiacci del Polo Nord!


(AGI) – Brema (Germania), 10 set. – Ha raggiunto il record negativo assoluto, per lo meno dal 1972 quando ebbero inizio le osservazioni tramite i satelliti, la superficie dell’Artide ricoperta dai ghiacci: lo ha reso noto il capo dell’equipe di ricercatori tedeschi che ha effettuato la scoperta, Georg Heygster dell’Istituto di Fisica Ambientale presso l’Universita’ di Brema.

Secondo lo scienziato, “l’8 settembre scorso”, quindi appena due giorni fa, “l’estensione del ghiaccio marino artico era pari 4.240 milioni di chilometri quadrati”, e dunque “al suo nuovo minimo storico”. Si tratta di mezzo punto percentuale in meno rispetto al precedente primato di riduzione, rilevato il 16 settembre 2007. In quarant’anni l’area artica ricoperta dal ghiaccio durante l’estate, quando se ne registra la massima diminuzione, e’ calata del 50 per cento.

“Il ritiro dei ghiacci non puo’ piu’ spiegarsi con la sola variabilita’ naturale da un determinato anno a quello successivo, provocata dall’influenza del tempo atmosferico”, ha ammonito Heygster. “I modelli climatici dimostrano piuttosto”, ha spiegato, “che un tale calo e’ legato al surriscaldamento globale causato dall’uomo, il quale nell’Artico e’ particolarmente pronunciato” .

Questa è la notizia sparata dalle agenzie stampa e quest’altro vuole essere il contributo di Stampa Libera. Vi sono quindi da inserire le seguenti valutazioni.

Oggi il clima è modificato a piacere con le famose guerre ambientali utilizzando lo spargimnento di sostanze tendenti ad aggregare il vapore acqueo attorno a delle particelle, onde provocare le precipitazioni. Questa pratica è utilizzata nelle zone aride per favorire le piogge o per alterare il clima. Tale pratica è definita come diffusione di Scie Chimiche. Vi è anche questa pratica antica ( si usava già 40 anni fa), si sparano bombe contenenti chimica nel bel mezzo delle nuvole temporalesche per cambiare le condizioni del clima ed evitare la grandine. Si usava in tutti i gradi frutteti in Veneto). Ad usare queste armi a livello planetario sono Usa, forse per scopi bellici, Russia per scopi ambientali e Cina. Applicazioni su scala ridotta sono appannaggio anche di altre nazioni come Israele e inghilterra.
Se nell’Artide stanno sciogliendosi i ghiacci in Antartide stanno aumentando le precipitazioni che poi si trasformano in altro ghiaccio. Le tesi degli asserzionisti dicono che proprio per l’aumento della temperatura dei mari del sud vi è un aumento delle precipitazioni e questo confermerebbe la tesi del riscaldamento climatico.
Questi articoli allarmistici paiono funzionali alla teoria del surriscaldamento climatico dovuto all’utilizzo di combustibili fossili. Può avere un fondamento di verità ma vi sono stati migliaia di scienziati non collusi col potere che ne  hanno denunciato la truffa. Anche a non voler schierarsi l’argomento meriterebbe un approccio diverso.
L’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera produce un aumento delle precipitazioni per il divino motivo che  l’anidride carbonica  è alla base della fotosintesi clorofilliana nel pianeta. Quindi con l’aumento della vegetazione vi è un aumento dell’evapo-traspirazione dalle foglie e quindi vengono portati in circolo gli strati soterranei di acqua in un virtuoso processo di vita chiamato scolasticamente “il ciclo dell’acqua”.
Sono in atto strategie commerciali economiche ed energetiche globali. Il nuovo mantra è: dobbiamo fare energia col solare. Questo può essere un fattore virtuoso ma visto con un occhio più disincantato ecco che appaiono sempre gli stessi protagonisti e monopolisti dell’energia, assieme a degli outsider. La borsa dell’energia da fonti rinnovabili si concretizza con la detenzione, da parte di alcuni potentati, di certificati verdi, che possono essere venduti proprio quando vi è maggior richiesta di energia, per restare all’interno di un range prefissato di utilizzo percentuale di energia di origine non fossile. In Italia il quasi monopolio lo ha Sorgenia di De Benedetti, sempre lui,  che avrebbe buone ragioni per terrorizzare gli italiani, attraverso i suoi media, sull’argomento aumento della temperatura  del globo. In pratica succede questo: i detentori dei certificati verdi ottenuti da impianti fotovoltaici vendono l’energia a prezzo incentivato e molto alto. Questo denaro lo stato lo prende dai contribuenti che si vedono prelevata una percentuale in bolletta per il sostegno delle fonti rinnovabili e che va a finire nelle tasche dei soliti noti. Potremmo infine anche discutere della teoria o fatto che, per la costruzione di un pannello solare si impiega più energia di quanta non se ne ottenga dallo stesso pannello in tutta la durata della sua vita, ma questo richiederebbe un altro articolo.
Vi è da fare un’ultima considerazione: l’attività solare si è rivelata dopo approfonditi studi, estremamente variabile. Tempeste solari  modificherebbero la temperatura e le precipitazioni sul nostro pianeta.
Ecco come mi piacerebbe che fossero gli articoli dei giornali e  come dovrebbero essere presentate delle notizie che non vogliano mettere paura alla popolazione. Ricordo che è la Paura la responsabile di tutte le malattie ed in questo sito ne produciamo continuamente le prove.

Per chi fosse nuovo del sito li invito alla lettura degli studi dello scieziato tedesco R. Gerd Hamer, del francese Henry Laborit, dell’ americano Bruce Lypton, solo per citarne alcuni.

Quattro forti terremoti scuotono il Giappone!

16 Settembre 2011-quattro forti terremoti scuotono il Giappone in sole 2 ore! l'USGS riporta gli eventi che si sono susseguiti dopo una giornata relativamente tranquilla,gli eventi sono stati localizzati in mare al largo della costa orientale di Honshu,la stessa zona nevralgica dello scorso 11 Marzo 2011 che genero' uno tsunami con onde di 20 mt di altezza.(terrarealtime)



MAPPA 6,2 2011/09/16 21:08:06 40,221 143,050 20,2 Largo della costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 5,5 2011/09/16 20:11:15 40,305 143,180 19,0 Largo della costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 5,2 2011/09/16 19:39:46 40,403 142,034 10,4 Vicino alla costa orientale di Honshu, GIAPPONE
MAPPA 6,6 2011/09/16 19:26:42 40,288 142,727 36,3 Vicino alla costa orientale di Honshu, GIAPPONE
USGS

Misterioso suono ascoltato a Napoli!

16 SETTEMBRE 2011 -Napoli,stavo filmando delle scie nel cielo, quando dopo rivedendo il video mi sono accorto di uno strano suono,un rombo simile ad un tuono da premettere che il cielo era pulito oggi e' stata una giornata molto calda e con un elevato tasso di umidita' ascoltate attentamente.......(terraraltime)

Un buco nero divora una stella in una remota galassia!



Recentemente due articoli apparsi sulla rivista Nature, tra i cui autori figurano numerosi ricercatori dell’Inaf e dell’Asi Data Center di Frascati, rendono conto di queste ricerche. Abbiamo interpellato uno di loro, Paolo D’Avanzo che opera presso l’Inaf - Osservatorio Astronomico di Brera.


 Che tipo di evento ha dato origine alle vostre osservazioni sul buco nero Swift J1644+57?


Quello che è successo è che un buco nero si e` "mangiato" una stella e la radiazione che si è liberata durante questo "catastrofico" evento è stata rivelata dagli strumenti a bordo del satellite Swift.


Quasi ogni galassia (inclusa la nostra Via Lattea) ha nel proprio nucleo un buco nero di enormi dimensioni (milioni o addirittura miliardi di volte la massa del Sole). Le regioni centrali delle galassie sono estremamente affollate di stelle e può quindi capitare che una stella si avvicini troppo al buco nero, finendone "risucchiata". Dato che la parte della stella più vicina al buco nero sente una attrazione gravitazionale maggiore rispetto a quella più lontana, nel cadere verso il buco nero la stella si deforma "allungandosi" fino a rompersi. La materia che cade verso il buco nero viene compressa dalla gravità e si scalda, emettendo radiazione.


Inoltre, nel nostro caso, non tutta la materia è caduta nel buco nero, ma e` stata invece espulsa nella direzione opposta ad una velocità prossima a quella della luce, formando un getto estremamente luminoso, la cui radiazione è stata rivelata dal satellite Swift.


Si è trattato di una fortunata coincidenza o era in qualche modo prevedibile?


Siamo stati fortunati. Finora un fenomeno del genere, "l'accensione" di un getto relativistico nel nucleo di una galassia, con la materia che raggiunge velocità superiori al 90 per cento della velocità della luce, non era mai stato osservato e questo significa che si tratta di qualcosa di abbastanza raro.


Il comportamento di Swift J1644+57 corrisponde ai modelli teorici o emergono delle differenze e delle novità?


Si sapeva già che i buchi neri possono "mangiare" stelle che gli passano vicine, deformandole e dando luogo a emissione di radiazione. Tutto questo viene descritto piuttosto bene dai modelli teorici esistenti. Tuttavia, non ci si aspettava che lo "scontro" tra una stella e un buco nero potesse innescare l'accensione di un getto relativistico.


Sono studi che necessitano un satellite come Swift o ci sono anche altri strumenti?


Per osservare un getto come quello emesso da Swift J1644+57 sono sufficienti satelliti dotati di rivelatori di raggi X. Tuttavia, questo funziona se il getto è sempre acceso o se si sa già dove guardare. Nel nostro caso abbiamo assistito, per la prima volta, all'accensione del getto e questo è stato possibile solo perché le osservazioni sono state effettuate con Swift. Questo satellite infatti e` stato progettato per osservare i fenomeni più energetici dell'universo, i Gamma-Ray Burst, improvvisi lampi di radiazione gamma che avvengono in direzioni del cielo non prevedibili, ed è in grado di puntare automaticamente (e in tempi brevi) verso regioni di cielo dalle quali provengono repentini aumenti di radiazione X e Gamma.


Qual è l'importanza di questi studi?


Diverse galassie mostrano emissione relativistica di materia sotto forma di getti dai loro nuclei. Tuttavia, sebbene questi fenomeni siano stati studiati diffusamente nel corso degli anni, la fisica di questi getti e la loro origine non sono del tutto chiari. La scoperta di Swift J1644+57 ci ha permesso di assistere per la prima volta all'accensione di uno di questi getti e di scoprirne almeno una delle cause scatenanti.

Fonte: http://www.ilsussidiario.net/ 

Scoperto dalla Nasa un pianeta con due soli!


Scoperto il pianeta di Luke Skywalker: ha due soli, come Tatooine
Di cassioli in , Ieri alle 20:541 commento

Trentaquattro anni fa George Lucas immaginava una storia che si svolgeva "in una galassia lontana lontana"; laggù, tra le migliaia di sistemi extrasolari, si trovava quello di Tatooine, pianeta natale del protagonista della Saga, Luke Skywalker. Pianeta che si trovava in un sistema solare molto particolare, che offriva questo tipo di spettacolo al tramonto:


Tatooine si trovava infatti in orbita non a una, ma a due stelle, quindi nel suo cielo erano visibili due soli.
Fino ad ora la ricerca dei pianeti extrasolari si era concentrata sulle stelle singole, non potendosi sapere se anche le stelle "doppie" o "binarie" fossero in grado di sussistere in un sistema stabile dotato di pianeti; adesso che se ne ha invece la certezza, la ricerca potrà estendersi anche alle stelle binarie; stelle che finora erano invece viste non molto di buon occhio, in un certo senso, dai "cacciatori di pianeti", dal momento che proprio le stelle binarie sono uno dei più frequenti "falsi positivi" in questo tipo di ricerca; per individuare i pianeti extrasolari, infatti, si usa tra gli altri il metodo delle "eclissi", cioè si controlla costantemente la luminosità di una stella: se diminuisce, vuol dire che è passato "qualcosa" tra la stella e l'osservatore; in questo caso si parla di "possibile pianeta" o "candidato pianeta"; se però si scopre che non è un pianeta a eclissare la stella, ma un'altra stella, si ha un falso positivo.

Il fenomeno delle eclissi extrasolari come visto da Terra è ben illustrato in questa animazione, che mostra come varia la curva di luminosità al passaggio del pianeta: http://kepler.nasa.gov/multimedia/AnimationsandMore/animations/?ImageID=38

La scoperta di questo particolare sistema è stata possibile grazie all'altissima sensibilità dei sensori a bordo di Keplero, che ha permesso di discernere la presenza del pianeta all'interno della curva di luminosità, come illustrato in queste figure:

Nella prima si vede come appare una normale stella binaria; nella seconda si vede come appare invece un pianeta in un sistema binario: le righe più lunghe indicano le eclissi tra le due stelle (manca una linea a causa di un errore nei dati ricevuti da Keplero), mentre quelle più corte, al limite del rumore di fondo, mostrano le eclissi del pianeta sulle due stelle.

Un'ultima immagine illustra pittoricamente come è strutturato il sitema, mettendo a confronto le dimensioni delle due stelle con quella del nostro sole:

Da notare che, a causa della similutidine tra le masse delle due stelle, non si ha una che ruota intorno all'altra, ma entrambe ruotano intorno al baricentro del sistema da esse formato (cosa che in realtà accade anche per i pianeti del nostro Sistema Solare, ma è molto meno evidente essendo i pianeti enormemente più piccoli del Sole):

Unico lato poco entusiasmante della scoperta è che il pianeta scoperto non è di tipo roccioso come l'immaginario Tatooine, ma piuttosto un gigante gassoso tipo Giove. Ma nulla vieta che da qualche parte, "lontano lonano", esista effettivamente un pianeta roccioso in orbita intorno a due stelle, proprio come Tatooine: è una questione di probabilità... e nell'universo ci sono 10.000. 000.000.000. 000.000.000 stelle all'incirca...


Gli animali sono in grado di prevedere i terremoti?


 (Adnkronos/Washington Post) – Si dice che gli animali siano in grado di avvertire i terremoti prima che questi si manifestino, ma se si tratta di leggenda o di realtà questo non è ancora stato chiarito. L’osservazione scientifica sembra propendere per la seconda ipotesi, soprattutto dopo i recenti fatti della Virginia. Il terremoto di magnitudo 5,8 che ha sconvolto la costa orientale degli Stati Uniti, ha fornito al National Zoo di Washington l’occasione per osservare il comportamento dei propri ospiti e tirare alcune conclusioni per sondare un mistero scientifico in cui ai fatti si mescola spesso il folclore.

Ecco cos’è accaduto. Stando a quanto riporta il Washington Post, qualche secondo prima dell’arrivo del terremoto il gorilla Mandara ha iniziato a gridare, poi ha afferrato il suo piccolo scappando con lui sulla cima della struttura vicina, mentre altre due scimmie, un orango e un gorilla, avevano già abbandonato il pasto e se l’erano svignata nel punto più alto a disposizione.Anche i 64 fenicotteri sembravano aver capito cosa stava per accadere e qualche secondo prima del sisma si sono nervosamente raggruppati in mucchio, e uno degli elefanti ha emesso un suono grave come per avvertire gli altri due. “Gli animali sono molto più sensibili di noi all’ambiente che li circonda. Non mi stupisce affatto che siano in grado di intuire questo genere di cose”, spiega Brandie Smith, curatore dello zoo.

Secondo un recente studio scientifico, prima del terremoto de L’Aquila i rospi si diedero alla fuga, cercando rifugio in posti più alti e alcune settimane prima del terribile terremoto che scosse Haicheng, in Cina, nel 1975, rane e serpenti uscirono dal letargo emergendo dalle loro tane. Lo strano comportamento degli animali contribuì alla scelta di evacuare la città poco prima del sisma.

La credenza secondo la quale l’agitazione degli animali precede sempre un terremoto, risale all’antichità, ma gli scienziati stanno cercando di dare delle spiegazioni. Secondo la geologa statunitense Susan Hough, la risposta potrebbe essere in ciò che gli scienziati chiamano “onda P”. Un terremoto genera due tipi di onde sismiche: la prima è proprio l’onda P, o onda primaria, relativamente debole e veloce, si muove lungo un asse orizzontale. Poi arriva la più potente “onda S”, o onda secondaria, che scuote la terra.

Secondo i calcoli della Hough, l’onda P avrebbe raggiunto Washington circa 15 secondi prima della secondaria e questo spiegherebbe il comportamento degli animmali, che l’avrebbero avvertita prima che gli esseri umani inizassero e vedere la terra tremare. Ma, conclude il Washington Post, potrebbe anche trattarsi di una coincidenza, e se così fosse il mistero degli animali e dei terremoti resterebbe ancora aperto.

La Terra scossa da grandi terremoti nelle ultime 24 ore!



15 Settembre 2011-Un evento planetario senza precedenti convulsioni sismiche si sono verificate con l'eruzione di quattro grandi terremoti in tutto il pianeta in 14 ore. Tutti i terremoti sono stati poco profondi e rappresentano un massiccio rilascio di tensione sismica lungo punti di stress tettonico come gia' avevo previsto dal 9 settembre. Il primo terremoto è stato un superficiale,  6,1 evento a 1 km di profondità al largo delle coste delle isole Aleutine, in Alaska, il secondo evento è stato un 6,0 al largo delle coste dell'Isola del Nord della Nuova Zelanda, il terzo evento è stato un 6,2 al largo del nord-est coste del Giappone vicino a Sendai, e il quarto era un 6,0 terremoto che ha colpito ad una profondità di 5 km al largo della costa di Cuba lungo la piastra dei Caraibi, anche se successivamente è stato declassato a 5,1 dal USGS. Questo il 13 ° grande terremoto che colpisce il pianeta nel mese di settembre e rappresenta una escalation di processi che avvengono all'interno del pianeta che sta lentamente cambiando , imprevedibile, caotico come paradigma è il campo magnetico continua a deteriorarsi. Questo è il primo stadio dello scenario . - Il Protocollo di estinzione.
Ultimo grosso evento
15/09/2011 Fiji region 7.2 Richter 19:30 UTC 

 


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