Potrebbero suscitare qualche perplessità le parole di Kissinger a Davos, parole con cui ha invitato i leader europei a non esasperare il dissidio con la Russia, evidenziando il valore che questa nazione ha avuto per l’Europa. Ma il grande stratega si è spinto più in là, auspicando che l’Ucraina ceda alla Russia qualche territorio e invitando gli Ucraini alla saggezza, per un ritorno allo status quo ante.
Idealmente, la linea di demarcazione dovrebbe essere il ritorno allo status quo ante. Proseguire la guerra oltre quel punto non sarebbe per la libertà dell’Ucraina, ma una nuova guerra contro la Russia stessa”, ha dichiarato Kissinger al Daily Mail. Ha aggiunto che sarebbe fatale dimenticare la posizione di potere della Russia in Europa e che l’Occidente si lascerebbe trascinare dallo “stato d’animo del momento”. (QUI)
Spero che gli ucraini sappiano abbinare la saggezza all’eroismo che hanno mostrato. L’Ucraina avrebbe dovuto essere un ponte tra l’Europa e la Russia, ma ora, man mano che le relazioni si stanno riformulando, potremmo entrare in una situazione in cui la linea di demarcazione è ridisegnata e la Russia è completamente isolata. Siamo in una situazione in cui la Russia potrebbe allontanarsi completamente dall’Europa e cercare una alleanza permanente altrove. Ciò potrebbe portare a distanze diplomatiche come nella Guerra Fredda, riportandoci indietro di decenni. (QUI)
KISSINGER VS SOROS? SCONTRO TRA TITANI: USA, CINA E TAIWAN
Secondo Kissinger, bisogna evitare il ritorno a una nuova “Guerra Fredda” e impegnarsi a lavorare per una pace duratura.
Destano sorpresa, inoltre, le sue parole sul rapporto USA-Cina per la questione di Taiwan, soprattutto dopo le affermazioni di Biden su un possibile intervento militare americano in caso di invasione dell’isola da parte della Cina.
Gli Stati Uniti non dovrebbero, con un sotterfugio o con un processo graduale, sviluppare una soluzione “a due Cine”, ma che la Cina continui ad esercitare la pazienza che ha esercitato fino ad ora. (QUI)
EURASIATISMO E NUOVO ORDINE MULTIPOLARE
Per Kissinger, insomma, è necessario che l’Ucraina ceda territori alla Russia e che l’Europa rivaluti il valore della Russia, smettendo di trattarla da nazione nemica, al fine di evitare che questa possa consolidare la sua alleanza con la Cina e il Sud-Est asiatico.
Sembrerebbe quasi che il celebre consigliere americano voglia frenare quel processo già in atto volto a costruire un nuovo ordine multipolare (QUI, QUI, QUI) e che vedrebbe l’instaurazione di un’alleanza euroasiatica (QUI), incentrata proprio sulla posizione strategica della Russia.
Costituisce, chiaramente, una posizione liberal-conservatrice, volta ripristinare lo status quo ante, al fine di rallentare il più possibile il crollo del sistema unipolare e la fine del secolo americano. Questo potrebbe voler dire una sola cosa: la quarta rivoluzione industriale di Davos ha fallito (QUI) – e se ne è accorto anche il mainstream (QUI) – accelerando, di fatto, il processo di dissoluzione del sistema imperialistico USA-NATO-UE.KISSINGER VS SOROS? SCONTRO TRA TITANI
KISSINGER VS SOROS, I TITANI SCENDONO IN CAMPO
Dall’altra parte, invece, la lettera “privata” di Soros a Draghi via Ansa. Qui Soros insiste sulla necessità di andare avanti ad oltranza, nonostante il rischio di una distruzione totale. Lo speculatore, infatti, ha esortato l’ex banchiere BCE, (ex) consigliere Goldman Sachs, a far valere la posizione europea, cioè, “a usare il suo potere negoziale” nei confronti di una Russia, che, secondo Soros, “sta chiaramente ricattando l’Europa minacciando di trattenere il gas, che ha messo a riserva piuttosto che alimentare le forniture all’Europa”.
Questo dovrebbe tradursi in maggiori imposte sul gas per gli Italiani al fine di contrarre la domanda di gas e creare danni economici alla Russia, che, però, può sempre vendere il suo gas alla Cina, Paese con cui ha realizzato due lunghi gasdotti!
Imporre una pesante tassa sulle importazioni di gas, in modo che il prezzo al consumo non scenda, ma la Ue guadagni un gettito in da usare per sostenere i poveri e investire in energia verde [in questo modo] la Russia non recupererà mai le vendite che ha perso. (QUI)
LA GUERRA DEL GAS
Mentre Soros propone di mantenere alti i prezzi del gas (che la Russia non ha mai smesso di distribuire in Italia, ragion per cui i rialzi sono dovuti alla speculazione dei distributori, che acquistano all’ingrosso dalla Russia e rivendono sulla borsa), l’Europa sta progettando un gasdotto di 700 km tra l’Italia e la Spagna, la quale ha la più grande capacità di rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL), che verrebbe fornito dagli USA (QUI).
Sembra, infatti che le due compagnie Enagas e Snam, su richiesta del governo Draghi e Sanchez, abbiano firmato un memorandum d’intesa per uno studio di fattibilità per la costruzione di un gasdotto tra la Spagna e l’Italia, che collegherebbe Barcellona a Genova. In alternativa, “si potrebbe organizzare un gasdotto virtuale con un sistema di piccole navi per trasportare il GNL dalla Spagna a Panigaglia, dove solo le navi più piccole possono scaricare” (QUI).
La guerra tra lobby sembra ormai essere giunta alla fase di massima esposizione.
I titani sono scesi in campo.
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